Il TAR chiude la caccia in FVG
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Ale hai ragione. [:-golf]
Bisogna tornare alle radici, perché "quelle profonde non gelano mai" (J.R.R. Tolkien)
Gran Ducato a voi,
Noi assieme al SudTirolo torniamo con l'Austria.
Il Lombardo - Veneto si ricostituisce e chiudiamola lì.
Gli altri si arrangino.
[:-golf]Fà der bene e scordate , far del male e pentite ....Commenta
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Se in Italia gli atc sono istituiti per legge allora si deduce che il cacciatore regionale possa fare domanda per questo e quello e poi cacciarci con pieno titolo dopo essere stato accettato e aver pagato la giusta cifra....in Friuli non mi e' chiara la cosa...gli atc non esistono e va bene non esistono anche in altre regioni, ma non mi e' chiaro il discorso sulle riserve di caccia dove anche se paghi il pda non e' detto che tu possa cacciare....devi essere invitato oppure resti a bocca asciutta....questa a me sembra un emerita caxxata. In Sardegna almeno paghi 25 euro di tassa regionale e poi vai da nord a sud senza limitazioni di sorta ( speriamo resti cosi' a vita alla faccia di chi ci vuole male [:D])Cosa vuol dire avere un metro e mezzo di statura, te lo rivelan gli occhi e le battute della gente e la curiosita' di una ragazza irriverente ....Commenta
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Ars venandi est collectio documentorum, quibus scient homines ad opus suum deprehendere animalia non domestica cuiuscumque generis vi vel ingenio. (Fridericus II Imperator 1194-1250)Commenta
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Cica...semplicemente da noi le Riserve coincidono con il territorio comunale. E ogni Riserva ha un numero massimo di persone che il territorio può sostenere.
Si accede per concorso.
Fino a che non hai il posto è davvero triste ma ha un suo senso...Im heil'gen Land Tirol...Commenta
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Mah avra' un senso per voi ma per me non ne ha....se pago ho diritto di praticare...se no me lo devi dire molto.prima che lo faccia e cerco ospitalita' altrove....sempre che me la concedano. Alessandro...sai io non andrei mai a caccia in una regione dove non sono il benvenuto e dove i locali non ti possono vedere....anche essendo perfettamente in regola....Cosa vuol dire avere un metro e mezzo di statura, te lo rivelan gli occhi e le battute della gente e la curiosita' di una ragazza irriverente ....Commenta
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Devi pagare solo se entri o se vuoi essere invitato o se vuoi praticare altrove. Nessuno ti obbliga a pagare se non vieni ammesso...Im heil'gen Land Tirol...Commenta
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Intanto la cosa più importante è che la caccia in Friuli Venezia Giulia è ancora aperta e può essere esercitata senza alcun problema. La caccia in Friuli V.G. è gestita dai cacciatori. Fino a qualche decennio fa le riserve erano chiamate di diritto, ogni cacciatore in regola con i documenti e residente da almeno tre anni in Friuli poteva far richiesta in una riserva, questa veniva accordata se i posti erano disponibili, altrimenti si indirizzavano i richiedenti in una riserva con posti disponibili, comunque tutti avevano diritto a cacciare in una riserva. Le attuali riserve sono denominate Riserve comunali, e non più di diritto, se si fa richiesta per una riserva che non ha posti disponibili solo allo scopo di guadagnare punteggio il cacciatore non caccia. In queste riserve è consentito cacciare solo ai soci e ai loro invitati. Per dare una idea, per il cacciatore friulano l'ATC si potrebbe configurare nei distretti venatori. Non è nulla di difficile, basta prendere gli ATC e dividerli in tante riserve, comunali, in base alla loro grandezza mettere un numero adeguato di cacciatori e lasciare a questi il compito di gestirsi autonomamente. Nel Friuli ci sono riserve composte da 150 soci e quelle composte da 12/13 soci, la mia esperienza mi dice che le cose funzionano meglio in quelle riserve piccole dove ci sono pochi soci. Gli ATC sono terra di nessuno, a nessuno gliene frega niente se fai domanda e vai a cacciare, l'importante è pagare. A me darebbe fastidio che qualcuno (anche Pagando) venga a raccogliere nel mio orticello quello che io materialmente ho seminato, i semi costano, e soprattutto costa il lavoro.Commenta
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....................... La caccia in Friuli V.G. è gestita dai cacciatori. Fino a qualche decennio fa le riserve erano chiamate di diritto, ogni cacciatore in regola con i documenti e residente da almeno tre anni in Friuli poteva far richiesta in una riserva, questa veniva accordata se i posti erano disponibili, altrimenti si indirizzavano i richiedenti in una riserva con posti disponibili, comunque tutti avevano diritto a cacciare in una riserva. Le attuali riserve sono denominate Riserve comunali, e non più di diritto, se si fa richiesta per una riserva che non ha posti disponibili solo allo scopo di guadagnare punteggio il cacciatore non caccia. In queste riserve è consentito cacciare solo ai soci e ai loro invitati. Per dare una idea, per il cacciatore friulano l'ATC si potrebbe configurare nei distretti venatori. Non è nulla di difficile, basta prendere gli ATC e dividerli in tante riserve, comunali, in base alla loro grandezza mettere un numero adeguato di cacciatori e lasciare a questi il compito di gestirsi autonomamente. Nel Friuli ci sono riserve composte da 150 soci e quelle composte da 12/13 soci, la mia esperienza mi dice che le cose funzionano meglio in quelle riserve piccole dove ci sono pochi soci. Gli ATC sono terra di nessuno, a nessuno gliene frega niente se fai domanda e vai a cacciare, l'importante è pagare. A me darebbe fastidio che qualcuno (anche Pagando) venga a raccogliere nel mio orticello quello che io materialmente ho seminato, i semi costano, e soprattutto costa il lavoro.Bruno Decca
"Multi sunt vocati... pàuci vero electi"Commenta
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ma purtroppo i gruppi ambiental/animalisti hanno sempre fatto i loro interessi e della buona gestione faunistico venatoria poco importa.... loro mirano ai soldini dei miglioramenti ambientali. Di fatti questo ricorso ha un unico scopo... mettere 2 o 3 dei loro uomini all'interno dei comitati di gestione.
[:D]...Im heil'gen Land Tirol...Commenta
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Penso che nessuno abbia contestato questo tipo di pianificazione, che si chiamino ATC o riserve Comunale poco cambia... ma purtroppo i gruppi ambiental/animalisti hanno sempre fatto i loro interessi e della buona gestione faunistico venatoria poco importa.... loro mirano ai soldini dei miglioramenti ambientali. Di fatti questo ricorso ha un unico scopo... mettere 2 o 3 dei loro uomini all'interno dei comitati di gestione.Commenta
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Mi sorge il dubbio , in questi casi ( di chiusura ) , nelle riserve private , si può andare a caccia ?
Ciao VittorioCommenta
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""Siamo giunti al redde rationem per le numerose illegittimità che la regione Friuli Venezia Giulia ha collezionato in tanti anni di inattività e di appiattimento sulle posizioni di retroguardia di certe frange venatorie?
Parrebbe di sì, stando all’ordinanza del TAR che il 17 dicembre scorso ha sospeso l’efficacia degli atti di indirizzo con cui la Regione aveva cercato di sostituire, in attuazione del Piano Faunistico Regionale (finalmente approvato nel luglio scorso dopo ben 22 anni di assenza), gli indispensabili Piani Venatori Distrettuali che sono ancora di là da venire.
Cerchiamo dunque di fare chiarezza per i non addetti ai lavori e anche per molti cacciatori che nulla conoscono di queste cose e si lasciano imbonire dal primo pifferaio che fa loro intravvedere meravigliose sorti e progressive…
“Mutatis mutandis”, gli atti di indirizzo stanno al Piano Faunistico Regionale, come un regolamento di attuazione sta ad una legge.
A sua volta, il Piano Faunistico Regionale è un documento tecnico programmatorio che, per la gestione della fauna, è ciò che un Piano Regolatore Generale è per l’urbanistica.
I Piani Venatori Distrettuali stanno invece al Piano Faunistico Regionale, come i Piani particolareggiati stanno al Piano Regolatore Generale.
Spero di essere stato abbastanza chiaro.
Insomma il TAR, investito di un ricorso presentato dalla LAC – Lega Abolizione Caccia – che ritiene gli atti di indirizzo non sostitutivi degli ancora assenti, ma necessari, Piani Venatori Distrettuali, ha reputato sussistente il “fumus boni juris”.
Ciò significa che già di primo acchito ha ritenuto probabile che i ricorrenti abbiano ragione e dunque, in attesa della discussione del caso, che sarà il 6 aprile 2016, ha sospeso l’efficacia degli atti di indirizzo impugnati, in quanto ha ritenuto che proseguire la caccia in queste condizioni di potenziale illegittimità, costituisca per la fauna un pregiudizio irreparabile.
Tutti i legali che ho interpellato ritengono che l’ordinanza sia immediatamente esecutiva e che, in presenza di una sospensione degli atti di indirizzo, la caccia debba essere interrotta affinché non si concretizzi il pericolo paventato dal Tribunale amministrativo.
Federcaccia, attraverso il suo presidente, Paolo Viezzi, ritiene invece che ciò non infici il calendario venatorio che, essendo fissato con legge regionale, fa concludere la caccia al 31 gennaio prossimo venturo.
I ricorrenti ribattono dicendo che l’ordinanza del TAR non può essere elusa e che la Regione deve affrettarsi a chiudere la caccia.
L’assessore competente, Panontin, affronterà nella settimana entrante l’argomento e si riserva di decidere avendo valutato bene tutti gli aspetti giuridici della questione.
L’impressione è, dunque, che la Regione voglia fare melina per far trascorrere il tempo al fine di giungere quanto più vicino possibile alla chiusura naturale della stagione venatoria e non dover subire traumi politici e di immagine troppo pesanti per il fatto di essere stata costretta a chiudere in anticipo, come conseguenza di proprie annose inadempienze.
I ricorrenti mi hanno riferito di avere, ad ogni buon conto, inviato ieri – venerdì 18 dicembre - alla Regione, una diffida scritta con l’avvertimento che, in assenza del provvedimento di chiusura disposto dal TAR, si rivolgeranno alla Procura della Repubblica.
In questo caso – dicono - sono disposti a presentare un esposto contro l’assessore Panontin e la presidente Serracchiani e a chiedere alla Procura il sequestro conservativo della fauna selvatica oggetto di caccia, al fine di tutelarla contro i pericoli paventati dal TAR.
Inoltre – aggiungono – l’avvocato Paolo Viezzi, presidente di Federcaccia, ricordando pubblicamente che il calendario venatorio del Friuli Venezia Giulia è contenuto in una Legge regionale, ha dato loro l’idea di approfittare dei procedimento giurisdizionale in corso per porre anche la questione di legittimità costituzionale avverso il calendario venatorio che in Friuli Venezia Giulia è fissato per legge.
La Corte Costituzionale ha, infatti, già provveduto (sentenza N. 20 del 2012) a dichiarare illegittimi i calendari venatori formati per legge e non già con provvedimento amministrativo annuale da sottoporre di volta in volta obbligatoriamente al giudizio dell’ISPRA – Istituto Superiore di protezione e Ricerca Ambientale.
E dunque – dicono gli animalisti – alla somma di illegittimità collezionate dalla Regione in materia di fauna e gestione venatoria, è possibile aggiungere anche questa che non è da poco.
Senza contare il fatto – aggiungono - che al Piano manca la Valutazione di Incidenza Ambientale per quanto concerne le Zone SIC comprese in Natura 2000.
Ciò che davvero i cacciatori più evoluti non riescono a capire è il motivo per cui la Regione Friuli Venezia Giulia, pur passando attraverso giunte di diverso colore politico, si sia sempre rifiutata di fare la cosa più semplice e meno impattante: adeguarsi in modo corretto alle norme nazionali ed europee come hanno fatto altre regioni, togliendo così il mondo della caccia dalla spada di Damocle dei ricorsi amministrativi o di natura costituzionale.
Spada che in questi giorni, con l’ordinanza del TAR, pare abbia inferto il primo fendente ad una costruzione che non sta in piedi in alcun modo.
In conclusione, una domanda che sottende un forte timore: se pure la Regione deciderà di mettersi in regola smettendola una buona volta di dar retta a cattivi consiglieri che hanno già procurato gravi danni alla caccia (ad esempio la perdita di ben cinquantamila ettari di pianura destinati obbligatoriamente ad un regime di tutela, in conseguenza della legge regionale sulla caccia 6/2008) farà in tempo per la prossima stagione venatoria che inizierà con la caccia di selezione al 15 maggio 2016?
Autore:Marco Buzziolo""
Considerazione personale..Se gli attivisti della LAC o altre sigle animaliste ,dovessero affidarsi all'avvocato che li ha seguiti nel ricorso in FVG,per i loro ricorsi contro la caccia ,si avrebbe un concreto rischio di chiusura dell'attività venatoria almeno nella metà delle regioni dello stivale!!!!
Ciao veci....Ultima modifica cheytac; 19-12-15, 18:58.Waidmannsheil!!!Commenta
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Io ho ancora due uscite da fare... quella di domani di sicuro non la salto!!! X la prossima si vedrà!! Sta di fatto che con quel che mi costa cacciare qui in friuli (420+95+173+84)solo x poter uscire...il prossimo anno mi faccio una quota in slovenia o croazia e vaff...Commenta
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