Il TAR chiude la caccia in FVG
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Ars venandi est collectio documentorum, quibus scient homines ad opus suum deprehendere animalia non domestica cuiuscumque generis vi vel ingenio. (Fridericus II Imperator 1194-1250) -
http://ariaperta-messaggeroveneto.bl...repubblica.it/
""Siamo giunti al redde rationem per le numerose illegittimità che la regione Friuli Venezia Giulia ha collezionato in tanti anni di inattività e di appiattimento sulle posizioni di retroguardia di certe frange venatorie?
Parrebbe di sì, stando all’ordinanza del TAR che il 17 dicembre scorso ha sospeso l’efficacia degli atti di indirizzo con cui la Regione aveva cercato di sostituire, in attuazione del Piano Faunistico Regionale (finalmente approvato nel luglio scorso dopo ben 22 anni di assenza), gli indispensabili Piani Venatori Distrettuali che sono ancora di là da venire.
Cerchiamo dunque di fare chiarezza per i non addetti ai lavori e anche per molti cacciatori che nulla conoscono di queste cose e si lasciano imbonire dal primo pifferaio che fa loro intravvedere meravigliose sorti e progressive…
“Mutatis mutandis”, gli atti di indirizzo stanno al Piano Faunistico Regionale, come un regolamento di attuazione sta ad una legge.
A sua volta, il Piano Faunistico Regionale è un documento tecnico programmatorio che, per la gestione della fauna, è ciò che un Piano Regolatore Generale è per l’urbanistica.
I Piani Venatori Distrettuali stanno invece al Piano Faunistico Regionale, come i Piani particolareggiati stanno al Piano Regolatore Generale.
Spero di essere stato abbastanza chiaro.
Insomma il TAR, investito di un ricorso presentato dalla LAC – Lega Abolizione Caccia – che ritiene gli atti di indirizzo non sostitutivi degli ancora assenti, ma necessari, Piani Venatori Distrettuali, ha reputato sussistente il “fumus boni juris”.
Ciò significa che già di primo acchito ha ritenuto probabile che i ricorrenti abbiano ragione e dunque, in attesa della discussione del caso, che sarà il 6 aprile 2016, ha sospeso l’efficacia degli atti di indirizzo impugnati, in quanto ha ritenuto che proseguire la caccia in queste condizioni di potenziale illegittimità, costituisca per la fauna un pregiudizio irreparabile.
Tutti i legali che ho interpellato ritengono che l’ordinanza sia immediatamente esecutiva e che, in presenza di una sospensione degli atti di indirizzo, la caccia debba essere interrotta affinché non si concretizzi il pericolo paventato dal Tribunale amministrativo.
Federcaccia, attraverso il suo presidente, Paolo Viezzi, ritiene invece che ciò non infici il calendario venatorio che, essendo fissato con legge regionale, fa concludere la caccia al 31 gennaio prossimo venturo.
I ricorrenti ribattono dicendo che l’ordinanza del TAR non può essere elusa e che la Regione deve affrettarsi a chiudere la caccia.
L’assessore competente, Panontin, affronterà nella settimana entrante l’argomento e si riserva di decidere avendo valutato bene tutti gli aspetti giuridici della questione.
L’impressione è, dunque, che la Regione voglia fare melina per far trascorrere il tempo al fine di giungere quanto più vicino possibile alla chiusura naturale della stagione venatoria e non dover subire traumi politici e di immagine troppo pesanti per il fatto di essere stata costretta a chiudere in anticipo, come conseguenza di proprie annose inadempienze.
I ricorrenti mi hanno riferito di avere, ad ogni buon conto, inviato ieri – venerdì 18 dicembre - alla Regione, una diffida scritta con l’avvertimento che, in assenza del provvedimento di chiusura disposto dal TAR, si rivolgeranno alla Procura della Repubblica.
In questo caso – dicono - sono disposti a presentare un esposto contro l’assessore Panontin e la presidente Serracchiani e a chiedere alla Procura il sequestro conservativo della fauna selvatica oggetto di caccia, al fine di tutelarla contro i pericoli paventati dal TAR.
Inoltre – aggiungono – l’avvocato Paolo Viezzi, presidente di Federcaccia, ricordando pubblicamente che il calendario venatorio del Friuli Venezia Giulia è contenuto in una Legge regionale, ha dato loro l’idea di approfittare dei procedimento giurisdizionale in corso per porre anche la questione di legittimità costituzionale avverso il calendario venatorio che in Friuli Venezia Giulia è fissato per legge.
La Corte Costituzionale ha, infatti, già provveduto (sentenza N. 20 del 2012) a dichiarare illegittimi i calendari venatori formati per legge e non già con provvedimento amministrativo annuale da sottoporre di volta in volta obbligatoriamente al giudizio dell’ISPRA – Istituto Superiore di protezione e Ricerca Ambientale.
E dunque – dicono gli animalisti – alla somma di illegittimità collezionate dalla Regione in materia di fauna e gestione venatoria, è possibile aggiungere anche questa che non è da poco.
Senza contare il fatto – aggiungono - che al Piano manca la Valutazione di Incidenza Ambientale per quanto concerne le Zone SIC comprese in Natura 2000.
Ciò che davvero i cacciatori più evoluti non riescono a capire è il motivo per cui la Regione Friuli Venezia Giulia, pur passando attraverso giunte di diverso colore politico, si sia sempre rifiutata di fare la cosa più semplice e meno impattante: adeguarsi in modo corretto alle norme nazionali ed europee come hanno fatto altre regioni, togliendo così il mondo della caccia dalla spada di Damocle dei ricorsi amministrativi o di natura costituzionale.
Spada che in questi giorni, con l’ordinanza del TAR, pare abbia inferto il primo fendente ad una costruzione che non sta in piedi in alcun modo.
In conclusione, una domanda che sottende un forte timore: se pure la Regione deciderà di mettersi in regola smettendola una buona volta di dar retta a cattivi consiglieri che hanno già procurato gravi danni alla caccia (ad esempio la perdita di ben cinquantamila ettari di pianura destinati obbligatoriamente ad un regime di tutela, in conseguenza della legge regionale sulla caccia 6/2008) farà in tempo per la prossima stagione venatoria che inizierà con la caccia di selezione al 15 maggio 2016?
Autore:Marco Buzziolo""
Considerazione personale..Se gli attivisti della LAC o altre sigle animaliste ,dovessero affidarsi all'avvocato che li ha seguiti nel ricorso in FVG,per i loro ricorsi contro la caccia ,si avrebbe un concreto rischio di chiusura dell'attività venatoria almeno nella metà delle regioni dello stivale!!!!
Ciao veci....
Leggendo l'articolo di Marco Buzziolo ci si rende conto di quanto siamo ridotti male dalla burocrazia e leggi italiane + burocrazia e norme UE eppure si tratta di cosa abbastanza semplice, un calendario venatorio dovrebbe stare su una paginetta e non cambiare mai o quasi, valido un anno dovrebbe essere valido sempre salvo gravi motivi.
Come cacciatori in particolare e cittadini in generale, siamo ridotti a pezze da piedi, sputazzati e derisi da amministratori e legislatori incapaci, bravissimi solo a complicare la vita alle persone per bene, se per tirare ad un tordo o a una lepre bisogna muovere mezzo mondo... [:-clown]
Tutto sembra studiato apposta per complicare le cose semplici e tenere in piedi un carrozzone come l'ISPRA a cui si deve chiedere, con il cappello in mano, OGNI ANNO, quello che ci spetta di diritto, quanto posto in grassetto è gravissimo, sta a significare che il nostro voto conta niente, la leggi venatorie regionali valgono un fico secco, serve un atto amministrativo che abbia nulla osta di lor signori senza il quale non si può fare nulla, il potere reale sta in mano a questa gente, eletti da nessuno.
Sarà mica questa la democrazia! Quanto ancora dovremo sopportare sto *****io?Ultima modifica carpen; 20-12-15, 11:24.Commenta
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Non so come sia
...ma ci sono 3-4 persone su questo forum con le quali ci si intende sempre al volo....
Radici comuni?
Viva Carpen e il suo post!
Ps. Queste questioni qua con la democrazia e la legalità c'entrano come i cavoli a merenda.......Im heil'gen Land Tirol...Commenta
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fresca fresca....
Oltre 500 adesioni in poche ore alla sottoscrizione lanciata sul famoso portale tematico “charge.org” lanciata dall’associazione animalista Lipu Fvg
Stop alla caccia in regione», appello online alla presidente Serracchiani
Oltre 500 adesioni in poche ore alla sottoscrizione lanciata sul famoso portale tematico “charge.org” lanciata dall’associazione animalista Lipu Fvg
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</figure> Redazione 20 dicembre 2015
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«Basta alla caccia in Friuli Venezia Giulia»: è l’appello online lanciato dall’associazione animalista Lipu Fvg sul famoso portale change.org che in poche ore ha già visto l’adesione di oltre 500 persone.
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La richiesta è rivolta alla presidente della Regione Serracchiani, alla quale si chiede di sospendere immediatamente la caccia su tutto il territorio regionale.
«Il 17 dicembre – spiegano gli organizzatori - il TAR del Friuli Venezia Giulia ha sospeso l'atto con cui la Regione aveva aperto la caccia, rilevando “lagravità e irreparabilità del pregiudizio laddove il prelievo venatorio continuasse a essere esercitato in assenza dei necessari atti regolatori"».
«Ma la Presidente Debora Serracchiani ad oggi – continuano - , malgrado l'ordinanza del TAR, non ha ancora fermato l'attività venatoria. Varie dichiarazioni rilasciate dalla Giunta fanno temere che la Regione voglia temporeggiare fino alla fine di gennaio, data in cui comunque la caccia si chiude. A tutela degli animali selvatici, patrimonio pubblico che la Regione deve - per legge - tutelare nell'interesse della comunità nazionale ed internazionale, facciamo sentire la nostra voce! ».
«Nel Friuli Venezia Giulia – concludono - la caccia si sta esercitando in totale difformità dalle norme comunitarie e nazionali, senza la prevista "valutazione di incidenza ambientale", senza il parere obbligatorio dell'Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale, senza il calendario venatorio regionale che annualmente dovrebbe disciplinare la caccia, consentendo la caccia da natante ( attività che nel resto d’Italia da luogo ad una violazione penale), permettendo la caccia agli anatidi un'ora dopo il tramonto ( in condizioni di semioscurità, in cui è estremamente difficile distinguere la specie ) e la caccia in pianura su terreni coperti da neve, quando gli animali sono particolarmente esposti. Presidente Serracchiani: ottemperi all'ordinanza del giudice e fermi la caccia».
ciao veci.Waidmannsheil!!!Commenta
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Cheytac, toglimi una curiosità.
Sei domani mattina, la stagione di caccia qua da noi in FVG (o in altre regioni) dovesse chiudere,
pensi che sia un fatto positivo?
Pensi che, aumentando i centri di spesa (e quindi il costo annuale della nostra passione), ci sarà una caccia "migliore"?
io ho fortissimi dubbi in proposito.....so per certo che l'anno prossimo aumenteranno le quote delle Riserve per pagare faunisti e altre figure dei Distretti Venatori...........Im heil'gen Land Tirol...Commenta
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Credo che i centri di spesa diminuiscano perché 2 atc/ ca per provincia con relativo comitato a gratis sono infinitamente meno che uno per riserva.ma poi non conta il mio pensiero conta cosa prescrive la legge.ciao vecioWaidmannsheil!!!Commenta
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al di là dell'aspetto legale,
sarà un caccia migliore? più etica? più controllata? con meno rischi per la fauna?...Im heil'gen Land Tirol...Commenta
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Qui ne avevamo tre per l'intera provincia: un disastro economico e gestionale.
C'e' da dire che almeno non e' stata colpa degli elettori: i membri vengono nominati. Ma noi stentiamo ancora a uscire dal feudalesimo. Dicono che i membri dell'atc al momento dell'investitura si inginocchino e poi con una spada si tocchi loro le spalle. Chi tradisce l'investitore viene chiuso in una torre e murato vivo. Nessuno ha tradito finora.Ars venandi est collectio documentorum, quibus scient homines ad opus suum deprehendere animalia non domestica cuiuscumque generis vi vel ingenio. (Fridericus II Imperator 1194-1250)Commenta
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Mi piacerebbe saperlo visto che quest'anno Grosseto mi e' costato 150 euro e solo per la migratoria[:-bunny]
---------- Messaggio inserito alle 07:49 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 07:47 PM ----------
Qui ne avevamo tre per l'intera provincia: un disastro economico e gestionale.
C'e' da dire che almeno non e' stata colpa degli elettori: i membri vengono nominati. Ma noi stentiamo ancora a uscire dal feudalesimo. Dicono che i membri dell'atc al momento dell'investitura si inginocchino e poi con una spada si tocchi loro le spalle. Chi tradisce l'investitore viene chiuso in una torre e murato vivo. Nessuno ha tradito finora.
Ecco cosa aveva fatto il Conte Ugolino della Gherardesca....la bocca sollevo' dal fiero pasto quel peccator forbendolo a capelli.....Cosa vuol dire avere un metro e mezzo di statura, te lo rivelan gli occhi e le battute della gente e la curiosita' di una ragazza irriverente ....Commenta
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Si più etica di certo,visto che ISPRA ha già bannato la caccia a cervidi e bovidi coi segugi.Per il resto nulla toglie che le attuali riserve potranno continuare a coesistere all'interno degli ATC/CA,con l'unica differenza che i sistemi di ammissione potranno essere più equi,e spariranno certi capò che pensano di amministrare una riserva di caccia come se fosse un feudo personale,dove avere diritto di vita o di morte.Per il cacciatore credo cambi poco o nulla.Più controllata ??non saprei...una caccia migliore??Si probabilmente al passo con i tempi con una gestione vera e più globale,e non da orticello.Ciao vecioWaidmannsheil!!!Commenta
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Sul fatto che alcumi direttori di riservano facciano il bello e il cattivo tempo, siamo d'accordo.
Ma i criteri di ammissione alle Riserve sono chiarissimi, pubblici e vengono gestiti direttamente dalla Regione.
O vuoi dirmi che i comitati di gestione ATC/CA siano privi di persone che impongono una certa linea o conducono una gestione seguendo interessi di parte?
Mah......
Sulle direttive dell'ISPRA (a prescindere dalla seguita di cui non sono sostenitore né praticante)
Cos'è ? Parola di Dio?
Sono molto scettico sui possibili miglioramenti.
---------- Messaggio inserito alle 07:42 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 07:37 PM ----------
Allinearsi alla legge nazionale è un conto (e va fatto per evitare questi appigli a chi vuole la fine della caccia)
Ma pensare che la legge nazionale sia necessariamente moderna e necessariamente migliore mi pare davvero un abbaglio....Im heil'gen Land Tirol...Commenta
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Non so se interpreto correttamente il pensiero di Cheytac, ma credo che la sua posizione non sia "volevate fare i furbi e adesso vi sta solo bene" ma "le regioni che non si adeguano alle regole come altre hanno fatto e stanno facendo danneggiano anche queste ultime, perchè fanno passare la gestione della caccia per un far-west agli occhi dell'opinione pubblica".FrancescoCommenta
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I direttori delle riserve comunali vengono eletti dall'assemblea dei soci. Le decisioni importanti vengono votate dall'assemblea. Perché quella degli ATC è una gestione vera? La vera gestione deve essere fatta materialmente dai cacciatori, i censimenti i ripopolamenti e tutto quello che riguarda il territorio deve essere fatto dai cacciatori. Con l'attuale sistema questo avviene, se il territorio non fosse gestito bene, con i piani di abbattimento completati all'80/90% sul territori ci sarebbe stato il deserto, invece ad oggi si continuano a fare abbattimenti di fagiani e lepri. I ripopolamenti lo facciamo noi cacciatori, la qualità della selvaggina per il ripopolamento la scegliamo noi cacciatori e la paghiamo direttamente noi cacciatori. Non credo che negli ATC si riesce a fare meglio. I sistemi di ammissione sono più che equi, tutti quelli che vogliono cacciare lo possono fare, certo non si può pretendere di cacciare nella riserva sotto casa.Commenta
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Non e' parola di Dio, un gradino di sotto. Viene usata come alibi per eventuali problemi interni della Ammninistrazione locale, o anche come grimaldello per smontare eventuali delibere che possono venir annullate dal TAR. Spesso risposte a capocchia dell'Ispra sui pareri, obbligatori ma non vincolanti, dipendono dalla cattiva presentazione del parere da parte della amm. locale.- L ISPRA (ex INFS che era indipendente) dipende la ministero della Agricoltura (ma non era stato aboilito da un referendum? [:-bunny]). Dunque "sotto" il controllo politico....
Sulle direttive dell'ISPRA (a prescindere dalla seguita di cui non sono sostenitore né praticante)
Cos'è ? Parola di Dio?
Sono molto scettico sui possibili miglioramenti.
---------- Messaggio inserito alle 07:42 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 07:37 PM ----------
Allinearsi alla legge nazionale è un conto (e va fatto per evitare questi appigli a chi vuole la fine della caccia)
Ma pensare che la legge nazionale sia necessariamente moderna e necessariamente migliore mi pare davvero un abbaglio.
La 157 e' una legge vecchia ormai. Basti pensare che allora gli ungulati erano assenti o pochi nella maggior parte delle regioni italiane. Ma questa abbiamo.
Che poi si chiami atc o riserva comunale o club locale della caccia cambia poco. Per esperienza funziona meglio se piccolo. Noi infatti ne avevamo tre e ora ne abbiamo uno (!).....tanto valeva lasciare l'ufficio caccia della provincia e basta, come era una volta e non funzionava male per le esigenze di allora.Ars venandi est collectio documentorum, quibus scient homines ad opus suum deprehendere animalia non domestica cuiuscumque generis vi vel ingenio. (Fridericus II Imperator 1194-1250)Commenta
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Non è che ATC=osservare la legge e Riserve=disattenderla. Il ricorso della LAC non trova giustificazione in questo e non tende a far osservare le direttive dell'ISPRA (per dirla tutta, il merito resta lontano dalle loro preoccupazioni): è strumentale, come al solito. Colpa della Regione FVG, che non ha dato le direttive per la confezione dei Piani faunistici distrettuali. Quanto alla caccia con i segugi ai cervidi non la pratico e non è certo sostenibile, ma una girata con cani a gamba corta e "brevettati" ci potrebbe anche stare... per il resto sottoscrivo quello che ha scritto Sly.Commenta
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