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Tragedia in A1 nei pressi di Lodi
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Ormai tutta la Bassa lodigiana, come del resto la Bassa pavese, è popolata da cinghiali e caprioli. La fascia golenale del Po in particolare è un habitat ideale in cui trovano tranquillo rifugio e da cui si muovono verso la pianura coltivata. La pressione venatoria è pressoché nulla, come dice Segugioita, e non c'è freno all'espansione degli ungulati. Il fatto che la presenza di cinghiali e caprioli, fino a un decennio fa difficile da credere, sia ormai per l'opinione pubblica un fatto scontato, dà la misura di quanto rapidamente si siano radicati e diffusi questi animali dal tutto estranei al territorio!
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Altro Incidente (la mandria, torino)
Altro incidente ieri senza gravi conseguenze fortunatamente, con cinghiale sbucato sulla strada dal parco la mandria a torino.
"... Può ritenersi davvero fortunato il giovane taxista che, la notte scorsa, mentre percorreva la direttissima della Mandria, ha investito un grosso cinghiale che attraversava la strada all’altezza degli svincoli per Cafasse e per Fiano
E non è la prima volta che branchi di porcastri provocano degli incidenti sulla direttissima della Mandria che costeggia per diversi chilometri proprio l’oasi protetta de La Mandria dove, solo nell’anno trascorso, sono stati abbattuti ben 650 unglati, 682 nel 2017. «Dalla vendita della carne nel 2018 abbiamo incassato circa 60mila euro dice Stefania Grella, la direttrice del Parco La Mandria – che non sono certo di guadagno netto, ma ci per- mettono di ricavare qualcosa». Senza tenere conto di quelli che vengono impallinati all’esterno dell’area protetta. Anche se adesso il piano degli abbattimenti selettivi programmato dalla Città Metropolitana è stato momentanea- mente sospeso dal Tar e dal Consiglio di Stato.Hatz und Gejaid ist edel FreudCommenta
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Il nocciolo della questione è che il territorio , con il proliferare di parchi riserve e quant’altro di protetto offre troppi rifugi per la prolifica bestia.
Non pensò proprio che nessun tipo di tentativo di gestione possa funzionare se non fatta in modo incisivo proprio all’interno di questi rifugi. Bastano una decina di femmine per ritrovarsi con un centinaio di cinghiali all’anno .
Consideriamo pure che vista l’abbondanza di cibo è un clima meno rigido in alcune zone riescono a fare più di una cucciolata.Commenta
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Loris la "soluzione finale del problema cinghiale" è del tutto inattuabile ,chiedi a qualsiasi biologo o zoologo,in valle D'AOSTA in estate se li trovano a 2500/3000 metri di quota !
In provincia di Verona il controllo e la caccia al cinghiale sono in atto da 8/9 anni con una popolazione stimata di circa 2/3000 capi.Gli abbattimenti con la tecnica della girata , praticata da centinaia di cacciatori che si dedicano "anche" al cinghiale, ha portato a catture certificate di circa 400/600 capi annui .
Considerando la capacità riproduttiva della specie e l'impossibilità di praticare tecniche più produttive come la battuta,a causa dell'alta densità abitativa e della fitta rete stradale , penso che continueremo a sentirne parlare ancora a lungo.
Entra a far parte di una squadra di cinghialai e potrai vedere da vicino e valutare meglio il problema . Ciao Carlo [;)]Commenta
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Ciao Carlo, è un tipo di caccia che proprio non pratico, che non mi piace..la cosa che vorrei capire è come sul mamaor, in quel di Valeggio, si siano insidiati i suinidi; da dove saranno arrivati visto che è una zona boschiva di piccole dimensioni e praticamente urbanizzata tutt'intorno...più di un residente locale mi ha detto che sono state immesse delle coppie per finalità venatorie...sarebbe il colmo. Per quanto riguarda le battute magari si potrebbero incrementare.Loris la "soluzione finale del problema cinghiale" è del tutto inattuabile ,chiedi a qualsiasi biologo o zoologo,in valle D'AOSTA in estate se li trovano a 2500/3000 metri di quota !
In provincia di Verona il controllo e la caccia al cinghiale sono in atto da 8/9 anni con una popolazione stimata di circa 2/3000 capi.Gli abbattimenti con la tecnica della girata , praticata da centinaia di cacciatori che si dedicano "anche" al cinghiale, ha portato a catture certificate di circa 400/600 capi annui .
Considerando la capacità riproduttiva della specie e l'impossibilità di praticare tecniche più produttive come la battuta,a causa dell'alta densità abitativa e della fitta rete stradale , penso che continueremo a sentirne parlare ancora a lungo.
Entra a far parte di una squadra di cinghialai e potrai vedere da vicino e valutare meglio il problema . Ciao Carlo [;)]Commenta
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Sono d'accordo con la prima parte del messaggio di Carlino, tecnicamente non si può annientare una popolazione che ha un ambiente adatto in cui vivere. Non lo ritengo nemmeno una cosa corretta visto che fino ad appena 300 anni fa gli ungulati erano ovunque in Italia. Dobbiamo anche imparare a conviverci come fanno in tutti gli altri paesi europei.
Che invece la battuta sia più proficua a livello di numeri della girata è un dato invece non vero. Il numero di animale per sforzo di caccia è sicuramente migliore in favore della girata. Il problema sono le aree protette come qualcuno ha già detto.
Io personalmente sono contrario alle ZRC dove per entrare con un arma ci vogliono sempre troppe deroghe (e quindi istituzioni che si prendono il rischio, figurati....). Bisognerebbe creare piccole (100-200 ettari) aree di rispetto per la fauna in difficoltà dove poter cacciare gli animali non in difficoltà.
Ma per fare ciò ci vuole una classe venatoria preparata e propositiva....Commenta
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Per diminuire il numero dei cinghiali o dei caprioli in modo efficace devono lasciare libero il cacciatore di abbatterlo quando lo incontra. Qualche anno fa tale politica e' stata applicata nel mio ambito alle mini e si era riusciti a controllare la loro espansione, anzi erano quasi sparite. Poi tale pratica fu abbandonata, anzi se le abbatti le devi anche segnare sul tesserino, per cui sono nuovamente proliferate. È ovvio perché dovrei rinunciare a una lepre o un fagiano per le mini?Commenta
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Sono d'accordo con la prima parte del messaggio di Carlino, tecnicamente non si può annientare una popolazione che ha un ambiente adatto in cui vivere. Non lo ritengo nemmeno una cosa corretta visto che fino ad appena 300 anni fa gli ungulati erano ovunque in Italia. ....
Non si spiegherebbe perché allora in passato il cinghiale era sparito dagli ambienti in cui viveva.
Io banalmente penso che prima che ci fosse l'abbandono delle campagne, i contadini facevano loro l'eradicazione, non potevano di certo permettersi di perdere i raccolti e con essi la loro fonte di sostentamento.
L'esplosione c'é in tutti i paesi occidentali, guardacaso in concomitanza con il fenomeno dell'abbandono delle campagne.Hatz und Gejaid ist edel FreudCommenta
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Esatto Mattone, ma non perché i contadini cacciavano il cinghiale ma perché i boschi venivano tenuti puliti per il pascolo del bestiame e per la semina. Nel sud Italia la ghianda veniva raccolta a mano per ingrassare il maiale....
Gli animali non c'erano poiché non c'era cibo a sufficienza. Oggi le aree marginali si spopolano ed i terreni abbandonati fanno ritornare quel tipo di animali a sfavore della piccola selvaggina (lepre, pernice, starna, ecc...).
L'abbandono delle campagne purtroppo non è ancora finito, anche se oggi lupo e cervo stanno dando una forte mano alla riduzione della popolazione di cinghiale, basta chiedere a chi caccia sull'appenino emiliano.
Per SEGUGIOITA
Di mini ce ne sono tante dove vi sono roveti, possibilmente vicino alle strade. Poi, che il limite di due sia una stupidaggine son d'accordo con te (è una specie alloctona da eradicare), ma ben pochi lo rispettano...
Però non capisco una cosa: perché dovrei preferire un fagiano o una lepre ad una mini?
Si cucinano entrambi, di fagiani e lepri ce ne sono poche, io personalmente caccio solo le mini, sugli altri due preferisco solo vedere il cane come lavora.Commenta
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Esatto Mattone, ma non perché i contadini cacciavano il cinghiale ma perché i boschi venivano tenuti puliti per il pascolo del bestiame e per la semina. Nel sud Italia la ghianda veniva raccolta a mano per ingrassare il maiale....
Gli animali non c'erano poiché non c'era cibo a sufficienza. ....
Daccordissimo sulla seconda parte (senza risorse alimentari, niente cinghiale).
Ma non credo tanto dovuto a pulizia/semina, perché se semini le risorse alimentari ci sono eccome, se pulisci il bosco é più difficile nascondersi e la continua presenza umana non ti permette di girare tanto, quindi tenderei più a dar credito al controllo umano (probabilmente più con trappolaggio e reti che con caccia vera e propria).Hatz und Gejaid ist edel FreudCommenta
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Per SEGUGIOITA
Di mini ce ne sono tante dove vi sono roveti, possibilmente vicino alle strade. Poi, che il limite di due sia una stupidaggine son d'accordo con te (è una specie alloctona da eradicare), ma ben pochi lo rispettano...
Però non capisco una cosa: perché dovrei preferire un fagiano o una lepre ad una mini?
Si cucinano entrambi, di fagiani e lepri ce ne sono poche, io personalmente caccio solo le mini, sugli altri due preferisco solo vedere il cane come lavora.
Da noi non funziona così praticamente le trovi dappertutto, nel mais, nei prati, nelle riso tagliato. Ad ogni uscita i cani ne scovano parecchie. Addestrare un cucciolo sta diventando difficile perché prima di incontrare una lepre trova una decina di mini.Commenta
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