diatribe spiacevoli
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diatribe spiacevoli
Questa mattina ho provato tristezza nell'osservare una lite fra cacciatori con segugi per una lepre. Ho ammirazione per tutte le forme di caccia purchè rispettino regole che ritengo fondamentali: distanziarsi di chi stà cacciando, mantenersi a debita distanza da strade ed immoboli nonchè da contadini che operano sulle loro proprietà ecc. Ebbene stamane, lo scrivo con tristezza una povera lepre è stata inseguita da non so quanti segugi e poi incarnierata...non aveva alcuna possibilità di salvarsi...poi lite per averla in carniere, ma la cosa peggiore che mi ha indotto a questo post è che la scena da far west è stata fotografata da un gruppo di passanti..il tutto verificatosi su una strada vicinale, tanto per capirci. Mi sono limitato a far presente in un secondo momento, ai colleghi cacciatori, che questa non è etica venatoria e che forse siamo noi a volerci male. Ho sempre difeso la caccia a spada tratta..stavolta non me la sento. -
Caro Loris,
La stupidità è trasversalmente presente in ogni cespite, ambiente, aggregato umano.
Purtroppo non posso affermare essere figlia dell'ignoranza e grossolanità perche ho assistito a comportamenti assimilabili da parte di persone di alto livello culturale (forse meglio sarebbe dire "mnemonico-nozionistico-librario" ma, probabilmente, di assoluta "povertà di spirito". Sono stato venatoriamente educato da bambino, con ancora in mano la "mondial", da cacciatori di estrazione culturale quasi unicamente contadina ma con altissimi principi morali...
Ricordo invece certi aforismi riportati da altri, non certi al medesimo livello : -" la legura la g'ha la cua: chi la ciapa l'è la sua"!- (la lepre ha la coda chi l'acchiappa è sua!).
Oizirbaf"...Apri la mente a quel ch'io ti paleso
e fermalvi entro; ché non fa scienza,
sanza lo ritenere, avere inteso..." -
è vero, persino per le quaglie... e pensare che una volta un tizio servì un nostro cane arrivando persino ad incazzarsi perché la cagna, con la quaglia in bocca, durante il riporto gli ringhiò...
ancora, una volta durante un'azione con il mio cane, fui letteralmente circondato da tre cacciatori, non tirai alla quaglia per una serie di motivi, che però cadde sotto i colpi degli spettatori che prontamente si dileguarono [:D]SimoneCommenta
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In tanti e tanti anni di Caccia ho visto qualche scorrettezza venatoria ed altro, che mi hanno fatto auspicare la chiusura della Caccia!Questa mattina ho provato tristezza nell'osservare una lite fra cacciatori con segugi per una lepre. Ho ammirazione per tutte le forme di caccia purchè rispettino regole che ritengo fondamentali: distanziarsi di chi stà cacciando, mantenersi a debita distanza da strade ed immoboli nonchè da contadini che operano sulle loro proprietà ecc. Ebbene stamane, lo scrivo con tristezza una povera lepre è stata inseguita da non so quanti segugi e poi incarnierata...non aveva alcuna possibilità di salvarsi...poi lite per averla in carniere, ma la cosa peggiore che mi ha indotto a questo post è che la scena da far west è stata fotografata da un gruppo di passanti..il tutto verificatosi su una strada vicinale, tanto per capirci. Mi sono limitato a far presente in un secondo momento, ai colleghi cacciatori, che questa non è etica venatoria e che forse siamo noi a volerci male. Ho sempre difeso la caccia a spada tratta..stavolta non me la sento.
Non pochi non meritano questo Dono!Roberto
Con affetto e simpatia [:-golf]
un saluto
l' ingleseCommenta
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Purtroppo l'educazione, il rispetto in tutti i contesti appartiene al passato..vale anche per la caccia. C'è da dire che siamo nell'occhio del ciclone, quindi dovremmo perlomeno comportarci correttamente...sparare su una strada o far circolare i cani all'interno dei cortili rurali e cacciare in squadroni con 7/10 cani alla stanziale oltre essere proibito è irrispettoso verso la maggioranza dei cacciatori che vivono la caccia conformemente alle tradizioni ed alle regole...contadini che recintano le campagne perchè stanchi di quanto sopra..il terrorio fortemente antropizzato deve altresì condizionare certi comportamenti..eppoi vai a caccia per mangiare o per divertirti, il selvatico deve avere una possibilità di salvarsi. I presidenti degli ambiti dovrebbero farsi carico di queste situazioni, invece mi pare pensino ad altro!!! Mi piange il cuore per quanto scrivo, vorrei che almeno la caccia fosse depositaria di sani valori[:-golf]Commenta
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a proposito di episodi del genere. Ricordo una mattina a quaglie un collega il suo cane andò in ferma e c'ero io davanti che stavo passando con il cane. Il collega mi invitò a fare presto nel transitare che se partiva la quaglia, era costretto a impallinarmi. Una quaglia vale più di una persona. Potrei raccontare episodi del genere a volontà, oggi evito posti affolati per questo motivo, perchè la maleducazione è molto estesa.Commenta
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L'anno scorso apertura a colombacci siamo in due perfetti per quel posto.dopo noi arrivano in tre ed il mio amico per evitare discussioni gli cede tutto un lato...tutti i colombacci che non riuscivo a fare cadere prima dello sbarramento di Pini erano loro nonostante li avessi abbattuti io.
Quest'anno non ci son tornato.
( Sono stato informato che quei tre onesti sono stati là nonostante la caccia fosse stata chiusa la sera prima).
Potrei raccontare tanti esempi di scorrettezze viste, per questo preferisco andare dove spero di non trovare nessuno.".. appostati per tempo e aspetta immobile. La preda scruterá a lungo l'ambiente circostante , se nel mentre ti sarai mosso per quella sera non vedrai nulla!"Commenta
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Io sono stato testimone, anzi partecipe, di una situazione paradossale.
Anni addietro un conoscente mi telefonò una sera per propormi una cacciata a tordi.
A me dei tordi è sempre importato poco, ma lui insisteva per portarmi in un posto da lui conosciuto in cui avremmo avuto l'opportunità di abbattere una gran quantità di questi uccelli.
Non ero mai stato a caccia con lui, ma visto l'entusiasmo che mi dimostrava, per non scontentarlo accettai.
"Ti passo a prendere io, andiamo con la mia macchina." e concluse con una raccomandazione: "Portati un fucile strozzato (e già da questo mi sarei dovuto insospettire) e almeno un centinaio di cartucce buone".
L'indomani partimmo presto e arrivammo sul posto di caccia ancora a buio.
Mi resi conto che eravamo in una vigna, in collina.
"Tu piazzati qui, io mi sposto una trentina di metri più in là".
Per qualche inconscia ragione mi sentivo già un po' preoccupato e a disagio.
Comunque caricai il fucile e mi disposi ad attendere la luce del giorno.
E di lì a poco la luce arrivò, e con la luce arrivarono i tordi, che erano davvero tanti!
Arrivavano a branchetti, in un susseguirsi quasi ininterrotto e i presupposti per divertirsi c'erano davvero, ma...c'era un ma!
Tutt'intorno a noi iniziò un fuoco di sbarramento ininterrotto.
Non so quanti cacciatori ci fossero in quella vigna, ma eravamo davvero in tanti.
In troppi!
Sparavano sempre, sparavano a tutte le altezze, sparavano a tutto.
La cosa buffa (semmai ci fosse qualcosa di buffo) è che ciascuno raccoglieva i tordi che gli cadevano vicino, senza curarsi di chi li avesse abbattuti, né pretendeva di raccogliere i propri, caduti qualche filare più in là.
Me ne sarei voluto andare, ma non osavo muovermi in mezzo a quel branco di forsennati che nemmeno vedevo, ma che si davano un gran daffare intorno a me.
Così mi sedetti a terra, scaricai il fucile, accesi una sigaretta (allora non avevo ancora rinunciato al vizio) e mi disposi ad aspettare.
Era una specie di vendemmia collettiva.
Naturalmente appena il fuoco di contraerea diminuì osai raggiungere il mio ormai ex amico e gli intimai di darmi le chiavi della macchina.
E in macchina aspettai con pazienza la fine di quella triste pagliacciata.
Che brutta giornata!“Non si mente mai così tanto come prima delle elezioni, durante la guerra e dopo la caccia.”Commenta
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Skeet mi hai ricordato di un racconto di un mio zio.
Lui lavorava a Sciacca e da quelle parti , tanti anni fa, non so adesso, andavano la sera per fare l'entrata delle "riddrene" ( le marzaiole se non ricordo male).
Decine di cacciatori appostati nel retrospiaggia ad aspettare che le anitre entrassero. A quanto pare all'imbrunire dalle loro soste diurne in mare aperto entravano a centinaia era un fuoco di sbarramento ininterrotto e come dici tu ciascuno raccoglieva quelle che gli cadevano nei pressi senza badare a chi le avesse abbattute... addirittura questo zio mi disse che una sera(?) Andò senza fucile, aspettò la prima scarica raccolse quasi a volo quattro prede e se ne tornò felice e beato a casa.
Peggio di così...
---------- Messaggio inserito alle 11:24 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 11:19 AM ----------
Purtroppo, in barba a tutto quel che vogliamo dire, il cacciatore è un predatore e fa tutto quello che fanno gli altri predatori: controllo del proprio areale, sfide con gli altri predatori e tutti quegli atteggiamenti di chi malvolentieri sopporta rivali in giro....poi visto che non siamo animali ci sarebbe un'etica ed un codice non scritti da rispettare.
Ma questi son altri discorsi.".. appostati per tempo e aspetta immobile. La preda scruterá a lungo l'ambiente circostante , se nel mentre ti sarai mosso per quella sera non vedrai nulla!"Commenta
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Bhe non posso che essere dispiaciuto per i messaggi che ovviamente non gratificano la nostra immagine, purtuttavia la parte sana dei cacciatori è di gran lunga prevalente su quanti considerano la caccia non una sana passione ma uno sfogo...la cosa positiva è che noi denunciamo, a differenza dei detrattori, anche l'aspetto negativo della pratica venatoria.Skeet mi hai ricordato di un racconto di un mio zio.
Lui lavorava a Sciacca e da quelle parti , tanti anni fa, non so adesso, andavano la sera per fare l'entrata delle "riddrene" ( le marzaiole se non ricordo male).
Decine di cacciatori appostati nel retrospiaggia ad aspettare che le anitre entrassero. A quanto pare all'imbrunire dalle loro soste diurne in mare aperto entravano a centinaia era un fuoco di sbarramento ininterrotto e come dici tu ciascuno raccoglieva quelle che gli cadevano nei pressi senza badare a chi le avesse abbattute... addirittura questo zio mi disse che una sera(?) Andò senza fucile, aspettò la prima scarica raccolse quasi a volo quattro prede e se ne tornò felice e beato a casa.
Peggio di così...
---------- Messaggio inserito alle 11:24 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 11:19 AM ----------
Purtroppo, in barba a tutto quel che vogliamo dire, il cacciatore è un predatore e fa tutto quello che fanno gli altri predatori: controllo del proprio areale, sfide con gli altri predatori e tutti quegli atteggiamenti di chi malvolentieri sopporta rivali in giro....poi visto che non siamo animali ci sarebbe un'etica ed un codice non scritti da rispettare.
Ma questi son altri discorsi.Commenta
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In genere i cacciatori vecchio stampo erano più corretti di quelli venuti dopo... c'è da dire che anche le successive generazioni compiono( sempre in genere) un percorso di maturazione e di raggiungimento di equilibri che magari da giovani rampanti non avevano del tutto.
L'ho detto prima, tendo ad isolarmi per vivere a pieno la mia passione per la caccia, ciò non toglie che possa fare incontri la maggior parte dei quali piacevoli, con persone squisite , rispettose di tutto e molto preparate.
Quella unica volta nella stagione che non va così sarà stato perché ho avuto la sfortuna di incontrare il collega sbagliato.
Me ne faccio una ragione e sopravvivo anche sta volta".. appostati per tempo e aspetta immobile. La preda scruterá a lungo l'ambiente circostante , se nel mentre ti sarai mosso per quella sera non vedrai nulla!"Commenta
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Ho visto arrivare, quasi, alle mani per un merlo, ed era il mio primo anno di licenza ma lo ricordo ancora come fosse ieri. La stupidità non ha confine e casta.
ScerifCommenta
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".. appostati per tempo e aspetta immobile. La preda scruterá a lungo l'ambiente circostante , se nel mentre ti sarai mosso per quella sera non vedrai nulla!"Commenta
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