Spara a nutria per strada: oltre al processo, un trentatreenne di Musei (provincia del Sud Sardegna) rischia l’immediata revoca del porto d'armi.
© Mj-Tim photography
Una nutria rischia di costare cara a un trentatreenne di Musei (provincia del Sud Sardegna), ripreso in un video mentre uccideva l’animale per strada sparandogli con un fucile. L’uomo è stato denunciato per spari in luogo pubblico e per l’uccisione dell’animale. Dagli accertamenti condotti dai carabinieri insieme al reparto dei forestali, è emerso che l’arma era detenuta legalmente: oltre al penale, adesso il giovane rischia anche un immediato procedimento amministrativo che porti alla revoca del porto d’armi.””
Sbaglio o in una regione/provincia hanno concesso di cacciare le nutrie ANCHE CON IL CAL. 22LR?
Spero sempre di non incappare nelle maglie vischiose della giustizia italiana. Ho un figlio avvocato, non mi costerebbe nulla dal lato economico, ma quante incazzature!!! Spari in luogo pubblico, se vero è da sanzionare, per il resto…….
In una cittadina di cui non faccio il nome, se solo ti permetti di guardare con occhio “torvo” una persona, sei passibile di sequestro armi, se c’è l’hai!
Leggi di ….cca.
Un mio parente del sud mi riferiva un episodio capitato ad un suo amico:
Questa persona, pensionato e cacciatore saltuario, si trovava a passeggiare con il suo cane, per i kzzi suoi, quando viene affiancato da un soggetto di colore che senza motivo gli molla una gran manata sulla nuca lasciandolo tramortito. Ripresosi, si reca presso il commissariato di zona per denunciare il fatto. La conclusione, indovinate un po’, è stata quella di sequestrargli il fucile da caccia. Forse avevano avuto il timore di una possibile reazione. Che Italia è questa?
Una Italia dove non vi è certezza di regole e leggi.
Una Italia dove il tuo destino è segnato da chi interpreta a pene di cane le regole e le leggi.
Una Italia dove il cittadino non è tutelato a favore di etnie che ci invadono senza essere invitate, senza permesso di soggiorno, senza avere un lavoro o una prospettiva di lavoro, anzi, questi abusivi e irregolari si permettono poi di manifestare in piazza.
Due appartamenti di un mio conoscente sono stati occupati da tali soggetti,solo dopo alcuni mesi, nonostante le autorità di polizia fossero già stati resi edotti, con regolare denunzia, sulla situazione al momento dell’occupazione, i due appartamenti sono stati resi liberi, ma a condizioni tali che una stalla avrebbe avuto l’ aspetto di un salotto .
Questa è l’Italia di oggi, ma solo per raccontare qualche episodio.
Speriamo in un futuro migliore.
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