racconto di caccia

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    • Apr 2011
    • 9468
    • Romagna

    #1

    racconto di caccia

    Originariamente inviato da Capriolo Astuto
    ..........................

    Decido di buttarmi a terra, apro il bipiede... carico e appoggio la carabina con sacchetto sotto il calcio.... guardo i caprioli e vedo che una femmina è messa bene.... dico a luca di telemetrare..... 366m! Azz... un gran bel tiro.... consulto strelok che finalmente ha dati precisi della cartuccia da me ricaricata.... nel frattempo luca mi dice di tirare a una femmina leggermente piu alta e distaccata dagli altri... "Tommy è una femmina vecchia tira a quella... sono 372mt".... siamo alla fine di febbraio meglio preferire animali di questo tipo che animali giovani.

    Imposto metri su strelok e mi indica i 25click da dare alla torretta.... con estrema calma sento ogni click.... 20... 21....22....23....24....e 25! .................


    Un ringraziamento particolare al mio amico Luca con cui ho condiviso questa bellissima
    giornata di caccia difficile da dimenticare.


    Ma guarda chi c'è [:D][:D][:D]

    Niente, questi caprioli non hanno proprio pace [:D][:-clown][:-clown]

    Ti descrivo il mio pomeriggio di caccia di ieri...... praticamente tutto al contrario (per quello la cosa del "i caprioli non hanno pace" [:D]).

    Esco di casa subito dopo pranzo, verso le 14/14,30. Devo fare circa 87 km per raggiungere la mia zona di caccia in toscana. Più della metà sono di autostrada/superstrada, poi devo fare un gran premio della montagna con surplus di tornanti e un'ultima quindicina di chilometri di una ex statale di fondovalle con molte curve abbastanza ampie. Rispetto al passato ho una zona meno "estrema" (e questo mi piace meno) ma incredibilmente più comoda (non devo fare il doppio gran premio della montagna che, considerando il ritorno, diventano 4 gran premi della montagna..... fisicamente impegnativo).

    La mia oretta di viaggio inizia malissimo, sono in autostrada da 5/6 km (sulla corsia di destra, quella dove non va mai nessuno..... rigorosamente ai 130 km/h.... forse 131 ma poi basta li [:D]) quando esce dall'iperspazio un suv Porsche al mio fianco che, presumo, non abbia limitatore a 250 km/h.... e se lo ha funziona malissimo. Per fortuna, quel cesso della mia Duster ha gli specchietti color plastica perché, se li aveva verniciati, il passaggio del suv mi avrebbe risucchiato via la vernice. La macchina, in un frastuono terribile (tipo bang sonico, per capirsi), si solleva da terra di qualche centimetro per poi, essendo ignorante, atterrare come niente fosse e fregarsene..... ho passato i successivi 7/8 km di autostrada (devo fare un tratto brevissimo) toccandomi per capire se avevo ancora tutti i pezzi attaccati. Questa la metto nel "in qualche modo, mi sono salvato".

    Esco dall'autostrada e, prendendo la superstrada a 4 corsie, ho davanti la signora Luisa che deve far sera........ probabilmente di oggi, perchè se era di ieri avrebbe provato a mettere almeno la seconda. Chi nell'iperspazio e chi seduto al cesso.... capisco che, per le strade, sarà una giornata molto difficile e mi adatto di conseguenza con una andatura di tipo turistico che, chi mi conosce, ha visto ben poche volte sedendo in macchina con me.

    Dopo 437 signora Luisa [:-clown][:-clown] arrivo nella mia zona in un punto panoramico..... dal nome suggestivo e inspiegabile.... "Belvedere"

    Ho impiegato più di un'ora e mezza (50 minuti ci arrivo quasi sempre senza esagerare nella guida) ma non mi interessa. Ero uscito decisamente per tempo ed è ancora presto.

    Segno l'uscita con una telefonata, esco e guardo con il binocolo..... aiah.... un campo che mi piace particolarmente ha una volpe (con una coda maestosa più grande di lei) che gironzola nella zona alta ed un lupo steso che prende il sole nella zona bassa. Non ne vedo altri e non ho tirato fuori il termico per vedere se aveva soci in zona. Non so perché ma decido che non mi va di uscire li..... non vorrei fare il terzo incomodo.

    Essendo un punto panoramico e grazie alle poche foglie (in estate non è abbastanza panoramico per farmi vedere i campetti vicini, solo quelli degli altri più lontani) vedo un gruppetto di caprioli come, onestamente, non avevo visto da diversi anni (oramai ero abituato a vederne uno per volta chiedendomi ogni volta se fosse saggio tirare).

    Telemetro e..... 470 metri. Conosco tanti che tirerebbero..... non prima di aver consultato strelok in diretta ........ il giorno che facessi una cosa simile per tirare ad un capriolo sarebbe il mio ultimo giorno di caccia...... poi ognuno è libero di avere idee anche molto diverse. La consultazione di strelok è "la ciliegina sulla torta"..... io so perfettamente dove va la mia palla a qualsiasi distanza, non ho necessità di chiederlo al momento....... magari con la necessità di un buon collegamento internet Drool]

    So che c'è uno stradello con nessuna manutenzione che si stacca dalla strada bianca dove sono e si avvicina a quei caprioli (oltre che a 470 metri sono almeno un centinaio di metri più bassi, con fango putrido misto a neve una faticata assurda che eviterei volentieri), il problema è che è una zona nuova e li non ci sono passato neppure ad agosto con il secco.

    Giro la macchina e vado giù quei 60/70 metri fino all'imbocco in mezzo agli spini...... scendo e vado a vedere a piedi. Dopo un breve tratto quasi orizzontale scende da paura, provo a pestare ed è abbastanza secco da immaginare di farla all'indietro. Non so però cosa ci sia più avanti e non posso perdere mezz'ora per scoprirlo, quei caprioli sono già fuori da un poco, non lo resteranno ancora per molto a quest'ora del pomeriggio...... incrocio le dita, 4wd e blocco.... e giù.

    Dopo 50 o 60 metri e sceso di quota di parecchio c'è un mezzo tronco di traverso schiantato con il peso della neve..... mi fermo li.

    Esco da quel boschetto a piedi e provo a telemetrare...... non li vedo, ora sono più in basso di loro, ma siamo circa a 350 metri da un palo della luce che era vicino a loro. Torno indietro..... lascio giacca e tutto e parto leggero (con un pensierino all'età che avanza, alle possibili complicazioni, a quel venticello medio che, passando su zone con ancora una parte di copertura nevosa, è freddo che stacca le orecchie e ti viene il dubbio di pagarla cara), passo oltre al pezzo di tronco (alla mia portata per liberare la strada ed è un sollievo perchè, non avendo modo di girare, non credo sarei in grado di salire in retromarcia (non so se ce la farebbe il dusterino..... ma certamente scarseggio io come pilota "estremo").

    Fatti i primi 50 metri mi ritrovo in un gigantesco ristorante/latrina per cinghiali. Hanno rigirato tutto, la strada, pur quasi asciutta in quel tratto, è quasi impercorribile dalla dimensione delle buche........... una quantità enorme di escrementi....... non male immaginare una uscita in zona. Subito dopo sbianco..... c'è un punto di confluenza di due campetti e, la strada, in quel punto a pendenza zero........ è una broda paludosa di nessuna consistenza. E' difficile persino stare in piedi e non sprofondare fino al ginocchio.... il pensiero va a quando dovrò per forza passarci con l'auto per girarmi. Non è una bella sensazione.

    Riprendo la marcia, guado un fiumicello chiedendomi se funzionerà ancora l'impermeabilità degli scarponi , l'acqua scorre 2 dita sotto il bordo, attraverso e non sento qualcosa di freddo fra le dita dei piedi..... bene.

    Ora si sale in un pantano fango nevischio..... allo sforzo si aggiunge la necessità di andare piano, guardare bene dove mettere ogni passo ed alzare lo scarpone piano ad evitare il rumore dell'effetto ventosa. I caprioli, se non li ho spaventati fino a quel punto o se non si sono semplicemente rimessi nel bosco, sono a poco più di 200 metri, nel mio stesso prato e, una gobba del terreno, è la mia unica protezione (e scomparirà prima per me che per loro, per vedermi gli occhi li hanno in alto, per sparare devo almeno arrivare ad altezza spalle)..... si procede.

    Un forte rumore alle mie spalle....... mi blocco ed ascolto.... cinghiali. Per un attimo sono indeciso (potrei sparare anche a loro, li ho ad una 50ina di metri scarsi e, se sto fermo, è facile mi diano una occasione di tiro) ma poi decido di proseguire verso quei caprioli. Fatti altri 50 metri ho il terreno a filo occhi.... binocolo e guardare la linea dell'orizzonte per cercare qualche testa che guarda me..... vedo due caprioli, maschio e femmina, andare a mettersi al cuccio nel boschetto vicino al corso d'acqua che ho attraversato. Potrei forse accennare un tiro di rapina con animale mezzo dentro al boschetto ma non mi va..... proseguo in avanti molto lentamente fino a che comincio a vedere qualche orecchio e un pezzetto di muso.

    Due cornotti forcuti non male in questa stagione..... un maschio probabilmente abbastanza giovane dalle linee tirate, più in là un maschio decisamente più imponente, bel petto, velluto bello alto sulla testa. Qualche femmina, sembrano tutte giovani, pancia ancora "normale" senza segni evidenti di gestazione..... non vedo piccoli..... ma io sarei li per concretizzare e non per guardare. La posizione non è facile, provo a spostarmi sulla destra (cioè allontanandomi) per togliere di mezzo quel dosso ma, ora sono totalmente allo scoperto e sono neppure le 16,30.... difficile passare inosservati. Decido di muovermi in piedi (senza strisciare a terra nel putridume) guardando continuamente con il binocolo segni di sofferenza...... proseguiamo così per un tempo infinito (e onestamente veramente appagante, per me è in quello la vera essenza della caccia, l'avvicinamento in situazione difficile), ora possono vedermi anche i piedi..... vedo qualche accenno di nervosismo, mi siedo a terra dove sono, guardando verso il bosco (cioè standogli di schiena) con le orecchie aperte e terrorizzate dall'immancabile rumore di galoppo che mi aspetto da un secondo all'altro... ti dai dello stupido 30 volte, potevi tirare prima e non l'hai fatto.

    Passa così altro tempo, il galoppo non l'ho sentito, mi giro molto lentamente e sono ancora li...... i pochi pezzi di attrezzatura che avevo con me li ho abbandonati per strada..... ho la carabina in mano e il binocolo al collo.... telemetro 160 metri. La distanza è buona, il tiro è facile ma non riesco a decidermi chi tirare (non sono più abituato all'abbondanza)..... intanto che decido riprendo l'avvicinamento. Questa volta stando basso (a mollo nel pantano con le chiappe ma non steso come un incursore della marina), tre passi e fermo, altri 4 passi e giù, molto lentamente..... ad un certo punto decido che non è il caso di insistere, mi metto giù e tiro. Il mio capriolo è a terra, gli altri partono al galoppo. Mi alzo e telemetro.... 124 metri dai 470 iniziali.

    Il capriolo non si muove e telefono a mia moglie per avvisarla. Mentre parliamo noto un piccolo di capriolo (probabilmente il figlio di quella femmina che era andata via sul fianco) che è venuto fuori da solo. Chiedo alla signora se vuole che tiri anche a quello...... mi fa: "ti ricordi che, in cella, hai già quel cinghialone ? Smetti di fare il cretino e viene a casa".

    Meglio così. Oggi avrei quasi preferito sentirlo quel galoppo. Probabilmente è un segno dell'età, la smania predatoria c'è sempre ma è più attutita. Vista la bella azione di caccia mi sono sentito quasi obbligato a tirare..... ma era stato già molto bello arrivare fino a li.

    E' una sensazione che, è evidente leggendo commenti nei social, oggi è totalmente perdente. E' un gusto che non interessa più. Vedi sempre più spesso foto di postazioni di caccia con altana (e ci sta) ma anche tavolini da bar con, sopra, la carabina con 47 torrette (la 47esima credo serva per fare il cappuccino, per il caffè si usa la 39). In estate vedi stagliarsi a terra l'ombra degli ombrelloni.... porca miseria.... neppure fossero in spiaggia a Riccione.

    Poi, su un tavolo vicino (perché uno non basta più), vedi una centralina atmosferica e l'anemometro...... guardi oltre quella canna e pensi "ma dove ca...spita si è messo ? Vuol sparare in quel campo laggiù ? Ci sono tranquillamente 200 metri che potevi fare per tirare là..... ma poi, probabilmente, è scomodo prendere le bibite dal frigorifero in macchina [occhi]


    A parte il racconto (spero vi sia piaciuto)..... potendo tirare praticamente a tutto e non essendo sempre possibile avvicinarsi come è stato possibile questa volta, ho fatto tutte le ultime uscite con il "risolutore" in 300wm.

    Confido moltissimo in quella strana palla monolitica (hasler ariete) che, usandola oramai per quasi tutti gli abbattimenti degli ultimi anni, ho collaudato in moltissime situazioni critiche (per i possibili danni...... perché, come penso si sia capito, se devo sparo anche lungo ma, ogni volta che posso, tiro corto....... e non è la ricetta giusta per un 300wm.

    Insomma... ieri non ha lavorato bene. Ha perso qualche pezzo per strada che ha provocato rottura di costole extra in posti strani e, probabilmente, ha concluso in "bellezza" con un tumbling che ha fatto uno strappo di un 10/15cm sul fianco e più indietro (azzerando diaframma e fegato nonostante il capriolo sia stato colpito molto più avanti).

    Dopo tanti risultati di fila "ben oltre le migliori aspettative", ieri mi ha deluso abbastanza. Probabilmente succede anche ai migliori Drool]Drool]


    Ecco....... a sapere che andava così l'uscita, ieri era il giorno perfetto per il 223r Drool]Drool]


    Poi la storia diventa noiosa... una carezza e due foto semplici senza allestire un set cinematografico, le formalità di rito, la pulizia principale e via verso la macchina raccattando per strada tutti i pezzi che avevo seminato.

    Nell'attraversare di nuovo il fiumiciattolo gli ho fatto il bagnetto (il livello di trito di organi interni era a livello record, in quei casi ci vuol niente che ci sia anche un poco di rumine).

    Poi è tornata la preoccupazione per l'auto, ho sondato ogni centimetro per capire dove potesse essere meno disastroso passare, ho scaricato le varie attrezzature in auto (il capriolo è restato vicino al fiume ad aspettarmi), eliminato il tronco dalla strada dopo averlo liberato dai rami a colpi di macete, altra pulizia sommaria e poi, finalmente seduto in macchina, ho inserito tutti i blocchi disponibili (che non sono certo pari a quelli di un vero fuoristrada, così come le gomme) via con un certo abbrivio.... passato il brodo con qualche scossone deciso ma senza guai particolari ero abbastanza fiducioso (mi davo una possibilità su tre di tornare indietro..... prima ero una su dieci), girato la macchina sulla neve, caricato il capriolo...... fatti gli scongiuri a Harry Potter (tanto per scrivere qualcosa).... via. Il tratto impossibile passato con una disinvoltura incredibile poi arrampicato su quella pendenza assurda come nulla fosse......... prima il "volo" in autostrada, poi questa uscita dai guai che avrebbe impensierito più di un fuoristrada vero..... mi è piaciuto il mio scarabocchio.

    Percorso verso casa senza problemi, ho dovuto aspettare per farmi fare la classica pizza da portare a casa che prendo sempre da 10 anni (è cambiata gestione, titolari molto carine ma hanno alzato parecchio i prezzi, preferivo il ragazzo di prima) e via per il gran premio della montagna............ la signora Luisa mi ha mandato lo zio Ubaldo...... tutti gli zio Ubaldo di questo mondo. Percorso di ritorno con gli occhi bruciati dalle luci dei freni, per quanto cercassi di fare slalom gigante fra gli Ubaldo, tutti rigorosamente con il piede pigiato sul freno no-stop per 20/25 km...... capaci poi di lamentarsi che frena male o che le pastiglie durano poco.
  • Tom Sierra
    Appena iscritto
    • Dec 2019
    • 2686
    • Toscana
    • Springer Spaniel e Setter

    #2
    Bel racconto Paolo! Mi è piaciuto davvero tanto. [brindisi]

    L'avvicinamento è la vera essenza di questa caccia. La hasler è una palla che mi piace molto secondo te ha toccato qualche ramo prima di impattare sull'animale?

    La pizza a che gusto era?[:D][:D]

    Dato che c'e stata una frecciatina sul mio tiro ( l'ho apprezzata davvero!), di caprioli nelle scorse uscite ne ho "risparmiati" tanti...... pensa pure un cinghiale [:D] ( gli vedevo solo una chiappa... sarebbe stato da fessi sparare)

    Ma dipende come imposto l'uscita.... modalità "relax e senza pensieri" con annessa storia su instagram con sole al tramonto ( per quello che pensi te ogni tanto funziona [fiuu]) oppure modalità " oggi tiro al capriolo/cinghiale".

    Ti rinnovo i complimenti per il racconto molto molto divertente è piacevole[:-golf]

    Ps. Strelok funziona anche senza internet
    Dove mangia la fucilata mangia il cacciatore

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    • Grouse
      Collaboratori
      • Feb 2022
      • 650
      • attualmente a Napoli
      • Pointer; Irish Red Setter

      #3
      Complimenti! Waidemansheil!
      Bel racconto e ottima conclusione. La cerca e l'avvicinamento sono le fasi più entusiasmanti anche secondo me.

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      • sly8489
        ⭐⭐⭐⭐
        • Mar 2009
        • 11961
        • Trieste
        • spring spaniel

        #4
        La caccia vagante al capriolo qualche volta la facevo di mattina dopo la caccia da postazione fissa, di pomeriggio prima di salire sulla scala. La caccia vagante è bella e impegnativa. Nell'ambiente dove cacciavo, il problema non era l'avvicinamento, era individuare il capriolo.

        Più di qualche volta mi è capitato di arrivare a pochi metri dal capriolo, a quel punto l'unica cosa possibile era restare immobile, nella speranza che allontanandosi mi desse la possibilità di mettere il bastone per terra e mettere la carabina giù dalla spalla.

        Un giorno aspettavo dietro un albero caduto l'uscita del capriolo, mi è uscito sul fianco e mi ha pietrificato, mi è arrivato a 5/6 metri senza avvertire la mia presenza, dopo con la massima calma si è infilato nella vegetazione. Questo per dire che avvicinare un capriolo a 130/140 metri non è difficile.

        C'è soddisfazione sia nell'avvicinamento che in un bel tiro lungo. Considero il tiro a 100 m. corto, 150 m. medio, dai 150 ai 200 lungo, ammetto che la distanza è molto soggettiva, quello che per un cacciatore potrebbe essere un tiro lungo per qualche altro potrebbe essere medio.

        Bisognerebbe spendere due parole per parlare del tiro con la carabina. Credo che il tiro in generale e in particolar modo quello con la carabina è filosofia, è passione, il selvatico dovrebbe assume una posizione marginale.

        Un tiro fatto bene rimane tale a prescindere dalla distanza.

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        • danguerriero
          ⭐⭐⭐
          • Feb 2010
          • 5309
          • ai confini dell'Impero
          • Elsa Donderius: Deutsch Kurzhaar

          #5
          Originariamente inviato da sly8489
          Questo per dire che avvicinare un capriolo a 130/140 metri non è difficile.
          Come sempre....dipende da tante variabili.

          Se sei in campo aperto, se tiri l'aria sbagliata....te lo raccomando
          ...Im heil'gen Land Tirol...

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          • Yed
            ⭐⭐⭐
            • Sep 2012
            • 6350
            • Pordenone
            • Segugio Bavarese di montagna

            #6
            Originariamente inviato da danguerriero
            Come sempre....dipende da tante variabili.

            Se sei in campo aperto, se tiri l'aria sbagliata....te lo raccomando
            Con il primo si può fare, la seconda ipotesi IMPOSSIBILE, terza ipotesi impossibile o quasi : fare rumori strani x lui o allarmanti (ammesso qualche rumorino mentre sta masticando) . L'avvicinamento lo puoi fare solo tenendolo d'occhio costantemente col binocolo puntato e muoverti quando consentito dall'azione del capriolo.

            Che divertimento arrivargli a meno di 50 metri : una sfida ![emoji106]

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            • paolohunter
              ⭐⭐⭐
              • Apr 2011
              • 9468
              • Romagna

              #7
              Originariamente inviato da sly8489
              .......................... Questo per dire che avvicinare un capriolo a 130/140 metri non è difficile.
              ........................



              La foto è fatta da dove ho sparato. Se si apre la foto si dovrebbe vedere il culetto bianco leggermente a destra del palo della luce centrale...... sono 124 metri telemetrati.

              Io venivo da sinistra, si vede che il terreno scende e si può immaginare dalla foto che è sempre più coperto dalla neve man mano che scende...... la in fondo c'è un corso d'acqua che ho attraversato poi, salendo, c'è sopra il terreno la neve che scrocchia e sotto un pantano colloso assurdo che fa "ventosa" sullo scarpone........ non è semplicissimo non fare rumore con animali che erano li nel mezzo già da quasi mezz'ora.

              Si vede anche un accenno della gobba che mi ha protetto fino a 50 metri prima di dove sono, è li davanti, leggermente sulla sinistra a salire. Dove ho fatto la foto si vede bene che non è da poco che ero completamente visibile al punto che, sempre li, notando un certo nervosismo, mi ero girato di spalle per far finta di guardare qualcosa verso il bosco.......... sembra strano ma ha funzionato (e non erano tutti animali molto giovani e un poco fessi [:D])

              Dai margini del bosco ho forse un 10/15 metri (impossibile entrarvi.... non siamo mica in scandinavia o sulle Alpi, là dentro ci sono spinaie che fanno più rumore delle campane della chiesa che invitano alla messa)........... avvicinarsi ancora forse con un solo animale, magari distratto da altro....... ma, in quelle condizioni, dai...... mangiare qualche altro metro che senso aveva ? Che probabilità c'erano ?

              Mi è sembrato "sufficiente".

              Il cinghiale preso quest'anno nel campetto sopra è stato completamente diverso, l'ho sentito muoversi in quel boschetto sopra mentre stavo attraversando lo stesso corso d'acqua (quasi in secca a settembre), il tempo di far due passi ed uscire dall'acqua e mi sono gelato li dove ero, visibile come in questo caso ma senza muovere un muscolo o fare il minimo rumore.

              Il cinghiale l'ho tirato da circa 30 metri ma, visto che era lui a muoversi e fare rumore, se fosse passato più vicino potevo mettergli la sella e cavalcarlo..... qui ero io a dovermi muovere in un pantano putrido intriso d'acqua........ il livello di difficoltà di quei 30 metri e di questi 124 è completamente diverso

              Poi comunque........ gustoso [:D]

              ---------- Messaggio inserito alle 01:12 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 12:40 PM ----------

              Si vede che, in alto a sinistra, il terreno sale..... e sale parecchio fino ad arrivare a quel punto definito (non a caso) Belvedere.

              Rimane a 470 metri da quei pali e circa un 100/120/130 metri più alto come quota. Con le foglie a terra la visibilità era massima (perché si riesce a vedere attraverso i rami nudi invernali dei vari campetti). In estate ti arrangi, se vuoi vedere qui.... qui devi entrare con gli scarponi.

              Ero in grado di tirare da lassù ? Ovvio, meteo ottimo, vento secondo il meteo da 20 m/s ma qui sono in posizione riparata e, reali, saranno stati al massimo 4............ non è nel mio carattere ma so perfettamente che c'è chi avrebbe trovato più gusto "provarci" da lassù...................... ma fate questo giochino un poco di volte, imparando (come tutte le cose) a farlo bene, le prime manderete via gli animali..........
              Non sono esperto di sesso virtuale ma credo sia indovinato un paragone fra il sesso vero, magari con una donna non perfetta e quello virtuale con il disegno meglio disegnato al mondo..... io scelgo quello vero

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              • sly8489
                ⭐⭐⭐⭐
                • Mar 2009
                • 11961
                • Trieste
                • spring spaniel

                #8
                Ho detto che è non è difficile avvicinarsi a un capriolo, non ho detto che è facile[:D]L'accostamento alla preda dipende molto dall'ambiente. La foto mi ricorda le pavoncelle, quando da ragazzo cercavo di arrivare a tiro utile, qualche volta riuscivo a sparare. Ogni pane ha la sua crosta. Dal racconto non sono riesce ad immaginare l'ambiente, l'azione vera è difficile immaginarla anche dalla foto.

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                • Cristian
                  ⭐⭐⭐
                  • Feb 2012
                  • 4739
                  • Lombardia
                  • Setter Inglesi

                  #9
                  Grazie [MENTION=10241]paolohunter[/MENTION] per il racconto, nella mia incompetenza in materia, leggendo altri post, iniziavo a pensare che la selezione fosse solo un mero tiro al bersaglio [vinci]
                  Della serie...più è lontano il bersaglio a cui sparare...più c'è l'ho lungo... Drool]
                  Dio salvi la Regina.
                  Smell the flowers while you can.

                  Commenta

                  • carpen
                    ⭐⭐⭐
                    • Feb 2012
                    • 3161
                    • Lombardia

                    #10
                    Originariamente inviato da Bayliss
                    Grazie [MENTION=10241]paolohunter[/MENTION] per il racconto, nella mia incompetenza in materia, leggendo altri post, iniziavo a pensare che la selezione fosse solo un mero tiro al bersaglio [vinci]
                    Della serie...più è lontano il bersaglio a cui sparare...più c'è l'ho lungo... Drool]



                    La tua é una impressione sbagliata al 95%, vero che c'è qualcuno come pensi tu ma, a mio parere, é una minoranza, capita specialmente con i giovani e in parte la si può comprendere, per la maggioranza la caccia di selezione la si può riassumere in una sola parola: "conoscenza" di fatto impari e quello della natura é un insegnamento continuativo non ne sai mai abbastanza e quando credi di sapere ti capita sempre una cosa nuova che ti stupisce, se pur necessario, lo sparo é cosa secondaria in questa caccia, importante solo per la precisione necessaria, dell'azione di caccia come soddisfazione personale puoi calcolare che lo sparo valga il 2% o anche meno, più cacci meno spari o meglio senti la necessità di fare bum e se lo fai é sempre con dispiacere, alla fine capita che anche potendolo fare a volte eviti di farlo se la carne non ti serve non gli tiri, meglio vivo che morto.

                    Gli animali se li conosci li ami, minimo li rispetti, ma se li conosci bene capisci che ragionano, pensano e hanno sentimenti assai simili ai nostri, noi diversamente da loro sappiamo fingere, loro no, sono più genuini, appunto selvatici.
                    Ultima modifica carpen; 21-02-23, 18:53.

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                    • carpen
                      ⭐⭐⭐
                      • Feb 2012
                      • 3161
                      • Lombardia

                      #11
                      Originariamente inviato da paolohunter


                      La foto è fatta da dove ho sparato. Se si apre la foto si dovrebbe vedere il culetto bianco leggermente a destra del palo della luce centrale...... sono 124 metri telemetrati.

                      Io venivo da sinistra, si vede che il terreno scende e si può immaginare dalla foto che è sempre più coperto dalla neve man mano che scende...... la in fondo c'è un corso d'acqua che ho attraversato poi, salendo, c'è sopra il terreno la neve che scrocchia e sotto un pantano colloso assurdo che fa "ventosa" sullo scarpone........ non è semplicissimo non fare rumore con animali che erano li nel mezzo già da quasi mezz'ora.

                      Si vede anche un accenno della gobba che mi ha protetto fino a 50 metri prima di dove sono, è li davanti, leggermente sulla sinistra a salire. Dove ho fatto la foto si vede bene che non è da poco che ero completamente visibile al punto che, sempre li, notando un certo nervosismo, mi ero girato di spalle per far finta di guardare qualcosa verso il bosco.......... sembra strano ma ha funzionato (e non erano tutti animali molto giovani e un poco fessi [:D])

                      Dai margini del bosco ho forse un 10/15 metri (impossibile entrarvi.... non siamo mica in scandinavia o sulle Alpi, là dentro ci sono spinaie che fanno più rumore delle campane della chiesa che invitano alla messa)........... avvicinarsi ancora forse con un solo animale, magari distratto da altro....... ma, in quelle condizioni, dai...... mangiare qualche altro metro che senso aveva ? Che probabilità c'erano ?

                      Mi è sembrato "sufficiente".

                      Il cinghiale preso quest'anno nel campetto sopra è stato completamente diverso, l'ho sentito muoversi in quel boschetto sopra mentre stavo attraversando lo stesso corso d'acqua (quasi in secca a settembre), il tempo di far due passi ed uscire dall'acqua e mi sono gelato li dove ero, visibile come in questo caso ma senza muovere un muscolo o fare il minimo rumore.

                      Il cinghiale l'ho tirato da circa 30 metri ma, visto che era lui a muoversi e fare rumore, se fosse passato più vicino potevo mettergli la sella e cavalcarlo..... qui ero io a dovermi muovere in un pantano putrido intriso d'acqua........ il livello di difficoltà di quei 30 metri e di questi 124 è completamente diverso

                      Poi comunque........ gustoso [:D]

                      ---------- Messaggio inserito alle 01:12 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 12:40 PM ----------

                      Si vede che, in alto a sinistra, il terreno sale..... e sale parecchio fino ad arrivare a quel punto definito (non a caso) Belvedere.

                      Rimane a 470 metri da quei pali e circa un 100/120/130 metri più alto come quota. Con le foglie a terra la visibilità era massima (perché si riesce a vedere attraverso i rami nudi invernali dei vari campetti). In estate ti arrangi, se vuoi vedere qui.... qui devi entrare con gli scarponi.

                      Ero in grado di tirare da lassù ? Ovvio, meteo ottimo, vento secondo il meteo da 20 m/s ma qui sono in posizione riparata e, reali, saranno stati al massimo 4............ non è nel mio carattere ma so perfettamente che c'è chi avrebbe trovato più gusto "provarci" da lassù...................... ma fate questo giochino un poco di volte, imparando (come tutte le cose) a farlo bene, le prime manderete via gli animali..........
                      Non sono esperto di sesso virtuale ma credo sia indovinato un paragone fra il sesso vero, magari con una donna non perfetta e quello virtuale con il disegno meglio disegnato al mondo..... io scelgo quello vero





                      Hai fatto bene a voltargli la schiena, sanno capire se chi passa di lì é interessato a loro o no, magarti se ne vanno comunque ma fingere di ignorarli e passargli di lato può aiutare se meglio non si può fare, in genere ho notato che gli animali non hanno paura del rumore, si abituano facilmente anche alla presenza umana se capiscono che per loro non é un pericolo, ho visto un capriolo fregare un segugio che non gli dava tregua, sfruttando il fracasso e soprattutto i gas di scarico di un decespugliatore che faceva un baccano tremendo, con un pelo sullo stomaco incredibile, il capriolo che da più di un'ora non riusciva a seminare il segugio, nemmeno dopo aver fatto le doppie come una lepre, si é diretto con mio sommo stupore (lo guardavo con il binocolo dall'altra parte del canalone) quasi addosso al decespugliatore, é passato quasi in punta di piedi a circa 5 metri dall'uomo che lo manovrava e circa 5 metri dal suo setter, é passato in mezzo ai due, incredibilmente né cane né uomo se ne sono accorti, gli é girato attorno sempre vicinissimo cercando la copertura dei gas di scarico, poi si é buttato giù velocissimo a palla di fucile verso il basso del canalone scomparendo, il segugio è arrivato dopo 2 minuti e non ha più capito un cazz visto che si trattava di un capriolo di 1 anno non si può nemmeno parlare di esperienza, per me è intelligenza bella e buona.

                      Vale anche per i camosci, non temono l'uomo escursionista che viaggia in compagnia facendo casino e che si sentono a un kilometro, prestano attenzione ma non scappano, salvo le femmine con piccolo sempre prudenti che di solito se la filano via rapide, ma il cacciatore lo sanno riconoscere, é fuori sentiero, sta zitto, si ferma ad osservarli, riescono a capire che si ha un interesse verso di loro e se vanno via, capita pure che a volte uno yearlig maschio pazzo furioso ti passi di corsa un 30 metri di fianco guardandoti come a sfidarti, non ho mai capito come facciano a non inciampare, corrono guardando di fianco non nella direzione dove vanno, é come se facessero una prova di coraggio.
                      Ultima modifica carpen; 21-02-23, 22:14.

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                      • trikuspide
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                        • Jan 2019
                        • 5795
                        • Sicilia

                        #12
                        È così come dice Carpen: gli animali hanno imparato a temere l'uomo cacciatore.
                        Stesso discorso avviene a mare.
                        Fai un bagno armato di fucile ( ma anche con un bastone in mano brandito a mo' di fucile) e i pesci scapperanno già da molto lontano ..fai una nuotata da semplice osservatore dei fondali e si faranno avvicinare incredibilmente.
                        Dell'uomo cacciatore hanno imparato a leggere l'atteggiamento.
                        ".. appostati per tempo e aspetta immobile. La preda scruterá a lungo l'ambiente circostante , se nel mentre ti sarai mosso per quella sera non vedrai nulla!"

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                        • danguerriero
                          ⭐⭐⭐
                          • Feb 2010
                          • 5309
                          • ai confini dell'Impero
                          • Elsa Donderius: Deutsch Kurzhaar

                          #13
                          Originariamente inviato da trikuspide
                          È così come dice Carpen: gli animali hanno imparato a temere l'uomo cacciatore.
                          Stesso discorso avviene a mare.
                          Fai un bagno armato di fucile ( ma anche con un bastone in mano brandito a mo' di fucile) e i pesci scapperanno già da molto lontano ..fai una nuotata da semplice osservatore dei fondali e si faranno avvicinare incredibilmente.
                          Dell'uomo cacciatore hanno imparato a leggere l'atteggiamento.
                          Vero.
                          Che sia una lettura dell atteggiamento o emanazioni odorose, comunque sia gli animali avvertono precisamente le intenzioni.

                          Basti pensare a quando si entra nel cjôt per accoppare il maiale.....quel giorno, anche senza esperienza precedente, lui sa già.

                          Oppure ai cavalli....sanno se chi si avvicina li teme oppure li domina.

                          È un argomento molto interessante

                          Inviato dal mio SM-A426B utilizzando Tapatalk
                          ...Im heil'gen Land Tirol...

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                          • trikuspide
                            ⭐⭐⭐
                            • Jan 2019
                            • 5795
                            • Sicilia

                            #14
                            Mi scuso per l'o.t. ma l'ultimo cavallo che ho incontrato voleva appendere il mio trofeo nella sua stalla...[occhi]Drool][:-clown]
                            ".. appostati per tempo e aspetta immobile. La preda scruterá a lungo l'ambiente circostante , se nel mentre ti sarai mosso per quella sera non vedrai nulla!"

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                            • paolohunter
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                              • Apr 2011
                              • 9468
                              • Romagna

                              #15
                              Originariamente inviato da carpen
                              .......................................
                              Gli animali se li conosci li ami, minimo li rispetti, ma se li conosci bene capisci che ragionano, pensano e hanno sentimenti assai simili ai nostri, noi diversamente da loro sappiamo fingere, loro no, sono più genuini, appunto selvatici.
                              Chi non è cacciatore non riesce a capirlo, lo puoi spiegare 1000 volte, curando le parole finchè ti pare ma non gli togli dalla faccia quell'espressione "mi racconti favole".

                              E' ancora più difficile spiegarlo a chi pratica altre forme di caccia.
                              La spiegazione che mi sono dato è quella dei tempi.

                              Anche quando sei in squadra..... un fracasso nel bosco sotto di te, a volte anche la canizza che crea una atmosfera incredibile.... poi capisci da dove arriva, ti metti bene e sarà il tiro più facile del mondo ma lui nota il tuo ultimo movimento e compie uno scarto che, spesso, ti frega..... correggi e bum. Arrivano i cani, cerchi di rimandarli indietro e, finalmente, rimani solo 10 secondi con quell'animale. Un pensiero o una carezza e poi si riparte e si pensa al successivo recupero........ tutto avviene molto in fretta, il tempo lo hai..... dopo, quando lo guardi.

                              Qui ho visto gli animali quasi mezz'ora prima. Erano veramente lontani, in un punto della mia zona nuova dove non sono mai stato neppure in estate (era la prima uscita invernale). Li guardavo nel binocolo con i gomiti appoggiati al cofano dell'auto e, intanto, pensavo...... li dovrebbe esserci uno stradello ma... come sarà ? Sono stato pirla a non andarci questa estate con il secco, che faccio ? mi infilo in uno stradello sconosciuto con terreno morbido da neve ? un suicidio .... e intanto li guardavo ed, in un certo senso, entravamo in contatto

                              Lasciare la macchina qua e andare a piedi è un altro suicidio. Sono due le operazioni chirurgiche che rimando..... e potrebbero presentarmi il conto la nel mezzo, mentre arranco per cercare di tornare all'auto trascinando un animale.

                              IO NON LI HO VISTI, HANNO ANCHE L'ASPETTO SIMPATICO

                              No dai, accidenti. Ma come accidenti è quello stradello..... porca miseria se pende....... io ci provo, male che vada farò una figura di m. e chiedo aiuto.... e via.

                              Poi arrivi li, nel frattempo li hai pensati, ora li vedi, valuti questo o quello. C'era una femmina che già accennava a cambiare il pelo.... quella è sicuramente "vecchia", magari tiro a lei...... porc.... se ne sta andando, niente, cambio strategia.................

                              Non so se dal racconto traspare ma, al dunque, ho impiegato qualche secondo di troppo...... come dice Carpen, non sei più così sicuro di tirare. Sei arrivato li ed hai fatto ciò che ti eri prefisso. Il tiro, a quel punto, è un completamento.... ma anche una cosa di troppo. Il risultato è scontato....... animale fermo a quella distanza, io steso a terra con una attrezzatura con cui potrei sparare alle mosche...... come fai ad avere dubbi ?


                              Il tiro chilometrico (lo scrivo per la 38millesima volta, ho qualche tiro veramente lungo, li ho dati per vari motivi..... mai mi sono sentito cacciatore) da soddisfazioni a prescindere...... anche quando tiri a bottiglie di Cola da hard discount (però poi andate a recuperarle, non facciamo i lozzosi [:D]). Assicuro di non aver provato emozioni differenti (anzi... il palloncino è più piccolo e, per quanto lo fissi... si muove da matti.... assicuro che è più gustoso per il proprio ego) tirando su un pezzo di metallo.... anzi, non avere il diavoletto sulla spalla (come nei vecchi cartoni animali) che ti dice "non farlo, non farlo" è assolutamente piacevole................. poi ognuno per se Drool]Drool]

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