Niente, questi caprioli non hanno proprio pace [:D][:-clown][:-clown]
Ti descrivo il mio pomeriggio di caccia di ieri...... praticamente tutto al contrario (per quello la cosa del "i caprioli non hanno pace" [:D]).
Esco di casa subito dopo pranzo, verso le 14/14,30. Devo fare circa 87 km per raggiungere la mia zona di caccia in toscana. Più della metà sono di autostrada/superstrada, poi devo fare un gran premio della montagna con surplus di tornanti e un'ultima quindicina di chilometri di una ex statale di fondovalle con molte curve abbastanza ampie. Rispetto al passato ho una zona meno "estrema" (e questo mi piace meno) ma incredibilmente più comoda (non devo fare il doppio gran premio della montagna che, considerando il ritorno, diventano 4 gran premi della montagna..... fisicamente impegnativo).
La mia oretta di viaggio inizia malissimo, sono in autostrada da 5/6 km (sulla corsia di destra, quella dove non va mai nessuno..... rigorosamente ai 130 km/h.... forse 131 ma poi basta li [:D]) quando esce dall'iperspazio un suv Porsche al mio fianco che, presumo, non abbia limitatore a 250 km/h.... e se lo ha funziona malissimo. Per fortuna, quel cesso della mia Duster ha gli specchietti color plastica perché, se li aveva verniciati, il passaggio del suv mi avrebbe risucchiato via la vernice. La macchina, in un frastuono terribile (tipo bang sonico, per capirsi), si solleva da terra di qualche centimetro per poi, essendo ignorante, atterrare come niente fosse e fregarsene..... ho passato i successivi 7/8 km di autostrada (devo fare un tratto brevissimo) toccandomi per capire se avevo ancora tutti i pezzi attaccati. Questa la metto nel "in qualche modo, mi sono salvato".
Esco dall'autostrada e, prendendo la superstrada a 4 corsie, ho davanti la signora Luisa che deve far sera........ probabilmente di oggi, perchè se era di ieri avrebbe provato a mettere almeno la seconda. Chi nell'iperspazio e chi seduto al cesso.... capisco che, per le strade, sarà una giornata molto difficile e mi adatto di conseguenza con una andatura di tipo turistico che, chi mi conosce, ha visto ben poche volte sedendo in macchina con me.
Dopo 437 signora Luisa [:-clown][:-clown] arrivo nella mia zona in un punto panoramico..... dal nome suggestivo e inspiegabile.... "Belvedere"

Ho impiegato più di un'ora e mezza (50 minuti ci arrivo quasi sempre senza esagerare nella guida) ma non mi interessa. Ero uscito decisamente per tempo ed è ancora presto.
Segno l'uscita con una telefonata, esco e guardo con il binocolo..... aiah.... un campo che mi piace particolarmente ha una volpe (con una coda maestosa più grande di lei) che gironzola nella zona alta ed un lupo steso che prende il sole nella zona bassa. Non ne vedo altri e non ho tirato fuori il termico per vedere se aveva soci in zona. Non so perché ma decido che non mi va di uscire li..... non vorrei fare il terzo incomodo.
Essendo un punto panoramico e grazie alle poche foglie (in estate non è abbastanza panoramico per farmi vedere i campetti vicini, solo quelli degli altri più lontani) vedo un gruppetto di caprioli come, onestamente, non avevo visto da diversi anni (oramai ero abituato a vederne uno per volta chiedendomi ogni volta se fosse saggio tirare).
Telemetro e..... 470 metri. Conosco tanti che tirerebbero..... non prima di aver consultato strelok in diretta ........ il giorno che facessi una cosa simile per tirare ad un capriolo sarebbe il mio ultimo giorno di caccia...... poi ognuno è libero di avere idee anche molto diverse. La consultazione di strelok è "la ciliegina sulla torta"..... io so perfettamente dove va la mia palla a qualsiasi distanza, non ho necessità di chiederlo al momento....... magari con la necessità di un buon collegamento internet Drool]
So che c'è uno stradello con nessuna manutenzione che si stacca dalla strada bianca dove sono e si avvicina a quei caprioli (oltre che a 470 metri sono almeno un centinaio di metri più bassi, con fango putrido misto a neve una faticata assurda che eviterei volentieri), il problema è che è una zona nuova e li non ci sono passato neppure ad agosto con il secco.
Giro la macchina e vado giù quei 60/70 metri fino all'imbocco in mezzo agli spini...... scendo e vado a vedere a piedi. Dopo un breve tratto quasi orizzontale scende da paura, provo a pestare ed è abbastanza secco da immaginare di farla all'indietro. Non so però cosa ci sia più avanti e non posso perdere mezz'ora per scoprirlo, quei caprioli sono già fuori da un poco, non lo resteranno ancora per molto a quest'ora del pomeriggio...... incrocio le dita, 4wd e blocco.... e giù.
Dopo 50 o 60 metri e sceso di quota di parecchio c'è un mezzo tronco di traverso schiantato con il peso della neve..... mi fermo li.
Esco da quel boschetto a piedi e provo a telemetrare...... non li vedo, ora sono più in basso di loro, ma siamo circa a 350 metri da un palo della luce che era vicino a loro. Torno indietro..... lascio giacca e tutto e parto leggero (con un pensierino all'età che avanza, alle possibili complicazioni, a quel venticello medio che, passando su zone con ancora una parte di copertura nevosa, è freddo che stacca le orecchie e ti viene il dubbio di pagarla cara), passo oltre al pezzo di tronco (alla mia portata per liberare la strada ed è un sollievo perchè, non avendo modo di girare, non credo sarei in grado di salire in retromarcia (non so se ce la farebbe il dusterino..... ma certamente scarseggio io come pilota "estremo").
Fatti i primi 50 metri mi ritrovo in un gigantesco ristorante/latrina per cinghiali. Hanno rigirato tutto, la strada, pur quasi asciutta in quel tratto, è quasi impercorribile dalla dimensione delle buche........... una quantità enorme di escrementi....... non male immaginare una uscita in zona. Subito dopo sbianco..... c'è un punto di confluenza di due campetti e, la strada, in quel punto a pendenza zero........ è una broda paludosa di nessuna consistenza. E' difficile persino stare in piedi e non sprofondare fino al ginocchio.... il pensiero va a quando dovrò per forza passarci con l'auto per girarmi. Non è una bella sensazione.
Riprendo la marcia, guado un fiumicello chiedendomi se funzionerà ancora l'impermeabilità degli scarponi

Ora si sale in un pantano fango nevischio..... allo sforzo si aggiunge la necessità di andare piano, guardare bene dove mettere ogni passo ed alzare lo scarpone piano ad evitare il rumore dell'effetto ventosa. I caprioli, se non li ho spaventati fino a quel punto o se non si sono semplicemente rimessi nel bosco, sono a poco più di 200 metri, nel mio stesso prato e, una gobba del terreno, è la mia unica protezione (e scomparirà prima per me che per loro, per vedermi gli occhi li hanno in alto, per sparare devo almeno arrivare ad altezza spalle)..... si procede.
Un forte rumore alle mie spalle....... mi blocco ed ascolto.... cinghiali. Per un attimo sono indeciso (potrei sparare anche a loro, li ho ad una 50ina di metri scarsi e, se sto fermo, è facile mi diano una occasione di tiro) ma poi decido di proseguire verso quei caprioli. Fatti altri 50 metri ho il terreno a filo occhi.... binocolo e guardare la linea dell'orizzonte per cercare qualche testa che guarda me..... vedo due caprioli, maschio e femmina, andare a mettersi al cuccio nel boschetto vicino al corso d'acqua che ho attraversato. Potrei forse accennare un tiro di rapina con animale mezzo dentro al boschetto ma non mi va..... proseguo in avanti molto lentamente fino a che comincio a vedere qualche orecchio e un pezzetto di muso.
Due cornotti forcuti non male in questa stagione..... un maschio probabilmente abbastanza giovane dalle linee tirate, più in là un maschio decisamente più imponente, bel petto, velluto bello alto sulla testa. Qualche femmina, sembrano tutte giovani, pancia ancora "normale" senza segni evidenti di gestazione..... non vedo piccoli..... ma io sarei li per concretizzare e non per guardare. La posizione non è facile, provo a spostarmi sulla destra (cioè allontanandomi) per togliere di mezzo quel dosso ma, ora sono totalmente allo scoperto e sono neppure le 16,30.... difficile passare inosservati. Decido di muovermi in piedi (senza strisciare a terra nel putridume) guardando continuamente con il binocolo segni di sofferenza...... proseguiamo così per un tempo infinito (e onestamente veramente appagante, per me è in quello la vera essenza della caccia, l'avvicinamento in situazione difficile), ora possono vedermi anche i piedi..... vedo qualche accenno di nervosismo, mi siedo a terra dove sono, guardando verso il bosco (cioè standogli di schiena) con le orecchie aperte e terrorizzate dall'immancabile rumore di galoppo che mi aspetto da un secondo all'altro... ti dai dello stupido 30 volte, potevi tirare prima e non l'hai fatto.
Passa così altro tempo, il galoppo non l'ho sentito, mi giro molto lentamente e sono ancora li...... i pochi pezzi di attrezzatura che avevo con me li ho abbandonati per strada..... ho la carabina in mano e il binocolo al collo.... telemetro 160 metri. La distanza è buona, il tiro è facile ma non riesco a decidermi chi tirare (non sono più abituato all'abbondanza)..... intanto che decido riprendo l'avvicinamento. Questa volta stando basso (a mollo nel pantano con le chiappe ma non steso come un incursore della marina), tre passi e fermo, altri 4 passi e giù, molto lentamente..... ad un certo punto decido che non è il caso di insistere, mi metto giù e tiro. Il mio capriolo è a terra, gli altri partono al galoppo. Mi alzo e telemetro.... 124 metri dai 470 iniziali.
Il capriolo non si muove e telefono a mia moglie per avvisarla. Mentre parliamo noto un piccolo di capriolo (probabilmente il figlio di quella femmina che era andata via sul fianco) che è venuto fuori da solo. Chiedo alla signora se vuole che tiri anche a quello...... mi fa: "ti ricordi che, in cella, hai già quel cinghialone ? Smetti di fare il cretino e viene a casa".
Meglio così. Oggi avrei quasi preferito sentirlo quel galoppo. Probabilmente è un segno dell'età, la smania predatoria c'è sempre ma è più attutita. Vista la bella azione di caccia mi sono sentito quasi obbligato a tirare..... ma era stato già molto bello arrivare fino a li.
E' una sensazione che, è evidente leggendo commenti nei social, oggi è totalmente perdente. E' un gusto che non interessa più. Vedi sempre più spesso foto di postazioni di caccia con altana (e ci sta) ma anche tavolini da bar con, sopra, la carabina con 47 torrette (la 47esima credo serva per fare il cappuccino, per il caffè si usa la 39). In estate vedi stagliarsi a terra l'ombra degli ombrelloni.... porca miseria.... neppure fossero in spiaggia a Riccione.
Poi, su un tavolo vicino (perché uno non basta più), vedi una centralina atmosferica e l'anemometro...... guardi oltre quella canna e pensi "ma dove ca...spita si è messo ? Vuol sparare in quel campo laggiù ? Ci sono tranquillamente 200 metri che potevi fare per tirare là..... ma poi, probabilmente, è scomodo prendere le bibite dal frigorifero in macchina [occhi]
A parte il racconto (spero vi sia piaciuto)..... potendo tirare praticamente a tutto e non essendo sempre possibile avvicinarsi come è stato possibile questa volta, ho fatto tutte le ultime uscite con il "risolutore" in 300wm.
Confido moltissimo in quella strana palla monolitica (hasler ariete) che, usandola oramai per quasi tutti gli abbattimenti degli ultimi anni, ho collaudato in moltissime situazioni critiche (per i possibili danni...... perché, come penso si sia capito, se devo sparo anche lungo ma, ogni volta che posso, tiro corto....... e non è la ricetta giusta per un 300wm.
Insomma... ieri non ha lavorato bene. Ha perso qualche pezzo per strada che ha provocato rottura di costole extra in posti strani e, probabilmente, ha concluso in "bellezza" con un tumbling che ha fatto uno strappo di un 10/15cm sul fianco e più indietro (azzerando diaframma e fegato nonostante il capriolo sia stato colpito molto più avanti).
Dopo tanti risultati di fila "ben oltre le migliori aspettative", ieri mi ha deluso abbastanza. Probabilmente succede anche ai migliori Drool]Drool]
Ecco....... a sapere che andava così l'uscita, ieri era il giorno perfetto per il 223r Drool]Drool]
Poi la storia diventa noiosa... una carezza e due foto semplici senza allestire un set cinematografico, le formalità di rito, la pulizia principale e via verso la macchina raccattando per strada tutti i pezzi che avevo seminato.
Nell'attraversare di nuovo il fiumiciattolo gli ho fatto il bagnetto (il livello di trito di organi interni era a livello record, in quei casi ci vuol niente che ci sia anche un poco di rumine).
Poi è tornata la preoccupazione per l'auto, ho sondato ogni centimetro per capire dove potesse essere meno disastroso passare, ho scaricato le varie attrezzature in auto (il capriolo è restato vicino al fiume ad aspettarmi), eliminato il tronco dalla strada dopo averlo liberato dai rami a colpi di macete, altra pulizia sommaria e poi, finalmente seduto in macchina, ho inserito tutti i blocchi disponibili (che non sono certo pari a quelli di un vero fuoristrada, così come le gomme) via con un certo abbrivio.... passato il brodo con qualche scossone deciso ma senza guai particolari ero abbastanza fiducioso (mi davo una possibilità su tre di tornare indietro..... prima ero una su dieci), girato la macchina sulla neve, caricato il capriolo...... fatti gli scongiuri a Harry Potter (tanto per scrivere qualcosa).... via. Il tratto impossibile passato con una disinvoltura incredibile poi arrampicato su quella pendenza assurda come nulla fosse......... prima il "volo" in autostrada, poi questa uscita dai guai che avrebbe impensierito più di un fuoristrada vero..... mi è piaciuto il mio scarabocchio.
Percorso verso casa senza problemi, ho dovuto aspettare per farmi fare la classica pizza da portare a casa che prendo sempre da 10 anni (è cambiata gestione, titolari molto carine ma hanno alzato parecchio i prezzi, preferivo il ragazzo di prima) e via per il gran premio della montagna............ la signora Luisa mi ha mandato lo zio Ubaldo...... tutti gli zio Ubaldo di questo mondo. Percorso di ritorno con gli occhi bruciati dalle luci dei freni, per quanto cercassi di fare slalom gigante fra gli Ubaldo, tutti rigorosamente con il piede pigiato sul freno no-stop per 20/25 km...... capaci poi di lamentarsi che frena male o che le pastiglie durano poco.
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