Calo degli iscritti al ROI

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  • Lucio Marzano
    Lo zio
    • Mar 2005
    • 30090
    • chiasso svizzera
    • bracco italiano

    #1

    Calo degli iscritti al ROI

    L'ENCI ha pubblicato le cifre dei cani iscritti nello scorso anno, i Bracchi 699 e gli spinoni meno di 600.
    C'è un preoccupante regresso, specchio della situazione economica e della crisi che conosce l'attività venatorie ed in particolare quella col cane da ferma.
    Il fatto che il setter dopo decenni abbia iscritto più soggetti del pastore tedesco è solo frutto di un calo più importante del tedesco rispetto all'inglese e quindi c'è poco da menarne vanto.
    Le due razze italiane sono vicine ad un numero critico di sopravvivenza.
    L'età media di cinofili e cacciatori e preccupantemente alta ed il ricambio generazionale appare problematico. Si intravede un futuro difficile sia per l'attività venatoria, costantemente criminalizzata dai media, sia per la cinofilia legata al cane da ferma.
    Cosa ne pensate ?? avete proposte da fare ??
    dobbiamo lasciar andare le cose come vanno o ci sono possibilità di rilancio della cinofilia e dell'attività venatoria ? o la situazione è ineluttabile e dobbiamo guardare passivi l'involversi della situazione ??
    lucio
  • Mauro Nerviani
    Pierino la peste
    • Apr 2005
    • 4969
    • Cardano al Campo, Varese, Lombardia.
    • Bracco Italiano B.A. e R.M. 20 Bracchi in totale

    #2
    Zio, dove posso trovare questi dati? La cosa mi preoccupa e molto, e dovrebbe preoccupare tutti.!!!!1
    Pierino la peste

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    • duedentoni_old

      #3
      <div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">Messaggio inserito da Mauro Nerviani

      Zio, dove posso trovare questi dati? La cosa mi preoccupa e molto, e dovrebbe preoccupare tutti.!!!!1
      </span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">

      Beh nel 2006 aumenteranno di 6 canini!!!!!!!! + i 5 di Mauro
      però è strano se vai sul link dei cuccioli della Sabi solo negli ultimi mesi ci sono un sacco di cucciolate di allevatori e qualche privato. Siamo talmente pochi ad avere il bracco?.... oppure l'Enci fa pagare troppo le iscrizioni? non so spiegarmelo questo calo.
      Lara

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      • Lucio Marzano
        Lo zio
        • Mar 2005
        • 30090
        • chiasso svizzera
        • bracco italiano

        #4
        le cifre le trovi sull'ultimo numero di CANI la rivista mensile dell'ENCI.
        Lara non credo che ci siano molti bracchi NON iscritti, talvolta
        sono iscritti qualche mese dopo la nascita ma sono iscritti al 99 per cento.
        Nel recente passato abbiamo notato che la rappresentazione grafica era a denti di sega, ma con un trend sostanzialmente positivo che ci aveva portato a 900 iscritti, ora invece due anni di regresso ci riportano a 700, confermando che è una razza per amatori e che il raggiungimento dei 1.000 cucioli rimane un traguardo difficile da raggiungere
        lucio

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        • enrico
          ⭐⭐⭐
          • Apr 2006
          • 7098
          • Casarza Ligure, Genova, Liguria.
          • bracco italiano

          #5
          Io credo che le ragioni di questo calo siano dovute principalmente a due cose: primo perchè non c'è la possibilità di andare a caccia fuori regione viste le regole insormontabili per avere i tesserini atc., secondo per chè molte persone non iscrivono i cani all'enci viste le tasse o i problemi che comportano,terzo per una crenza di selvaggina stanziale in alcune regioni per il mal funzionamento dei ripolamenti o perchè si predilige la caccia al cinghiale ed infine l'ammontare ogni ano di chiusure di zone libere destinate al ripolamentoe cattura che diventano solo abitat per i nocivi.


          Enrico.
          enrico

          le opinioni personali sono come le palle.... ognuno ha le sue

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          • casamassima
            ⭐⭐⭐
            • Apr 2005
            • 4134
            • Mottola, Taranto, Puglia.
            • Bracco Italiano .

            #6
            Certo le cifre riguardanti bracco italiano e spinone , in particolare, non sono per nulla incoraggianti !
            Del resto come Tu dici..e io concordo ... caro Lucio questo è l'effetto euro, io ci aggiungerei anche il caro licenza di caccia e adempimenti burocratici vari (vedi il pensionato o il monoreddito) e infine ritengo che la causa maggiore (parlo ovviamente per la mia Regione) sia il venir meno, di anno in anno, dei terreni di caccia e...di una pessima gestione degli stessi !
            Ormai in Puglia non c'è piu' selvaggina stanziale, tanti anni fa' gli Enti preposti procedevano ai "ripopolamenti" che...mancando le strutture idonee si rivelavano degli autentici fallimenti o cosa oltremodo avvilente il cosi' detto "lancio pronto sparo" !
            Adesso non si fa' piu' nemmeno quello ma... si fanno i Parchi, le Oasi protette ... con somma gioia degli "ambientalisti" !
            Gli A.T.C. il piu' delle volte sono gestiti da chi non ha mai visto un fagiano o una starna o addirittura al sol sentire la parola caccia "inorridisce".
            Vent'anni fa' nel mio paese il numero dei cacciatori si aggirava intorno alle 350 unita'... adesso saremo si e no 45 o 46 unita'!!!!!
            In questo contesto, per nulla roseo e confortante, l'unico farmaco è la ripresa dell'attivita' venatoria intesa come tale e correlata a una corretta e competente gestione della fauna e del territorio.
            L'E.N.C.I. stessa deve essere presente "in tutto il territorio Nazionale" e non solo nelle solite e celebrate " zone d.o.c." facendo si' che la cultura cino-venatoria cresca ovunque.
            Non nascondiamoci dietro al dito il futuro delle nostre razze è indissolubilmente legato all'attivita' venatoria!
            Antonio Casamassima

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            • Lucio Marzano
              Lo zio
              • Mar 2005
              • 30090
              • chiasso svizzera
              • bracco italiano

              #7
              Caro Antonio,
              sono solo parzialmente daccordo con la tua disamina, infatti c'é una recessione di cacciatori anche nelle regioni dove si è bene operato e gli ATC funzionano bene, vedi Toscana ed Emilia.
              Credo che una buona responsabilità sia da attribuire alla continua campagna di criminalizzazione dell'attività venatoria che i vari media, televisione in testa, e scuola fin dall'adolescenza, portano avanti continuamente.
              Anche noi cacciatori abbiamo le nostre responsabilità, in passato si è sparato a tutto dalla farfalla al cinghiale, e le
              ostentazioni di massacri hanno confortato le tesi degli ambientalisti e pseudo tali.
              Ora mi auguro che si riesca , col tempo, a presentare l'attività venatoria sotto una luce diversa , come un'ttività che contribuisce al mantenimento dell'habitat naturale e che esegue un prelievo sostenibile e necessario alle attività agricole (proprio oggi gli agricoltori del Lario hanno detto che se non si intensifica la caccia al cinghiale scenderanno in piazza con i trattori) e che contribuisce al benessere delle popolazioni che abitano in località poco favorite per l'attività agricola.
              Ad Enrico dirò che quando con un tesserino si andava in tutta Italia, abbiamo assistito a dei veri e propri scempi, pulman carichi di cacciatori che arrivavano nelle zone dove altri avevano bene operato ed in un paio di giorni lasciavano il
              deserto giustificando la tesi del se non lo ammazzo io lo fa un altro" queste cose le ho viste personalmente e spero non avvengano mai più, perchè oltre allo scempio venatorio hanno contribuito in modo determinante a presentare il cacciatore italiano come uno sparartore egoista e distruttivo.
              Per il resto hai ragione gli ungulati sono la selvaggian di moda anche perché è quella più diffusa e le zone di ripopolamento sono in genere gestite male o meglio NON sono gestite affatto, ma anche qui senza generalizzare ce ne sono di eccellenti, vedi
              la Trebbia dove andiamo a gareggiare.
              Non credo che le tasse siano determinanti perchè rispetto alle altre spese che comporta l'acquisto, il mantenimento e l'addestramento di un cane da ferma , sono del tutto trascurabili.
              lucio

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              • alex

                #8
                cari amici, ho letto anche io i dati a cui fa riferimento lucio, proprio qualche giorno fa ho ricevuto il giornale i nostri cani. sono veramente dati preoccupanti che non lasciano presagire nulla di buono. le vostre considerazioni mi sembrano anche fondate, la carenza della selvaggina, la restrizione delle zone di caccia, l'alto costo di mantenimento dei nostri amici, non dimentichiamo che per chi mantiene i cani con dei mangimi commerciali, (credo la maggioranza) e ne vuole somministrare un tipo di una certa qualità, tra quelli ricadenti nella cosìdetta fascia a ci si aggira attorno ai 50€ al sacco, non è mica poco, o sbaglio?
                ma un'altra motivazione che mi è sembrato di veder mensionata solamente da lucio ma non in maniera approfondita , è il costo di acquisto di un cucciolo, dato secondo il mio modesto parere molto rilevante. dicendo questo non voglio additare nessuno, ma possiamo dire un prezzo medio di acquisto presso un allevatore con regolare affisso ? per quelle che sono le mie conoscenze in materia credo che si cominci a parlare dai 600€ in su, o sbaglio? credo che i prezzi siano proprio questi. se così fosse credo non sia poco, visto che molto gente che ha lavori precari non li guadagna in un mese 600 €. queste erano le mie considerazioni, adesso passo a voi la palla.

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                • Lucio Marzano
                  Lo zio
                  • Mar 2005
                  • 30090
                  • chiasso svizzera
                  • bracco italiano

                  #9
                  Alex il costo di 600 EURO è quello di un cucciolo di alta genealogia, situo i costi dei cuccioli da un minimo(Veramente miserabile) di 300 EURO a 800/1000 per cani di genealogia
                  superlativa, ciò che naturalemente non è poco soprattutto se si considera che è solo il costo iniziale, poi è meglio non fare i conti..........
                  Ma la caccia è uno sport o meglio un passatempo (hobby dicono gli inglesi) e gli hobbies sono cari se poi gli hobbies diventano 2 cinofilia e caccia i costi si sommano.
                  Cerchiamo di vedere la parte piena del bicchiere, visti i costi, quelli che andavano a caccia tanto per stare con gli amici e quelli che andavano a caccia solo per ammazzare ,si saranno tolti di mezzo o si sono spostati verso la carne(leggi ungulati)
                  di modo che dovremmo poter contare in avvenire su cacciatori qualitativamente migliori e più preparati anche sotto gli aspetti
                  naturalistici, premessa ad una caccia compatibile e ben vista perfino negli ambienti del protezionismo.
                  Io ormai la mia stagione l'ho passata ma spero che i pochi giovani che si avvicinano alla cinofilia ed alla caccia trovino
                  un ambiente migliore , una accoglienza migliore e possano godere
                  di una considerazione positiva da parte dei non cacciatori.
                  lucio

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                  • paolo fineo

                    #10
                    Caro Lucio io penso che se tutti gli amanti della caccia e relativi ausiliari agissero come tu dici sia a caccia e per l'acquisto del cane ci penserebbe molto sino alla rinuncia di entrambi.Mi spiego ,non tutti si possono permettere di addestrare il cane da un professionista ,non tutti si possono permettere di possedere il cane di genealogia ecc.Conclusione secondo il mio punto di vista la parte maggiore in questi ultimi tempi la stanno facendo la varie tasse che stanno portando al disinteressamento completo anche dei più patiti del mondo venetorio,alla fine è solo un hobby.

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                    • VanVonVac
                      ⭐⭐⭐
                      • Mar 2005
                      • 6162
                      • Reggio Emilia, Emilia Romagna.
                      • Bracco italiano Rosco di Montericco Ulisse di Casamassima

                      #11
                      Ma non credo che le tasse incidano cosi tanto,sono care ,ma un vero appasionto piuttosto rinuncia a un pasto piuttosto che appendere la doppietta al chiodo.Sapete cosa?'è che si è passati da un epoca in cui andare a caccia era di moda,e da qui sono nati i brucia siepi,pronti a fioccare ogni cosa mobile che incappava nel loro mirino.Oggi c'è molta ignoranza, non è che nelle scuole si fa disinformazione venatoria, è l'intera società.Ma rendiamoci un pò conto di dove stiamo andando!!Gente che tiene conigli da compania???ma i conigli fanno compania solo alla patate arrosto,ma siamo in pochissimi a pensarla cosi,il fatto principale è che la maggioranza della gente non ha minimamente idea di cosa voglia dire andare a caccia.Sono convinti che uno munito di fucile gambizza ogni essere vivente,ma molte volte basta parlagli e pluf, le loro convinzioni cadono.
                      A.T.C: chiaramente la parola da sola non serve a niente, è solo con il duro lavoro che si ottengono risultati.Nel mio solo un numero,1800 lepri catturate!!!prese dalle zone di cattura!!!!ed è una cattiva annata.Volete un altro numero:8800 caprioli censiti , in un ATC con 2830 cacciatori,e se questi non sono seri e non collaborano,i caprioli col fischio che si moltiplicavano cosi a dismisura.Certo ,su 2800 chi partecipa alle varie opere sono 300-400,chi lavora veramente e seriamente,poco meno di un centinaio,forse anche meno.Gli atc hanno le leggi,sta a noi farli funzionare.E tutti dicono che è meglio ora ,rispetto a venti anni fa, quando c'era il far west
                      Comunque giusto per non uscire dal tema, non riesco a capire un calo dei cani iscritti.Di sicuro la maggior parte dei cani va in mano a cacciatori,questi calando di conseguenza non acquistano cani.Bisognerebbe confrontare i dati temporali con le altre rrazze da caccia,giusto per capire anche il loro trend.C'è caso che si anche dovuta a una moda passeggiera.

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                      • duedentoni_old

                        #12
                        cè da dire un altra cosa........quasi tutti quelli a cui ho dato i cuccioli a parte massi e mirco non hanno la minima idea di che sia la lesmania?? anche uno che mi ha telefonato ieri, ci siamo messi ha parlare e mi ha detto per la lesmania cè la pasticca!! Non sarà anche questo e poi cè il fatto che non tutte le cucciolate riescono bene.... a me è andata bene 1 cuccioli morto a Mauro un pò peggio, l'ultima cucciolata ha problemi di epilessia e questo si riscontra anche in altre razza . l'anno bisestile in cui ha partorita la mia setter ci sono state tutte cucciolate di 1-2 cuccioli oppure sono morti tutti........e cmq io ho l'impressione che ci sia un ritorno al bracco... ci vuole solo un pò di pazienza... lara

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                        • giuseppe

                          #13
                          I cacciatori cinofili o meno ,sono diminuiti per le ristrettezze che la caccia da un po' di tempo ci propina,parchi dovunque,esempio,in campania parco del cilento 180000 ettari di nulla dove i locali e fortunatamente non solo si ritrovano una immensa distesa di caccia vietata,al di fuori solo coltivazioni intensive oppure terreni arati,una volta al tempo del passo delle allodole e dei tordi i bar erano pieni di cacciatori che si irradiavano su di un territorio vasto,non c'erano limitazioni di tesserini o del cacciatore legato al territorio e ricordiamoci una cosa primaria la caccia e' uno sport o hobby di massa,c'e'il cosiddetto sparatore quello che va' ad allodole e tordi,e c'e il cacciatore col cane ,ora se lo sparatore si trova precluse un po' tutte le zone,poi si aggiunge la burocrazia dei tesserini finisce per smettere ed andare per funghi,lo stesso discorso vale per il cacciatore cinofilo,non posso certo farmi come domani 240km per andare ad allenare il bracco,una volta facevo 10km,andavo nella piana del sele e allenavo ora i km sono molti ed andando di questo passo la voglia sparisce.Riguardo alle iscrizioni del bracco queste non saranno mai numerose se questa razza non si mettera' in mostra un po' dapertutto,nei quagliodromi non ho mai sentito parlare o vedere un bracco,ed oggi in quest'epoca i quagliodromi la fanno da padrone e sono un'ottima cassa di risonanza sia per le garette domenicali,sia perche' comunque ci sono cacciatori sempre pronti nell'espandere notizie di quel o quell'altro soggetto.Diciamo che con 699 iscrizioni si e' quasi all'estinzione della razza,finiamola con dire che il bracco deve essere cosi' e l'inglese di un'altra maniera,i cani devono andare,prendere terreno fermare e non muoversi,nei video ho visto solo un roano e un bianco arancio che andavano forte e sono cani in mano a professionisti,io un cane italiano ripeto italiano cosi' non l'avro' mai perche' non ho la possibilita' di scegliere in continuazione cuccioloni con prospettive di avidita',compro un bracco si dimostra una mezza calzetta che faccio?ne compro ancora uno ed ancora ....ecco perche' si preferiscono altre razze e la richiesta e'scarsisssima qualcuno come me lo prende perche' e' innammorato della razza e poi la caccia che pratico.....nei posti che pratico.....e' l'ideale .Forse qualche altra volta mi spiego meglio.

                          Commenta

                          • paolo fineo

                            #14
                            Ciao Andrea sara pure come tu dici ,ma oggi un giovane che si affaccia alla vita preferisce spendere 500 euro per un paio di scarpe firmate Paciotti,invece di compilere conti corrente per la caccia ,vuoi la disinformazione ,vuoi la perdita delle cose tradizionali e antiche come la caccia.Ormai è diventato tutto apparire e non essere.Quindi mi riferisco ai vecchi appasionati di non stancarsi mai di diffondere la caccia quella sana ,perchè il resto ruota intorno vedi cani ecc.

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                            • Valerio
                              ⭐⭐⭐
                              • Apr 2005
                              • 4181
                              • Torre del Lago Puccini, Toscana
                              • Bracco Italiano

                              #15
                              tutte le cause che avete addotto sono giuste e non serve stilare una graduatoria. Aggiungo solo che, calando in continuazione il numero dei cacciatori per fisiologica mancanza di ricambi (e sulle tante cause di questa mancanza ci sarebbe da scrivere un libro), le iscrizioni di tutte le razze da ferma non possono che calare, salvo eccezioni chiaramente. è un ragionamento semplice e lineare ma fila, a maggior ragione se pensiamo che le opportunità di vera caccia col cane da ferma, per chi è cacciatore a 360° e le cerca, tendono a diminuire per svariati motivi.
                              Valerio

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