progetto starna in italia

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  • michele
    ⭐⭐⭐
    • Jan 2007
    • 1833
    • siderno, Reggio Calabria, Calabria.
    • kurzhaar labrador bassotto kanincken

    #1

    progetto starna in italia

    L'anno scorso in occasione di una prova ad Altamura(migliaia di ettari abbandonati) rimasi abbagliato dalla bellezza del luogo e nello stesso tempo perplesso sulla ,secondo me,ingavia di noi italiani.E si perchè Altamura come Giamberga e come tante altre zone italiane sarebbe il paradiso terrestre della starna solo se ciò si volesse.Esistono fondi della CEE per le coltivazioni a perdere anche mirate,esiste un tasso di disoccupazione tale da favorire questo tipo di attività,poco importa se il prodotto non viene raccolto e immesso sul mercato,ci penserebbero gli animali.E allora..si potrebbe riprendere una consuetudine che abbiamo perso,naturalmente eliminando le forme di bracconaggio.Ma pensate quanti soldi non finirebbero all'estero dove credo a questo punto siano molto più avanti di noi nel capitalizzare certe situazioni,i furgoni rimarrebbero molto di più in Italia e forse molti di noi darebbero più cani in addestramento.
    Michele
  • il barone
    ⭐⭐
    • Jul 2008
    • 684
    • firenze
    • con i breton ho finito si passa a i setter e dio ce la mandi buona

    #2
    Originariamente inviato da michele
    L'anno scorso in occasione di una prova ad Altamura(migliaia di ettari abbandonati) rimasi abbagliato dalla bellezza del luogo e nello stesso tempo perplesso sulla ,secondo me,ingavia di noi italiani.E si perchè Altamura come Giamberga e come tante altre zone italiane sarebbe il paradiso terrestre della starna solo se ciò si volesse.Esistono fondi della CEE per le coltivazioni a perdere anche mirate,esiste un tasso di disoccupazione tale da favorire questo tipo di attività,poco importa se il prodotto non viene raccolto e immesso sul mercato,ci penserebbero gli animali.E allora..si potrebbe riprendere una consuetudine che abbiamo perso,naturalmente eliminando le forme di bracconaggio.Ma pensate quanti soldi non finirebbero all'estero dove credo a questo punto siano molto più avanti di noi nel capitalizzare certe situazioni,i furgoni rimarrebbero molto di più in Italia e forse molti di noi darebbero più cani in addestramento.
    Come non quotarti quanti posti di lavoro darebbe l'ambiente venatorio.[:D]
    Nato non fui per lavorar come ciuchi ma per seguir cani in ferma

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    • marco65
      ⭐⭐⭐
      • Aug 2009
      • 1005
      • Roma

      #3
      Originariamente inviato da michele
      L'anno scorso in occasione di una prova ad Altamura(migliaia di ettari abbandonati) rimasi abbagliato dalla bellezza del luogo e nello stesso tempo perplesso sulla ,secondo me,ingavia di noi italiani.E si perchè Altamura come Giamberga e come tante altre zone italiane sarebbe il paradiso terrestre della starna solo se ciò si volesse.Esistono fondi della CEE per le coltivazioni a perdere anche mirate,esiste un tasso di disoccupazione tale da favorire questo tipo di attività,poco importa se il prodotto non viene raccolto e immesso sul mercato,ci penserebbero gli animali.E allora..si potrebbe riprendere una consuetudine che abbiamo perso,naturalmente eliminando le forme di bracconaggio.Ma pensate quanti soldi non finirebbero all'estero dove credo a questo punto siano molto più avanti di noi nel capitalizzare certe situazioni,i furgoni rimarrebbero molto di più in Italia e forse molti di noi darebbero più cani in addestramento.

      [:-golf]idea grandiosa straq. al 100% [:-golf]

      saluti marco65
      Saluti Marco65

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      • giuseppe75
        ⭐⭐⭐
        • Jun 2009
        • 7253
        • cagliari
        • pointer setter bassotto breton beagle

        #4
        idem michele...
        ciao ....
        giuseppe...[vinci][vinci]

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        • EnricoTaglia
          ⭐⭐⭐
          • Feb 2009
          • 2912
          • Roma, purtroppo
          • kurzhaar

          #5
          ragazzi, frequentando questo forum provo una grande rabbia, perchè mi rendo conto che ci sono delle persone che hanno veramente a cuore la cinofilia e se fossimo più vicini potremmo organizzare delle zone cinofile vere con le starne vere, non mi importerebbe smenarci qualche soldo e del tempo, anzi! sarebbe fantastico! nelle mie zone pensate che si organizzano alcune garette amatoriali su starne, ne muoino pochissime ed alcune volte hanno covato!!!! pensate a metterci di impegno che uscirebbe fuori! ma questo è un discorso che richiede due cose, onestà e passione.........

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          • giuseppe75
            ⭐⭐⭐
            • Jun 2009
            • 7253
            • cagliari
            • pointer setter bassotto breton beagle

            #6
            grande enrico....
            ciao ....
            giuseppe...[vinci][vinci]

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            • Giampaoletti
              ⭐⭐⭐
              • Aug 2008
              • 1863
              • Ascoli Piceno

              #7
              Guardate che in Italia una volta in Lombardia, un'altra in Piemonte, l'altra ancora qui nelle Marche del sud di Progetti Starna ne sono stati fatti.

              I presupposti teorici ci sono tutti.Esistono infatti due o più vecchi studi uno dell'Unversità di Pavia (prof.Meriggi ed altri), uno della Federcaccia nazionale un altro mi sembra dell'Università di Torino ma non ne sono sicuro.Per non parlare poi di qualche tesi di laurea in Scienze forestali o in Biologia o scienze naturali.

              E sono stati anche messi in pratica almeno in Lombardia e forse dalla Federcaccia a Collacchini.
              Dalle mie parti qualche anno fa un mini progetto starna l'ho curato io andando a prendere le starne a Pisa dall'Azienda Foreste demaniali in pratica la Forestale.

              Non potete immaginare le difficoltà.Ve ne dico una sola molto importante per la reintroduzione della starna.Le dimensioni dell'area da destinarvi da chiudere alla caccia.Almeno diecimila ettari.Se si vuole qualche risultato degno di nota.
              E questo in Italia dove già il territorio "cacciabile" è ridotto (anche se non si caccia niente o quasi ad ecc di qualche migratore) è un grosso problema
              che va dal culturale all'ordine pubblico.[:-clown]

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              • EnricoTaglia
                ⭐⭐⭐
                • Feb 2009
                • 2912
                • Roma, purtroppo
                • kurzhaar

                #8
                è un grosso problema
                che va dal culturale all'ordine pubblico.[:-clown][/QUOTE]


                quoto pienamente. anche se laddove si è voluto (solo al Nord Italia tanto per cambiare, dove hanno più cervello di noi) qualcosa si è fatto. questo dimostra che il problema è più culturale che altro

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                • Giampaoletti
                  ⭐⭐⭐
                  • Aug 2008
                  • 1863
                  • Ascoli Piceno

                  #9
                  Originariamente inviato da EnricoTaglia
                  è un grosso problema
                  che va dal culturale all'ordine pubblico.[:-clown]

                  quoto pienamente. anche se laddove si è voluto (solo al Nord Italia tanto per cambiare, dove hanno più cervello di noi) qualcosa si è fatto. questo dimostra che il problema è più culturale che altro[/QUOTE]

                  Occorrerebbe che le Ass.Venatorie riconosciute e non si facessero carico del problema insieme ai gruppi cinofili indubbiamente interessati a che esista una starna il più possibile selvatica...quindi un problema ulturale ma direi anche etico....ergo ci sono tutti i presupposti perchè non interessi a nessuno...[:-cry]

                  Sono troppo pessimista amici ?[:142]

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                  • Alboinensis
                    Moderatore Continentali Esteri
                    • Nov 2008
                    • 8422
                    • Brescia - Lombardia
                    • Cane da ferma tedesco a pelo corto - Kurzhaar

                    #10
                    Sono stato per circa dieci anni nella Commissione della Zona Piano Starna (zona DOC) delle colline moreniche di Lonato, un lavoro certosino di ricucitura e convincimento con il mondo agricolo, culture a perdere, immissioni primaverili, la stretta collaborazione con l'università di Pavia con il tecn. faunistico dott. Prigioni, il gruppo di lavoro formato da cinofili e guardie volontarie, i contributi della Provincia... hanno permesso di avere starne nate su quei terreni e far evolvere la zona tanto da renderla idonea per due campionati europei e numerose prove di altissimo livello.
                    Sono cambiati gli uomini nell'ATC e nella Commissione, sono nati i primi contrasti, i cacciatori e di conseguenza le ass. venatorie hanno fatto pressioni politiche e l'assessorato a calato le braghe... hanno tolto il divieto di caccia alla starna nella zona, il lavoro di anni buttato al vento ed in due anni deserto assoluto!!
                    Bruno Decca
                    "Multi sunt vocati... pàuci vero electi"

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                    • Lucio Marzano
                      Lo zio
                      • Mar 2005
                      • 30090
                      • chiasso svizzera
                      • bracco italiano

                      #11
                      di tentativi di reintroduzione della starna ne sono stati fatti tanti sia a livello pubblico che privato, ricordero' per tutti il progetto della Val d'Orcia costato decine di milioni,ma a quanto mi risulti nessuno dei progetti ha avuto un apprezzabile risultato
                      lucio

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                      • Giampaoletti
                        ⭐⭐⭐
                        • Aug 2008
                        • 1863
                        • Ascoli Piceno

                        #12
                        Originariamente inviato da alboinensis
                        Sono stato per circa dieci anni nella Commissione della Zona Piano Starna (zona DOC) delle colline moreniche di Lonato, un lavoro certosino di ricucitura e convincimento con il mondo agricolo, culture a perdere, immissioni primaverili, la stretta collaborazione con l'università di Pavia con il tecn. faunistico dott. Prigioni, il gruppo di lavoro formato da cinofili e guardie volontarie, i contributi della Provincia... hanno permesso di avere starne nate su quei terreni e far evolvere la zona tanto da renderla idonea per due campionati europei e numerose prove di altissimo livello.
                        Sono cambiati gli uomini nell'ATC e nella Commissione, sono nati i primi contrasti, i cacciatori e di conseguenza le ass. venatorie hanno fatto pressioni politiche e l'assessorato a calato le braghe... hanno tolto il divieto di caccia alla starna nella zona, il lavoro di anni buttato al vento ed in due anni deserto assoluto!!
                        Perlappunto è quello che volevasi dimostrare.
                        Chissà se il "problema" da culturale o etico diventi politico..e quindi con la volontà politica di fare una certa cosa perchè è giusto farla sol perchè è giusto farla...forse la si fa davvero.
                        E per volontà politica non intendo solo riferirmi a quella dei politici diciamo "puri" ma anche alle associazioni venatorie e cinofile che chi più chi meno gestiscono il consenso.
                        Non so se mi sono spiegato ma il discorso è un pò quello iniziato da marco s su cosa s'intende per etica applicata alla caccia...alla politica ecc..

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                        • giuseppe75
                          ⭐⭐⭐
                          • Jun 2009
                          • 7253
                          • cagliari
                          • pointer setter bassotto breton beagle

                          #13
                          peccato...
                          ciao ....
                          giuseppe...[vinci][vinci]

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                          • EnricoTaglia
                            ⭐⭐⭐
                            • Feb 2009
                            • 2912
                            • Roma, purtroppo
                            • kurzhaar

                            #14
                            Originariamente inviato da alboinensis
                            Sono stato per circa dieci anni nella Commissione della Zona Piano Starna (zona DOC) delle colline moreniche di Lonato, un lavoro certosino di ricucitura e convincimento con il mondo agricolo, culture a perdere, immissioni primaverili, la stretta collaborazione con l'università di Pavia con il tecn. faunistico dott. Prigioni, il gruppo di lavoro formato da cinofili e guardie volontarie, i contributi della Provincia... hanno permesso di avere starne nate su quei terreni e far evolvere la zona tanto da renderla idonea per due campionati europei e numerose prove di altissimo livello.
                            Sono cambiati gli uomini nell'ATC e nella Commissione, sono nati i primi contrasti, i cacciatori e di conseguenza le ass. venatorie hanno fatto pressioni politiche e l'assessorato a calato le braghe... hanno tolto il divieto di caccia alla starna nella zona, il lavoro di anni buttato al vento ed in due anni deserto assoluto!!

                            che tristezza................

                            Commenta

                            • giuseppe75
                              ⭐⭐⭐
                              • Jun 2009
                              • 7253
                              • cagliari
                              • pointer setter bassotto breton beagle

                              #15
                              una vera tristezza...
                              ciao ....
                              giuseppe...[vinci][vinci]

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