il bracco nell'iconografia

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  • ursusarctos

    #136
    Lucio,è un piacere anche per me parlare di montagna,non vorrei però che tu mi abbia frainteso,io non ho mai parlato di cani grossi,ma robusti,dove per robusto intendo sodo,forte,strutturalmente e di muscolatura potente.La perfetta descrizione dell'halfinger,cavallino che adoro ma che pur essendo compatto è un piccolo torello di certo non è un elegante PSI.
    Idem per gli uomini, Messner non ha certo il fisico del maratoneta,ma del montanaro(asciutto ma potente)che ha mio modo di vedere è diametralmente opposto a quello esile e tendineo del maratoneta.
    Con questo cosa voglio dire? Che quel tipo di fisico lo puoi trovare e funziona alla grande anche in un uomo alto 220cm.ma se ad un marcantonio del genere gli metti su il fisico da maratoneta alla prima raffica di vento in cresta vola via.
    Per il cane la vedo uguale e pur concordando sul tuo ragionamento sulle leggi della fisica continuo a sostenere che un fisico prestante anche se svantaggiato dalla gravità sara comunque avvantaggiato ogni qual volta è necessaria la potenza e la resistenza fattori che in montagna vengono spesso tirati in gioco.

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    • Lucio Marzano
      Lo zio
      • Mar 2005
      • 30090
      • chiasso svizzera
      • bracco italiano

      #137
      i grandi alpinisti/rocciatori che ho conosciuto io (data la mia età si parla di preistoria), per esempio Walter Bonatti e Cesare Maestri, erano piuttosto bassi di statura e ben compatti, fisico da tuffatore o da ginnasta, oggi invece i "free climber" (chissa perché se dici rocciatori ti guardano male) sono tutti magri e nervosi ma sempre di statura alquanto contenuta.
      Io non parlo di "grasso" ma di "grosso" , senza pesi sulle spalle
      ed a parità di capacità vitali , cuore e polmoni, sarà il piu' leggero ad avere piu' resistenza e velocità per quelle famose leggi fisiche.
      Se invece graviamo il soggetto di pesi, quanto piu' pesante sarà il carico, tanto piu' influirà negativamente sul soggetto leggero che vede aumentata la "tara" senza un corrispettivo aumento della "potenza" mentre l'influenza sul soggetto pesante sarà in percentuale molto piu' bassa.
      Molti montanari per il lavoro che svolgono (trasporto di fieno, formaggio, vettovaglie ecc) , erano spesso chiamati a portare dei pesi ed in questo caso è ovvio che che il fisico "importante" li favorisca, questo un tempo, oggi fra strade forestali ,mezzi meccanici, funivie e perfino elicotteri, certe necessità , o non ci sono o sono molto meno frequenti che in passato.
      Si vede benissimo in atletica leggera , come il fisico dei protagonisti passi dagli ipermuscolari 100/200/400 metristi ai mesomorfi mezzofondisti da 800/1500 per poi arrivare a fisici addisrittura filiformi piu' adatti a sostenere gli sforzi prolungati , 5000/10.000/maratona.
      Nello sforzo lungo il peso diventa un grosso handicap e le masse muscolari richiedono enormi "sforzi" per essere riapprovvigionate di ossigeno mentre per "procedere" a velocità relativamente limitate non si richiede una particolare "potenza".
      In montagna (a parte la necessità per tutti di possedere capacità vitali importanti e proporzionate al peso) parlando di cani, vedo avvantaggiati soggetti agili, nevrili, con rapporti peso altezza inferiore ai 500 gr per cm. e fisicamente asciutti con il meno possibile di pesi superflui.
      lucio

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      • casamassima
        ⭐⭐⭐
        • Apr 2005
        • 4134
        • Mottola, Taranto, Puglia.
        • Bracco Italiano .

        #138
        Originariamente inviato da Lucio Marzano
        Nello sforzo lungo il peso diventa un grosso handicap e le masse muscolari richiedono enormi "sforzi" per essere riapprovvigionate di ossigeno mentre per "procedere" a velocità relativamente limitate non si richiede una particolare "potenza".
        Quindi, primariamente le masse muscolari, per essere supportate credo abbiano bisogno di telaio robusto e solido e per la loro l’ossigenazione occorrano polmoni ben sviluppati e pertanto torace ampio e profondo.
        Antonio Casamassima

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        • enrico
          ⭐⭐⭐
          • Apr 2006
          • 7098
          • Casarza Ligure, Genova, Liguria.
          • bracco italiano

          #139
          credo che se uno è asciutto e sta nel giusto peso, intendo come peso contenuto, non ha difficolta a camminare in montagna mentre uno pesante dopo un po ha difficoltà, e intendo due persone in buona salute, allenati uguli e con unguale fiato.
          Guardate per casoi ciclisti, chi sono buoni scalatori hanno certo un fisico da signorina che non supera mai i 50 -55 kg mentre uno scattista, sprintmen tipo Cipollini era molto più pesante ma riusciva a dare in quei duecento metri la potenza che non avrebe svilppato uno scalatore.
          Quindi scondo me il bracco dovrebe essere intorno ai 30 kg non di più, asciutto muscoloso , con ampi polmoni e si può usare in tutte le zone compreso la montagna.
          enrico

          le opinioni personali sono come le palle.... ognuno ha le sue

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          • fagio
            ⭐⭐⭐
            • Jun 2006
            • 2025
            • portogruaro, Venezia, Veneto.
            • Bracco Italiano: BOREA, RAYA, BRANDO, GIARA, PAPUA, QUERCIA, CARACA, TALIA, DIEGO, CHANGO, CAIRO,

            #140
            Il paragone con il ciclismo non so se sia proprio azzeccato per ovvi motivi.....
            Comunque ci sono anche gli Indurain, gli Armstrong ecc... che in salita hanno tenuto testa anche ai scalatori più forti...affossando nettamente quelli meno dotati.
            E i puri scalatori come se la cavano in piano sulle lunghe distanze???

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            • enrico
              ⭐⭐⭐
              • Apr 2006
              • 7098
              • Casarza Ligure, Genova, Liguria.
              • bracco italiano

              #141
              Bhe in pianura arrivano comunque..... ma allora bisognerebbe avere due ausiliari da usare su due terreni diversi...... io intendevo avere un cane medio per tutte le caccie sia sia in pianura che in montagna, sempre restando nello standar di razza, quello assolutamente!!!!
              enrico

              le opinioni personali sono come le palle.... ognuno ha le sue

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              • fagio
                ⭐⭐⭐
                • Jun 2006
                • 2025
                • portogruaro, Venezia, Veneto.
                • Bracco Italiano: BOREA, RAYA, BRANDO, GIARA, PAPUA, QUERCIA, CARACA, TALIA, DIEGO, CHANGO, CAIRO,

                #142
                Arrivano....sempre in ritardo e si mangiano il vantaggio acquisito (se acquisito) in montagna.

                Ho capito il tuo discorso Enrico, ma continuo a pensare che un bracchettino nelle misure minime dello standard non per forza è migliore di altri con rapporto peso altezza maggiori. Solo che non lo so spiegare bene e adesso mi subirò il cazziatone....
                Ciao Enrico!!

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                • giuseppe

                  #143
                  sono quasi arrivato alla convinzione che nei bracchi ci sia l'algoritmo della semplificazione della caccia,mi spiego meglio,se il grosso vuole significare potenza,quindi bracchi di 35-40 chili,avidi di passione,in pianura su quaglie e beccaccini faranno di sicuro faville,sia per durata(tempo di caccia) sia per metodologia(certosina cerca),se si e' cacciatori lo si capisce al volo,ma per i monti,beccacce e cotorni,il leggero, inteso come agile di movimenti, fara' la differenza, sia per durata, sia per gli spazi coperti rispetto al pesante,come nei terreni fangosi e pesanti il + potente avra' la meglio rispetto al leggero di costruzione,quindi convengo sulla diversita' di razza,il grosso per pianura,il leggero per i monti,ma di tutto questo discorso mi accorgo che gia' dai tempi passati e' stata fatta una distinzione,per cui credo che siamo solo noi,i cacciatori di oggi,che rinvangano il tempo che fu',con scelte gia operate,solo che il nocciolo e' sempre e comunque uno solo,la validita' dei soggetti,bracchi validi e senza remore in mano a cacciatori e la razza si espande,cani deficitari fanno solo il male della razza e degli allevatori,destinati alla fine alla scomparsa.
                  giuseppe
                  giuseppe

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                  • enrico
                    ⭐⭐⭐
                    • Apr 2006
                    • 7098
                    • Casarza Ligure, Genova, Liguria.
                    • bracco italiano

                    #144
                    Non intendo, Fagio , un bracchetto piccolo... intendo sempre un bracco sui trenta kg ma con ampia cerca , asciutto, muscoloso, con rapporto peso e misure...... non misembra che ci siano delle grosse differenze, io intendo i bracchi che in maggir parte sivedono adesso rispetto ai bracchi degli anni trenta quando erano dai quanta kg in su e enormi, linfatici e sbavosi.
                    mi smebra che adesso valenti allevatori hanno modificato quel vecchio standar e si avvicino a quelli che intendo io..... poi sono come te ... non sono bravo a spiegare e spesso ci vuole un interprete per codificare i miei scritti....
                    enrico

                    le opinioni personali sono come le palle.... ognuno ha le sue

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                    • Lucio Marzano
                      Lo zio
                      • Mar 2005
                      • 30090
                      • chiasso svizzera
                      • bracco italiano

                      #145
                      la soluzione di Enrico, quella di avere soggetti nella media di peso,
                      è quella che auspico anche io, perché oggi la specializzazione è meno richiesta ed un soggetto di medie dimensioni sarà mediamente valido su tutti i terreni, ma per far questo è necessario ridurre la "famigerata" extra forbice anche perché appare di utopistica realizzazione (l'acqua é passata e le occasioni perse non ritornano) il ripristino del "bracchetto" come razza.

                      Polmoni e cuore sono il motore del cane e quanto piu' saranno
                      in grado di pompare e ossigenare tanto piu' il cane ne trarrà beneficio in termini di resistenza e di mobilità.
                      Ma poi , in salita, c'é sempre il fattore massa/gravità che consiglia soggetti di mole ridotta.
                      Se invece volessimo solo cani da beccaccini.....allora andrebbe benissimo l'antico grande bracco lombardo ( ma non avrebbe degli handicap nemmeno il leggero)
                      L' ossatura : non dobbiamo costruire un tempio greco, forse che i
                      Kurzhaar ed i Pointer , non si reggono sul loro scheletro ?? a che
                      pro gravare i cani di qualche kg. extra ??
                      lucio

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                      • Pluto
                        ⭐⭐⭐
                        • Jun 2006
                        • 3034
                        • signa, Firenze, Toscana.
                        • Bracco italiano

                        #146
                        Bella discussione che mi ha interessato molto, credo che oggi la maggior parte dei B.I. in circolazione sono dei cani di media taglia 30/35 kg, non mi pare che ci sia tutta questa presenza di grossi cani di oltre i 40 kg come accadeva molti anni fa. Il ragionamento di Lucio è giusto nel senso che la forbice è troppo ampia e si rischia di vedere due esemplari della stessa razza con stazza molto diversa, forse se venissero fissati dei paletti sarebbe meglio, ma ritengo che la direzione presa dagli allevatori vada sicuramente verso cani di taglia media. Oggi un soggetto di B.I. preso in allevamento "SERIO" è un ausiliario ottimo per tutti i terreni anche per la montagna, poi si torna al solito discorso un B.I. non potrà mai interpretare un terreno come un pointer (per fortuna) senza dire chi è meglio oppure peggio, diciamo che non a caso sono state create varie razze.
                        Damiano

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                        • Lucio Marzano
                          Lo zio
                          • Mar 2005
                          • 30090
                          • chiasso svizzera
                          • bracco italiano

                          #147
                          non mi pare che ci sia tutta questa presenza di grossi cani di oltre i 40 kg come accadeva molti anni fa.
                          in Italia sono (fortunatamente) pochi ma all'estero la percentuale di "grossi" è altissima.
                          Sono state fatte delle misurazioni e pesati i bracchi per esempio a Caldès alcuni anni fa e nessuno andava oltre i 35 kg.
                          Questa è una ulteriore motivazione perché lo standard, prendendo
                          anche atto della situazione reale, modifichi i pesi ammessi.
                          sarebbe oltretutto una importantissima indicazione per gli allevatori e ,come piu' volte detto, non scluderebbe
                          quasi nessun cane.

                          Riporto in merito, un passo del rapporto del comitato tecnico a firma Colombo Manfroni di fine 2005 che in pratica dice che le risultanze sono chiare, ma il "grande" bracco riveste interesse in allevamento ............(pero' poi lui stesso dice di non usarli) e "bisogna declassare i soggetti esili, con la (famosa) poca sostanza" espressione con la quale personalmente non concordo, perché un soggetto di 25 kg per 55 centimetri, non puo' essere che esile ma è perfettamente nello standard, ma è una mia personale opinione , largamente poco condivisa e tale rimane.

                          In grande percentuale si producono bracchi di media taglia, d’aspetto forte e vigoroso, con robusta ossatura, che mantenendo ben evidenti le caratteristiche morfologiche dettate dallo standard, evidenziano tonicità muscolare e la prestanza del cane da lavoro. Dobbiamo sempre declassare i soggetti esili e con poca sostanza, mentre il grande bracco di antico stampo può rivestire un certo interesse in allevamento per l’espressione, il carattere, la tipicità in generale purché dimostri di essere avido, resistente e dinamico nell’impegno sul terreno.
                          Confermo come le misurazioni dei soggetti di qualità più diffusi e più in vista alle manifestazioni rivelano per i maschi altezza al garrese tra 63-65 cm con perimetro toracico di 75 cm e per le femmine 59-61 cm con torace sui 70 cm. Si pongono cioè nelle misure medie dello standard entro i quali oggi sembra rientrare la maggior parte dei bracchi. In buona percentuale anche la lunghezza del tronco è pari all’altezza al garrese con minimi scostamenti. Da queste misurazioni scaturiscono pesi tra i 28-32 kg in cani in buono stato.


                          lucio

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                          • enrico
                            ⭐⭐⭐
                            • Apr 2006
                            • 7098
                            • Casarza Ligure, Genova, Liguria.
                            • bracco italiano

                            #148
                            Si Lucio concordo, per fortuna solo all'estero prediligono i bracchi vecchio stampo e con la coda lunga,[occhi] come ho visto su alcune riviste e anche "cani" che mi arriva a csa[:142] e a volte vincono anche alle expo[:-clown]
                            enrico

                            le opinioni personali sono come le palle.... ognuno ha le sue

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                            • Lucio Marzano
                              Lo zio
                              • Mar 2005
                              • 30090
                              • chiasso svizzera
                              • bracco italiano

                              #149
                              e a volte vincono anche alle expo
                              a volte ? no spesso....invece in prova....mai
                              lucio

                              Commenta

                              • enrico
                                ⭐⭐⭐
                                • Apr 2006
                                • 7098
                                • Casarza Ligure, Genova, Liguria.
                                • bracco italiano

                                #150
                                credo che venaticita in quei cani ce ne sia molto poca e spesso somigliano al proprierario, grossi loro grosso il proprietario..... se due più due fa quattro.....
                                enrico

                                le opinioni personali sono come le palle.... ognuno ha le sue

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