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  • GianPaolo POGGIO

    #46
    Forse ho dimenticato una cosa: per vendere ( Parola che mi suona dura )dei cuccioli, loguicamente, bisogna avere dei genitori che all' occorenza dimostrino di essere dei veri BRACCHI !!

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    • GianPaolo POGGIO

      #47
      è vero quello che dici Roberto ma sai come si dice : Chi non mi vuole, non mi merita !!
      Chi non sa apprezzare il Bracco, non lo merita!!
      Si vede che il nome ASIA porta bene, io ho tenuto una cucciola e sui chiama Asia, e promette molto bene !!

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      • Lucio Marzano
        Lo zio
        • Mar 2005
        • 30090
        • chiasso svizzera
        • bracco italiano

        #48
        Il Bracco è un cane da amatori, questa è una verità, quindi non è un cane con le caratteristiche adatte alla grande diffusione. Nel campo del marketing si direbbe che reclamizziamo
        prodotto per le sue qualità non adattiamo il prodotto al mercato.
        Il mercato,facile constatarlo, vuole cani piccoli, pelo serico, cacciatori, infatti Setter ed epagneul bretons coprono il 50 % delle iscrizioni dei cani da ferma in Italia.
        il bracco è una razza che ha subito pochi cambiamenti (in paragone alle altre razze) nell'ultimo secolo (alcune razze un secolo fa nemmeno esistevano)la testa grosso modo è rimasta la stessa, negli ultimissimi decenni ha ritrovata capacità atletiche e dinamiche
        ma non ha stravolto le sue caratteristiche morfologiche in funzione delle esigenze dei cacciatori, ed infatti i bracchi sono la razza che ha (in percentuale) più campioni assoluti
        di tutte. E' evidente che gli utilizzatori di una razza del genere siano una minoranza,
        come coloro che spsrano con la doppietta rispetto a quelli che usano il più pratico ed economico semiautomatico, ma sono una minoranza che antepone il piacere estetico, il gusto personale ad una certa praticità ed economicità.
        D'altra parte se guardamo ai francesi, con diverse razze di bracchi, Guascogne,Pirenei,Boubonnais,Ariege,Auvergne, Dupuis, Sait Germain cosa hanno fatto ?
        alcune razze hanno chiare influenze del pointer (St.Germain e Pirenei) ma malgrado si pesentino piccoli, veloci, cacciatori hanno una diffusione (anche in Francia) veramente scarsa
        altri che hanno selezionato con rigore sono scomparsi (Dupuis) o hanno rischiato l'estinzione
        (Bourbonnais,Ariege) rimanedo ancora con effettivi ridottissimi (noi a confronto siamo molto ricchi) perché se si scimmiotta una razza, gli utilizzatori andranno a cercare l'originale non le copie, e se si rimane ferocemente avvinghiati al modello primitivo si rischia l'estinzione. I braccofili hanno fatto un lavoro lodevole, salvando il "tipo" e sviluppando
        nel contempo le capacità atletiche, cosa che comporta varie problematiche, scelte, discussioni
        ma è la sola strada percorribile. Cerchiamo allora di far capire ed apprezzare il bracco, ma
        non tutti hanno la sensibilità cinofila per apprezzare questa antica e moderna razza e quindi
        l'essere in pochi, pur con i problemi conseguenti, deve inorgoglirci non abbatterci

        lucio

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        • Roberto

          #49
          Perfetta analisi !!!

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