Insomma, noi allevatori portiamo la croce ma spesso i proprietari invece di darci una mano sembra che montino sopra anche loro.
All.dei "Sanchi" curiosita'.
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Oggi ci preoccupiamo molto(anche io) del fatto che c'è molta differenza dal punto di vista morfologico(quindi anche della taglia) tra bracchi. Questo è certamente un quesito importante, ma lo è certamente anche quello che riguarda il modo diverso(andatura) di lavorare del bracco.Ora proviamo a parlare senza peli sulla lingua. Personalmente sostengo che dal punto di vista morfologico i cani di Franco costituiscano un patrimonio. Non sarà mica un caso che ogni tanto qualche "personaggio" di quelli che amano i cani da corsa vanno a coprire con gli stalloni dei Sanchi o che magari si vanno a prendere qualche bel maschietto. Quante volte avete sentito dire che con certe genealogie si sta andando un pò oltre, ecco, i cani di Franco servono a rientrare nei ranghi.Vi sembra poco? Credo che come allevatore si possa essere orgogliosi di questo e credo anche che, come si è sentito qui, quando i CACCIATORI sono soddisfatti del proprio ausiliare il compito dell'allevatore è pressochè svolto. Sul discorso del lavoro la diatriba forse è più spinosa soprattutto a causa del fatto dell'andatura. Pongo qualche semplice domanda: Quanti dei cani che svolgono impetuosamente il turno di gara saprebbero mantenere quella andatura in una giornata di caccia? E poi ancora, la volontà di cacciare è innata o si può insegnare e per ultimo è così facile stabilire quale sia il giusto equilibrio di andatura nella cerca. A tutto ciò potrà dare risposta solo quel soggeto che metterà: Tanta vogila di andare, (quella si che la da la testa carissima Katia e in proposito è stato scritto molto da Ciceri e da Buroni come sempre in contrapposizione riguardo psiche e costruzione),e che sappia mentenere quella morbidezza nei movimenti che ha fatto innamorare tutti noi del bracco che però solo la naturalezza può dare. Al raduno dei Sanchi ho visto cani con queste caratteristiche, bei movimenti e gran fermatori. Ne ho visti anche di meno importanti notando, come ha poi sottolineato il dott. Bellodi poca venaticità e volontà, ma il motivo di ciò è legato al fatto che alcuni proprietari non erano cacciatori e non sono stati tutti così bravi come Giorgio e Roberta che sono riusciti a far credere ai loro cani di esserlo.
Insomma, noi allevatori portiamo la croce ma spesso i proprietari invece di darci una mano sembra che montino sopra anche loro.FIOCCHI FAUSTO -
Caro Mario,a volte capita che il destino ci faccia avere cani sfortunati inutilizzabili a caccia ai quali si augura con dispiacere che se ne vadano prematuramente,le colpe vengono attribuite all'allevatore che solitamente cade dalle nuvole. Quando va' tutto bene tutti grandi allevatori e belle parole, ma quando una ciambella esce senza buco........zzi tuoi, ciao. (questa è una mia idea in generale a riguardo della categoria). ciao Mario
Quale sarebbe la categoria ?Commenta
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Valle Santa Quanti dei cani che svolgono impetuosamente il turno di gara saprebbero mantenere quella andatura in una giornata di caccia?
E poi ancora, la volontà di cacciare è innata o si può insegnare
c'é passione e passione e tempra e tempra, tutto dipende dal termine di paragone che si vuole utilizzare.
e per ultimo è così facile stabilire quale sia il giusto equilibrio di andatura nella cerca
dalla vegetazione ed anche da quello che si aspetta il conduttore dal suo bracco. C'è chi è contento di certe andature ed aperture e chi invece no, cacciando la soggettività è fondamentale, in prova invece ci sono dei parametri che prescindono dal gusto e dalle esigenze del singolo.lucioCommenta
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Carissimo Ettore,
io forse arrivo in ritardo, ma vorrei poter fare chiarezza su alcune affermazioni e opinioni che qui sono state dette.
Innanzi tutto la prima "bestemmia" l'ho letta all'inizio, dove tu ti chiedi se il trotto di Peppe non sia frutto di un aiutino con la braga.... (evito di rispondere, evincendo da tale affermazione che probabilmente tu non abbia mai visto PEPPE Dei Sanchi, quel video l'ho fatto io).
La cosa che non comprendo e' perchè tu dica sempre: gli allevatori!
La parola allevatore non è da confondere con commerciante, venditore o altro.
L'allevatore è una persona che mette del suo tempo, impegno e denaro per la PASSIONE di una razza, il suo valore aggiunto è vedere il proprio cane o la propria linea di sangue vincere in gara, morfologica o di lavoro che sia, e non l'utile a fine anno.
Quindi non diciamo cose di cui non si conosce il meccanismo, la natura e gli scopi.
L'allevatore a differenza di quello che tu affermi (mi riferisco alla frase: Zitti tutti!), è il primo che vuole sapere se un suo cane ha qualcosa che non va ed è il primo a "soffrirne" e a cercare una soluzione adeguata.
Allevare una linea di sangue, correggerne difetti e accentuarne pregi, vuole dire perseverare nel tempo, secondo schemi completamente differenti dal proprietario del singolo cane.
Facendo poi riferimento alla struttura e andatura, beh! mi chiedo da dove vengano le affermazioni sulla taglia!
Come non esiste la definizione: Bracco da Lavoro o da morfologia, esiste solo la scelta del proprio conduttore, che come è stato detto, a volte predilige il ring al campo caccia e quindi l'allenamento del cane sarà scarso o inesistente, di conseguenza quel cane sarà piu' svogliato nell'azione venatoria e viceversa, ciò confermando che l'allenamento è fase importante (non fondamentale) sia per il ring che per la caccia.
Mi piace il termine: "Sanchisti", pero' mi fa sorridere l'utilizzo, a tal proposito ti propongo un test: prendi a caso, tra amici e conoscenti "braccofili", almeno 20 pedigree e controlla le prime 4 generazioni.
Vedrai che siamo tutti "Sanchisti" !.
Carissimo Ettore, non vorrei che le mie parole fossero mal interpretate, vogliono solo essere un chiarimento sintetico sull'allevare, azione che comporta: decisioni, responsabilità, amore per una razza e l'essere "super partes" nei confronti di tendenze e "mode" del momento.
Allevare significa gestire una visione della razza nel lungo periodo, attività difficile, ma che se ben fatta da i suoi ottimi risultati.
Un saluto con l'augurio di incontrarsi al prossimo raduno "Dei Sanchi" o su qualche campo gara.Commenta
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Carissimo Ettore,
io forse arrivo in ritardo, ma vorrei poter fare chiarezza su alcune affermazioni e opinioni che qui sono state dette.
Innanzi tutto la prima "bestemmia" l'ho letta all'inizio, dove tu ti chiedi se il trotto di Peppe non sia frutto di un aiutino con la braga.... (evito di rispondere, evincendo da tale affermazione che probabilmente tu non abbia mai visto PEPPE Dei Sanchi, quel video l'ho fatto io).
La cosa che non comprendo e' perchè tu dica sempre: gli allevatori!
La parola allevatore non è da confondere con commerciante, venditore o altro.
L'allevatore è una persona che mette del suo tempo, impegno e denaro per la PASSIONE di una razza, il suo valore aggiunto è vedere il proprio cane o la propria linea di sangue vincere in gara, morfologica o di lavoro che sia, e non l'utile a fine anno.
Quindi non diciamo cose di cui non si conosce il meccanismo, la natura e gli scopi.
L'allevatore a differenza di quello che tu affermi (mi riferisco alla frase: Zitti tutti!), è il primo che vuole sapere se un suo cane ha qualcosa che non va ed è il primo a "soffrirne" e a cercare una soluzione adeguata.
Allevare una linea di sangue, correggerne difetti e accentuarne pregi, vuole dire perseverare nel tempo, secondo schemi completamente differenti dal proprietario del singolo cane.
Facendo poi riferimento alla struttura e andatura, beh! mi chiedo da dove vengano le affermazioni sulla taglia!
Come non esiste la definizione: Bracco da Lavoro o da morfologia, esiste solo la scelta del proprio conduttore, che come è stato detto, a volte predilige il ring al campo caccia e quindi l'allenamento del cane sarà scarso o inesistente, di conseguenza quel cane sarà piu' svogliato nell'azione venatoria e viceversa, ciò confermando che l'allenamento è fase importante (non fondamentale) sia per il ring che per la caccia.
Mi piace il termine: "Sanchisti", pero' mi fa sorridere l'utilizzo, a tal proposito ti propongo un test: prendi a caso, tra amici e conoscenti "braccofili", almeno 20 pedigree e controlla le prime 4 generazioni.
Vedrai che siamo tutti "Sanchisti" !.
Carissimo Ettore, non vorrei che le mie parole fossero mal interpretate, vogliono solo essere un chiarimento sintetico sull'allevare, azione che comporta: decisioni, responsabilità, amore per una razza e l'essere "super partes" nei confronti di tendenze e "mode" del momento.
Allevare significa gestire una visione della razza nel lungo periodo, attività difficile, ma che se ben fatta da i suoi ottimi risultati.
Un saluto con l'augurio di incontrarsi al prossimo raduno "Dei Sanchi" o su qualche campo gara.
Sig. Sanchi,credo che abbia letto troppo frettolosamente cio' che è scritto in queste quattro pagine,discussione nata da una frase a me non gradita su peppe dei sanchi e x far parlare chi i sanchi li possiede.
Gia',ma l'allevatore come lo intende lei,come lo si distingue ?non è molto facile mi creda,a mio avviso un all'evatore ha anche delle responsabilita' su cio che riguarda la salute del cucciolo,se no tanto varrebbe rivolgersi ad un privato,spesa minore stesse garanzie. p.s. le ho dato del lei non x prendere le distanze,ma x rispetto ad un allevatore-allevamento di cui sento parlare da 20-30 anni.buona serata.Quello che mi spaventa non sono le urla dei cattivi,ma il silenzio dei buoniCommenta
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Caro Lucio, quelle risposte erano ovviamente scontate, ma il mio discorso volgeva a prediligere i cani con qualità naturali e che (avendo del sale in zucca) sappiano dosarsi nelle varie situzioni. Tornando al discorso di partenza che era sui cani di Franco Sanchi io ho avuto notizie da molti cacciatori che ne posseggono, che venatoriamente sono molto validi mantenedo quelle caratteristiche di cui parlavo. Poi che altri prediligano altri tipi di cani(generalmente i loro) non è una novità.FIOCCHI FAUSTOCommenta
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Poi che altri prediligano altri tipi di cani(generalmente i loro) non è una novità.
ma non è forse così per tutti ??? ti risulta che qualcuno vada a scegliersi i cani che non siano secondo i propri gusti ???lucioCommenta
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Dico dovrebbe, perchè poi ci sono anche quelli che i cani li vogliono in un modo ma li hanno in un'altro, e viceversa. La cinofilia non è scienza esatta, purtroppo o per fortuna!Ultima modifica Gianni Marcucci; 01-03-11, 12:48.GianniCommenta
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Sono anni che ho questo sassolino nella scarpa ed ora grazie ad intenet forse me lo togliero'.Lallevamento dei Sanchi x me è sempre stato un incognita a partire da molti anni fa' quando x conoscerli seguivo le gare,addirittura ad Albera Ligure qualuno non ricordo chi,mi disse "con quelli non ci fai le gare" ed è una frase che mi colpi molto tanto che la riporto adesso.
Ora vorrei che qualcuno mi confermasse le mie impressioni personali derivate sopratutto da quel poco che ho potuto carpire da questo forum,ovvero che tale allevamento segue una linea classica,cioe' senza ne voler alleggerire ne velocizzare il bracco ma mantenerlo cosi' come è,inoltre produrre una trentina di cuccioli x volta se ne dovrebbe dedurre che sia un prodotto che ha mercato a meno che qualcuno non sia impazzito .[:-bunny]
Qui sopra mi sembra ben chiaro cio' che Lei Ettore voleva intendere.
---------- Messaggio inserito alle 12:49 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 12:43 PM ----------
ciao ale, quello che mi chiedo; il trotto che si vede nel filmato "peppe dei sanchi" secondo te è dovuto in gran parte alla braga? o ad una accurata selezione? sulla venaticita' non credo ci siano dubbi visto da quanto tale allevamento è sulla breccia,poi,dalle frasi lette qua e la sembrano cani piuttosto in taglia o meglio,sembra che non miri ad alleggerire o no? tu che ne pensi.
Questo anche l'ha scritto Lei, e solo chi non ha mai visto PEPPE puo' fare una affermazione simile.
Poi Lei scrive "non credo ci siano dubbi visto da quanto tale allevamento è sulla breccia"
Se non ci sono dubbi certe affermazioni le trovo solo fuori luogo, forse solo volte a creare provocazioni.
Non entro nel merito, tranne che per rassicurarla e sollevarle ogni dubbio.
Quel trotto è "tutto Bracco".
---------- Messaggio inserito alle 12:59 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 12:49 PM ----------
Sig. Sanchi,credo che abbia letto troppo frettolosamente cio' che è scritto in queste quattro pagine,discussione nata da una frase a me non gradita su peppe dei sanchi e x far parlare chi i sanchi li possiede.
Gia',ma l'allevatore come lo intende lei,come lo si distingue ?non è molto facile mi creda,a mio avviso un all'evatore ha anche delle responsabilita' su cio che riguarda la salute del cucciolo,se no tanto varrebbe rivolgersi ad un privato,spesa minore stesse garanzie. p.s. le ho dato del lei non x prendere le distanze,ma x rispetto ad un allevatore-allevamento di cui sento parlare da 20-30 anni.buona serata.
Lo si distingue con la ricerca dell'affidabilità e del feedback che nel tempo si e' creato, ripeto che l'allevatore è il primo a valutare i suoi prodotti e a chiedere agli altri cosa non va nei propri cani, per migliorare.
Come ho già detto, essere allevatore è prima di tutto, una responsabilità nei confronti della razza e dello standard.
Riportando il giusto commento di Dardo, non stiamo parlando di numeri ma di genetica, quindi purtroppo nulla è certo, ma questo è il bello di allevare:Commenta
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Ciao,innanzitutto mi spiace che nel tuo scritto traspare un velo amaro e accusatorio nei miei confronti, sapevo che saremmo finiti cosi xche' in questo forum si finisce sempre cosi.
L'imput x questo post me l'hai data proprio tu con la tua battuta ironica e subito bacchettato in " peppe dei sanchi",quindi xche' non far parlare chi possiede cani dei sanchi x dscrivere questi cani,e mi sembra che il risultato sia positivo x il sig Sanchi
Cio che penso dell'idee che ha l'allevatore, bhe' credo che voglia mantenere il trotto come andatura di primaria importanza, non alleggerirli e velocizzarli come quacuno si auspica,praticamente cio' che hanno scritto gli utilizzatori
Cosa c'entra Manfroni? mah! ha descritto talmente bene il bracco nel suo libro che te ne fa' innamorare ,se adesso avesse canbiato idea e volesse cambiarlo la cosa mi deluderebbe parecchio,che poi frequenti amichevolmente chi non è in accordo con le sue idee mi sembra strano.
Casamassima credo che anche lui segua questa linea (credo), Il sig Fiocchi non lo conosco, ma se era li....
Riguardo alla frase del primo post mi è stata realmente detta ad albera ligure circa venti anni fa' e non come forse qualcuno ha pensato tramite internet ultimamente.
Al raduno sarei venuto volentieri ma siete un po' fuori mano, ma non è detto che prima o poi non venga, visto che in meno di un mese sono passato da tre cani ad uno solo,sono passato allo spinone ed è veramente un gran cane,ma dopo aver visto il filmato di peppe un po' di pensieri strani mi son venuti. ciao[:-golf]
Si, ho provocato intenzionalmente,volevo che i "sanchisti" parlassero e mi confermassero cio' che avevo intuito nei tuoi interventi in "Bracco & trotto",questo xche' stavo valutando l'ipotesi di prendere un cucciolo ed è inutile prendere un bracco italiano che differisce dal bracco tedesco solo x il colore,la cosa mi è gia capitata,cane validissimo ma... qualcosa mancava.Mi scuso con te,la mia intenzione era tutt'altra e senz'altro ho sbagliato ad intervenire in uno degli ultimi miei scritti.ciaoQuello che mi spaventa non sono le urla dei cattivi,ma il silenzio dei buoniCommenta
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.....stavo valutando l'ipotesi di prendere un cucciolo ed è inutile prendere un bracco italiano .........Ultima modifica Tuco; 02-03-11, 10:50.Commenta
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HA...HA...HA... Ho avuto un attimo di smarrimento qualche mese fa',non avendone mai visti di spinoni ho temuto di aver sbagliato,credevo di rimpiangere la bellezza e l'eleganza del bracco,mentre ora apprezzo sempre piu' la rusticita' della spinona,anzi ti diro' una cosa; sono andato ad un passo x prenderne un altra in quel di ravenna ,ma fortunatamente poi la ragione ha prevalso.ciaoQuello che mi spaventa non sono le urla dei cattivi,ma il silenzio dei buoniCommenta
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