la ferma

Comprimi

Riguardo all'autore

Comprimi

gino romano
X
 
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi
  • Lucio Marzano
    Lo zio
    • Mar 2005
    • 30090
    • chiasso svizzera
    • bracco italiano

    #76
    Emanuele di caprioli ne ho fin sopra i capelli e quando vieni al nord, fallo con un pochino di calma in più........

    <div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">Prendi ad esempio uno Spinone roano(io prediligo questi) e vallo a trovare in un nostro bosco di 200 ettari a Novembre o Dicembre tra le gravine anche col campano in ferma,non lo troverebbe neanche Piero Angela col programma "alla scoperta del Mondo di Quark"</span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">

    completamente daccordo, ma ecco come il colore del mantello può diventare funzionale ad un certo tipo di caccia, chiedi a Mario perché lui vuole solo i bianchi !!! oppure....c'é il beeper o il campano

    Il collare elettrico non può essere il metodo di addestramento universale, con un cane potrà anche andare ma con un altro sarà un disastro, prima bisogna valutare come reagirà il cane.
    La corda lunga è senza dubbio il metodo più naturale e che non comporta contro-indicazioni, ma richiede tanta pazienza perchè i risultati non arrivano subito.


    lucio

    Commenta

    • gino romano

      #77
      Sono contento di avere "illuminato" tanti braccofili con la discussione sulla ferma, l'insistere a volte paga!!!!!!
      Grazie papà Mario pur essendo lontani ci capiamo al volo e credo la pensiamo alla stessa maniera.[kiss][kiss]
      La discussione và avanti e come si vede c'è sempre da imparare credo sia il giusto spirito di coloro i quali si confrontano su questo sito.[clap][clap]

      Commenta

      • colpetrosa
        ⭐⭐
        • May 2005
        • 748
        • PETRITOLI, FERMO, Marche.
        • BRACCO ITALIANO

        #78
        <div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">Messaggio inserito da pennino

        Riguardo la precocità prima accennata è più un discorso del singolo soggetto che di razza, dipende molto anche da quanto si esce col cane e dove.... </span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">


        Ovviamente non potremmo esprimere pareri sulla precocità in soggetti che venissero condotti sui campi attorno all'anno.

        Il soggetto di buon carattere unito ad una genealogia conosciuta e controllata da diverse generazioni, con provate qualità naturali (ferma naso passione), sono prerogative, eccezioni a parte, di scontato successo.

        Forse rispetto ad altre razze (inglesi e continentali esteri) possiamo lamentare una minore tendenza ad allontanarsi spontaneamente dal conduttore nella cerca, se non dopo aver rincorso selvatici involatisi davanti al naso.
        Questa è la sostanziale differenza che talvolta viene intesa come una minore precocità di razza.

        Infatti gli inglesi istintivamente corrono, dopo i primi contatti ccon la selvaggina cercano. I continentali dopo i primi contatti olfatto/visivi con il selvatico, rincorrono e da qui inizierà la cerca, sempre più ampia se la rincorsa permetterà di seguire il selvatico a vista per spazi sempre maggiori.



        <div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">Messaggio inserito da Lucio

        Il collare elettrico non può essere il metodo di addestramento universale, con un cane potrà anche andare ma con un altro sarà un disastro, prima bisogna valutare come reagirà il cane.
        La corda lunga è senza dubbio il metodo più naturale e che non comporta contro-indicazioni, ma richiede tanta pazienza perchè i risultati non arrivano subito. </span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">

        Giustissimo che non tutti i metodi funzionano universalmente con tutti i soggetti.
        Ma sul far allargare la cerca con il collare è pura fantascienza, particolarmente con le razze italiane.

        Contrasta inesorabilmente con i principi dell'etologia su cui si fonda l'addestramento: sfruttamento delle motivazioni positive, rafforzamento delle stesse con segnalazioni acustiche atte a simulare gratificazioni per aver eseguito azioni positive, sfruttamento della memoria associativa, punizioni (sensazione dolorose atta a svilire comportamenti errati).
        L'uso del collare (sensazione dolorosa o punizione) giammai può essere impiegato per far affettuare ad un cane azioni positive o con lo scopo d'incitare, ma solo di reprimere.
        Vedasi a tal proposito il servizio proposto da striscia la notizia per etichettare tale arnese come strumento di tortura.

        Luigi Marilungo


        colpetrosa

        Commenta

        • Lucio Marzano
          Lo zio
          • Mar 2005
          • 30090
          • chiasso svizzera
          • bracco italiano

          #79
          Qui stiamo parlando di ferma ed ho voluto attenermi all'argomento, se parliamo di cerca il mio parere è che se un cane non ha la mentalità (quindi passione ed esuberanza fisica) avrà comunque una cerca dalle aperture limitate, lo si potrà anche inquadrare nel quagliodromo ad andare da un bordo all'altro (cosa che si può anche fare anche col famigerato collare)ma sarà comunque, meccanico, senza accertamenti, senza fantasia, poi su terreni diversi, sarà quella mezza cartuccia che comunque era dall'inizio.
          La presa di terreno è figlia della passione, della voglia di andare a cercare la selvaggina, quindi sarà più efficace e continua se supportata da prestanza atletica, nei nostri sarà anche condizionata dalla volontà di tenere il contatto col conduttore, negli inglesi andrà disciplinata altrimenti il cane sarà troppo spesso fuori mano.
          Ma forse a questo punto bisognerebbe aprire un altro dibattito.
          lucio

          Commenta

          • piccoletto

            #80
            Caro Luigi, francamente per la MIA limitata esperienza braccofila, e me ne dispiaccio molto, non posso dire altrettanto dei bracchi che ho posseduto e che ho tutt'ora, avendo comunque preso i soggetti da cuccioli ed avendo cura di non pasticciarli troppo, iniziandoli quasi esclusivamente su selvaggina buona, alias fagiani o tuttalpiù su qualche pernice rossa in qualche zona dell'appennino emiliano[fiuu][fiuu].
            Quasimodo di Casamassima, ha avuto da giovanotto i problemi di cui ho parlato, non che non avesse l'istinto della ferma, ma era evidentissimo che l'avidità e la nevrilità, a contatto con il selvatico prevaleva su di lui e lo portava a sfrullare qualsiasi selvatico che si trovava di fronte al naso!!
            Oggi, quasi alla soglia dei quattro anni, e comunque già all'età 2 anni circa, dopo che il sapiente ed esperto Danilo Rebaschio lo ha tenuto sul proprio furgone (prima a mie spese e poi dell'amico Scevi a cui l'ho ceduto) ha maturato quella esperienza che gli permette di essere un gran cane da prove e sicuramente anche un instancabile gran cane anche da caccia! Ma le prime avvisaglie che fosse un cane da ferma, nonostante lo avessi portato quasi esclusivamente sulla selvaggina buona, le ho avute quasi a due anni e con l'aiuto di Danilo!!!!!
            Brina (Ciclone x una figlia di Camillo di Cascina Croce), roana che tutt'ora posseggo e che utilizzo a caccia, oggi ha 2 ed un mese circa; Lei ha manifestato precocemente l'istinto di ferma su selvaggina liberata (prevalentemente starne e pernici), ma messa a contatto con gli animali "buoni" (praticamente da subito, aveva cinque mesi) ha iniziato a fermare tale selvaggina ad un anno inoltrato, iniziando solo da poco tempo ad essere "affidabile" per ferma solida!
            L'ultima mia cagna, Tarquinia dell'Oltrepò, figlia di Quasimodo x Amelia dell'Oltrepò, il 29/04 p.v. ha un anno, a contatto con la selvaggina manifesta praticamente i medesimi atteggiamenti del padre, anche se devo riconoscere che per lei, le concedo ancora le attenuanti generiche, avendo avuto dei problemi con una fastidiosa dermatite atopica che l'ha penalizzata molto proprio alle zampe procurandole molti fastidi.
            Per correttezza non aggiungo null'altro circa cani di altri amici e conoscenti che ho avuto l'opportunità di vedere più volte, ma non credo che sia una questione solo delle linee di sangue dove ho attinto i miei bracchi, anche perchè quelle linee sono più o meno le stesse di tanti altri bracchi in circolazione, essendo le medesime le principali genealogie di pluriblasonati bracchi del recente passato.
            In ultimo, tengo a ribadire che, come giustamente hai detto pure tu, dipende anche da quanto uno può portare il cane in campagna, ed a questo proposito mi chiedo : credi che un bracco, come quelli che ho citato, uscendo una o due volte alla settimana (come penso che nella stragrande maggioranza dei casi, avvenga), quanto tempo ci avrebbe impiegato a "maturare"????? Ecco, le mie osservazioni e/o critiche erano, e sono, rivolte al bracco italiano, in questo senso!
            Per il resto, non sono assolutamente offeso ne tantomeno ho cambiato la mia considerazione nei tuoi riguardi, ci mancherebbe!!![:-golf]

            Commenta

            • Lucio Marzano
              Lo zio
              • Mar 2005
              • 30090
              • chiasso svizzera
              • bracco italiano

              #81
              L'istinto della ferma però può essere affievolito da diversi fattori :
              -la mancata verifica per qualche generazione
              -l'utilizzo improprio dei cani (facendoli diventare scovatori)
              -l'incrocio o rinsanguamento con razze non fermatrici

              in particolare l'immissione di sangue di segugio (cosa fatta illo tempore anche per costruire il pointer) lascia i segni per generazioni, così come l'immissione di sangue pointer, porta ad avere cani estremamente dinamici e fermatori,ma......poco trottatori, insomma quando si prendono delle scorciatoie poi si deve pagarne il dazio........


              lucio

              Commenta

              • colpetrosa
                ⭐⭐
                • May 2005
                • 748
                • PETRITOLI, FERMO, Marche.
                • BRACCO ITALIANO

                #82
                Condivido pienamente Lucio, infatti la mancata verifica non permette di scegliere e selezionare oculatamente i riproduttori.
                Non a caso i risultati migliori si ottengono con cagne cacciatrici o verificate a caccia accoppiate con soggetti maschi da lavoro.

                Massimo non sò cosa risponderti, forse ti sei risposto da solo.
                Potrebbe essere un problema genetico, non ti sò dire quanto incidente nella razza.
                Ho parlato delle mie esperienze personali poichè come allevatore ho sempre scartato soggetti se pur avidi che non avessero ferma sicura.
                Purtroppo non tutti la pensano allo stesso modo, a tal proposito un allevatore amatoriale nonchè collega osannava tantissimo una cagna scarsamente fermatrice che evidenziava avidità e grinta da pointer, che lo aveva fatto divertire a caccia tantissimo, non tutti la pensiamo allo stesso modo.
                Certo è che se la selezione non antepone
                le qualità naturali, da cui giammai si potrà prescindere in selezione, alla grande voglia di andare, alle coperture di distanze chilometriche in cerca, alla tipicità di movimento, ma con una ferma insicura andremo presto fuori binario.
                Le uscite che indichi sono sicuramente sufficienti, l'unica cosa che per me non va è iniziare il cane sui fagiani.
                Io un cane sui fagiani non lo inizierei mai perchè se smaliziati come quelli delle ZRC, non avrai mai un cane gran fermatore.
                Mentre su fagianotti liberati d'annata andrebbe già meglio.
                L'ottimale è iniziare con quaglie selvatiche.

                Luigi Marilungo
                colpetrosa

                Commenta

                • giuseppe

                  #83
                  Sono sempre del parere che un soggetto fermatore lo si vede gia' da cucciolo,gli atteggiamenti con cui risponde sono inequivocabili,poi il fatto che riesca a fermare la selvaggina e' un'altra storia,importante e' fargli incontrare selvatici-selvatici,beccaccini e croccoloni(frullini un poco di meno poiche'tendono a fare pistare il cane)quaglie africanelle,beccacce e se possibile cotorni,evitare i quagliodromi sono la morte del cane,fermacchiare quelle addormentate, con usta di mangime, di lontana somiglianza alle quaglie o peggio ad i fagiani non fara' diventare il cane piu' bravo,ma si potra' incappare solo in deleterie abitutini.Sto portando la mia bracca sui beccaccini,se con le beccacce ho avuto vita facile con i beccaccini le prende di brutto,fa sempre passi in piu' e li svolacchia,da un lato si ingenera in lei un'attenzione piu'guardinga nella cerca,da un'altra la vedo che cerca con il freno a mano tirato,(ma che bello vederla filare testa alta),pero' se con i selvatici nascono di questi problemi(cerca trattenuta)figuriamoci con i vari polli di allevamento,ecco perche' un soggetto fermatore non deve praticare quagliodromi e lo stesso dicasi per chi fermatore non e',svolacchiando svolacchiando prima o poi se e' intelligente fermera'.I continentali non scattano in ferma come gli inglesi,qui' c'e' tutta la differenza.

                  Commenta

                  • giuseppe

                    #84
                    Nel post precedente intendevo non come i fagiani come somiglianza,ma come fanno pistare i fagiani restii al volo e pedinatori.

                    Commenta

                    • colpetrosa
                      ⭐⭐
                      • May 2005
                      • 748
                      • PETRITOLI, FERMO, Marche.
                      • BRACCO ITALIANO

                      #85
                      Sono pienamente d'accordo.
                      Luigi Marilungo
                      colpetrosa

                      Commenta

                      • gyuggy
                        ⭐⭐
                        • Mar 2006
                        • 311
                        • Pianoro (BO), Emilia Romagna.
                        • Bracco Italiano / Spinone

                        #86
                        Anche io sono d'accordo con Giuseppe...l'unico problema è dove reperire selvatici veri(fagiani a parte), in discreto numero per poter fare qualche incontro con un cucciolone, senza dover fare centinaia di chilometri...

                        g.

                        Agriturismo Lupo Vecchio self catering holiday apartments with pool to rent in Tuscany Italy

                        g.

                        Commenta

                        • piccoletto

                          #87
                          Caro Luigi, non avendo io altra ragionevole possibilità di quella di portare i miei bracchi su fagiani, buoni ma pur sempre fagiani, cerco come giustamente hai detto tu, di iniziarli su questi selvatici nei momenti in cui sono meno cattivi, vedi quando sono in "amore" per gli accoppiamenti (primavera) o quando sono schiuse le covate, e quindi ci sono i fagianotti.
                          Personalmente non credo che siano solo le linee di sangue dei miei bracchi a portare i problemi di cui stiamo parlando, ma sia una questione un pochino più generalizzata; Ad ogni buon conto, per il prossimo bracco, se tu sarai disposto, mi lascerò consigliare da Te, così avrò, come S.Tommaso, l'opportunità di toccare con mano ciò che dici, e di conseguenza rivedere le mie convinzioni al proposito.

                          Commenta

                          • Lucio Marzano
                            Lo zio
                            • Mar 2005
                            • 30090
                            • chiasso svizzera
                            • bracco italiano

                            #88
                            Io, bastian contrario, invece penso che un buon cane non avrà problemi a fermare sia le quaglie nel quagliodromo che la selvaggina buona, le prove le ho davanti al naso, Laerte, Alboino e prima Rosso, Eolo, Robur, per citare solo quelli che si sono illustrati nelle prove.
                            Il problema è nel non esagerare, una quaglia, due e poi basta.
                            I miei cani fanno le prove classiche a quaglie( e con risultati soddisfacenti) poi vanno a fare risultati sue starne in Polonia e Croazia ed a selvaggina nelle vare prove DOC e non ed infine vengono
                            a caccia con me a fagiani(veri) rosse e beccacce e non mi sembra affatto che si rovinino mettendogli ogni tanto, in stagione morta, una quaglia davanti.
                            Anzi tutti i miei cuccioli cominciano proprio con le quaglie liberate, certo uso le precauzioni del caso.
                            lucio

                            Commenta

                            • gino romano

                              #89
                              Io posso parlare solamente di selvaggina naturale, in quanto di gabbiarole non ne ho mai usate e spero di non farlo mai, tutto ok su quanto detto da giuseppe anche se credo che una cane che fermi solidamente lo faccia con ogni tipo di selvatico (basta che lo arrivi a conoscere un pò).
                              Non saprei neanche dirvi cosa farebbero i miei cani con animali liberati in quanto, non l'ho fatto mai, ma visto che gbmax ha ordinato un intero articolato di quaglie (deve addestrare la cucciolona) può darsi che un giorno lo affiancherò nella speranza che i cani non scappino per la puzza di mangime.....!!!!!

                              Commenta

                              • Lucio Marzano
                                Lo zio
                                • Mar 2005
                                • 30090
                                • chiasso svizzera
                                • bracco italiano

                                #90
                                <div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">nella speranza che i cani non scappino per la puzza di mangime.....!!!!!</span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">

                                con le puzze a cui sono abituati i cani, non scappano di certo per la puzza di mangime , puoi aver bevuto champagne tutta la vita ma quando avrai sete berrai anche l'acqua piovana !!!
                                lucio

                                Commenta

                                Argomenti correlati

                                Comprimi

                                Attendere..