i bracchi moderni

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giuseppe
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  • Lucio Marzano
    Lo zio
    • Mar 2005
    • 30090
    • chiasso svizzera
    • bracco italiano

    #136
    Sig Sanchi,
    io ho un'esperienza personale, il club francese del Bracco di Ariege ha chiesto una monta autorizzata dall 'ENCI francese di un mio cane , il rinsanguamento era autorizzato data la scarsa rilevanza numerica della razza, fino a poco tempo fa erano anche autorizzate immissioni di K del DD, quindi non parlo di cose impossibili.

    Il Sig. De Cassan ha acquistao una cucciola figlia di alboino e di zene, la cagna è poi risultata displasica,(a detta del sig de cassan) ma sia il padre che la madre hanno il certificato di displasia esente od in grado ammesso, ho offerto di cambiare il cane al Siog De Cassan che non ha voluto farlo, ammettendone le eccellenti qualità venatorie, io non ho timore di dire come stanno le cose, casomai lei avesse voluto ricordarmi qualcosa. E per la cronaca le tre sorelle di quella cagna sono perfettamente a posto ed i proprietari ne sono piu' che contenti.
    Quindi sono perfettamente tranquillo sia eticamente che commercialmente (anche se il cane non l'ho venduto io ma Tullio Bottani che ha incassato i 600 EURO, io avendo, come faccio sempre, regalato il mio diritto di monta)
    Per il resto attendo di vedere quanti riproduttori certificati verranno ad essere iscritti, poi se altri fanno gli esami tanto meglio, non sono certo io ad averne timore , anzi ne vorrei tanti di piu' ed anche tante verifiche sul terreno.
    lucio

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    • gigi

      #137
      caro francesco pur non conoscendoti personalmente ti ho sentito rammentare un infinità di volte dalla lia corsini e credo che nessuno metta in dubbio la serieta dei sig.sanchi e dell'allevamento omonimo
      domenica eravamo con lia ad una mostra di paese,dove era semplice osservatrice,perche fin dalla nascita ha seguito la cucciolata di adele(dona)e conte polcevera,quindi nipoti del tuo peppe Lia sta abbastanza bene e
      spesso viene a rifarsi gli occhi e seguire i ns bracchi ormai di 18 mesi e prima della fine della stagione venatoria è venuta anche a vederne 4 a caccia
      saluti
      gigi

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      • Sanchi Francesco
        ⭐⭐
        • Mar 2007
        • 283
        • Morciano di Romagna, Rimini, Emilia Romagna.
        • BRACCHI ITALIANI D E I S A N C H I

        #138
        Sig.Marzano,
        non ho voluto ricordaLe niente ,ma se Lei ha creduto opportuno raccontarlo,qualcuno ne trarrà esperienza,sapendo che può nascere un cuccilo displasico anche da due genitori esente da displasia.
        Non entro in merito di quello che fa la Francia,noi ,purtroppo abbiamo a che fare con l'Enci italiana e la nostra SABI.
        F. SANCHI
        _________________________

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        • Sanchi Francesco
          ⭐⭐
          • Mar 2007
          • 283
          • Morciano di Romagna, Rimini, Emilia Romagna.
          • BRACCHI ITALIANI D E I S A N C H I

          #139
          Ciao Gigi,ti ringrazio per quanto hai detto,complimenti che non mi merito,forse i miei cani si.Salutami tanto la GRANDE LIA e ascolta sempre i Suoi consigli che sono utilissimi.
          Un abbraccio e un saluto ad entrambi
          F.Sanchi
          F. SANCHI
          _________________________

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          • Lucio Marzano
            Lo zio
            • Mar 2005
            • 30090
            • chiasso svizzera
            • bracco italiano

            #140
            Originariamente inviato da Sanchi Francesco
            Sig.Marzano,
            non ho voluto ricordaLe niente ,ma se Lei ha creduto opportuno raccontarlo,qualcuno ne trarrà esperienza,sapendo che può nascere un cuccilo displasico anche da due genitori esente da displasia.
            Non entro in merito di quello che fa la Francia,noi ,purtroppo abbiamo a che fare con l'Enci italiana e la nostra SABI.
            Sig Sanchi,
            l'Enci é affiliata alla FCI e quello che si fa in francia ed anche in germania si puo' fare,volendolo , anche in Italia, ma la cosa francamente non mi interessa, era un discorso accademico che riguardava la teorica possibilità di operare delle ibridazioni "lecitamente" non perché qualcuno ne sentisse la necessità nell'ambito del bracco italiano.

            Cio' premesso, io prospetto liberamente le mie , probabilmente errate, convinzioni.
            Non sarà certo un semplice appassionato come me a cambiare la politica della SABI ed ancor meno dell'ENCI, mi limito, penso sia ancora legittimo, a dichiarare le mie opinioni ed a portare le mie modeste esperienze da utilizzatore del bracco a caccia e nelle prove.
            lucio

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            • VALLE SANTA
              ⭐⭐
              • Mar 2007
              • 273
              • GRECCIO, Rieti, Lazio.
              • Bracco Italiano: Quintana,Trusilla,Guendalina.

              #141
              Appena rientrato dalle ferie una dicussione così mi ha risvegliato la mente, ammetto che ho letto sommariamente le tante pagine scritte, ma di getto mi viene da dire la mia. Inizio dal discorso della mole: Quando si parla di bracco più asciutto non si intende necessariamente il peso, fino a qualche anno fa avevo cani in taglia che per la verità ancora rimpiango. Partendo da Lisa di Montepetrano data in prestito anche a Tognolo per riproduzione,Alla figlia Tebe di Montepetrano che accoppiata con Argento ha prodotto Dalia,anch'essa sopra i 30 chili e Danubio che si avvicinava ai 40. Cani che ti facevano arrivare i polmoni in gola dalla mattina alla sera.
              Oggi ci sono molti cani più leggeri ma che hanno perso completamente lo stile e il metodo. Al miniraduno di Orvieto guardavo un cane praticamente nero, con una coda che l'apice ritoccava quasi la schiena e che praticamente di bracco aveva si e no il 50% e parlando con Giovanni Barbieri sostenevo che in un raduno un seggetto così andava messo fuori dal ring. Barbieri invece diceva che prima andavano valutate le doti sul lavoro. Questo a me manda in bestia per il motivo che c'è chi sostiene che ad un cane che va gli si debba perdonatre tutto e magari usarlo anche in riproduzione. Riguardo poi alla selazione dovete sapere(e qui magari qualcuno inorridisce)che nel dopoguerra chi ha fatto gli incroci per migliorare la razza ha eliminato fisicamente molti cuccioli che non rispecchiavano la razza, oggi invece tutto fa brodo
              FIOCCHI FAUSTO

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              • Lucio Marzano
                Lo zio
                • Mar 2005
                • 30090
                • chiasso svizzera
                • bracco italiano

                #142
                oggi invece tutto fa brodo
                non condivido assolutamente affermazioni asolutistiche e generalizzanti di questo tipo,
                Ammettere poi che hanno fatto degli incroci spuri, ma giustificarli dicendo che hanno eliminato dei cuccioli mi pare lodare un esempio assolutamente deleterio e mi sorge una domanda ;di grazia perché mai li avrebbero fatti questi incroci se tutto andava cosi' bene, una volta ed oggi invece "tutto fa brodo " ???........di laudatores temporis acti ne é pieno il mondo, ma ritorniamo coi piedi per terra i bracchi diell'immediato dopo guerra fino agli anni sessanta ERANO UNA PENA. fra l'altro non sono solo io a dirlo

                Oggi ci sono molti cani più leggeri ma che hanno perso completamente lo stile e il metodo.
                non condivido nel modo piu' assoluto, a mio parere oggi ci sono molti cani che oltre allo stile
                presentano una dinamica tale da soddisfare sia le esigenze venatorie che quelle del cinofilo

                Riguardo al peso ...chi si contenta gode, il fatto é che a godere sono i soliti 4 amici al bar mentre la razza si é salvata dall'affondamento solo grazie alle correnti da lavoro,sempre a mio modestissimo parere, ma si possono benissimo produrre dei soggetti assimilabili alla razza chianina, poi all'estero troveranno accoglienza ...... sui divani dei salotti e da noi faranno bella mostra di se nelle passeggiate in centro.
                lucio

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                • gigi

                  #143
                  è graveeeeeeeeeeeeeeeee
                  un giorno senza aggiornamenti sui bracchi moderni
                  gigi

                  Commenta

                  • lampo
                    ⭐⭐
                    • Feb 2006
                    • 890
                    • urbino, Pesaro-Urbino, Marche.
                    • bracco italiano LEO (arco dei sanchi)

                    #144
                    Originariamente inviato da gigi
                    è graveeeeeeeeeeeeeeeee
                    un giorno senza aggiornamenti sui bracchi moderni
                    gigi
                    non partecipo, ma leggo attentamente!!

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                    • Lucio Marzano
                      Lo zio
                      • Mar 2005
                      • 30090
                      • chiasso svizzera
                      • bracco italiano

                      #145
                      non é una telenovela e piu' persone esprimono la loro opinione e meglio é
                      lucio

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                      • giorgio ziron
                        ⭐⭐⭐
                        • Aug 2006
                        • 1738
                        • monselice, Padova, Veneto.
                        • Bracco italiano Pilone dei sanchi (detto Moro) CH it di belezza Tex dei Sanchi CH it e int di bell

                        #146
                        Originariamente inviato da VALLE SANTA
                        Al miniraduno di Orvieto guardavo un cane praticamente nero, con una coda che l'apice ritoccava quasi la schiena e che praticamente di bracco aveva si e no il 50% e parlando con Giovanni Barbieri sostenevo che in un raduno un seggetto così andava messo fuori dal ring. Barbieri invece diceva che prima andavano valutate le doti sul lavoro.
                        Forse sarebbe stato il caso avessi aperto una discussione nuova (i moderatori lo faranno, se lo riterranno opportuno) mi ha colpito questo passaggio del mio amico Fausto, riguardo il commento del dott. Barbieri, non tanto per il suo pensiero giusto o sbagliato, (che in questa sede è stato/si sta ampiamente discutendo), quanto perchè, come esponente SABI, travisa il concetto di bello e bravo che la Società (giustamente, ingiustamente, ripeto, non è questo il senso del mio intervento, in questo caso) sta portando, almeno a parole, avanti.
                        Vorrei sapere la vostra opinione, magari anche di qualche esponenete SABI.
                        P.S. ripeto: questo non vuole essere un appiglio per ribadire i concetti sul bello, bravo, ecc. ecc. voglio solo capire, anche con il vostro aiuto, cosa sta succedendo.
                        Giorgio Ziron

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                        • VALLE SANTA
                          ⭐⭐
                          • Mar 2007
                          • 273
                          • GRECCIO, Rieti, Lazio.
                          • Bracco Italiano: Quintana,Trusilla,Guendalina.

                          #147
                          Mi sono riletto il mio scritto nel quale non ha assolutamente trovato riferimenti al fatto che nel dopoguerra ci fossero dei missili, ha espresso delle opinioni, ritengo di avere avuto e di avere ancora oggi dei soggetti validi, ma nella riproduzione prima avevo meno sorprese, ho avuto cani che non ho mai considerato delle chianine e che come ho detto cacciavano con passione per tutto il giorno.Non credo di essere stato assolutista, ma esprimo quello che i miei occhi vedono, forse da incompetente.Da oggi sarò più attento e limiterò molto i miei interventi in modo che possa apprendere di più.Concludo dicendo che farò sicuramente parte di chi parla di bracchi con quttro amici al bar e si accontenta dei cani che ha, ma non perchè non sono buoni a nulla.
                          FIOCCHI FAUSTO

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                          • giorgio ziron
                            ⭐⭐⭐
                            • Aug 2006
                            • 1738
                            • monselice, Padova, Veneto.
                            • Bracco italiano Pilone dei sanchi (detto Moro) CH it di belezza Tex dei Sanchi CH it e int di bell

                            #148
                            Originariamente inviato da VALLE SANTA
                            ritengo di avere avuto e di avere ancora oggi dei soggetti validi, ma nella riproduzione prima avevo meno sorprese,
                            credo che bisognerebbe meditare anche su questo passaggio, detto da un allevatore, cioè da un "preposto" a fare selezione
                            Giorgio Ziron

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                            • casamassima
                              ⭐⭐⭐
                              • Apr 2005
                              • 4134
                              • Mottola, Taranto, Puglia.
                              • Bracco Italiano .

                              #149
                              Nel decidere sulla razza del proprio ausiliare si effettua , a priori, una scelta ben precisa e quindi non si puo', ad esempio, pretendere di avere un bracco italiano di nome che pero' vada come un pointer , che fermi come un setter , che mangi come un breton, che sia costruito come...... ecc...ecc.!!!!!!!!!!!!!!!!!!
                              Potrei continuare all'infinito risultando prolisso e seccante .
                              Sono convinto che la razza - BRACCO ITALIANO - non abbia bisogno di "rinfreschi di sangue" , ripeto (fino alla nausea) c'è uno standard di razza sia per la morfologia che per il lavoro.
                              Tempo fa' scrissi in circostanze analoghe quanto adesso in calce riporto :

                              "Non sono mai stato favorevole all'incrocio delle razze...considerando quant'è difficile, irto e lungo il percorso per selezionarne una !
                              Un po' d'anni fa' il frutto di 1° incrocio bracco tedesco-pointer si fece tanto apprezzare dai seguaci di Diana tant'è che ci fu chi cerco' di farne una razza vera e propria ma...vi ricordate che nel 2°... 3°...ecc.ecc. incrocio degli ibridi.... non se ne capiva piu' niente ?
                              Limitando troppo la variabilità genetica (consanguineità stretta o imbreeding) nel tempo “si potrebbero” avere esemplari “fisiologicamente meno forti” ma, di contro, se si eccedesse nella variabilita’ genetica cosa avremmo ?
                              A tal proposito mi piace citare da il Cane Molecolare di Enzo Righi : “Le razze pure, convenzione tipica della selezione artificiale praticata dall’uomo, sono costruzioni biologiche pronte a disaggregarsi geneticamente anche in tempi brevi quando la necessaria pressione selettiva tende ad attenuarsi “ .
                              Antonio Casamassima

                              Commenta

                              • pennino
                                ⭐⭐⭐
                                • Jul 2005
                                • 2286
                                • Rocca Priora, Roma, Lazio.

                                #150
                                bè Giò, il bracco "nero" ad Orvieto l'ho visto anch'io, personalmente penso siano sufficienti due interventi, uno chirurgico alle palle del cane, ed una bella letta ai suoi certificati.....anche se mi è sembrato di capire che anche li.....
                                sigpic
                                pennino

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