le prime 3 regole da insegnare al cucciolo ?
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Ottimo, io uso lo stesso metodo, solo che io il cane non lo tocco, questa può essere solo una mia fissazione, io lo metto in un angolo in modo che lui non può indietreggiare, lo trovo più naturale. Tosca, il bocconcino è ottimo e ha un grande potere sul cane, giustamente come hai detto fa miracoli, per come la penso va sempre dato anche al cane adulto. Io lo do sempre ma a un determinato punto l'interesse del cane non deve più essere per il bocconcino pur vedendolo, il bocconcino non deve essere la sua attenzione principale deve diventare secondaria, non deve distrarre il cane, la massima attenzione del cane deve essere rivolta al padrone. Il bocconcino passa attraverso il padrone, il bocconcino è del padrone, il cane non deve saltare il passaggio. Io gli esercizi li faccio fare al cane con i bocconcini per terra, l'attenzione del cane non è più rivolta verso la mia mano e neanche verso i bocconcini che sono per terra, la massima attenzione è rivolta verso il lavoro che deve eseguire, in quel momento non deve pensare al bocconcino quello viene dopo, se il cane merita gli indico il bocconcino e lo mando a mangiare, questo non sempre non deve diventare automatico, ogni tanto gli ordino di portarmelo. Non si può tenere il cucciolo a farlo giocare fino a 4-5 mesi. Il cucciolo deve capire fin dalla tenera età che nulla è suo, tutto quello che vede è del padrone, è lui che da è lui che toglie è lui che decide e concede, il cucciolo da solo non deve fare niente, può solo respirare, tutto il resto lo deve fare insieme al padrone, deve completamente essere dipendente dal padrone, non deve avere nessun potere decisionale, non può decidere a suo piacimento quando giocare, lui deve solo segnalare, può chiedere di giocare, un padrone attento lo capisce e deciderà lui se farlo o meno giocare. Per me questa è la base per ottenere dei risultati discreti in addestramento. Spero di non esserti diventato antipatico, ho solo esposto il mio punto di vista in riguardo al modo in cui concepisco l'addestramento, logicamente ognuno è libero di organizzarsi e condurre l'addestramento come meglio crede. Ciao[:-golf]Alcuni hanno chiesto di scrivere qualcosa di organico sull'addestramento dei cuccioli, io non credo certo di avere "scoperto l'acqua calda" e sicuramente il metodo che uso è già abbondantemente conosciuto, comunque vi racconto alcuni passi del mio metodo di addestramento.
Il "premio" è il "passpartout" per ottenere il risultato.
Di solito utilizzo dei Wurstel non troppo grossi e li taglio a fettine non troppo sottili, si possono usare anche pezzetti di formaggio (una volta ho usato cubetti di mortadella).
Tenendo un pezzetto del "premio" nella mano destra lo faccio annusare al cucciolo, quindi alzo la mano a pugno, con le dita chiuse rivolte al cane e la muovo davanti al suo muso in maniera che la sua attenzione sia concentrata sulla mia mano, quindi avvicino il pugno e lo alzo leggermente portandolo quasi sopra la sua testa. Il cucciolo è costretto ad alzare la testa per seguire la mia mano e ad andare leggermente all'indietro, a questo punto a volte si siede da solo altre volte basta una leggera pressione della mano sinistra (quella che non tiene il "premio") che accarezzandolo sulla schiena lo fa sedere. Appena seduto avviciniamo la mano destra al muso del cucciolo, la apriamo e lasciamo che prenda il bocconcino lodandolo più volte. Ripetendo questa azione gia dalla terza o quarta volta il cucciolo si metterà seduto non appena avremo alzato il pugno col "premio". Dovremo ripetere questa cosa tutti i giorni.
Quando il cucciolo ha imparato il seduto potremo passare al terra, mettiamo il cucciolo al seduto col metodo spiegato ma senza dargli il premio, a questo punto abbasseremo lentamente la mano destra chiusa a pugno davanti al muso del cane, molto vicino che possa ben sentire l'odore del "premio", e scenderemo sino a terra, il cane abbasserà a sua volta la
testa, arretreremo leggermente in modo che il cucciolo si sdrai, sarà necessario aiutarci con la mano sinistra, quindi gli lasceremo prendere il premio dalla nostra mano.
Questo esercizio è molto più difficile del precedente ed occorrerà piu tempo perchè il cucciolo lo esegua dignitosamente. Le prime volte si sdraierà malamente, magari su un fianco, starà a noi poco alla volta e aiutandolo, a farlo posizionare in maniera corretta. Per abituarlo a stare per un tempo prolungato a terra possiamo, quando abbassiamo la mano destra sino a terra, lasciar cadere alcuni pezzetti del "premio" così che il cucciolo sia invogliato a rimanere in quella posizione. Possiamo anche far passare il guinzaglio sotto il nostro piede e quando il cane è a terra, tenendo in tensione il guinzaglio, forzarlo a stare in quella posizione. Questo metodo è un poco più coercitivo e quindi va usato solo se il metodo precedente non è stato sufficiente e/o per rafforzare l'esercizio stesso, quando però il cucciolo ha già imparato il terra almeno in parte.
Ogni esercizio va eseguito col movimento della mano ben visibile (il cane percepisce meglio il comando visivo di quello uditivo) e comunque anche col comando verbale, qui ognuno può sbizzarrirsi in italiano, in tedesco, un mio amico li addestrava anche con parole in genovese.
Gli esercizi del "terra" in realtà sono due: il primo serve a fare stare il cane a "Sfinge", può servire per la guardia allo zaino, per tenerlo tranquillo in mezzo alla gente ecc, il secondo è il vero "Terra", quello con il cane che tiene la testa in mezzo alle zampe anteriori completamente schiacciato sul terreno (si ottiene con un lungo lavoro e con molto aiuto al cane da parte nostra per mostrargli la posizione corretta da prendere), dovremo quindi differenziare gli ordini sia verbali sia visivi tra i due esercizi.
Anche il "Resta", il "Dietro" e tanti altri esercizi si possono ottenere premiando e lodando il nostro cucciolo, ricordiamoci che il cane non è in grado di rimanere concentrato a lungo, quindi sessioni di lavoro di non più di venti- trenta minuti, magari separate da un intermezzo in cui si lascia sfogare il cane per alcuni minuti per poi riprenderlo e rimetterlo concentrato al lavoro. Una sessione di lavoro al giorno, tutti i giorni (festivi compresi) e in un paio di mesi avremo molte soddisfazioniCommenta
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Si lega e si porta a casa, sempre senza parlare o ordinare, se si ordina si impone. Il lavoro si deve iniziare da quando il cucciolo viene portato via dalla madre, in poche parole da quando lo si porta a casa, intorno ai 60/70 giorni e alcune regole vengono stabilite da subito.Mettere il collare al cane è una cosa facilissima e banale, per alcuni può diventare complicato, per chiudere il collare al collo del cane hanno bisogno di gridare e anche qualcosa di più, se si esagera il cane si corica per terra e si è costretti ad inginocchiarsi. Mettere il collare interagendo con il cane ci si può impiegare anche molti giorni, questo dipende dal cane, il cane quando vede il collare diventa esuberante, è lui che con il suo atteggiamento ti impone di mettergli il collare, collega il collare con l'uscita. Il suo rinforzo positivo è uscire, quindi si deve lavorare su di questo. Se il lavoro è fatto bene in silenzio e senza parlare il cane quando vede il collare va vicino al conduttore e lo implora facendosi mettere il collare con l'immobilità assoluta, il conduttore facendo vedere il collare al cane si avvicinerà al collo del cane molto ma molto lentamente, se nota un piccolissimo movimento da parte del cane si fermera e rimarra immobile e ricomincerà ad avvicinarsi solo quando il cane sarà nuovamente immobile, fino alla completa chiusura del collare. Il concetto è questo il cane si muove il conduttore si ferma, se si ferma vuol dire niente collare niente uscita. Questo vuol dire interagire, devi dare al cane il modo di pensare, se ordini il cane non pensa. Il cane rimane immobile non per farti un piacere, lo fa solo perchè lo trova conveniente. Quando non si comporta nel modo corretto vuol dire che non vuole interagire si è messo in testa che comanda lui. Ci sono stati degli equivoci che hanno portato il cane ad avere il sopravvento sul padrone. Con questo sistema è il cane che decide se sottomettersi o meno. Io ho avuto un problema con il menisco e zoppicavo, il comportamento del cane è cambiato, si è visto chiaramente che non eseguiva più come era solito fare. Con l'altro sistema questo non avviene perchè anche se sono zoppo se sbaglia una "castagnata" sulla testa gliela posso sempre dare. PigKill, adesso basta ho detto anche troppo. [menaie][:D][:D]
---------- Messaggio inserito alle 10:46 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 10:10 PM ----------
Ho sentito spesso dire "bisogna guadagnarsi la fiducia del cucciolo". Non credete che è meglio che sia il cucciolo a guadagnarsi la nostra fiducia? Non è meglio che sia lui a darsi da fare per farsi accettare? Non è lui che ha bisogno di noi?
finalmente qualche esempio siamo riusciti a scucirtelo!!!!!:-pr
sai che insegnamento importante potranno avere i lettori che non si fermano ai loro preconcetti?
penso che queste nozioni importantissime non siano da custodire gelosamente nei cassetti della nostra mente,ma da elargire come fossero caramelle per bambini.....
voglio solo fare un'ultima precisazione...anche quando parlo(io) di riporto forzato,l'ho spiegato spesso anche per telefono a chi me l'ha chiesto,ho sempre sostenuto la teoria della punizione intesa come castigo,al massimo consigliavo una tiratina di orecchie come ultima risorsa...non pensare che sia per le coercizioni solo perchè posseggo DD,questi sono cani che sopportano l'addestramento rigido,ma collaborano volentieri anche senza arrivarci troppo spesso.Commenta
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PigKill, è tutto concatenato se parliamo di riporto, non possiamo lasciare da parte il concetto di prelazione, questo viene prima del riporto, dove il cane non ti concede il diritto di prelazione inizia il riporta forzato. Dove c'è il ripoto forzato inteso come addestramento puro c'è la dominanza da parte del cane, ecco perchè sopporta l'addestramento duro, è dominante, se il cane decide di sottomettersi non occorre l'addestramento duro. Come vedi si gira e si rigira e si finisce sempre sulla dominanza, sottomissione, leadrship. Qui casca bene dire è come un cane che si morde la coda.finalmente qualche esempio siamo riusciti a scucirtelo!!!!!:-pr
sai che insegnamento importante potranno avere i lettori che non si fermano ai loro preconcetti?
penso che queste nozioni importantissime non siano da custodire gelosamente nei cassetti della nostra mente,ma da elargire come fossero caramelle per bambini.....
voglio solo fare un'ultima precisazione...anche quando parlo(io) di riporto forzato,l'ho spiegato spesso anche per telefono a chi me l'ha chiesto,ho sempre sostenuto la teoria della punizione intesa come castigo,al massimo consigliavo una tiratina di orecchie come ultima risorsa...non pensare che sia per le coercizioni solo perchè posseggo DD,questi sono cani che sopportano l'addestramento rigido,ma collaborano volentieri anche senza arrivarci troppo spesso.Commenta
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io invece il riporto forzato lo intendo solo ed esclusivamente come un esercizio comandato....un po' come il famoso joystick,nessuna durezza o violenza nell'insegnarlo e nell'eseguirlo!!
è chiaro che alla base del rapporto tra uomo e cane ci debba essere sempre un discorso di leadership,ma troppe persone pensano che sia sufficiente bastonare il cane per ottenerlo(io non sono d'accordo),ecco perchè diventa fondamentale parlarne e portare esempi comprensibili a tutti...cacciatori e non!!!Commenta
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Il riporto forzato è utile dove non si riesce con la leadrship. 80% dei cacciatori va a caccia con i cani dominati e anche fortemente dominanti, loro sono convinti del contrario, eppure cacciano lo stesso con buoni risultati, alla fine se impiegano 15 minuti per convincere il cane a farsi legare poco importa. Moltissimi cani non riportano per errori di valutazione e di dressaggio. Se il cane non abbocca cioè si disinteressa completamente della selvaggina allora se non si riesce a convincerlo con la persuasione per forza di cose bisogna addestrarlo con il riporto forzato. Però prima di iniziare bisogna insistere parecchio con il metodo convenienza, se il cane trova convenienza alzerà da terra e consegnera in mano, con questo metodo non bisogna esagerare altrimenti il cane incomincerà a portare tutto quello che trova, oggetti, carte, spazzatura, se gli togli tutto potrebbe riportarti anche la sua stessa cacca[:D][:D], è vero non sto scherzando. Il riporto forzato conviene farlo più con un cucciolo che ancora non tiene conto della gerarchia, solo a livello di perfezionamento che con un cane adulto dominante. La peggior cosa che si può fare a un cane dominante è quella di togliergli subito la selvaggina dalla bocca, è la volta buona che va a nascondere o non si avvicina più al padrone. Bisogna prenderlo per il culo, e fargli credere che il diritto di prelazione spetta a lui, quando lui incomincia a girare con la selvaggina in bocca e vuole fare tutto anzichè consegnarla bisogna ignorarlo, dopotutto la preda è sua e non del cacciatore. Si fa finta di andare via disinteressatamente, il cane si avvicinerà proprio per questo motivo e quando è abbastanza vicino con la calma lo si prendere, lo si accarezza, lo si tranquillizza, gli si dice stai tranquillo la preda è tua nessuno te la toglie, gli si mette il guinzaglio e lasciando la preda in bocca al cane ci si allontana dal luogo dell'abbattimento. Quando si è abbastanza lontani e il cane si sarà stancato di portare il fagiano o ce lo facciamo consegnare delicatamente o aspettiamo che lo lasci per terra. Dopo un poco di questi giochetti il cane verrà più diretto con la preda in bocca vicino al cacciatore e comunque perderà l'interesse di andarla a nascondere visto che al cacciatore la preda non interessa.[:-bunny]:-pr Questo cane è dominante ma comunque siamo riusciti a farci consegnare la preda, è una via di mezzo fra il riporto spontaneo e quello costretto, lo possiamo definire spintaneo. PigKill, un grande pregio per un dresseur è quello di far passare doti acquisite con l'addestramento per doti naturali, lo disse Valcarenghi un grande della cinofilia . Il cane che consegna a testa bassa e la coda fra le gambe consegna ugualmente ma a quale prezzo.io invece il riporto forzato lo intendo solo ed esclusivamente come un esercizio comandato....un po' come il famoso joystick,nessuna durezza o violenza nell'insegnarlo e nell'eseguirlo!!
è chiaro che alla base del rapporto tra uomo e cane ci debba essere sempre un discorso di leadership,ma troppe persone pensano che sia sufficiente bastonare il cane per ottenerlo(io non sono d'accordo),ecco perchè diventa fondamentale parlarne e portare esempi comprensibili a tutti...cacciatori e non!!!Commenta
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mah secodo me, l'interpretazione é quasi sempre strettamente personale,dipende da che tipo di caccia vorrà esercitare il cacciaconduttore! sta di certo che (sempre secondo me) quando si ha insegnato ubbidienza e riporto,si ha già fatto circa 2 terzi del lavoro. per quel che rimane, dipende anche dal carattere del cane stesso. ci sono cani da ferma che non fermano,ci sono cani da riporto che non riportano,e lì...non puoi farci molto....io i miei,ho sempre cercato di svegliare i loro istinti sin da cuccioli. poi la prima regola per il cacciatore é pazienza,la seconda é costanza!non é poi così difficile! concordo pienamente con sly8489Ultima modifica Ospite; 16-08-10, 13:31.Commenta
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Il cane è un animale nato per vivere in branco.
Il branco è il mezzo tramite il quale ogni soggetto, che vi appartiene, segue delle regole di vita e di comportamento in base al suo status.
Crescere in branco significa essere sicuri di se ed avere la consapevolezza che l'unione fa la forza e tante altre cose.
Ma come tutti sanno tutto questo è possibile solo se a capo c'è un capobranco. Al contrario dei cani randagi nel nostro caso il capobranco deve obbligatoriamente essere l'uomo tramite la sottomissione.
Ogni cane, dal cucciolo all'adulto, deve guadagnarsi il rispetto del capobranco.
Avere il completo controllo sul branco significa avere cani mentalmente e caratterialmente stabili. L'uomo deve rapportarsi in modo sicuro, calmo e deciso.
Un cane che cresce in un branco equilibrato avrà sempre una marcia in più di un altro.
Se invece per un cane il branco fosse la famiglia umana le regole di base sono le stesse (in pratica tenerlo nell'ultima posizione gerarchica) calma, decisione, sicurezza e controllo di tutte le situazioni.
Nel branco, che sia esclusivamente canino o misto, ad ogni sbaglio del subalterno il capobranco, appoggiato dal resto del gruppo, riprende l'inferiore.
Sono convinto che essere a capo di un branco si otterranno risultati migliori nell'addestramento, in questo caso nella caccia.
Premetto che dominare un gruppo non significa umiliarlo mentalmente o massacrarlo fisicamente per ottenere la totale sottomissione, questo per me è seviziare.
Mi auguro di essere riuscito a spiegarmi bene perchè è uno di quei temi a cui si va incontro a moltissimi fraintendimenti. Un saluto.Ciò che tu chiami inferno, io lo chiamo paradiso![devil]Commenta
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