Sono d'accordo sul regolamento ma non sull'interpretazione del medesimo.
Perchè si fanno prove di lavoro? Per verificare gli standard di razza nella nota del concorso, per poter arrivare a qualificare i riproduttori selezionati e tutto ciò risulta essere indubbiamente positivo.
Ma le prove, o leggasi meglio competizioni, devono essere a mio parere effettuate in un'ottica di confronto, devo poter capire se la linea di sangue ed il relativo addestramento applicato al cane è valido o debba essere modificato od addirittura stravolto. Questo è l'impegno etico-morale di un buon cinofilo addestratore ed allevatore. Quindi confronto. A questo punto mi chiedo che senso abbia la logica di certi conduttori, che iscrivono in una prova 12 cani tutti da lui condotti, che quindi attuano il confronto fra loro stessi e che quindi non riescono a valutare il paragone per poter confermare se le loro scelte siano state + o - corrette.
A meno che serva solo il pezzo di carta, la certificazione, che molto probabilmente con dodici tuoi cani nella stessa batteria ti potrà fornire maggiori possibilità di successo. (Se per successo si intende il classico cartellino!!)
Il mio parere sarebbe quello di dimezzare il n° cani per conduttore, favorire ed obbligare al confronto, e penso che anche per gli esperti giudici le valutazioni potrebbero essere più selettive e molto più valide.
Mi piacerebbe conoscere il Vs. pensiero.
Mauro Nerviani
Commenta