Chiusa la telefonata penso “ ma non è chiuso il capriolo in questo periodo ? allora l’ha tirato qualche ******* di braccobaldo…”
Per farla breve, avverto telefonicamente il nostro coordinatore che ho intenzione di tentare quel recupero e lunedì nel primo pomeriggio riesco a svincolarmi dal lavoro: Le indicazioni sono piuttosto vaghe, l’anschuss probabilmente lontano dal punto dell’avvistamento. Metto Senape alla lunga e inizio la ricerca di qualche segno del passaggio dell’animale ferito nella vigna che mi hanno indicato.
Il cane si mette di impegno, sa che con la lunga si cerca un emanazione diversa da quella del vivo, passa sopra a diverse fatte di lepre come se non esistessero, vedo delle impronte di capriolo che mi sembrano compatibili con le quasi 24 h trascorse e provo a metterci il cane sopra. Percorriamo un mezzo perimetro in salita attorno alla vigna ma quando andiamo nel sottobosco senape alza la testa, cerchia e ricerchia e poi mi guarda abbacchiata con un grosso punto interrogativo in testa. Mi fermo e provo a riflettere: se fossi un capriolo con un anteriore spezzato non andrei in salita…. provo sempre con il cane alla lunga a percorrere i sentieri che viaggiano a mezza costa, paralleli al fosso, tante impronte, cinghiale, daino e capriolo ma non vedo una goccia di sangue, un ciuffetto di peli o altro. Dopo un’ora di ricerca con il cane alla lunga tento il tutto per tutto: metto il garmin alla bassotta e la sgancio. Niente di che anche questa volta, Senape mi fa ben sperare perché la sento abbaiare insistentemente in un punto, ma poco dopo il capriolo che le sta davanti fa un balzo che manifesta la sua ottima salute, lei parte in seguita e per fortuna rientra a breve….riprovo a sganciarla sopra la vigna all’inzio del bosco, ma mi scova ancora altri caprioli…si sta facendo buio e con la tristezza nel cuore lego il cane ed abbandono. Ho scritto questo mio racconto per condividere il dispiacere e soprattutto per chiedere a chi ha maggiore esperienza: voi che fate in circostanze del genere ?
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