Setter gordon: discussioni intorno allo standard

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  • Birkenklause77
    Ho rotto il silenzio
    • Jan 2011
    • 38
    • Nave (Brescia)
    • setter gordon

    #61
    Originariamente inviato da Lucio Marzano
    Interessante e concreta disamina Quiete.
    Allora vediamo :
    il Gordon sembrerebbe meglio attrezzato per :
    -i climi freddi che per quelli caldi,
    -per prestazioni di lunga durata a velocità relativa che per brevi uscite
    -per i terreni paludosi che per quelli secchi
    ma va detto che si difende benissimo , senza essere al vertice, in montagna/collina
    -non ha controindicazioni di selvaggina
    ne concluderei che va considerato fra i cani generici

    Fatte queste considerazioni, nell'ambito stesso della razza si puo' dare la preferenza a soggetti piu' corpulenti o meno corpulenti e
    personalmente non vedo alcuno svantaggio per i meno massicci,
    mentre qualche svantaggio lo vedo per quelli piu' alti e pesanti in montagna che si tramuta in vantaggio nel lavoro in acqua.
    Il tutto naturalmente considerando soggetti di pari passione e tempra. E qui possiamo aprire un altro capitolo che senza dubbio susciterà polemiche : tempra ed addestrabilità.
    Senza citare casi particolari che ci saranno sempre , ma considerando in generale , il Gordon è , a mio avviso, un cane di grande tempra e di testa dura, tetragono alla fatica, alle intemperie ed alle spine, necessiterà, sempre a mio parere, di un addestramento
    energico.
    a voi ora la palla, la provocazione l'ho fatta.

    Ciao Lucio, concordo in buona parte con la tua disamina ma mi permetto di dissentire su due punti:
    • CACCIA IN MONTAGNA: un soggetto nello standard (più o meno aderente al tipo), ben costruito, e dotato di mentalità da cane da caccia non ha problemi a competere nella caccia di montagna con i cugini inglesi.
    • ADDESTRAMENTO: non so se ho capito giusto ma se per addestramento "energico" intendi maniere forti, per quello che è la mia esperienza con i gordon ti devo dire che è esattamente il contrario. Con il gordon più cerchi di importi con la forza e meno risultati ottieni. Vero è che il gordon è tendenzialmente meno precoce del cugino inglese, soprattutto i maschi e quindi richiede una insistenza nell'addestramento più lunga e continua. Molti non hanno la pazienza di aspettare e insistere, si innervosiscono, tendono ad accelerare le tappe, poi fanno il danno ed è colpa del cane che è scemo. Ovviamente ci devono essere sempre dei tempi "decenti" di attesa, non si possono aspettare anni per capire cosa può o non può dare il cane.
    Il tutto naturalmente riferito alla media.
    Aggiungerei che secondo me la potenza olfativa del gordon è un'altro dei suoi punti di forza, io la considero mediamente superiore a quella del cugino inglese.

    Cordialmente, Mauro.
    Mauro Silvestri da Brescia.

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    • Lucio Marzano
      Lo zio
      • Mar 2005
      • 30090
      • chiasso svizzera
      • bracco italiano

      #62
      Originariamente inviato da Birkenklause77
      Ciao Lucio, concordo in buona parte con la tua disamina ma mi permetto di dissentire su due punti:
      • CACCIA IN MONTAGNA: un soggetto nello standard (più o meno aderente al tipo), ben costruito, e dotato di mentalità da cane da caccia non ha problemi a competere nella caccia di montagna con i cugini inglesi.
      • ADDESTRAMENTO: non so se ho capito giusto ma se per addestramento "energico" intendi maniere forti, per quello che è la mia esperienza con i gordon ti devo dire che è esattamente il contrario. Con il gordon più cerchi di importi con la forza e meno risultati ottieni. Vero è che il gordon è tendenzialmente meno precoce del cugino inglese, soprattutto i maschi e quindi richiede una insistenza nell'addestramento più lunga e continua. Molti non hanno la pazienza di aspettare e insistere, si innervosiscono, tendono ad accelerare le tappe, poi fanno il danno ed è colpa del cane che è scemo. Ovviamente ci devono essere sempre dei tempi "decenti" di attesa, non si possono aspettare anni per capire cosa può o non può dare il cane.

      Il tutto naturalmente riferito alla media.
      Aggiungerei che secondo me la potenza olfativa del gordon è un'altro dei suoi punti di forza, io la considero mediamente superiore a quella del cugino inglese.

      Cordialmente, Mauro.

      Riguardo alla caccia in montagna , dipende da come la si pratica e su quale selvaggina principalmente,
      a galli va benissimo il gordon , anzi nei cespugliati legnosi, tanto frequentati dai tetraonidi, puo' perfino
      essere un vantaggio, a cotorne e bianche invece il confronto è , a mio avviso, improponibile, in queste
      cacce il setter inglese è il re incontrastato e ritengo incontrastabile. Puo' reggere il confronto il pointer
      specie in appennino.

      Riguardo all'addestramento io invece ho qualche indiretta esperienza diversa , specie con i maschi ,
      oltre al fatto che non siano in genere precoci, ho visto che occorre molta piu' insistenza per mettere nella
      loro capoccia gli insegnamenti e dato che il Gordon è di forte tempra, ho notato che
      sopporta bene le correzioni. In definitiva è soggetto di buona addestrabilità, ma di intensità da commisurarsi
      alla capoccia che indubbiamente è dura, l'alternativa a correzioni "forti" è quella di correzioni molto
      spesso ripetute.
      Va detto che se è tardivo a maturare ha anche una carriera venatoria molto lunga, ne ho visti ancora in perfetta forma oltre i 10 anni
      lucio

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      • Mithril
        ⭐⭐⭐
        • Jan 2007
        • 1297
        • Valstagna, Vicenza, Veneto.
        • Bracco Italiano & Setter Gordon

        #63
        Per l'esperienza che ho io e per quel che vedo nella famiglia di gordon che allevo il problema dell'acqua non è più evidente che in qualsiasi altro cane che ho avuto e sicuramente non lo è tanto da costituire una caratteristica negativa di razza, è vero invece che il problema è di caldo e la necessità di acqua è legata alla refrigerazione e tanto più i soggetti sono alti e pesanti tanto più si acuisce, questo però vale per tutti i cani non esclusi i bracchi che pur a pelo raso soffrono maggiormente il caldo a causa della loro mole. Quando sostengo che la moglie ubriaca........ non si possono avere penso di farlo a ragion veduta, il problema dell'acqua, o meglio della capacità di mantenere l'omeostasi termica sotto sforzo, è indissolubilmente legata alla mole, al mantello, alla velocità e all'impegno nel lavoro. Se andiamo a beccacce in novembre sotto la pioggia magari in montagna a 1000 mt vedremo che la mole non influisce e anche un soggetto pesante lavora a ritmo sostenuto per ore senza flettere e senza dare segni di stanchezza, la sua mole gli conferisce la possibilità di mantenere l'omeostasi senza impiegare energia. Non così se lo portiamo a quaglie in agosto. Tutti sanno che il mantenimento dell'omeostasi è inversamente proporzionale alla mole sia in negativo che in positivo. Per superare il freddo bisogna diventare grossi e viceversa per il caldo, perchè la superfice esposta aumenta col diminuire della taglia e viceversa. Allora il problema della prestazione a temperature diverse da quelle fredde o in condizione di non bagnatura ne costante ne saltuaria si risolve solamente fornendo al cane la difesa più gettonata in natura una riduzione di mole, in altre parole un rapporto peso mole più favorevole.
        Questo significa fare il bene dei cani che devono lavorare, avere buone prestazioni, e ultimo, ma non meno importante, creare un cane adatto a tutti i climi. Con questo non voglio dire che il gordon deve diventare un breton, ma semplicemente che nella selezione è necessario lasciar un po' fare alla natura che se la sa cavare sempre bene.

        Sulla scarsa precocità del gordon mi sento di dissentire, perchè dati personali mi suggeriscono esattamente il contrario, ho avuto cani che a 10 mesi fermavano le brigate di agosto a 30 mt dopo 4 incontri, altri cani che a 14 mesi erano già in grado di tenere tanto da poter servirli starne, beccaccini e fagiani, poi i soggetti non sono tutti uguali, ma questo accade in ogni razza.

        Ivan

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        • Lucio Marzano
          Lo zio
          • Mar 2005
          • 30090
          • chiasso svizzera
          • bracco italiano

          #64
          prendo atto della testimonianza di Ivan riguardo alla precocità della razza , sarebbe interessante sentire anche altre esperienze,
          lucio

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          • Birkenklause77
            Ho rotto il silenzio
            • Jan 2011
            • 38
            • Nave (Brescia)
            • setter gordon

            #65
            Originariamente inviato da Lucio Marzano
            ...Riguardo all'addestramento io invece ho qualche indiretta esperienza diversa , specie con i maschi ,
            oltre al fatto che non siano in genere precoci, ho visto che occorre molta piu' insistenza per mettere nella
            loro capoccia gli insegnamenti e dato che il Gordon è di forte tempra, ho notato che
            sopporta bene le correzioni. In definitiva è soggetto di buona addestrabilità, ma di intensità da commisurarsi
            alla capoccia che indubbiamente è dura, l'alternativa a correzioni "forti" è quella di correzioni molto
            spesso ripetute...

            Ciao Lucio, purtroppo non ho in canile cani che possano smentirti ma se ragiono sui alcuni dei soggetti che ho visto in questi anni e altri che sono nelle mani di pochissimi e iper competenti privati mi sento di dire (opinione personabile e sindacabile) che il gordon può tranquillamente competere con l'inglese nella caccia a cotorne e bianche. se mi dice che i soggetti che lo possono fare sono molto pochi concordo, ma è più corretto dire che mancano i soggetti, non che la razza non ne ha le potenzialità. Ovvio che non si può nemmeno su questo paragonare la selezione fatta negli utlimi decenni sull'inglese e sul gordon. Il primo ha subito in Italia una pesantissima selezione che penso non abbia eguali a livello mondiale, con le conseguenze (positive e negative) che oggi vediamo nella media dei soggetti, il gordon, giocoforza, ha subito una selezione in scala ridotta, anche perchè non è possibile pensare che una selezione fatta su una razza che iscrive 13000 soggetti l'anno possa confrontarsi con quella di una razza che ne conta 300-350. Il confronto tra le capacità venatorie di inglesi e gordon su pari selvaggina e terreni per me rimane solo una questione di mentalità dei soggetti, non di capacità della razza.
            concordo anche con la disamina di Ivan sullo smaltimento del calore e aggiungo che più un soggetto è grande e massiccio (per tutte le razza) più necessita di allenamento per rimanere in forma e quindi paga maggiormante eventuali fermi di attività fisica.
            Cordialmente, Mauro.
            Mauro Silvestri da Brescia.

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            • Volterrani

              #66
              Buongiorno a tutti ;per Lucio Marzano a riguardo della precocità posso fare tre esempi documentati ufficialmente: GAUGUIN 1° ECC. al Derby internaionale davanti a WAYNE von HEIXELBERG, PUCCINI di VELHATRI 1°ECC.CAC libera caccia a starne a NIN a 22 mesi, BELLINI di VELHATRI ECC. a starne in libera a 22 mesi e primo CAC, sempre a starne e in libera, a 26 mesi.Il Derby lo corrono i cani sotto i 24 mesi.Potrei anche fare altri esempi, ma corro il rischio di diventare noioso. Per quanto riguarda l'addestrabilità posso dire,per mia esperienza, il Gordon vuole mano di ferro in guanto di velluto,vuole essere capito e quindi vuole pazienza ma, credo, come tutte le altre razze.Non è un cane testardo,anzi; tutto questo per quanto riguarda i soggetti da me prodotti preparati e condotti; per quanto riguarda gli altri non posso esprimermi poichè non so cosa cisia a monte, ma posso dire di aver visto grandi cani sia in italia che all'estero, ma credo che poco si discostino dai miei perchè io ho riunito nella mia selezione il sangue di BLACK GROUSE, BLACK DEVIL QUASIMODO, BIRD DI BUISSON AU CERF, LAGE DE BRANA attraverso CARRY della VALLE dei GORDON e buon ultimo,ma non certo per qualità NERAC du GRAND VALY. Visti i risultati credo che la selezione sia abbastanza riuscita.Un saluto Fulvio

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              • Lucio Marzano
                Lo zio
                • Mar 2005
                • 30090
                • chiasso svizzera
                • bracco italiano

                #67
                e mi pareva, mai fare critiche, bisogna sempre e solo fare elogi,(questo succede per tutte le razze sia ben chiaro)
                il gordon è il cane ideale per bianche e coturnici, precocissimo, di facile addestramento, non soffre la sete né il caldo , va benissimo per taglia e peso .....ma se ne iscrivono 350, se é tutto perfetto spiegatemi il perché di questa scarsissima diffusione
                lucio

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                • Mithril
                  ⭐⭐⭐
                  • Jan 2007
                  • 1297
                  • Valstagna, Vicenza, Veneto.
                  • Bracco Italiano & Setter Gordon

                  #68
                  Originariamente inviato da Lucio Marzano
                  e mi pareva, mai fare critiche, bisogna sempre e solo fare elogi,(questo succede per tutte le razze sia ben chiaro)
                  il gordon è il cane ideale per bianche e coturnici, precocissimo, di facile addestramento, non soffre la sete né il caldo , va benissimo per taglia e peso .....ma se ne iscrivono 350, se é tutto perfetto spiegatemi il perché di questa scarsissima diffusione
                  Io parlo dei cani che allevo e credo di avere cognizione di causa circa le linee che ha già citato il Dott. Volterrani perchè costituiscono la stretta base genetica dei miei gordon. Su tutti gli altri non mi pronuncio nè per critiche nè per lodi, anche perchè non lo ritengo eticamente corretto da parte di un allevatore.
                  Ci penserà il mondo dei cinofili e degli amatori a emanae le dovute sentenze.
                  Sul piano generale è semmai mio compito intervenire quando si sciorinano infondati luoghi comuni che non costituiscono esclusive pecche di razza, ma corrispondono a specifiche situazioni riconducibili o a singoli soggetti o a frange circoscritte di popolazione che per scelta o per imperizia allevatoriale mostrano comportamenti o costituzioni che in qualche modo deviano dal generale concetto di efficenza ed efficacia a caccia o alle prove.
                  Almeno da parte mia sono ben lungi da difendere a spada tratta il gordon dalle dovute critiche e non so quante volte ho scritto e dichiarato che alcune fisime che affliggono gli amatori di questa razza in definitiva nuociono più della "tempesta".
                  Detto questo però penso che sia anche doveroso riconoscere che con i numeri di soggetti da LAVORO che si iscrivono in Italia e nel mondo i risultati ottenuti da questa razza, da un punto di vista del successo zootecnico, non sono affatto inferiori a quelli di razze ben più di moda.

                  Ivan

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                  • Lucio Marzano
                    Lo zio
                    • Mar 2005
                    • 30090
                    • chiasso svizzera
                    • bracco italiano

                    #69
                    Ivan sai perfettamente che lo stesso discorso lo faccio sul bracco italiano, dove quando faccio critiche sono additato dai braccofili come
                    una specie di traditore della razza.
                    Sono daccordissimo che il Gordon ha grosse qualità, ma se trova un così scarso riscontro, sarebbe il caso di fare delle analisi delle cause,
                    non di dire tutto va bene, perché evidentemente qualcosa che non va c'é se si é arrivati ad un così basso numero di iscritti e questo partendo da iscrizioni oltre i 1000 soggetti fino a pochi anni fa.
                    Un discorso critico , che prescinda dai singoli esempi è costruttivo mentre èdistruttivo dire così come é va benissimo, alla fine ci si ritrova in 4 amici al bar, come nella famosa canzone.
                    lucio

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                    • Jodler
                      ⭐⭐
                      • Dec 2009
                      • 243
                      • Sicilia
                      • Setter Inglese Setter Gordon

                      #70
                      Originariamente inviato da Mithril
                      .......... alcune fisime che affliggono gli amatori di questa razza in definitiva nuociono più della "tempesta".
                      Detto questo però penso che sia anche doveroso riconoscere che con i numeri di soggetti da LAVORO che si iscrivono in Italia e nel mondo i risultati ottenuti da questa razza, da un punto di vista del successo zootecnico, non sono affatto inferiori a quelli di razze ben più di moda.

                      Ivan
                      A tutti buon pomeriggio. Ho letto attentamente tutta la discussione e ringrazio Petrella per l'imput iniziale. Volevo intervenire in difesa dei Setter Gordon, che prediligo ed amo, contro il grosso bagaglio di pregiudizi che nel corso degli anni questa razza è costretta a sopportare. E' una zavorra che comunque non ha impedito successi e lusinghiere aspettative future per quei pochi ( Si, pochi ! Meglio cosi !) che si sono dedicati e si dedicano alla selezione del SETTER GORDON DA LAVORO attraverso la creazione di " famiglie " con caratteristiche peculiari ben distinte. Volevo fare la difesa ma vedo che di avvocati difensori, bravissimi e più competenti di me, il Setter Gordon ne ha parecchi e la cosa mi
                      conforta, non tanto per me personalmente ma per i miei nipoti ai quali sto inculcando l'amore ed il privilegio di andare a caccia coi Setters Gordon.
                      Concordo sulla alta percentuale di successi in rapporto al numero delle iscrizioni 350. Percentuale che acquista maggior significato se si decurta, come si deve, il numero di 350 di quella grossa fetta di soggetti che vanno ad allietare la solitudine di alcuni finendo per prediligere i divani piuttosto che i fagiani.
                      Per Lucio. Io abito nella punta Sud della Sicilia, a 10 Km in linea d'aria da Capo Passero, vado a caccia in collina (max 700 metri slm) e ci vado coi Gordon. Posso testimoniare che non soffrono il caldo più di quanto non lo soffrano le altre razze e noi stessi. Basta andare ( a cotorni ) nelle ore meno calde e con la borraccia piena d'acqua, meglio se con due. La stessa cosa fanno quelli che usano bracchi italiani,spinoni,kurzhaar,setter Laverack. Il loro lavoro è costante,efficace e redditizio. Accade frequente che sia il Cacciatore a stancare prima.
                      Altra testimonianza: Il maschio di 6 anni (nato il 20.8.2004) Gigo del Castellare figlio del riproduttore selezionato Puccini di Velhatri e di Tosca des Monts Brumeux ha fermato (a lungo ed in stile) la sua prima beccaccia al primo incontro a 15 mesi ( non poteva farlo prima perchè da noi le beccacce arrivano a nov/dic); da allora non ha più smesso. E le cerca intendiamoci non le ferma solo se le incontra per caso. La stessa cosa fa la femmina Ina del Castellare ( Crack x Diana ) che ho prelevato a tre anni già completa di ferma,consenso,riporto. Sono entrambi ottimi beccacciai e ottimi anche sulle coturnici compatibilmente con la progressiva rarefazione di questa meravigliosa specie. Il piccolo Iron Duke delle Cinque Anatre, nipote di Puccini di Velhatri per parte di padre e di Urlo del Castellare per parte di madre (per nominare solo i maschi !) ha ancora 10 mesi ma dà segni inequivocabili di ottima riuscita sul LAVORO. Per chi li misura a chili devo dire che pesa già 23 Kg, non è obeso,anzi asciutto e muscoloso, molto vivace e sa inserirsi benissimo nell'ambiente. Non ha ancora fatto il suo ingresso in società, aspetta di compiere un anno il prossimo 28 maggio...ma vi assicuro che è un bell'esemplare.
                      Cordialità
                      Giuseppe
                      giuseppe di lorenzo del castelluccio
                      --------------------------------------------------
                      credo nel sole anche di notte

                      Commenta

                      • Mithril
                        ⭐⭐⭐
                        • Jan 2007
                        • 1297
                        • Valstagna, Vicenza, Veneto.
                        • Bracco Italiano & Setter Gordon

                        #71
                        Originariamente inviato da Lucio Marzano
                        Ivan sai perfettamente che lo stesso discorso lo faccio sul bracco italiano, dove quando faccio critiche sono additato dai braccofili come
                        una specie di traditore della razza.
                        Sono daccordissimo che il Gordon ha grosse qualità, ma se trova un così scarso riscontro, sarebbe il caso di fare delle analisi delle cause,
                        non di dire tutto va bene, perché evidentemente qualcosa che non va c'é se si é arrivati ad un così basso numero di iscritti e questo partendo da iscrizioni oltre i 1000 soggetti fino a pochi anni fa.
                        Un discorso critico , che prescinda dai singoli esempi è costruttivo mentre èdistruttivo dire così come é va benissimo, alla fine ci si ritrova in 4 amici al bar, come nella famosa canzone.
                        Altrettanto chiaramente tu sai che la ricetta per scongiurare la formula dei 4 amici al bar è selezionare senza remore per la caccia, e in controtendenza al pensiero di molti estimatori della razza io sono contrario alla creazione della nicchia, mi piace pensare che i miei sforzi di allevatore finalizzano il desiderio di poter esibire semplicemente cani che tutti dico tutti vorrebbero portare a caccia in virtù della loro affidabilità, ubbidienza, stile e potenza. Non deve esistere il concetto di categoria minore, i miei cani prima di essere gordon sono dei cani da ferma e non voglio sconti su questo piano, non devono esserci scuse, la categoria delle macchine d'epoca o della cinquecento fiat nei rally non mi appartiene e non appartiene al gordon. Francamente penso che questa sia l'unica via per uscire dall'incubo dei 4 amici al bar.

                        ivan

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                        • Birkenklause77
                          Ho rotto il silenzio
                          • Jan 2011
                          • 38
                          • Nave (Brescia)
                          • setter gordon

                          #72
                          Originariamente inviato da Jodler
                          A tutti buon pomeriggio. Ho letto attentamente tutta la discussione e ringrazio Petrella per l'imput iniziale. Volevo intervenire in difesa dei Setter Gordon, che prediligo ed amo, contro il grosso bagaglio di pregiudizi che nel corso degli anni questa razza è costretta a sopportare. E' una zavorra che comunque non ha impedito successi e lusinghiere aspettative future per quei pochi ( Si, pochi ! Meglio cosi !) che si sono dedicati e si dedicano alla selezione del SETTER GORDON DA LAVORO attraverso la creazione di " famiglie " con caratteristiche peculiari ben distinte. Volevo fare la difesa ma vedo che di avvocati difensori, bravissimi e più competenti di me, il Setter Gordon ne ha parecchi e la cosa mi
                          conforta, non tanto per me personalmente ma per i miei nipoti ai quali sto inculcando l'amore ed il privilegio di andare a caccia coi Setters Gordon.
                          Concordo sulla alta percentuale di successi in rapporto al numero delle iscrizioni 350. Percentuale che acquista maggior significato se si decurta, come si deve, il numero di 350 di quella grossa fetta di soggetti che vanno ad allietare la solitudine di alcuni finendo per prediligere i divani piuttosto che i fagiani.
                          Per Lucio. Io abito nella punta Sud della Sicilia, a 10 Km in linea d'aria da Capo Passero, vado a caccia in collina (max 700 metri slm) e ci vado coi Gordon. Posso testimoniare che non soffrono il caldo più di quanto non lo soffrano le altre razze e noi stessi. Basta andare ( a cotorni ) nelle ore meno calde e con la borraccia piena d'acqua, meglio se con due. La stessa cosa fanno quelli che usano bracchi italiani,spinoni,kurzhaar,setter Laverack. Il loro lavoro è costante,efficace e redditizio. Accade frequente che sia il Cacciatore a stancare prima.
                          Altra testimonianza: Il maschio di 6 anni (nato il 20.8.2004) Gigo del Castellare figlio del riproduttore selezionato Puccini di Velhatri e di Tosca des Monts Brumeux ha fermato (a lungo ed in stile) la sua prima beccaccia al primo incontro a 15 mesi ( non poteva farlo prima perchè da noi le beccacce arrivano a nov/dic); da allora non ha più smesso. E le cerca intendiamoci non le ferma solo se le incontra per caso. La stessa cosa fa la femmina Ina del Castellare ( Crack x Diana ) che ho prelevato a tre anni già completa di ferma,consenso,riporto. Sono entrambi ottimi beccacciai e ottimi anche sulle coturnici compatibilmente con la progressiva rarefazione di questa meravigliosa specie. Il piccolo Iron Duke delle Cinque Anatre, nipote di Puccini di Velhatri per parte di padre e di Urlo del Castellare per parte di madre (per nominare solo i maschi !) ha ancora 10 mesi ma dà segni inequivocabili di ottima riuscita sul LAVORO. Per chi li misura a chili devo dire che pesa già 23 Kg, non è obeso,anzi asciutto e muscoloso, molto vivace e sa inserirsi benissimo nell'ambiente. Non ha ancora fatto il suo ingresso in società, aspetta di compiere un anno il prossimo 28 maggio...ma vi assicuro che è un bell'esemplare.
                          Cordialità
                          Giuseppe
                          Caro Giuseppe, sposo le tue parole relative al discorso generale sul gordon, per le esperienze personali ovviamente non posso testimoniare a favore non avendo mai visto i tuoi soggetti ma so che sei un esperto estimatore della razza e dunque le tue afermazioni sono certamente veritiere.
                          Mauro


                          Originariamente inviato da Mithril
                          Altrettanto chiaramente tu sai che la ricetta per scongiurare la formula dei 4 amici al bar è selezionare senza remore per la caccia, e in controtendenza al pensiero di molti estimatori della razza io sono contrario alla creazione della nicchia, mi piace pensare che i miei sforzi di allevatore finalizzano il desiderio di poter esibire semplicemente cani che tutti dico tutti vorrebbero portare a caccia in virtù della loro affidabilità, ubbidienza, stile e potenza. Non deve esistere il concetto di categoria minore, i miei cani prima di essere gordon sono dei cani da ferma e non voglio sconti su questo piano, non devono esserci scuse, la categoria delle macchine d'epoca o della cinquecento fiat nei rally non mi appartiene e non appartiene al gordon. Francamente penso che questa sia l'unica via per uscire dall'incubo dei 4 amici al bar.

                          ivan
                          Direi che su questo pensiero mi trovi pienamente d'accordo.

                          Per Lucio. La disamina dei motivi per cui il gordon non trova terreno fertile la possiamo fare tutti assieme se ti fa piacere. Inizia tu a dirci quali sono le cause secondo te del perchè il gordon non è così apprezzato e se parli per esperienza personale, indiretta o altro, poi noi ti seguiamo in funzione di ciò che conosciamo e di ciò che viviamo con le nostre esperienze.
                          Mauro.
                          Mauro Silvestri da Brescia.

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                          • Lucio Marzano
                            Lo zio
                            • Mar 2005
                            • 30090
                            • chiasso svizzera
                            • bracco italiano

                            #73
                            Per Lucio. La disamina dei motivi per cui il gordon non trova terreno fertile la possiamo fare tutti assieme se ti fa piacere. Inizia tu a dirci quali sono le cause secondo te del perchè il gordon non è così apprezzato e se parli per esperienza personale, indiretta o altro, poi noi ti seguiamo in funzione di ciò che conosciamo e di ciò che viviamo con le nostre esperienze.
                            io con i Gordon ho solo esperienze indirette, cioé la visione di soggetti di amici o conoscenti , personalmente non ne ho mai posseduti o utilizzati.
                            Ricordo bene pero' come in passato fossero percentualmente
                            molto piu' diffusi ed apprezzati di oggi specie nella bassa padana.
                            Le cause della scarsa diffusione , non le ho con certezza, posso fare delle supposizioni e deduzioni ed in merito sarebbe molto interessante leggere il parere di chi li utilizza.
                            Personalmente credo che abbia avuto una forte influenza negativa
                            la rarefazione degli ambienti umidi, dove il Gordon è tradizionalmente soggetto di assoluta eccellenza.
                            Indubbiamente la "stazza" non lo favorisce (come non favorisce tutte le razze di forti dimensioni relative) si veda il grande successo sia del setter inglese, che ha assunto dimensioni medie molto ridotte sia del Breton che è la seconda razza del gruppo 7, evidentemente qui i fattori sono "logistici" e non venatori . La scarsa presenza alle prove- e il conseguente scarso rilievo sulla stampa specializzata- che checché se ne dica , sono un veicolo propagandistico importante,
                            la relativa difficoltà di trovare cuccioli e la diffusione di linee di sangue non sufficientemente testate riguardo agli aspetti venatori.
                            Ma ripeto, mi aspetto lumi da chi la razza la "vive" in pratica.

                            Mauro.
                            lucio

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                            • ginger
                              ⭐⭐⭐
                              • Feb 2011
                              • 5173
                              • calabria
                              • SETTER INGLESE

                              #74
                              Originariamente inviato da Mithril
                              Altrettanto chiaramente tu sai che la ricetta per scongiurare la formula dei 4 amici al bar è selezionare senza remore per la caccia, e in controtendenza al pensiero di molti estimatori della razza io sono contrario alla creazione della nicchia, mi piace pensare che i miei sforzi di allevatore finalizzano il desiderio di poter esibire semplicemente cani che tutti dico tutti vorrebbero portare a caccia in virtù della loro affidabilità, ubbidienza, stile e potenza. Non deve esistere il concetto di categoria minore, i miei cani prima di essere gordon sono dei cani da ferma e non voglio sconti su questo piano, non devono esserci scuse, la categoria delle macchine d'epoca o della cinquecento fiat nei rally non mi appartiene e non appartiene al gordon. Francamente penso che questa sia l'unica via per uscire dall'incubo dei 4 amici al bar.

                              ivan
                              A volte è meglio avere pochi cani ma tipici ,che una miriade di cani dove il 70 per cento è lontano 1000 kilometri dallo standard,che dovrebbe essere Bibbia

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                              • Lucio Marzano
                                Lo zio
                                • Mar 2005
                                • 30090
                                • chiasso svizzera
                                • bracco italiano

                                #75
                                Lo standard , secondo me , non è "la Bibbia" , ma solo l'ultima
                                versione ufficiale delle caratteristiche morfologiche e di lavoro desiderate.
                                Se scorrete gli standard infatti vedrete che praticamente
                                tutti sono stati aggiornati molte volte dalla comparsa della prima stesura.
                                lucio

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