fucili perazzi

[biagio donadio]

seguivo in tv, le finali di lonato mi chiedevo da dove deriva il sucesso dei suddetti fucili.

[osg1959]

Prima di tutto dalle braccia del tiratore, poi dalla bonta del "ferro" da tiro.
Saluti

[heavy duty]

seguivo in tv, le finali di lonato mi chiedevo da dove deriva il sucesso dei suddetti fucili.

Mahh, non si capisce con esattezza; a detta di tutti, pero', hanno proprio una marcia in piu'!!!![fiuu]

[Fiore]

Ciao,

indubbiamente le braccia e la capacità del tiratore....
Io ho un MX2000 che credo non cambierò più!
ho avuto pure un 682 e un DT10 ma nessuno dei due mi ha dato le stesse soddisfazioni del perazzi,
secondo la mia poca esperienza i Perazzi hanno una maggiore fluidità mentre i beretta mi sembrano più rigidi.

ciao

[Super 90]

si però fa fucili che arrivano anche 60.000 euro e non so cosa abbiano di tanto speciale a parte legni finiture ecc.....

[Valerio Migratoria]

seguivo in tv, le finali di lonato mi chiedevo da dove deriva il sucesso dei suddetti fucili.

Parlare del Mx 8 ( Mexico ’68) Perazzi non è facile perché non ha una dote particolare per cui differisce da altri grandi fucili bensì alla base progettuale ci sono tutta una serie di accorgimenti che ne fanno un’arma unica universalmente presente in tutti i campi da tiro a volo.
Con questo spirito analitico consideriamo la meccanica degna di nota non soltanto la perfetta basculatura ma anche per la geniale ed elementare batteria smontabile a mano, per la sofisticata foratura delle canne, per il monogrillo veloce e sicuro ( velocità di percussione di circa 2,9 millesimi di secondo contro i 4 millesimi delle migliori batterie caricate da molle a spirale, unica eccezione il Premier IAB di scuola Zanotti che, pur avendo molle a spirale, ha tempo di percussione appena più veloce del Perazzi) e per la bindella che assicura una forte dispersione del calore.
Una autorevole rivista statunitense disse di questo fucile che “arriva alla bellezza attraverso la semplicità” ed in effetti se analizziamo le soluzioni meccaniche non possiamo che essere d’accordo.
L’Mx8 bascula su semiperni laterali ed è provvisto di due coppie di ramponi distanziati ricavati sui fianchi laterali del monobloc di culatta: La coppia dei ramponi anteriori agiscono sui due semiperni, mentre la coppia dei ramponi posteriori “lavorano” appoggiandosi sulle controspalle ricavate internamente ai fianchi di basculla. Quando il fucile è chiuso queste controspalle si incastrano con precisione nei recessi esistenti tra il primo ed il secondo rampone. Quindi, quando il fucile spara, la forza che tende a distaccare le canne dal piano di basculla trovano l’opposizione non soltanto dai semiperni anteriori ma anche dai robusti ramponi posteriori che contrastano tale forza su tutto il piano dei fianchi della bascula. L’azione di rotazione delle canne è efficacemente contrastata da un tassello a forma di H azionato dalla chiave che blocca i due ramponi posteriori: Questa chiusura, certamente non ideata da Perazzi ma mutuata dalle esperienze di armaiolo celebri come Purdey, Woodward, Francotte, Lebeau-Courally è in grado di conferire all’arma una longevità necessaria ad un attrezzo sportivo che deve sparare milioni di colpi. Oltre a ciò consente di avere una bascula bassa di spalla per non appesantire l’ottimo disegno costruttivo del fucile.
La bascula del Perazzi infatti misura mm.62 dalla testa al petto con spalle laterali di soli mm.30; la lunghezza del piano è di mm.54, larghezza del petto mm.44 e larghezza della base del monobloc di culatta di mm.34.
Efficientissimi risultano gli estrattori automatici che asservono le canne di solito forate a 18,4 mm provviste di bindella da 11mm. e bindellini laterali. Le canne di solito recando la dicitura Acciaio Special però è noto che, soprattutto nei MAP, la Perazzi adottasse esclusivamente acciaio Boheler, Cogne o Bofors al nichel cromo manganese con caratteristiche di carico di rottura di 110, di snervamento di 90 e di resistenza a flessione di 55 Kg/mmq e con allungamento valutabile al 12%.
I coni di strozzatura risultano lunghi ed appena superiori a 40mm con un tratto cilindrico di bocca intorno ai 30mm , il tutto per assicurare rosate con bassa dispersione e regolare distribuzione ma soprattutto per ridurre il rinculo dell’arma.
Provando la bilanciatura dell’arma vedremo che essa avrà il centro di gravità all’altezza dei semiperni di cerniera come nella migliore scuola armiera europea.
Tutto questo ha fatto si che un’arma progettata ormai 50 anni fa sia ancora sulla breccia restando un classico funzionale difficilmente superabile in affidabilità, rendimento ed estetica.

[ducadelo]

dimentichi l'apporto fondamentale di ivo fabbri alla progettazione

[Valerio Migratoria]

dimentichi l'apporto fondamentale di ivo fabbri alla progettazione

Sapevo di una collaborazione fra Ennio Mattarelli tiratore e rappresentante della Baschieri e Pellagri e Daniele Perazzi che portò alla costruzione di un fucile H&H da parte di Perazzi con cui Mattarelli vinse le Olimpiadi di Tokio ... a molti tiratori di piattello rimase impresso nella mente la misura dei 28 cm dalla culatta ove bilanciava il fucile ...... discendendente di tale fucile fù l'SC1( Sovrapposto Competizione 1 ) nelle varie versioni Trap, Skeet, piccione e caccia .... di Ivo Fabbri sapevo che il Perazzi fu socio fondando nel 1964 la Perazzi e Fabbri che si sciolse l'anno successivo .......Ivo Fabbri propose la società al Perazzi al 50 % ma il Perazzi non ebbe mai da copiare da Fabbri .... fu il Fabbri a riconoscere a Daniele Perazzi le capacità di disegnare la meccanica e di saper lavorare le armi per aver maturato esperienza prima dal noto artigiano di Brescia Peverelli che costruiva prettamente doppiette e per aver acquisito in seguito esperienza nella linea di assemblaggio degli automatici Franchi ....alla realizzazione della Manifattura Armi Perazzi pare abbia contribuito con fondi tale dott. Pasquale ai tempi Presidente della Federcalcio e appassionato frequentatore dei campi di tiro a volo ... di più non so ....

[ducadelo]

ivo fabbri collaborò per un paio d'anni con perazzi per progettare ed industrializzare il sovrapposto tipo boss, non è un boss puro perchè ci sono delle modifiche alla ramponatura ed agli estrattori, dalla collaborazione perazzi - fabbri sono nati i sovrapposti perazzi tipo boss, c'è anche l'apporto valido di mattarelli alla nascita.
se noti i fabbri che sono ad un livello superiore ai perazzi sono simili come bascula ai perazzi

[ALESSANDRO]

[;)] Comunque qualche vittoria l'hanno ottenuta anche con i beretta
trap femminile, skeet maschile, no?
e mi sembrava di aver visto anche qualche renato gamba?
Invece ALMAKTOUN lo skettista degli emirati, aveva una doppietta
penso rizzini, con una bindella da double trap! E' arrivato ultimo!

[orione]

Sottoscrivo tutto quanto affermato da Valerio.
So che i Perazzi sono animati da molle a balestra appositamente prodotte per quei fucili, con particolari caratteristiche tecniche per quelli destinati alle competizioni d’un certo livello.<O:p
●Una autorevole rivista statunitense disse di questo fucile che “arriva alla bellezza attraverso la semplicità”.
Definizione che allude al connubio forma – funzione (v. Bauhaus), non sempre possibile, né agevole; essa è quanto mai felice e sempre valida, non solo per i Perazzi.<O:p</O:p
●Prima di tutto dalle braccia del tiratore.
E’ indubbio. Però, chi affiderebbe una Ferarri ad un modesto pilota, per gareggiare in un Gran Premio?<O:p</O:p

[ducadelo]

su armi e tiro armi magazine di quest'anno c'era un articolo su ivo fabbri ed i suoi fucili, il primo perazzi fù una rivisitazione del lebeau-corally

[pepponi marco]

ciao io possiedo i seguenti fucili da tiro beretta 682s,beretta ase gold, rizzini premier e perazzi mx8, non sono in grado di dare pareri riguardo la costruzione delle armi ossia quale fucile e meno soggetto a rotture ecc.ma vi posso dare solo giudizi prettamente tiravolistici e anche se ho avuto diversi problemi di natura meccanica appena acquistata l'arma e poi risolti inviando l'arma in fabbrica, il perazzi e' imbattibile, anche quando non sono in forma perfetta riesco ad uscire dalla pedana con 19-20 cosa che purtroppo non riesco a fare con gli altri e sopratutto con il fucile che amo di piu' che e' ase gold. sparando con il perazzi hai la senzazione di essere sempre in linea perfetta con il piattello, il tutto scaturito da brandeggio ottimo e perfetto rinculo in asse del fucile.anche il rizzini che reputo un ottimo fucile in rapporto al prezzo mi ha dato notevoli soddisfazioni, ma facendo due seri di fila mi segna la spalla,sicuramente per via del peso.un fucile da me reputato superiore al perazzi e' il contento ma purtroppo non esiste piu' chi lo costruisce,come reputo ottima arma il daytona della gamba, e secondo me non ha avuto il successo che avrebbe meritato. come allori olimpici, mondiali ed europei anche i fucili beretta hanno il loro ricco palmares, sta di fatto che negli anni ottanta hanno vinto tutto quello che era possibile vincere.
un saluto marco

[orione]

facendo due seri di fila mi segna la spalla,sicuramente per via del peso.
come allori olimpici, mondiali ed europei anche i fucili beretta hanno il loro ricco palmares, sta di fatto che negli anni ottanta hanno vinto tutto quello che era possibile vincere.

●La causa non è il peso…
●Qualche anno fa, lessi che i nostri nazionali del tiro si ribellarono all’imposizione dei Beretta come fucili ufficiali, rivendicando il diritto d’optare per i Perazzi ed altri.<O:p</O:p

[G.G.]

Ho sparato con i Beretta S58, S680 (moltissimo), S682 ed SO4, ma i punteggi più costanti, quelli che hanno un significato, li ho fatti tutti con il Perazzi SC1, sovrapposto col quale ho sparato il mio primo piattello nell'agosto 1979 e l'ultimo (ad oggi) due domeniche fa.

Il sovrapposto Perazzi, ha tre vantaggi che non hanno confronti con altri fucili:

- Rinculo modesto e frazionato con pochissimo rilevamento.
- Grande scorrevolezza sui laterali più difficili, un traino perfetto che rende il movimento fluido e molto rapido, ma senza portare mai a strappare.
- Una resa funzionale sia meccanica che balistica eccellente.

Le rosate di prima e seconda canna del mio MAP Ithaca SC1 del 1968, con 7,5 e 11 decimi, non danno scampo a nessun piattello in rosata entro i 38 metri.

Cordialità
G.G.