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Salve a tutti,
mi accingo a preparare delle cartucce da utilizzare quest'anno in appostamento con la carabina cal 30-06 bolt.action con canna da 61 cm per cinghiali, ed ho acquistato delle palle da 165 gr nosler accubond.
premettendo che sono in possesso di polvere N 140, qualcuno mi sa dare un consiglio, magari già collaudato sono nuovo a questo tipo di ricarica.
Salve a tutti,
mi accingo a preparare delle cartucce da utilizzare quest'anno in appostamento con la carabina cal 30-06 bolt.action con canna da 61 cm per cinghiali, ed ho acquistato delle palle da 165 gr nosler accubond.
premettendo che sono in possesso di polvere N 140, qualcuno mi sa dare un consiglio, magari già collaudato sono nuovo a questo tipo di ricarica.
Col 30.06 puoi partire con un dosaggio di N-140 da 48 grs ed azzerare a 100 m., salvo che non prendi i porci al 'pascolo', ma mi sembra abbastanza difficile.
Una B.A. secondo me è poco indicata per i suidi.
L'accubond non mi sembra il massimo per i cinghiali, io prefeirei una normale soft point americana: sierra, hornady spire point, speer boat tail ecc...
Salve a tutti,
mi accingo a preparare delle cartucce da utilizzare quest'anno in appostamento con la carabina cal 30-06 bolt.action con canna da 61 cm per cinghiali, ed ho acquistato delle palle da 165 gr nosler accubond.
premettendo che sono in possesso di polvere N 140, qualcuno mi sa dare un consiglio, magari già collaudato sono nuovo a questo tipo di ricarica.
La combinazione calibro arma è perfetta per tirare con un saldo appoggio fino a circa 250 metri, senza troppi problemi.
La palla Nosler Accubond, col suo nucleo saldato chimicamente al mantello, è precisa, ma un po' dura e tenace, quindi il colpo deve essere piazzato con precisione in un punto vitale dell'animale.
Sui cinghiali alla posta, per i quali non vado troppo per il sottile in quanto a etica e eleganza, se la carabina spara con ottima precisione e sono certo di piazzare bene la palla, allora miro alla testa, esattamente nella zona dietro e appena sotto l'attaccatura dell'orecchio.
E' una tecnica appresa in Ungheria, sempre micidiale e che non rovina la carne della preda.
In bossoli 30-06, sempre completamente ben ricalibrati anche se nuovi e controllati e uniformati nella lunghezza col case trimmer, può caricare con un innesco Large Rifle (preferirei i Federal 210 oppure i CCI 200) 48,5-50,0 grani di VV N-140, lasciando la cartuccia finita a 84,0 mm.
Proverei dosaggi differenziati di 0,5 grani, in serie di 3 cartucce ognuno, per individuare la dose più precisa nella sua carabina.
Trovata questa prima indicazione, potrà lavorare centellinando la polvere e facendo piccole variazioni sulla OAL, per cercare una ottimizzazione perfetta della precisione.
Pur essendo uso diffuso utilizzare la ricalibratura del solo colletto, per cartucce da caccia che devono lavorare, preferisco sempre la ricalibratura "Full Lenght".
Quando avrà terminato la VV N-140, provi la VV N-550, avrà nel 30-06 in carabina Bolt Action, delle prestazioni dinamiche imbattibili con palle da 150 a 180 grani.
Cordialità
G.G.
Some people hear their own inner voices with great clearness and they live by what they hear. Such people become crazy, or they become legends. </O:p
A proposito di 30-06 qualche giorno fa comprai delle Hornady 165 grn SPBT Interlock, desideravo delle Accubond o Interbond, mi sono confuso coi nomi e ho preso queste, qualcuno le conosce, si possono usare a cinghiali?
A proposito di 30-06 qualche giorno fa comprai delle Hornady 165 grn SPBT Interlock, desideravo delle Accubond o Interbond, mi sono confuso coi nomi e ho preso queste, qualcuno le conosce, si possono usare a cinghiali?
La Hornady Spire Point Boat Tail, è una palla classica di tipo soft point, prodotta da decenni.
E' eccellente per la caccia, perfetta in un calibro di media potenza come il 30-06, ... a mio avviso è molto meglio che tu abbia preso queste piuttosto che le Interbond.
Cordialità
G.G.
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Grazie per le rassicurazioni, vuol dire che farò qualche prova con Norma 204 fino a trovare qualcosa di buono da utilizzare sul terreno di caccia.
Ho dato un occhiata al mio vecchio database ed ho diverse prove con la Norma 204.
Prova la Norma 204 in 30-06 sotto alla palla da 165 grani, in dosaggi da 58,5 a 60,2 (MAX) grani.
Le velocità andranno da 850 a circa 875 m/s.
La dose massima, pur non essendo esagerata è davvero massima e da raggiungere per gradi con una certa attenzione al monitoraggio dei segni pressori.
Cordialità
G.G.
Some people hear their own inner voices with great clearness and they live by what they hear. Such people become crazy, or they become legends. </O:p
La Hornady Spire Point Boat Tail, è una palla classica di tipo soft point, prodotta da decenni.
E' eccellente per la caccia, perfetta in un calibro di media potenza come il 30-06, ... a mio avviso è molto meglio che tu abbia preso queste piuttosto che le Interbond.
Cordialità
G.G.
Premetendo che a mio avviso, invece, sarebbbe stato molto meglio il contrario, vorrei capire cosa avrebbero di meglio delle fragili e normalissime palle soft point come le Spire point rispetto ad una palla ben più evoluta come l'interbond che, torno a dirlo per l'enesima volta, come tutte le bonded, fa assai meglio il suo mestiere di qualsiasi altra soft point tradizionale.
Premetendo che a mio avviso, invece, sarebbbe stato molto meglio il contrario, vorrei capire cosa avrebbero di meglio delle fragili e normalissime palle soft point come le Spire point rispetto ad una palla ben più evoluta come l'interbond che, torno a dirlo per l'enesima volta, come tutte le bonded, fa assai meglio il suo mestiere di qualsiasi altra soft point tradizionale.
Che una bonded "faccia meglio il suo mestiere" rispetto ad una delle palle da caccia più conosciute ed usate al mondo, come la Hornady SP Interlock è un'affermazione troppo generica; buttata lì così non convince ed infatti nel caso specifico della caccia d'attesa al cinghiale, è addirittura sbagliata.
Nel thread, si parla di caccia all'aspetto, il tiro avverrebbe a fermo su cinghiali nostrani; animali di mole solo media, a pelle tenera e non troppo tenaci neppure di strutture muscolo scheletriche.
Questo cosa presuppone?
Che una palla piuttosto rigida, tenace e non deformabilissima, su questa preda, col 30-06 e soprattutto in tiri che possono avvenire oltre i 200 metri possa non lavorare a sufficienza, anzi direi che in alcuni anni di esperienza è già accaduto che abbia lavorato come una punta da trapano.
Forse non è stato neppure un caso che in un mio post precedente, a proposito di questa precisa situazione e dell'utilizzo della Accubond, abbia consigliato, precisione permettendo, un tiro non alla solita area vitale cardiaca/polmonare, ma ad un distretto vitale più sensibile, come il rachide cervicale, con interessamento diretto del SNC.
Tiro che quando ben eseguito fulmina sul posto la preda, a prescindere dalla palla.
La Nosler Accubond è una eccellente palla, dura e tenace e precisa, elettivamente dedicata a prede coriacee e voluminose come cervi, palanconi o cinghiali balcanici, prede con massa in cui essa possa "lavorare" correttamente su tramiti lunghi e su tessuti tenaci, anche in un incontro con ossa portanti robuste.
Sul nostro cinghialotto nazionale che in una media calcolata è appena 50 chili, ma sopporta bene le ferite, l'utilizzo di una palla così dura è errato!
Il risultato, pur non disastroso, sarà spesso quello di non fermare sempre sul posto le prede.
In merito alla Hornady Spire Point; si deve rilevare che questa palla è tuttaltro che banale, infatti esiste immutata da molti decenni ed è stata ed è tuttora scelta da migliaia di cacciatori entusiasti, nonchè dalla Norma, per il caricamento interno di moltissimi calibri da caccia, Weatherby inclusi.
Le palle strutturate e dure, non troppo deformabili, non sono in assoluto "migliori" delle vecchie soft point, classiche.
Queste vecchie palle classiche, impostano la loro deformabilità (sempre maggiore) solo sullo spessore graduale del mantello e sulla lega di piombo più o meno antimoniato del nucleo, ma vengono calibrate per lavorare egregiamente su animali a palle tenera, in calibri classici e non velocissimi ed a distanze standard per la caccia a palla, individuabili sui 200 metri.
L'Accubond, in una simile situazione, la troverei ottima per il capriolo nella caccia di selezione all'aspetto, dove con la sua struttura dura, pur se efficace, limiterebbe positivamente i danni alla carne edibile del piccolo cervide di appena 25 kg, sul quale scaricherebbe tuttavia abbastanza energia per un arresto rapidissimo.
[QUOTE=G.G.;475458]Ho dato un occhiata al mio vecchio database ed ho diverse prove con la Norma 204.
Prova la Norma 204 in 30-06 sotto alla palla da 165 grani, in dosaggi da 58,5 a 60,2 (MAX) grani.
Le velocità andranno da 850 a circa 875 m/s.
La dose massima, pur non essendo esagerata è davvero massima e da raggiungere per gradi con una certa attenzione al monitoraggio dei segni pressori.
Cordialità
G.G.[/QUOTE
Per le dosi indicate ho sviluppato l'energia che si dovrebbe avere con 165grn e 850-875m/s e risultano 386-409 Kgm, una bella botta di vita.
Grazie.
Che una bonded "faccia meglio il suo mestiere" rispetto ad una delle palle da caccia più conosciute ed usate al mondo, come la Hornady SP Interlock è un'affermazione troppo generica; buttata lì così non convince ed infatti nel caso specifico della caccia d'attesa al cinghiale, è addirittura sbagliata.
Nel thread, si parla di caccia all'aspetto, il tiro avverrebbe a fermo su cinghiali nostrani; animali di mole solo media, a pelle tenera e non troppo tenaci neppure di strutture muscolo scheletriche.
Questo cosa presuppone?
Che una palla piuttosto rigida, tenace e non deformabilissima, su questa preda, col 30-06 e soprattutto in tiri che possono avvenire oltre i 200 metri possa non lavorare a sufficienza, anzi direi che in alcuni anni di esperienza è già accaduto che abbia lavorato come una punta da trapano.
Forse non è stato neppure un caso che in un mio post precedente, a proposito di questa precisa situazione e dell'utilizzo della Accubond, abbia consigliato, precisione permettendo, un tiro non alla solita area vitale cardiaca/polmonare, ma ad un distretto vitale più sensibile, come il rachide cervicale, con interessamento diretto del SNC.
Tiro che quando ben eseguito fulmina sul posto la preda, a prescindere dalla palla.
La Nosler Accubond è una eccellente palla, dura e tenace e precisa, elettivamente dedicata a prede coriacee e voluminose come cervi, palanconi o cinghiali balcanici, prede con massa in cui essa possa "lavorare" correttamente su tramiti lunghi e su tessuti tenaci, anche in un incontro con ossa portanti robuste.
Sul nostro cinghialotto nazionale che in una media calcolata è appena 50 chili, ma sopporta bene le ferite, l'utilizzo di una palla così dura è errato!
Il risultato, pur non disastroso, sarà spesso quello di non fermare sempre sul posto le prede.
In merito alla Hornady Spire Point; si deve rilevare che questa palla è tuttaltro che banale, infatti esiste immutata da molti decenni ed è stata ed è tuttora scelta da migliaia di cacciatori entusiasti, nonchè dalla Norma, per il caricamento interno di moltissimi calibri da caccia, Weatherby inclusi.
Le palle strutturate e dure, non troppo deformabili, non sono in assoluto "migliori" delle vecchie soft point, classiche.
Queste vecchie palle classiche, impostano la loro deformabilità (sempre maggiore) solo sullo spessore graduale del mantello e sulla lega di piombo più o meno antimoniato del nucleo, ma vengono calibrate per lavorare egregiamente su animali a palle tenera, in calibri classici e non velocissimi ed a distanze standard per la caccia a palla, individuabili sui 200 metri.
L'Accubond, in una simile situazione, la troverei ottima per il capriolo nella caccia di selezione all'aspetto, dove con la sua struttura dura, pur se efficace, limiterebbe positivamente i danni alla carne edibile del piccolo cervide di appena 25 kg, sul quale scaricherebbe tuttavia abbastanza energia per un arresto rapidissimo.
Cordialità
G.G.
Gianluca, permettimi di sollevare per l'ennesima volta notevoli dubbi su quanto esprimi. In particolare sulla presunta incapacità di una palla bonded di "non lavorare" ed "aprire" come le tradizionali soft point.
Le palle "bonded", siano esse con puntale polimerico o meno, hanno la caratteristica di iniziare la propria deformazione a qualsiasi velocità come avviene nelle tradizionali soft point a struttura semplice. Tutavia, rispetto a palle meno evolute, le bonded sono progettate per creare tramiti più omogenei in termini di ampiezza e dare maggiori garanzie di penetrazione e quindi di fuoriuscita. Tutte cose, queste, che conferiscono benefici indiscutibili dal capriolo al cervo, passando per il cinghiale. Senza offesa, ma trovo assolutamente irragionevole continuare a consigliare solo per animali voluminosi e coriacei palle bonded. Così come trovo assurdo inculcare il dubbio che una palla bonded possa "non lavorare". Aprono sempre Gianluca. Aprono e fanno sempre il loro mortale lavoro, amici che legete. Aprono come e più di una tradizionale soft point, garantiscono più penetrazione, a tutto vantaggio di una maggiore letalità su selvatici più grandi e, infine, non frammentandosi in modo imprevedibile, assicurano meno devastazione su ungulati più piccoli come il capriolo.
Pensare che la letalità di una palla sia connessa solo alla sua struttura è un'altra inesattezza. Specie su tipologie di ogive da caccia che sono "progettate" per affungare e che, anche se lo fanno secondo dinamiche diverse, affungano sempre... Sempre.
Nel caso specifico del cinghiale mi permetto di correggere ulteriori tue affermazioni che (ri)trovo inesatte e fuorvianti:
1- il cinghiale nostrano (come scrivi tu), come tutti i cinghiali europei ha range ponderali assai variabili. Capita quindi di poter sparare ad un giovane di 30 Kg come ad un verro di più di un quintale. In quest'ultimo caso, come in genere in tutti i cinghiali sopra i 50 chili, le masse muscolari anteriori, la struttura scheletrica assai voluminosa, un'epidermide assai dura e la presenza di grasso (più o meno abbondante) sull'area toracica e scapolare dovrebbero indurre un cacciatore saggio a rivolgersi a palle che possano garantire un buon grado di penetrazione. Non certo una fragile soft point tradizionale darà sufficienti garanzie di portare a termine un abbattimento pulito, portando al contrario concreti rischi di devastanti ferite superficiali su animali più grossi (che dovranno essere recuperati con difficoltà) e inconcepibili devastazioni sui più piccoli.
2- il tuo consiglio di sparare ai cinghiali al rachide cervicale (soprattutto, quale rachide?...) porta con se una grande dose di rischi. Ciò dal momento che il cinghiale ha sia un collo relativamente corto e sia delle apofisi vertebrali (specie quelle cervicali) assai sviluppate. Rischi? Colpi non mortali in testa (mandibola) o alti sulle apofisi. Risultato: cinghiale ferito e perso...
3- il cinghiale si spara (e sarebbe saggio consigliare questo) come tutti gli altri ungulati, ovvero nell'area cardio-polmonare. Una licenza si può prendere sul fatto che il colpo possa essere portato nella porzione centrale o anteriore della spalla nei soggetti più corpulenti così da creare ferite più invalidanti, anche in relazione alla posizione dell'animale e alla prospettiva di questo rispetto alla linea di tiro.
4- rispetto al fatto che nella caccia d'appostamento al cinghiale possano esere realizzati tiri oltre i 200 metri (forse confondi il cinghiale con il camoscio), mi permetto solo di fare notare che questa evenienza è una rarità oltremodo rischiosa, dal momento che si spara sempre la sera in condizioni di luce non ottimali... Nei paesi di lingua tedesca o dell'Europa centrorientale, dove c'è una grande tradizione di questo tipo di caccia, le altane per l'appostamento ai cinghiali vengono superbamente costruite su scoperti in cui al massimo si spara a 100-120 metri. Una ragione ci sarà.
5- a maggior ragione, su queste distanze limitate di tiro (il tiro medio in appostamento da altana sul cinghiale è di 60 metri) sarebbe cosa buona e giusta consigliare palle a struttura tenace in grado di garantire un buon grado di penetrazione. Non certo ottenibile con fragili soft point tradizionali...
PS: il giovane verro nella prima foto è stato abbattuto giovedì scorso in controllo, con un buon colpo che lo ha attraversato dalla porzione anteriore della spalla sx fermandosi in centro spalla dx, proprio sotto pelle. Distanza di tiro (70 metri). Peso (102 chili).
Palla utilizzata: RWS Evolution cal 30. da 184 grani...
Non è passata questa di palla, figuriamoci una fragile soft point tradizionale.
E di casi come questo ne ho ben impressi qualche decina...
Nella seconda foto, la prima palla da dx è la Evo recuperata nel cinghiale di cui sopra, l'ultima è invece una SP a struttura semplice sparata proprio da un 30.06 su un buon verro di 70 chili... Oltre le visibili differenze di afungamento va detto che nell'ultimo caso la ferita prodotta in un tiro a 100 metri in centro-spalla aveva creato un tramite di soli 30 cenimetri di profondità...
Continuiamo a consigliare questo tipo di palle quando ce ne sono altre ben più prestanti ed indicate?
Saluti.
Gianluca, permettimi di sollevare per l'ennesima volta notevoli dubbi su quanto esprimi. In particolare sulla presunta incapacità di una palla bonded di "non lavorare" ed "aprire" come le tradizionali soft point.
Le palle "bonded", siano esse con puntale polimerico o meno, hanno la caratteristica di iniziare la propria deformazione a qualsiasi velocità come avviene nelle tradizionali soft point a struttura semplice. Tutavia, rispetto a palle meno evolute, le bonded sono progettate per creare tramiti più omogenei in termini di ampiezza e dare maggiori garanzie di penetrazione e quindi di fuoriuscita. Tutte cose, queste, che conferiscono benefici indiscutibili dal capriolo al cervo, passando per il cinghiale. Senza offesa, ma trovo assolutamente irragionevole continuare a consigliare solo per animali voluminosi e coriacei palle bonded. Così come trovo assurdo inculcare il dubbio che una palla bonded possa "non lavorare". Aprono sempre Gianluca. Aprono e fanno sempre il loro mortale lavoro, amici che legete. Aprono come e più di una tradizionale soft point, garantiscono più penetrazione, a tutto vantaggio di una maggiore letalità su selvatici più grandi e, infine, non frammentandosi in modo imprevedibile, assicurano meno devastazione su ungulati più piccoli come il capriolo.
Pensare che la letalità di una palla sia connessa solo alla sua struttura è un'altra inesattezza. Specie su tipologie di ogive da caccia che sono "progettate" per affungare e che, anche se lo fanno secondo dinamiche diverse, affungano sempre... Sempre.
Nel caso specifico del cinghiale mi permetto di correggere ulteriori tue affermazioni che (ri)trovo inesatte e fuorvianti:
1- il cinghiale nostrano (come scrivi tu), come tutti i cinghiali europei ha range ponderali assai variabili. Capita quindi di poter sparare ad un giovane di 30 Kg come ad un verro di più di un quintale. In quest'ultimo caso, come in genere in tutti i cinghiali sopra i 50 chili, le masse muscolari anteriori, la struttura scheletrica assai voluminosa, un'epidermide assai dura e la presenza di grasso (più o meno abbondante) sull'area toracica e scapolare dovrebbero indurre un cacciatore saggio a rivolgersi a palle che possano garantire un buon grado di penetrazione. Non certo una fragile soft point tradizionale darà sufficienti garanzie di portare a termine un abbattimento pulito, portando al contrario concreti rischi di devastanti ferite superficiali su animali più grossi (che dovranno essere recuperati con difficoltà) e inconcepibili devastazioni sui più piccoli.
2- il tuo consiglio di sparare ai cinghiali al rachide cervicale (soprattutto, quale rachide?...) porta con se una grande dose di rischi. Ciò dal momento che il cinghiale ha sia un collo relativamente corto e sia delle apofisi vertebrali (specie quelle cervicali) assai sviluppate. Rischi? Colpi non mortali in testa (mandibola) o alti sulle apofisi. Risultato: cinghiale ferito e perso...
3- il cinghiale si spara (e sarebbe saggio consigliare questo) come tutti gli altri ungulati, ovvero nell'area cardio-polmonare. Una licenza si può prendere sul fatto che il colpo possa essere portato nella porzione centrale o anteriore della spalla nei soggetti più corpulenti così da creare ferite più invalidanti, anche in relazione alla posizione dell'animale e alla prospettiva di questo rispetto alla linea di tiro.
4- rispetto al fatto che nella caccia d'appostamento al cinghiale possano esere realizzati tiri oltre i 200 metri (forse confondi il cinghiale con il camoscio), mi permetto solo di fare notare che questa evenienza è una rarità oltremodo rischiosa, dal momento che si spara sempre la sera in condizioni di luce non ottimali... Nei paesi di lingua tedesca o dell'Europa centrorientale, dove c'è una grande tradizione di questo tipo di caccia, le altane per l'appostamento ai cinghiali vengono superbamente costruite su scoperti in cui al massimo si spara a 100-120 metri. Una ragione ci sarà.
5- a maggior ragione, su queste distanze limitate di tiro (il tiro medio in appostamento da altana sul cinghiale è di 60 metri) sarebbe cosa buona e giusta consigliare palle a struttura tenace in grado di garantire un buon grado di penetrazione. Non certo ottenibile con fragili soft point tradizionali...
PS: il giovane verro nella prima foto è stato abbattuto giovedì scorso in controllo, con un buon colpo che lo ha attraversato dalla porzione anteriore della spalla sx fermandosi in centro spalla dx, proprio sotto pelle. Distanza di tiro (70 metri). Peso (102 chili).
Palla utilizzata: RWS Evolution cal 30. da 184 grani...
Non è passata questa di palla, figuriamoci una fragile soft point tradizionale.
E di casi come questo ne ho ben impressi qualche decina...
Nella seconda foto, la prima palla da dx è la Evo recuperata nel cinghiale di cui sopra, l'ultima è invece una SP a struttura semplice sparata proprio da un 30.06 su un buon verro di 70 chili... Oltre le visibili differenze di afungamento va detto che nell'ultimo caso la ferita prodotta in un tiro a 100 metri in centro-spalla aveva creato un tramite di soli 30 cenimetri di profondità...
Continuiamo a consigliare questo tipo di palle quando ce ne sono altre ben più prestanti ed indicate?
Saluti.
Salve, parlando l'altro giorno con altri cacciatori è venuto fuori il discorso dei periodi in cui è consentito solo da appostamento o da appostamento...
Recentemente, dopo 18 giorni di impasse di cinghiali rinchiusi nel parco a La Spezia, si é conclusa la vicenda con lo SPOSTAMENTO degli stessi in ''un’area...
Complici età e acciacchi vari, mi vedo costretto a prendere in considerazione le cacce da appostamento. Scomparse praticamente le allodole dalla mia...
Volevo un vostro parere su questa questione che mi gira nella testa da un po'. Ci sono controindicazioni per portare uno springer di due anni sia ad appostamento...
06-09-23, 22:30
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