Criterio e scelta componenti ricarica arma rigata
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Criterio e scelta componenti ricarica arma rigata
Salve! Visto che mi sto interessando sempre di più al rigato vorrei capire quali criteri usate per assemblare una munizione. Fate delle prove di tiro? la ricarica la adattate alla lunghezza della canna e passo rigatura? Ogiva? Velocità ecc.Tag: Nessuno👍 2 -
Io ho iniziato da pochissimo, pertanto non mi esprimo e seguirò con interesse, qualora qualcuno voglia rispondere.
Basandomi sul sentito dire, sulle tabelle dei produttori e su alcuni tutorial online, posso però affermare che con una ventina di colpi e un paio di gite al poligono dovrei essere riuscito ad assemblare cartucce che per un uso venatorio a distanze sui 200 metri dovrebbero essere sufficienti -
Inizia con il munirti di letteratura adeguata. Non si apprende mai abbastanza prima di passare alla pratica. Leggiti tutti i siti che parlano di ricarica e costruisciti un minimo di cultura. Gia conoscere a menadito tutti i termini usati in quel campo è tanta roba e ti consente di capire al volo di cosa si sta parlando. Solo dopo avrai modo di sapere cosa ti serve per costruirti le tue munizioni. Poi ovviamente avrai tempo di capire le cose utili e quelle che magari hai e puoi migliorare con altre.Ultima modifica bosco64; 10-04-24, 11:44.👍 2Commenta
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I criteri per fare una cartuccia ricaricata sono veramente tanti, posso farti un riassunto a grandissime linee di quello che faccio io, dando per scontato che stai utilizzando attrezzatura di qualità (presse, bilancini elettronici etc) e una polvere adatta al calibro che vuoi ricaricare.
Spari una scatola di cartucce commerciali e ti porti i bossoli a casa, levi l'innesco esploso a tutti, poi li metti dentro un macchinario che li pulisce/lucida con una polvere molto fine, poi levi tutti i residui di ghiaia dal bossolo, poi prendi il bossolo e devi fare il "resize" perché essendo stato sparato le misure non sono più le stesse, usi anche un mini tornio che gratta via il metallo in eccesso. Una volta che i bossoli sono puliti e a norma devi mettere gli inneschi. Poi arriva la parte meno noiosa, ovvero scegliere quanta polvere (in base a calibro e ogiva e altri fattori) e quali ogive usare, che lunghezza fare la cartuccia dopo aver misurato la COL o COAL ( chamber lenght for a rifle) con uno di questi https://www.accuracyreloading.it/pro...auge-straight/ con il tipo di ogiva che hai scelto. Fai le tue cartucce lasciando sempre del margine di sicurezza e verifichi che siano a norma con uno di questi https://callister.it/ricarica/calibr...store=italiano . Le spari controllando che non ci siano sovrapressioni e vedi come raggruppano (ti conviene fare vari dosaggi (partendo SEMPRE da quello più piccolo e mai da quello più grande per questioni di sicurezza )per trovare un eventuale "sweet point" ovvero una quantità di polvere/lunghezza/seating depth/inneschi che ti dia rosate particolarmente strette). una volta trovata la ricarica che spara bene, misuri la velocità alla bocca e puoi usare i calcolatori balistici per farti la traiettoria. Riassunto a grandiiiiiissime linee, ricaricare non è facile, ci sono delle spese da affrontare, libri da leggere e video da vedere, però una volta che ci prendi la mano e trovi le "tue" ricariche la soddisfazione è grande. Dimenticavo, le ogive vanno scelte anche in base al passo di rigatura, lunghezza della canna e utilizzo che vuoi farne, ci sono quelle da tiro, quella da caccia, e le vie di mezzo; il cosiddetto BC coefficiente balistico G1 più è alto meglio è per le medio/lunghe distanze.
Un saluto :)👍 1Commenta
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in linea di massima...I criteri per fare una cartuccia ricaricata sono veramente tanti, posso farti un riassunto a grandissime linee di quello che faccio io, dando per scontato che stai utilizzando attrezzatura di qualità (presse, bilancini elettronici etc) e una polvere adatta al calibro che vuoi ricaricare.
Spari una scatola di cartucce commerciali e ti porti i bossoli a casa, levi l'innesco esploso a tutti, poi li metti dentro un macchinario che li pulisce/lucida con una polvere molto fine, poi levi tutti i residui di ghiaia dal bossolo, poi prendi il bossolo e devi fare il "resize" perché essendo stato sparato le misure non sono più le stesse, usi anche un mini tornio che gratta via il metallo in eccesso. Una volta che i bossoli sono puliti e a norma devi mettere gli inneschi. Poi arriva la parte meno noiosa, ovvero scegliere quanta polvere (in base a calibro e ogiva e altri fattori) e quali ogive usare, che lunghezza fare la cartuccia dopo aver misurato la COL o COAL ( chamber lenght for a rifle) con uno di questi https://www.accuracyreloading.it/pro...auge-straight/ con il tipo di ogiva che hai scelto. Fai le tue cartucce lasciando sempre del margine di sicurezza e verifichi che siano a norma con uno di questi https://callister.it/ricarica/calibr...store=italiano . Le spari controllando che non ci siano sovrapressioni e vedi come raggruppano (ti conviene fare vari dosaggi (partendo SEMPRE da quello più piccolo e mai da quello più grande per questioni di sicurezza )per trovare un eventuale "sweet point" ovvero una quantità di polvere/lunghezza/seating depht/inneschi che ti dia rosate particolarmente strette). una volta trovata la ricarica che spara bene, misuri la velocità alla bocca e puoi usare i calcolatori balistici per farti la traiettoria. Riassunto a grandiiiiiissime linee, ricaricare non è facile, ci sono delle spese da affrontare, libri da leggere e video da vedere, però una volta che ci prendi la mano e trovi le "tue" ricariche la soddisfazione è grande. Dimenticavo, le ogive vanno scelte anche in base al passo di rigatura, lunghezza della canna e utilizzo che vuoi farne, ci sono quelle da tiro, quella da caccia, e le vie di mezzo; il cosiddetto BC coefficiente balistico G1 più è alto meglio è per le medio/lunghe distanze.
Un saluto :)
tuttavia meglio cominciare con ordine ed al proposito suggerirei la lettura di qualche testo tra i quali suggerirei "tecnica della ricarica" del compianto prof. Bonzani (o aggiornamenti). Per chi mastica l'inglese, invece, c'è l imbarazzo della scelta. Volendo citarne uno tra i tanti consiglierei "the shooter's bible guide to handloading" .
metto il link ad una discussione aperta tempo fa: https://www.ilbraccoitaliano.net/for...ca-per-neofita
di questo 3d prego di leggere l'incipit al post 11 dell'amico Gianluca.👍 1Commenta
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Studia, quando hai capito più o meno come funziona vai da un amico e seguilo durante le sue ricariche. L'argomento è vasto anche perchè la cartuccia va fatta in base all'arma che hai. Ad esempio se hai un semiautomatico ti conviene crimpare, in uno a leva puoi anche non farlo come anche la ricalibratura. In base al passo di rigatura dovrai scegliere il peso e lunghezza palla. Inneschi ci sono quelli con un timing più o meno stabile altri meno..........insomma Il discorso è troppo troppo lungo per essere spiegato in due righe se non si ha un minimo di conoscenza.👍 1Commenta
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Io aggiungerei solo un paio di cose, tieni presente che ogni variazione anche di un singolo componente per marca e all'interno di questi variazione dei singoli lotti di produzione, misura, lunghezza, peso comportano variazioni al risultato finale per precisione e costanza di rosata nonché punto di impatto.
Quindi quando avrai trovato il giusto compromesso di tutto e per ragioni più o meno svariate, reperibilità sul mercato o nella tua zona dei suddetti componenti, e dovrai cambiare qualcosa si dovrà ottimizzare nuovamente quasi tutto.
Per esperienza personale, è anche necessario saper riconoscere il limite di tutto ciò che si ha a disposizione sia per qualità e caratteristiche dell'arma che dei componenti utilizzati nonché degli strumenti di ricarica.
Chi fa bench-rest o F-class usa determinati accorgimenti e seleziona strumenti utili al raggiungimento dello scopo (con costi considerevoli e passione da vendere), chi si diletta al poligono per cercare di migliorarsi a caccia e avere la soddisfazione (notevole direi) di abbattere un capo con una propria munizione, può stare ad un livello inferiore (di spesa) ma chiaramente con risultati diversi.
Del resto è un pò come allenarsi per giocare la partita di calcetto con gli amici e mantenersi in forma, oppure allenarsi e aspirare a giocare come professionista, sono due livelli completamente diversi, ma nel nostro campo l'età ed esperienza più che un limite è un punto di forza.👍 1Commenta
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Per la mia poca esperienza, in merito alla scelta della carabina non ti fossilizzare sul fatto che la stessa ditta ricarica anche, sono linee produttive diverse sotto lo stesso nome, non vengono fatte su misura per le proprie armi, è una logica di mercato per fidelizzare i clienti al brand e aumentare gli introiti aziendali.
Le carabine, chiaramente a riarmo manuale bolt e/o stright, oggi sono tutte garantite sotto il MOA a 100m (29,1mm), chiaro è c'è chi fa 28mm e chi ne fa 10, ma prima di trovare il limite del sistema arma e munizione sarebbe buono sapere il proprio limite.
Nel tiro di precisione/selezione, il fattore più limitante è chi spara e il modo in cui lo fa, strappo al grilletto ecc. nonché gli appoggi...
Al poligono sparo costantemente in mezzo moa fino a 200m ma ho padellato un cinghiale di 70Kg a 80m perché non avevo l'appoggio giusto e mi sembrava di poterlo prendere con la mani..
E' un pò come chi fa 25 su 25 al piattello e poi a caccia padella selvatici per emozione posizione non consona ecc.
Fissa un tetto di spesa e compra quella che più ti piace, tenendo in considerazione ottica attacchi e qualche seduta al poligono di conoscenza.👍 1Commenta
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Libri e moschetto, ricaricatore quasi perfetto. Ma ti ci vuole anche un "duce," cioe' un insegnante praticissimo della ricarica che ti educe sulla stessa e ti guida passo passo, mostrandoti le cose che fai bene, quelle che dovresti migliorare, e quelle che dovresti evirtare del tutto. C'e' tantissimo da imparare, e gli sbagli si possono pagare caramente rovinando l'arma o facendosii male anche gravemente. La ricarica e' una scienza con migliaia di variabili, e non si finisce mai d'imparare. Se a uno non va di comprare l'equipaggiamento migliore e di fare tutto con pignoleria ed accortezza, e' meglio che compri le munizioni di fabbrica.Chi se fa' pecora, la lupa arabbiata se lo magna!Commenta
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Tutte cose che si risolvono dopo aver appreso le nozioni basilari utili per la ricarica preferibilmente iniziando con lettura e comprensione di testi specifici ; le tabelle arriveranno alla fine del percorso .Commenta
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Con il bellissimo e comprensibilissimo testo ' Tecnica della Ricarica ' possiamo affermare che il compianto prof. Bonzani abbia contribuito moltissimo a diffondere la ricarica tra gli appassionati italiani .... Io lo acquistai nei primi anni 90 in armeria e in seguito anche gli altri due molto utili (Ricarica n. 2 e n. 3) ............ Attualmente si può reperire facilmente la ristampa di 'Ricarica 3' ; mentre il basilare ' Tecnica della Ricarica' va cercato purtroppo nell'usato .. E" sempre disponibile distribuito da Bignami anche l'ultima opera di Bonzani : ' La Ricarica in video DVD' ...,https://www.bignami.it/it/libri-e-ma...ofbonzani-dvd-
in linea di massima...
tuttavia meglio cominciare con ordine ed al proposito suggerirei la lettura di qualche testo tra i quali suggerirei "tecnica della ricarica" del compianto prof. Bonzani (o aggiornamenti). Per chi mastica l'inglese, invece, c'è l imbarazzo della scelta. .Ultima modifica louison; 11-04-24, 21:28.Commenta
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I tre manuali di ricarica americani: Hornady, Speer e Lyman a mio avviso rimangono per un neofita la base più facile e sicura per iniziare a ricaricare senza errori.
Anche senza una conoscenza capillare dell'inglese aiutandosi con il traduttore, si può capire bene come muoversi senza fare errori.
Buono il testo di Bonzani, ma a mio avviso più chiari e completi i manuali USA indicati.
Gli errori concettuali, che oggi per un insegnamento errato o travisato, arrivano a cascata, sono l'oggetto di maggior danno per un neo ricaricatore, per questo dico e ripeto di scegliere solo fonti certe, ... il WEB oggi è il peggior modo per cercare di imparare bene qualcosa, troppa spazzatura!!
La domanda era quali criteri usate per assemblare una munizione.
Ogni calibro ha pesi di palla elettivi, da scegliere anche in base al passo di rigatura ed alla balistica di cui abbiamo bisogno, questa è una base fondamentale.
Ogni tipologia di arma, richiede accorgimenti particolari specifici. Altro punto importante.
Le operazioni di ricarica, vanno condotte con metodo, precisione e tecnica affidabile mutuata dai libri o dalle istruzioni dei dies, non dai consigli di chi spesso non sa ricaricare, anche se lo crede.
L'itinerario è lungo, richiede pazienza e precisione, solo così i risultati positivi arrivano.
Esempio molto conciso: carabina semiauto 30/06 per caccia in braccata.
Palle elettive tra 150 e 180 grani, meglio se non strutturate, non monolitiche e non acuminate, due tra le migliori sono Norma Alaska e Hornady Round Nose da 180 grs.
Polveri vivaci per ottenere una razionale resa in canne corte ed un livello pressorio non troppo elevato alla gas port: ottime VV N-140, BP 107, Norma 202.
Tecnica di ricarica specifica per semiauto: Ricalibratura dei bossoli corretta e precisa - cariche intermedie, mai massime - inserimento e crimpaggio della palla, precisi e sicuri sulla quota ed immobilità di questa nel colletto.
Cordialità
G.G.Some people hear their own inner voices with great
clearness and they live by what they hear.
Such people become crazy, or they become legends.
</O:pCommenta
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Ottima disamina! Un'altra fonte di dati affidabilissimi sono le tabelle offerte su Internet dai fabbricanti di polveri da sparo, come Hodgdon, per tantissimi calibri e tipi di polvere e peso di palla.I tre manuali di ricarica americani: Hornady, Speer e Lyman a mio avviso rimangono per un neofita la base più facile e sicura per iniziare a ricaricare senza errori.
Anche senza una conoscenza capillare dell'inglese aiutandosi con il traduttore, si può capire bene come muoversi senza fare errori.
Buono il testo di Bonzani, ma a mio avviso più chiari e completi i manuali USA indicati.
Gli errori concettuali, che oggi per un insegnamento errato o travisato, arrivano a cascata, sono l'oggetto di maggior danno per un neo ricaricatore, per questo dico e ripeto di scegliere solo fonti certe, ... il WEB oggi è il peggior modo per cercare di imparare bene qualcosa, troppa spazzatura!!
La domanda era quali criteri usate per assemblare una munizione.
Ogni calibro ha pesi di palla elettivi, da scegliere anche in base al passo di rigatura ed alla balistica di cui abbiamo bisogno, questa è una base fondamentale.
Ogni tipologia di arma, richiede accorgimenti particolari specifici. Altro punto importante.
Le operazioni di ricarica, vanno condotte con metodo, precisione e tecnica affidabile mutuata dai libri o dalle istruzioni dei dies, non dai consigli di chi spesso non sa ricaricare, anche se lo crede.
L'itinerario è lungo, richiede pazienza e precisione, solo così i risultati positivi arrivano.
Esempio molto conciso: carabina semiauto 30/06 per caccia in braccata.
Palle elettive tra 150 e 180 grani, meglio se non strutturate, non monolitiche e non acuminate, due tra le migliori sono Norma Alaska e Hornady Round Nose da 180 grs.
Polveri vivaci per ottenere una razionale resa in canne corte ed un livello pressorio non troppo elevato alla gas port: ottime VV N-140, BP 107, Norma 202.
Tecnica di ricarica specifica per semiauto: Ricalibratura dei bossoli corretta e precisa - cariche intermedie, mai massime - inserimento e crimpaggio della palla, precisi e sicuri sulla quota ed immobilità di questa nel colletto.
Cordialità
G.G.
Una nota: Attenti al traduttore Internet! Non travisate "grani" per "grammi" e misure in pollici per misure decimali! Sembra ovvio, ma... Forse e' paranoia, ma la ricarica e' un'attivita' che richiede attenzione e precisione. Non si ricarica mentre si guarda "L'Isola dei Famosi" o il Telegiornale! O dopo aver litigato con la moglie che e' venuta a sapere quanto avete speso per un kg di polvere, cento bossoli nuovi, e cento pallottole di quelle buone e che non beve la vostra storiella che l'avete fatto per risparmiare sul costo delle cartucce...
Chi se fa' pecora, la lupa arabbiata se lo magna!Commenta
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