Recupero di un vecchio amico di famiglia

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  • Cerberus
    • Sep 2024
    • 90
    • Roma
    • espaniel breton ZEUS

    #1

    Recupero di un vecchio amico di famiglia

    Buona sera a tutti
    dopo la morte di mio padre (febbraio) ho ereditato anche questo vecchio cal 20
    é stato il fucile con il quale mio padre cominciò ad andare a caccia a 16 anni (allora con l'autorizzazione del genitore cacciatore) ,é lo stesso fucile con cui io cominciai ad andare a caccia nei terreni di nonno a 15 anni e lui mi preparava le cartucce
    Ora dopo anni chiuso nella cassapanca della casa in campagna é arrivato nella mia fuciliere
    Spara , provato ieri , ma le sue condizioni esterne non sono delle migliori e vorrei sistemarlo più per un fattore sentimentale che estetico
    qualcuno può darmi dei consigli su cosa fare e come smontarlo completamente?
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  • claudio61
    • Dec 2015
    • 156
    • sezze - latina
    • drahthaar

    #2
    Ciao, x le macchie di ruggine ti consiglio di bagnare con acqua bollente e passare leggermente con una spugnetta in lanetta di ferro fino a che non si è sciolta tutta la ruggine e l'acqua non si fa' più arancione. Anche all'interno della canna , poi togliendo la vite del portacinghia togli il sottocanna così la puoi pulire anche sotto. Se sfili i perni (attenzione che sono duri da sfilare) estrai il gruppo grilletto e scatto e fai lo stesso trattamento con acqua bollente, quando hai asciugato tutto una bella ingrassata con vasellina e Ballistoll e varie passate di oglio paglierino sui legni . Suggerimento dato dal grande P.L.Gallina x una rinfrescata casalinga di armi un pò malandate e di non grandissimo pregio che io ho utilizzato con soddisfazione

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    • Cerberus
      • Sep 2024
      • 90
      • Roma
      • espaniel breton ZEUS

      #3
      Grazie Claudio per il suggerimento,quello che più mi preoccupa è lo scollegamento dei legni dalla canna e cassa, perni ho provato e sono veramente duri anche la vite che blocca la bascula non scherza
      ho solo fatto delle prove ma ho avuto paura a sforzare per non rovinare un arma , di sicuro non di pregio, ma di un grande valore affettivo

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      • claudio61
        • Dec 2015
        • 156
        • sezze - latina
        • drahthaar

        #4
        Allora lavora solo sull'esterno così eviti ulteriori sgraffi ammaccature e slabbratura di viti, togli però il sottocanna (cosa più semplice) perché così puoi pulire e ungere la parte inferiore della stessa, zona soggetta a incrostazioni. Poi dalla fessura dov' è la leva di apertura dai una bella spruzzata di olio all' interno dei meccanismi e via.

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        • Mimmo002
          • Jul 2024
          • 120
          • Palmi

          #5
          possiedo una monocanna uguale e sembra che la storia culturale sia simile, era di mio nonno e con questo a circa 10 anni ho incominciato a cacciare e ricaricarmi le cartucce, e prima di me i miei zii.
          lo identifica la sicura in lamierino trasversale.
          il tuo brevetto e del 1948 il mio mi sembra precedente.
          sicuramente la Beretta allo scadere del brevetto modificava qualche particolare e la ribrevettava.
          il valore economico molto basso ne ha portate molte alla rottamazione rendendo le prime serie come questa, rarissime.
          Questa e la prima che vedo oltre la mia e in un articolo di un "esperto" hce lessi anni fa . al presentargli la mia la sua sopresa fu grande visto che praticamente arretrava di molto la sua idea di presentazione del primo modello di pieghevole che praticamente ha fatto scuola a livello mondiale e ricopiato da ormai qualsiasi aziende o artigiano

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          • toperone1
            Moderatore Armi e Polveri
            • Dec 2009
            • 1713
            • ossola

            #6
            Originariamente inviato da Mimmo002
            era di mio nonno e con questo a circa 10 anni ho incominciato a cacciare e ricaricarmi le cartucce
            probabilmente intendevi dire "ad accompagnare i miei zii e mio padre a caccia ed a guardare come si ricaricavano le cartucce", vero?

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            • Cerberus
              • Sep 2024
              • 90
              • Roma
              • espaniel breton ZEUS

              #7
              Originariamente inviato da claudio61
              Allora lavora solo sull'esterno così eviti ulteriori sgraffi ammaccature e slabbratura di viti, togli però il sottocanna (cosa più semplice) perché così puoi pulire e ungere la parte inferiore della stessa, zona soggetta a incrostazioni. Poi dalla fessura dov' è la leva di apertura dai una bella spruzzata di olio all' interno dei meccanismi e via.
              Si Claudio per ora vorrei ridare vita alla 'aspetto esteriore ,per quanto riguarda la canna non presenta difetti e meccanicamente (chiusura ,scatto e sicura) e' ottima

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              • Cerberus
                • Sep 2024
                • 90
                • Roma
                • espaniel breton ZEUS

                #8
                Originariamente inviato da Mimmo002
                possiedo una monocanna uguale e sembra che la storia culturale sia simile, era di mio nonno e con questo a circa 10 anni ho incominciato a cacciare e ricaricarmi le cartucce, e prima di me i miei zii.
                lo identifica la sicura in lamierino trasversale.
                il tuo brevetto e del 1948 il mio mi sembra precedente.
                sicuramente la Beretta allo scadere del brevetto modificava qualche particolare e la ribrevettava.
                il valore economico molto basso ne ha portate molte alla rottamazione rendendo le prime serie come questa, rarissime.
                Questa e la prima che vedo oltre la mia e in un articolo di un "esperto" hce lessi anni fa . al presentargli la mia la sua sopresa fu grande visto che praticamente arretrava di molto la sua idea di presentazione del primo modello di pieghevole che praticamente ha fatto scuola a livello mondiale e ricopiato da ormai qualsiasi aziende o artigiano
                Ciao Mimmo , si di sicuro non ha un grande valore economico , ma questo non mi interessa ,il valore e' piu' intrinseco per me.
                Forse e' una delle prime armi pieghevoli che poi hanno fatto scuola

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                • Cerberus
                  • Sep 2024
                  • 90
                  • Roma
                  • espaniel breton ZEUS

                  #9
                  Originariamente inviato da Mimmo002
                  possiedo una monocanna uguale e sembra che la storia culturale sia simile, era di mio nonno e con questo a circa 10 anni ho incominciato a cacciare e ricaricarmi le cartucce, e prima di me i miei zii.
                  lo identifica la sicura in lamierino trasversale.
                  il tuo brevetto e del 1948 il mio mi sembra precedente.
                  sicuramente la Beretta allo scadere del brevetto modificava qualche particolare e la ribrevettava.
                  il valore economico molto basso ne ha portate molte alla rottamazione rendendo le prime serie come questa, rarissime.
                  Questa e la prima che vedo oltre la mia e in un articolo di un "esperto" hce lessi anni fa . al presentargli la mia la sua sopresa fu grande visto che praticamente arretrava di molto la sua idea di presentazione del primo modello di pieghevole che praticamente ha fatto scuola a livello mondiale e ricopiato da ormai qualsiasi aziende o artigiano
                  Il brevetto della mia e' 1946!!!

                  Commenta

                  • Mimmo002
                    • Jul 2024
                    • 120
                    • Palmi

                    #10
                    Originariamente inviato da toperone1

                    probabilmente intendevi dire "ad accompagnare i miei zii e mio padre a caccia ed a guardare come si ricaricavano le cartucce", vero?
                    ho 63 anni , forse non e chiaro come era il mondo rurale nella Calabria di 50-anni fa. il nonno dava il fucile al nipote (mentre lui lavorava la terra) e lo sedeva vicino un albero di fico a tirare ad accellini oggi vietatissimi (credo rato oggi prescritto) le cartucce le riempivo da solo co la "miscela Granulare" usando lo stesso misurino sia per polvere che per piombo , cartoncino, truciolo di sughero ,e senza rollare le cartucce

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                    • toperone1
                      toperone1 commenta
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                      Il mio intervento vuol essere un modo garbato per ricordarti che queste pagine sono pubbliche e quindi fruibili anche da persone che non comprendono né il mondo agricolo né quello venatorio tanto passato quanto attuale.

                    • Alessandro il cacciatore
                      Alessandro il cacciatore commenta
                      Modifica di un commento
                      Mimmo ha detto chiaramente a quale periodo storico si riferisce. Non era un reato nessuna delle cose che ha detto . Solo una sanzione amministrativa per non avere la licenza di caccia.
                      Ed e’ giusto che le giovani generazioni sappiano come andavano le cose in questa materia.
                      Non dirle non e’ onesto. Vogliamo chiamarlo “perbenismo” stucchevole o woke ?

                    • Livia1968
                      Livia1968 commenta
                      Modifica di un commento
                      ....Woke.🤣😂🤣. A quei tempi avrebbe potuto essere intesa come una parolaccia.
                      Lasciamo perdere, credo si sia capito che l'intento non fosse di reprimere un bel ricordo ne' di sotterrarlo per assecondare una attualissima e pericolosa cancel culture.😉
                  • Mimmo002
                    • Jul 2024
                    • 120
                    • Palmi

                    #11
                    Originariamente inviato da Cerberus

                    Il brevetto della mia e' 1946!!!
                    errore mio di lettura riguardante la tua "scupetta"
                    la mia credo forse sia piu anziana, , devo controllare

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                    • Cerberus
                      Cerberus commenta
                      Modifica di un commento
                      nessun problema , e cmq per a che eta si comincia a sparate....si i nonni e i papa' sono responsabili. Il mio certe volte scendeva nei terreni o nella macchia con il fucile sul trattore poi mi accompagnava in posti sicuri dove farmi sparare i primi colpi pressapoco alla tua eta'.
                      Sicuramente erano tempi diversi e tutte situazioni ormai irripetibili
                  • G.G.
                    Moderatore Armi e Polveri
                    • Jun 2006
                    • 11220
                    • BOLOGNA, Bologna, Emilia Romagna.
                    • Epagneul Breton

                    #12
                    Il monocanna Beretta è il mio fucile preferito, lo possiedo in tutti i calibri, dal 6 Flobert (9 Flobert ritubato da Beretta stessa) al 12.
                    I modd. sono il 1922, il più vecchio con canne in Acciaio Marihaye, che è poi il vecchio Cokerill, meccanica molto semplice e grezza, ma efficace, ci sparai da ragazzo con un 24, per due anni, canna camolata ma micidiale.
                    Segue un fucile di passaggio intermedio e poi si approda al mod. 1946 con canne Ausonia Electric Steel, già molto buono.
                    L'evoluzione è agli anni '50, col mod. 412, 413 (inciso e bascula nichelata) , 413 Bis (inciso e bascula dorata) e 414 (9 Flobert).
                    Questi sono fucili con un anima!
                    Hanno canne balisticamente ottime, prive di bindella, quindi si dilatano uniformemente e hanno valori di foratura esatti e perfetti, frutto di studi e prove, non chiacchere; incarnano il vero eccezionale spirito bresciano antico, quello dei cacciatori veri, quelli con archetti e fucile.
                    Fatta questa premessa, non fare nulla di azzardato e troppo invasivo, il fucile il mio consiglio è pulirlo mantenendo tutta la sua storia lasciandolo con i vari segni, morsi di corrosione e cicatrici sui legni.
                    Togliere il calcio e l'asta è semplice, basta svitare, tolto il calciolo in ferro, la vite che tende il tirante sul calcio e la maglietta portacinghia che blocca l'astina, con due colpi col palmo della mano i legni si sfileranno.
                    Messa a nudo la meccanica, soffia tutta la superficie interna esterna con WD 40 o Svitol o Penetrolo o CRC 5-56 e lascia i ferri in ammollo per 24/36 ore.
                    Passato questo tempo, con una pagnottina grossa quanto un uovo di lana di ferro a grana media, e dove serve uno spazzolino in ottone, passa tutte le superfici.
                    Eliminerai la ruggine rispettando la brunitura.
                    In canna occorre un trattamento più incisivo, ed antiruggine, il miglior antiruggine è l'acquaragia.
                    Per fare un buon lavoro, va bene uno scovolo in ferro del calibro dell'arma, tipo a spirale, avvolto con una sottile falda di lana di ferro e montato sul bacchettone.
                    Quindi un comune barattolo da pomodori pelati o piselli, pieno per metà di acquaragia.
                    Tenendo la punta della canna (volata) nell'acquaragia con il bacchettone, dalla culatta entra in canna e inizia a stantuffare vigorosamente in tutta la canna, uscendo sempre dal vivo di volata di pochissimo e tornando in camera di scoppio.
                    Dopo 30/35 passate la canna sarà pulita e lavata da ruggine, residui di piombo e borraggio, dai residui carboniosi degli spari.
                    Non potrai chiudere eventuali camolature, ma passato uno styraccio pulito e asciutto le vedrai benissimo, nella loro reale dimensione e profondità.
                    Cambia l'acquaragia e finisci con altre 15/20 passate, ora la canna è pulita e la puoi oliare.
                    La dovrai scovolare e asciugare nello stesso modo, quindi passare con WD 40 dopo ogni uscita a caccia.
                    Torniamo alla parte meccanica, col compressore soffia ogni traccia di olio e muovi la cerniera e l'estrattore più volte.
                    Aiutandoti con uno straccio o carta scottex, asciuga bene ogni parte.
                    Ora versa alcune gocce di olio al PTFE (Teflon) nella cerniera perno di bascula, nel foro del percussore, nel gambo estrattore e dalla parte posteriore della bascula su tutte le parti mobili che puoi raggiungere.
                    Ora tocca ai legni; il mio consiglio è toccarli poco e in modo leggero.
                    Passerei sugli zigrini un vecchio spazziolino in ottone da camoscio, fino a vuotarli da polvere e residui.
                    Con paglietta di ferro fine (0000) da restauratori e olio paglierino per mobili oppure con un prodotto come il Pronto Mobili, passa uno straccio di lana ruvida sui legni strigliandoli e spargendo poco prodotto ovunque.
                    Rimonta, il fucile, che ora è pronto alla sua nuova vita e ti sarà così grato di averlo rispettato, da darti mille soddisfazioni!

                    Cordialità
                    G.G.
                    Some people hear their own inner voices with great
                    clearness and they live by what they hear.
                    Such people become crazy, or they become legends.
                    </O:p

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                    • Cerberus
                      Cerberus commenta
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                      Grazie dei consigli molto specifici quanto prima iniziero' il recupero e vi terro' aggiornati

                    • atlas
                      atlas commenta
                      Modifica di un commento
                      Voglio ringraziare G.G. pubblicamente per avermi rinverdito un personale ricordo: anch'io ho tirato il primo colpo( avevo 12 anni) con un Beretta 24 brev. 1922, canna idem di quella descritta e ad oltre 50 anni ne ricordo l'efficacia straordinaria, il piombo max che usavo per ricaricare le "rare" cartucce era il 5, abbattuto un po' di tutto dalle volpi, colombi, tortore per finire alla minuta migratoria... mi è rimasto nel cuore!
                  • Mimmo002
                    • Jul 2024
                    • 120
                    • Palmi

                    #13
                    Quindi...... Non sono il solo ex ragazzino che intorno i 10...12 anni di quasi mezzo secolo fa, col monocanna sparavo uccelletti

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                    • atlas
                      atlas commenta
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                      ...sei in buona e...numerosa compagnia!!

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