Cartucce con JK6 e "petardetto"
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.........Cosa mi cambia in termini venatori a me cacciatore?
semplicemente nulla,perchè si deve considerare un sacco di fattori che a caccia vera, difficilmente si manifestano tutti insieme
Non so se mi sono spiegato chiaramente
Un saluto roberto barina.......
Credo di aver interpretato nel pensiero di Roberto, che a caccia ci sia una media di fattori, e non essere un cacciatore medio.
.... può anche darsi che mi sono sbagliato.Commenta
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. La stessa media di fattori che ha ogni attività agonistica o altamente professionale . Pensa che in formula 1 il solo angolo di incidenza di uno spoiler può far perdere aderenza e pregiudicare una macchina vincente ... Per venire a noi e fare un esempio un semplice calcio con una piega più o meno dritta di quella corretta può far la differenza tra un 25 ed un 12 al piattello .... Considerato tutto ciò la discriminante resta sempre l' uomo .... Il mediocre fa scelte mediocri ed a volte fortunate ... La persona con esperienza fa le scelte giuste proprio come in formula 1 il pilota sceglie il tipo di gomme e l'assetto giusto per la gara ... il tiratore il fucile con la giusta piega e cartucce dal rendimento costante .... il cacciatore la giusta arma per il tipo di caccia e le giuste cartucce per le distanze di ingaggio della selvaggina ..... Secondo me a limitare tutte queste variabili è solo l'esperienza e la disponibilità di mezzi idonei a fare qualcosa scelti in base all'esperienza e perizia ... CiaoUltima modifica Valerio Migratoria; 28-02-13, 06:36.sigpicCommenta
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. La stessa media di fattori che ha ogni attività agonistica o altamente professionale . Pensa che in formula 1 il solo angolo di incidenza di uno spoiler può far perdere aderenza e pregiudicare una macchina vincente ... Per venire a noi e fare un esempio un semplice calcio con una piega più o meno dritta di quella corretta può far la differenza tra un 25 ed un 12 al piattello .... Considerato tutto ciò la discriminante resta sempre l' uomo .... Il mediocre fa scelte mediocri ed a volte fortunate ... La persona con esperienza fa le scelte giuste proprio come in formula 1 il pilota sceglie il tipo di gomme e l'assetto giusto per la gara ... il tiratore il fucile con la giusta piega e cartucce dal rendimento costante .... il cacciatore la giusta arma per il tipo di caccia e le giuste cartucce per le distanze di ingaggio della selvaggina ..... Secondo me a limitare tutte queste variabili è solo l'esperienza e la disponibilità di mezzi idonei a fare qualcosa scelti in base all'esperienza e perizia ... Ciao
MB,Tecna,Sipe,JK6, mah, le uniche che mi funzionano sono quelle caricate con la "CENTRITE"![:D]Commenta
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Ciao ValerioPienamente d'accordo con te se consideriamo il cacciatore medio come l'autista medio come il lanciatore del disco medio e il centometrista medio ... e via dicendo ..... il tuo discorso non fa una grinza .... ti faccio solo una domanda ... se la vita fosse come dici tu che senso avrebbero la Ferrari, i quadri del Caravaggio, i capolavori di Michelangelo, la Divina Commedia .... dopo tutto quest'ultima è fatta solo di parole come il Mosè del Michelangelo è fatto solo di marmo ... pensa una pietra !!!! ....non so se rendo l'idea .... Ciao
Non generalizziamo troppo ,tu stai paragonando dei veri e propri Giganti ,geni assoluti con la gente comune e se proprio vogliamo continuare su questa linea che percentuale hanno rispetto alla popolazione mondiale ? uno su quanti milioni di persone ? scusami ma il paragone non calza affatto a mio parere.
Ora pero' restiamo in tema di cartucce e di caricamento con polveri stratificate,la domanda è semplice che cosa hanno in piu' delle altre cartucce ? e perchè c'è la reale convenienza, parlo in termini di rendimento,nel preparare ed usare certi assetti ?
Se, come credo io non c'è una enorme differenza tra un assetto " normale" ed un assetto "con polv.stratificate" qual'e' il vantaggio a caccia per il comune utilizzatore ?
Se invece c'è una lieve differenza tra le due tipologie di assetti ,in particolari situazioni venatorie o climatiche,allora secondo me bisogna aprire e cercare nei dettagli tecnici e fisico-chimici qual'è ;
uno la ragione
due se è conveniente
tre la spiegazione scientifica perchè in particolari situazioni si hanno questi lievi vantaggi ed a quali condizioni
Personalmente, mi ripeto, credo che non ci siano enormi differenze ma solo delle leggere differenze il che mi porta ad affermare che senza il supporto di elementi di laboratorio e laboriose prove in canne manometriche non potranno essere dimostrate.
Ed anche qualora ci fossero,non scordiamoci da dove siamo partiti.Possiamo affermare che questa tipologia di assetto offre enormi vantaggi rispetto ad un assetto corretto ma "normale" ?
Io scusa la mia ottusita' non l'ho ancora capito,ed in quali termini ?
Un saluto roberto barina
---------- Messaggio inserito alle 09:23 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 09:13 AM ----------
Ciao valerio. La stessa media di fattori che ha ogni attività agonistica o altamente professionale . Pensa che in formula 1 il solo angolo di incidenza di uno spoiler può far perdere aderenza e pregiudicare una macchina vincente ... Per venire a noi e fare un esempio un semplice calcio con una piega più o meno dritta di quella corretta può far la differenza tra un 25 ed un 12 al piattello .... Considerato tutto ciò la discriminante resta sempre l' uomo .... Il mediocre fa scelte mediocri ed a volte fortunate ... La persona con esperienza fa le scelte giuste proprio come in formula 1 il pilota sceglie il tipo di gomme e l'assetto giusto per la gara ... il tiratore il fucile con la giusta piega e cartucce dal rendimento costante .... il cacciatore la giusta arma per il tipo di caccia e le giuste cartucce per le distanze di ingaggio della selvaggina ..... Secondo me a limitare tutte queste variabili è solo l'esperienza e la disponibilità di mezzi idonei a fare qualcosa scelti in base all'esperienza e perizia ... Ciao
Credo di averti gia' risposto
Un saluto roberto barinaCommenta
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. La stessa media di fattori che ha ogni attività agonistica o altamente professionale . Pensa che in formula 1 il solo angolo di incidenza di uno spoiler può far perdere aderenza e pregiudicare una macchina vincente ... Per venire a noi e fare un esempio un semplice calcio con una piega più o meno dritta di quella corretta può far la differenza tra un 25 ed un 12 al piattello .... Considerato tutto ciò la discriminante resta sempre l' uomo .... Il mediocre fa scelte mediocri ed a volte fortunate ... La persona con esperienza fa le scelte giuste proprio come in formula 1 il pilota sceglie il tipo di gomme e l'assetto giusto per la gara ... il tiratore il fucile con la giusta piega e cartucce dal rendimento costante .... il cacciatore la giusta arma per il tipo di caccia e le giuste cartucce per le distanze di ingaggio della selvaggina ..... Secondo me a limitare tutte queste variabili è solo l'esperienza e la disponibilità di mezzi idonei a fare qualcosa scelti in base all'esperienza e perizia ... Ciao
A parità di "messa a punto" dell'uomo, con arma ideale, scelta delle cartucce ideali e quant'altro, la natura propone situazioni diverse in cui districarsi mediamente. Succede anche in una caccia specifica.
....la pista e ben definita in partenza.Commenta
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Cosa dire .... Hai ragione !!!! ... Mi dispiace di non essere in grado di far comprendere un concetto semplice e lineare .... CiaosigpicCommenta
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Buongiorno a tutti
Ribadisco non è mia intenzione essere polemico e non ho preconcetti o bramosia di contraddire nessuno.
Odio le polemiche sterili e fatte solo per essere contro qualcuno o qualcosa,o peggio ancora per partito preso.
Ogni giorno della mia vita so di aver qualcosa da imparare da tutti,quindi sono disponibile a discutere e capire a chi ha la pazienza e la volonta' di spiegarmi.
Pero' ribadisco c'è una soluzione che mi porta dei concreti vantaggi,"polveri stratificate" sono umilmente qui per accettare impaziente delle spiegazioni.
C'è una leggera differenza usando questa tipologia di assetto ? bene sono ancora curioso di sapere,supportato pero' da dati scientifici e da prove documentate.
Poi saro' io,cacciatore generico o specializzato che faro' una valutazione ed una sintesi e decidero' se per il mio scopo questa è una soluzione che mi portera' dei vantaggi significativi oppure no
Grazie a tutti quelli che vorranno confrontarsi ed insieme chiarire, ma facciamolo razionalmente perchè poi se dopo fiumi di parole e paragoni non si arriva ad una sintesi certa,discutere sul sesso degli Angeli non la ritengo una mia priorita'
Spero di essere stato chiaro
Un saluto roberto barinaCommenta
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La disposizione delle polveri di diverso carattere combustivo in strati, influenza il picco pressorio, ma soprattutto la modalità ed il ritmo di emissione gassosa, quindi direttamente la strutturazione dell'intera curva di pressione.cut
Ora pero' restiamo in tema di cartucce e di caricamento con polveri stratificate,la domanda è semplice che cosa hanno in piu' delle altre cartucce ? e perchè c'è la reale convenienza, parlo in termini di rendimento,nel preparare ed usare certi assetti ?
Se, come credo io non c'è una enorme differenza tra un assetto " normale" ed un assetto "con polv.stratificate" qual'e' il vantaggio a caccia per il comune utilizzatore ?
Se invece c'è una lieve differenza tra le due tipologie di assetti ,in particolari situazioni venatorie o climatiche,allora secondo me bisogna aprire e cercare nei dettagli tecnici e fisico-chimici qual'è ;
uno la ragione
due se è conveniente
tre la spiegazione scientifica perchè in particolari situazioni si hanno questi lievi vantaggi ed a quali condizioni
Personalmente, mi ripeto, credo che non ci siano enormi differenze ma solo delle leggere differenze il che mi porta ad affermare che senza il supporto di elementi di laboratorio e laboriose prove in canne manometriche non potranno essere dimostrate.
cut
Un saluto roberto barina
Io credo che si sia data fin qui troppa importanza al singolo elemento costituito dal picco pressorio e troppo poca a tutto il resto della curva, che rappresenta quasi l'intero lavoro di spinta sulla massa borra/piombo.
Se il picco avviene come presumo quando la borra sta forzando e facendo cedere la chiusura, con appena un 25/30 per cento della carica di propellente combusto, è chiaro che la restante parte della polvere svolgerà il suo lavoro di spinta tramite la trasformazione in gas propulsivo ... in canna.
Le migliori rosate, come giustamente scrivi dipendono essenzialmente dallo stato dei pallini, che seguiranno traiettorie più regolari e manterranno velocità residue più elevate in relazione alla loro maggiore o minore sfericità e deformazione.
Del resto da decenni si cerca di preservare questi sub-proiettili dalla maggior parte delle deformazioni, tramite i più svariati e articolati artifici.
La tecnica delle cariche stratificate, ha uno scopo preciso e chiaro, quello di modulare la combustione della carica per rendere più graduale e progressivo lo sviluppo del gas e quindi dell'itinerario pressorio.
Ragionando in termini di rendimento del lavoro di spinta, tra due curve con uguale valore di integrale, quella con meno picco avrà un risultato più propizio ad ottenere buone prestazioni balistiche, perchè ridurrà le deformazioni ed applicherà alla massa da accelerare una spinta più graduale, costante e continua.
Per spingere con efficacia un pesante carrello sui binari, funziona molto meglio una forza applicata gradualmente su un lungo tempo/spazio, piuttosto di un violento spintone di breve e troppo corta durata.
Per far acquisire alla massa in stasi, la maggior parte dell'energia di moto potenzialmente applicabile lavorerà assai meglio una spinta graduale e prolungata.
Nella carica stratificata, la fiamma della vampa a mio avviso dopo aver perforato la massa di propellente, la accende se non dalle due estremità, almeno dalla zona centro-inferiore e con minor impulso anche da quella superiore.
Con questa modalità di accensione, all'inizio della deflagrazione quando raggiungeremo il picco (25%/30% del propellente), avremo avuto combusta sia una parte di polvere vivace che una (frontale) di quella più lenta.
Soprattutto avremo avuto nell'emissione meno gas rispetto ad una massa di polvere omogenea tutta ugualmente vivace.
Questo mozza in piccola parte il picco pressorio, ma teniamo presente che "la piccola parte" è l'apice della curva, quindi il risultato è enorme ed importantissimo.
In seguito la maggior frazione di polvere più lenta che si trasforma in gas con un leggero ritardo rispetto a quella più vivace, manterrà una più intensa emissione gassosa nel tratto centrale del percorso pressorio della curva e renderà il lavoro di spinta ed accelerazione più efficace, graduale e "dolce".
Queste due condizioni hanno il duplice vantaggio di "rispettare" i pallini e di spingere senza traumi e con eccellente efficacia la massa del piombo.
Nel bilancio finale avremo, meno pressione, più velocità, piombo più sferico e lanciato con grande progressività e migliore efficacia balistica.
Non è affatto poco!
Cordialità
G.G.Some people hear their own inner voices with great
clearness and they live by what they hear.
Such people become crazy, or they become legends.
</O:pCommenta
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Grazie Gianluca
è sempre un piacere leggere le tue spiegazioni scientifiche, in maniera semplice ma "dirette" e comprensibili.
Fai quel libro che siamo qui ad aspettarti,non vorrai mica che manchi proprio la tua di opera tra i "Grandi della balistica"
Comunque,perdonami ancora due considerazioni,e domande:
-Per delimitare il picco pressorio e quindi preservare i pallini dallo stress iniziale,secondo te la "stratificazione delle polveri" è la strada maestra ?
-Nella stratificazione delle polveri qual'è il modo piu' consono nella loro individuazione e successiva stratificazione ? mi spiego meglio è meglio stratificare singole basi con singole basi ma di progressivita' diversa oppure doppie basi con doppie basi ,oppure...?
Grazie un saluto roberto barinaCommenta
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Credo che a questo punto ci sia poco da spiegare dopo la chiara esposizione di G.G. .... unico punto controverso è come sempre il momento in cui si ha il picco di P.max .... ma nell'economia della spiegazione, pur se importante, tale particolare resta secondario per cui ringrazio G.G. del suo intervento .La disposizione delle polveri di diverso carattere combustivo in strati, influenza il picco pressorio, ma soprattutto la modalità ed il ritmo di emissione gassosa, quindi direttamente la strutturazione dell'intera curva di pressione.
Io credo che si sia data fin qui troppa importanza al singolo elemento costituito dal picco pressorio e troppo poca a tutto il resto della curva, che rappresenta quasi l'intero lavoro di spinta sulla massa borra/piombo.
Se il picco avviene come presumo quando la borra sta forzando e facendo cedere la chiusura, con appena un 25/30 per cento della carica di propellente combusto, è chiaro che la restante parte della polvere svolgerà il suo lavoro di spinta tramite la trasformazione in gas propulsivo ... in canna.
Le migliori rosate, come giustamente scrivi dipendono essenzialmente dallo stato dei pallini, che seguiranno traiettorie più regolari e manterranno velocità residue più elevate in relazione alla loro maggiore o minore sfericità e deformazione.
Del resto da decenni si cerca di preservare questi sub-proiettili dalla maggior parte delle deformazioni, tramite i più svariati e articolati artifici.
La tecnica delle cariche stratificate, ha uno scopo preciso e chiaro, quello di modulare la combustione della carica per rendere più graduale e progressivo lo sviluppo del gas e quindi dell'itinerario pressorio.
Ragionando in termini di rendimento del lavoro di spinta, tra due curve con uguale valore di integrale, quella con meno picco avrà un risultato più propizio ad ottenere buone prestazioni balistiche, perchè ridurrà le deformazioni ed applicherà alla massa da accelerare una spinta più graduale, costante e continua.
Per spingere con efficacia un pesante carrello sui binari, funziona molto meglio una forza applicata gradualmente su un lungo tempo/spazio, piuttosto di un violento spintone di breve e troppo corta durata.
Per far acquisire alla massa in stasi, la maggior parte dell'energia di moto potenzialmente applicabile lavorerà assai meglio una spinta graduale e prolungata.
Nella carica stratificata, la fiamma della vampa a mio avviso dopo aver perforato la massa di propellente, la accende se non dalle due estremità, almeno dalla zona centro-inferiore e con minor impulso anche da quella superiore.
Con questa modalità di accensione, all'inizio della deflagrazione quando raggiungeremo il picco (25%/30% del propellente), avremo avuto combusta sia una parte di polvere vivace che una (frontale) di quella più lenta.
Soprattutto avremo avuto nell'emissione meno gas rispetto ad una massa di polvere omogenea tutta ugualmente vivace.
Questo mozza in piccola parte il picco pressorio, ma teniamo presente che "la piccola parte" è l'apice della curva, quindi il risultato è enorme ed importantissimo.
In seguito la maggior frazione di polvere più lenta che si trasforma in gas con un leggero ritardo rispetto a quella più vivace, manterrà una più intensa emissione gassosa nel tratto centrale del percorso pressorio della curva e renderà il lavoro di spinta ed accelerazione più efficace, graduale e "dolce".
Queste due condizioni hanno il duplice vantaggio di "rispettare" i pallini e di spingere senza traumi e con eccellente efficacia la massa del piombo.
Nel bilancio finale avremo, meno pressione, più velocità, piombo più sferico e lanciato con grande progressività e migliore efficacia balistica.
Non è affatto poco!
Cordialità
G.G.sigpicCommenta
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Scusate se mi quoto; che sia arrivato il momento tanto atteso di aprire una apposita discussione?---------- Messaggio inserito alle 08:18 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 08:15 PM ----------
Grazie nando
Invece io nella ricarica mi definisco un "Tennico" da non confondersi con un vero Tecnico
Posso chiederti come le carichi e che cosa vedi che ti danno in piu'?
Un saluto roberto barina
Per quanto riguarda le stratificate, visto che è "materia molto delicata" per il momento preferisco soprassedere, prima o poi chi ne capisce più di me, se e quando lo riterrà opportuno aprirà una apposita discussione.
Nando....in me Eros che mai nessuna età mi rasserena, come il vento del nord rosso di fulmini, rapido muove: così torbido spietato arso di demenza, custodisce tenace nella mente tutte le voglie che avevo da ragazzo.Commenta
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.....UN'ALTRA?!?!?!?!
Mi pare ce ne siano già almeno 2, una chiusa ma una ancora aperta![:-bunny]MB,Tecna,Sipe,JK6, mah, le uniche che mi funzionano sono quelle caricate con la "CENTRITE"![:D]Commenta
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Lo ringrazio anch'io. Mi ha confermato quanto già io avevo immagazzinato dalle informazioni sulle stratificate, .....e con prerequisito le letture del Granelli.Credo che a questo punto ci sia poco da spiegare dopo la chiara esposizione di G.G. .... unico punto controverso è come sempre il momento in cui si ha il picco di P.max .... ma nell'economia della spiegazione, pur se importante, tale particolare resta secondario per cui ringrazio G.G. del suo intervento .
Di questo ringrazio Valerio, al quale vorrei far sapere che in casi particolari io le uso.
Per esempio dove so che ci sono dei tiri al traccheggio abbastanza lunghi sui colombi. Caccia specifica. Con grammature medio elevate, dove ritengo che le stratificate diano il meglio di se.
Per la caccia alla piccola selvaggina non credo valga la pena perderci del tempo per assemblarle. In questo caso basta aumentare di poco la numerazione del pallino per ottenere le stesse distanze,....certo, a scapito di pressioni leggermente un pò più alte e relativa piccola maggior deformazione del pallino rispetto alle stratificate. Ma in questo caso la sostanza cambia poco.Commenta
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Il discorso non regge, si stava parlando che mettendo una percentuale di polvere vivace a contatto con l'innesco e un altra percentuale ben superiore alla prima, questa con polvere progressiva si abbassava la pmax, rispetto a se sarebbe stata una polvere tutta progressiva,e non l'incontrario come dici dove aggiungendo una percentuale di polvere progressiva ad una tutta di polvere vivace è ovvio che si abbassa la p max.La disposizione delle polveri di diverso carattere combustivo in strati, influenza il picco pressorio, ma soprattutto la modalità ed il ritmo di emissione gassosa, quindi direttamente la strutturazione dell'intera curva di pressione.
Io credo che si sia data fin qui troppa importanza al singolo elemento costituito dal picco pressorio e troppo poca a tutto il resto della curva, che rappresenta quasi l'intero lavoro di spinta sulla massa borra/piombo.
Se il picco avviene come presumo quando la borra sta forzando e facendo cedere la chiusura, con appena un 25/30 per cento della carica di propellente combusto, è chiaro che la restante parte della polvere svolgerà il suo lavoro di spinta tramite la trasformazione in gas propulsivo ... in canna.
Le migliori rosate, come giustamente scrivi dipendono essenzialmente dallo stato dei pallini, che seguiranno traiettorie più regolari e manterranno velocità residue più elevate in relazione alla loro maggiore o minore sfericità e deformazione.
Del resto da decenni si cerca di preservare questi sub-proiettili dalla maggior parte delle deformazioni, tramite i più svariati e articolati artifici.
La tecnica delle cariche stratificate, ha uno scopo preciso e chiaro, quello di modulare la combustione della carica per rendere più graduale e progressivo lo sviluppo del gas e quindi dell'itinerario pressorio.
Ragionando in termini di rendimento del lavoro di spinta, tra due curve con uguale valore di integrale, quella con meno picco avrà un risultato più propizio ad ottenere buone prestazioni balistiche, perchè ridurrà le deformazioni ed applicherà alla massa da accelerare una spinta più graduale, costante e continua.
Per spingere con efficacia un pesante carrello sui binari, funziona molto meglio una forza applicata gradualmente su un lungo tempo/spazio, piuttosto di un violento spintone di breve e troppo corta durata.
Per far acquisire alla massa in stasi, la maggior parte dell'energia di moto potenzialmente applicabile lavorerà assai meglio una spinta graduale e prolungata.
Nella carica stratificata, la fiamma della vampa a mio avviso dopo aver perforato la massa di propellente, la accende se non dalle due estremità, almeno dalla zona centro-inferiore e con minor impulso anche da quella superiore.
Con questa modalità di accensione, all'inizio della deflagrazione quando raggiungeremo il picco (25%/30% del propellente), avremo avuto combusta sia una parte di polvere vivace che una (frontale) di quella più lenta.
Soprattutto avremo avuto nell'emissione meno gas rispetto ad una massa di polvere omogenea tutta ugualmente vivace.
Questo mozza in piccola parte il picco pressorio, ma teniamo presente che "la piccola parte" è l'apice della curva, quindi il risultato è enorme ed importantissimo.
In seguito la maggior frazione di polvere più lenta che si trasforma in gas con un leggero ritardo rispetto a quella più vivace, manterrà una più intensa emissione gassosa nel tratto centrale del percorso pressorio della curva e renderà il lavoro di spinta ed accelerazione più efficace, graduale e "dolce".
Queste due condizioni hanno il duplice vantaggio di "rispettare" i pallini e di spingere senza traumi e con eccellente efficacia la massa del piombo.
Nel bilancio finale avremo, meno pressione, più velocità, piombo più sferico e lanciato con grande progressività e migliore efficacia balistica.
Non è affatto poco!
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