Utilizzatori della doppietta contiamoci
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Enrico ciao
Allora seppur saltuariamente spari anche con il cal.20,mi piace particolarmente il tipo di bindella di questa tua doppiettina...dovrebbe essere molto pronta e filante imbracciandola velocemente
Un caro saluto "Vecio" roberto barinaCommenta
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E' analoga alla sorella in calibro 12, modello "Lapis" ( non lusso, ma con legni extra ), che uso a beccacce, 2750 grammi di peso, calcio all'inglese, bigrillo, ejector, anch'essa assai pronta nel puntamento.
Sono entrambe doppiette di buon livello esecutivo, ben rifinite e curate in ogni dettaglio, senza la pretesa di rientrare tra i giustapposti della cosiddetta "noblesse" .
Ciao "lagunare" nostalgico.
Enrico
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GiovanniCommenta
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A proposito di doppiette Fabio Zanotti modello W.R. 625, la mia, totalmente originale, oltre alla foratura ( 18,5 ), al peso delle canne ( kg. 1,170 ) ed alla cameratura ( mm.70 ), non indica altri dati sulla posizione inferiore delle canne, come la strozzatura e il diametro della camera di scoppio.
Per quanto riguarda le tue analoghe doppiette, risultano anche a te le stesse omissioni ? Era una procedura normale ?
Ciao Grande.
EnricoCommenta
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Buongiorno a tutti.
Innanzi tutto complimenti per le bellissime doppiette che avete mostrato.
La doppietta è stata il mio primo grande amore e la prima arma con la quale ho sparato a caccia (purtroppo non mia ma di un mio zio).
Per alterne vicende ho utilizzato sempre un sovrapposto e recentemente ho ereditato un vecchio Breda L.R. che mi ha dato belle soddisfazioni.
Con il cuore e il pensiero sempre rivolto alla classica arma da caccia, ho trovato ieri una Bernardelli Roma 4 in buone condizioni a un prezzo accessibile e non mi sono lasciato scappare questa opportunità.
L'imbracciata è buona ma non so come mi troverò sul campo dopo oltre 30 anni che non ne utilizzo una.
So che non si tratta di una arma fine o di particolare pregio ma sono emozionato come un bambino con il suo giocattolo nuovo.
Di sicuro sarà mia compagna di caccia per concludere, cosi come è iniziata, questa bellissima avventura a contatto della natura, nel trascorrere delle stagioni tra stoppie infuocate dal sole siciliano, fiumare, canneti autunnali e boschi avvolti nella nebbia d'inverno con al fianco un amico e i miei fedeli 4 zampe.
Un saluto
MarcelloCommenta
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doppietta
Ecco qui le mie 2 doppiettine!!!!
Siace Boniotti,canne da 61 cil 3..acciaio breda con cui a caccia mi trovo che è una meraviglia!!!!avuta da un vecchio cacciatore di bosco.
e Bernardelli Roma 6 con 2 paia di canne 71 3-1 e 60 cil -3.
Che dire...andare a caccia con la doppietta mi fa tornare indietro con il tempo!!!!!averla solo tra le mani una enciclopedia di ricordi!!!!!![vinci]Commenta
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Buonasera a tutti, l'argomento è invitante e romperò il silenzio !!!!!!
La doppietta non è un fucile è uno stile di vita, in trenta anni di caccia ne ho girate tante , anzi forse troppe, belle brutte, care e regalate, ma ho trovato la pace dei sensi e dell'anima con una Churchill 25' del 1924. Non è la più bella che ho posseduto, ma questa è la "mia " doppietta .
La doppietta, per me deve essere obbligatoriamente bigrillo, con calcio inglese e deve essere cucita addosso come un buon vestito, a mio modesto parere pochissimi italiani sanno fare la Doppietta, con la D maiuscola.
Se vogliamo parlare di doppietta bisogna, prima o poi obbligatoriamente volgere lo sguardo oltremanica per capire come deve essere davvero fatta, invito i più giovani o chi ancora non lo avesse fatto ,a maneggiare una doppietta inglese dei primi del 900 anche non di classe eccelsa e poi imbracciare una italica realizzazione, le differenze a mio modesto parere sono abissali.
Io la uso per tutte le cacce e con tutti i climi o quasi, cartucce max da 32 grammi che bastano e avanzano per tutti gli usi
Un saluto e complimenti a tutti
Bernardo
ps provo ad allegare un'immagine
Le passioni e la memoria mettono in moto immagini e percezioni che muovono la volontà e alle quali la ragione cerca di dare forma di idee compiute e giustificabili.Commenta
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Sono contentento tu abbia rotto il silenzio, benvenuto ti chiedo una cortesia, vai in sezione "presentazioni" e presentati come da regolamento, anche per rispetto degli altri forumisti.
Ps la doppietta sembra molto bella!
Buon proseguimento.Commenta
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Buonasera a tutti, l'argomento è invitante e romperò il silenzio !!!!!!
La doppietta non è un fucile è uno stile di vita, in trenta anni di caccia ne ho girate tante , anzi forse troppe, belle brutte, care e regalate, ma ho trovato la pace dei sensi e dell'anima con una Churchill 25' del 1924. Non è la più bella che ho posseduto, ma questa è la "mia " doppietta .
La doppietta, per me deve essere obbligatoriamente bigrillo, con calcio inglese e deve essere cucita addosso come un buon vestito, a mio modesto parere pochissimi italiani sanno fare la Doppietta, con la D maiuscola.
Se vogliamo parlare di doppietta bisogna, prima o poi obbligatoriamente volgere lo sguardo oltremanica per capire come deve essere davvero fatta, invito i più giovani o chi ancora non lo avesse fatto ,a maneggiare una doppietta inglese dei primi del 900 anche non di classe eccelsa e poi imbracciare una italica realizzazione, le differenze a mio modesto parere sono abissali.
Io la uso per tutte le cacce e con tutti i climi o quasi, cartucce max da 32 grammi che bastano e avanzano per tutti gli usi
Un saluto e complimenti a tutti
Bernardo
ps provo ad allegare un'immagine
Concordo in toto!
Curiosità: colombaccio di preapertura impacchettato con GM3 32gr caricata da Giudici di Cupra Marittima?
Saluti
ClaudioCommenta
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Buonasera a tutti, l'argomento è invitante e romperò il silenzio !!!!!!
La doppietta non è un fucile è uno stile di vita, in trenta anni di caccia ne ho girate tante , anzi forse troppe, belle brutte, care e regalate, ma ho trovato la pace dei sensi e dell'anima con una Churchill 25' del 1924. Non è la più bella che ho posseduto, ma questa è la "mia " doppietta .
La doppietta, per me deve essere obbligatoriamente bigrillo, con calcio inglese e deve essere cucita addosso come un buon vestito, a mio modesto parere pochissimi italiani sanno fare la Doppietta, con la D maiuscola.
Se vogliamo parlare di doppietta bisogna, prima o poi obbligatoriamente volgere lo sguardo oltremanica per capire come deve essere davvero fatta, invito i più giovani o chi ancora non lo avesse fatto ,a maneggiare una doppietta inglese dei primi del 900 anche non di classe eccelsa e poi imbracciare una italica realizzazione, le differenze a mio modesto parere sono abissali.
Io la uso per tutte le cacce e con tutti i climi o quasi, cartucce max da 32 grammi che bastano e avanzano per tutti gli usi
Un saluto e complimenti a tutti
Bernardo
ps provo ad allegare un'immagine
Concordo con la maggior parte del tuo intervento
Non concordo con il fatto che la Doppietta Italiana di attuale produzione sia inferiore alla produzione FINE inglese di Inizio secolo.
Certamente quella produzione insieme alla produzione d'elite Belga(Vedi Labeu,Thonon,Thirifays..etc),sono stati l'ARCHETIPO della Doppietta,ma attualmente la migliore produzione mondiale di Doppiette Fini attualmente è Made in Italy,tranne qualche rarissimo caso
Un saluto roberto barina
P.S. se puo' interessarti c'è anche un'altra discussione su armi fini...in qs forum ..ciaoCommenta
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Ciao Claudio, la cartuccia è ricaricata da me, ebbene si ho anche questo vizio, è una carica estiva ricaricata con Anigrina Lamellare, la mia polvere preferita per le dosi "leggere" da 32 gr, per quanto riguarda il paragone con le inglesi, probabilmente mi sono espresso male, ovvero nn volevo denigrare i nostri costruttori, forse oggi tra i migliori al mondo es F.lli Rizzini (i miei preferiti) Battaglia, Toschi , dei vecchi Giacinto Zanotti, Zaccaria, etc etc mi dispiace per i non citati, sono troppi,,ma cercavo di esprimere un concetto diverso, la doppietta è inglese, Palffly Nel suo libro a pag 253 lo spiega bene, paragona la doppietta ad un abito, e anche se riconosce che ci sono altri produttori di pregio, riconosce agli inglesi una maestria eccelsa.
Se oggi entri in una armeria di media fascia , troverai decine di doppiette italiane di fattura dozzinale, assai sproporzionate tanti brutti anatroccoli, abbandonati a loro stessi, per come la penso, la decadenza della doppietta in parte è anche colpa degli armaioli (soprattutto industriali) che hanno dato in pasto ai cacciatori italiani dei prodotti indecenti a prezzi esagerati così facendo hanno favorito per vil denaro l'automatico (eccetto Cosmi).............
Ora basta buona, notte e grazie per la pazienza !!!!
BernardoLe passioni e la memoria mettono in moto immagini e percezioni che muovono la volontà e alle quali la ragione cerca di dare forma di idee compiute e giustificabili.Commenta
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