come ho già accennato in altre discussioni, per ragioni di età e non avendo figli appassionati di caccia e tiro a cui lasciare i miei amati fucili, ho iniziato da qualche mese a sfoltire gradualmente la mia rastrelliera, iniziando dagli esemplari meno prestigiosi.
Contestualmente, sempre per il suddetto, ahimè, irreversibile motivo, intendo da quest'anno cacciare sistematicamente con il calibro 20 utilizzando soprattuto la doppietta.
Con il ricavato di alcuni modesti fucili e la cessione alla ditta costruttrice di altra Anson calibro 20 dalle caratteristiche a me non congeniali ( strozzature, lunghezza canne, cartelle intere, lunghezza del calcio ), sono approdato alla doppietta di cui alle foto allegate.
Si tratta di una Fratelli Poli Armi ( FPA ) modello "Lapis Lusso" del peso di Kg. 2,650, canne integrali in acciaio speciale trilegato (Ni-Cr-Mo), forate entrambe 15,9, strozzate CL e ***, lunghezza cm. 65, ejector, monogrillo meccanico, incisa da Giacomo Beffa, calcio ed asta all'inglese in radica grado 4.
La utilizzerò per la caccia con il cane da ferma, alla stanziale, ma soprattutto a beccacce.
Non vorrei sembrare banale, ma il quesito, dopo questa piuttosto lunga premessa ( me ne scuso ) è il seguente:
a quali delusioni andrò incontro, secondo la vostra esperienza, per quanto attiene l'efficacia e la precisione dei tiri dopo l'impiego per una vita intera del calibro 12, atteso che alcuni miei amici rimarcano la difficile gestione del calibro 20 per una persona dai riflessi, purtroppo, in via di rallentamento ?







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