Questi modelli per essere tradotti in convenzioni ed avere una attendibilità scientifica devono essere riprodotti in modo accuratissimo, tutti gli elementi ed i parametri utilizzati devono assolutamente essere identici in tutti gli esperimenti.
Difatti il primo paradigma del metodo scientifico riguardante gli esperimenti empirici è che essi devono poter essere sempre riproducibili ottenendo il medesimo risultato.
Francamente ritengo che un cuscino di piume fatto in casa non possa soddisfare questi requisiti in quanto possono variare troppi elementi fondamentali, come ad esempio il tipo di stoffa che deve essere identico e dovrebbe avere la medesima trama, composto dallo stesso materiale e tale materiale dovrebbe presentarsi nelle medesime condizioni fisico meccaniche in ogni esperimento. (avete mai provato a forare un pezzo di stoffa con un punteruolo? noterete che se la stoffa è in tensione tale operazione riuscirà senza dubbio con maggior successo che a panno libero e svincolato da tensioni).
Stessa cosa dicasi per le penne racchiuse nell'involucro, dovrebbero essere lo stesso numero, avere la stessa resistenza, lo stesso peso specifico, la stessa densità e la stessa disposizione al suo interno.
Questi parametri sufficientemente precisi, nel campo della fisica li possiamo ottenere solo con cartoni sovrapposti, lastre di metallo, assi di legno e gelatine balistiche, materiali che hanno caratteristiche fisiche ben note, certificate e calcolabili.
Quando in uno di questi ultimi 4 materiali il risultato della penetrazione da parte di una canna rispetto ad un altra sarà maggiore. sicuramente quella canna avrà fatto sviluppare velocità terminali maggiori oppure avrà portato a bersaglio pallini più sferici e penetranti.
Provando cartucce standard (dai 30 ai 38 grammi per intenderci con valori di banco nella norma) ho l'impressione che le canne "classiche" e più datate risultino più performanti in penetrazione sopratutto in prossimità del centro di rosata, quindi canne uniche e impagabili in mano a forti colpitori che 9 volte su 10 centrano il bersaglio.
Le sovraalesate e simili magari non possiedono la forza dirompente dei pallini centrali delle "classiche", ma compensano ottimamente fornendo rosate meno accentrate e migliorando sopratutto la penetrazione dei pallini periferici (deformandoli meno nel tragitto in canna) fornendo un aiuto grandissimo a noi cacciatori, perdonandoci puntualmente piccoli errori di puntamento.
Queste caratteristiche giustificherebbero a mio avviso i riscontri a caccia di alcune canne che sebbene non si esaltino nei test empirici, nella caccia cacciata si rivelano di una efficienza incredibile.
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