quale semiautomatico calibro 20 ha la balistica migliore?

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  • beccacciaro
    ⭐⭐
    • Oct 2012
    • 762
    • roma
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    #16
    Franchi Al 48 calibro 20 meraviglioso però credo che sia un miraggio trovarne uno usato mancino e per la piega non saprei, forse può sagomarti il tutto un bravo archibugere sulle misure del tuo corpo.
    Come balistica è splendido , ne avevo trovato uno usato a poco in ottime condizioni con canna 2 stelle 71 , ma ero andato con il mio storico compagno di caccia che ha iniziato a "sbavare" e purtroppo ho lasciato che lo prendesse lui, con il pensiero che ho molti altri fucili ma quando lo vedo rimpiango un po' il gesto di grande amicizia.
    E' una piuma e ci si fanno tiri ragguardevoli.

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    • PATO
      ⭐⭐⭐
      • Feb 2011
      • 1970
      • VIGNOLA MO
      • SETTER INGLESI E GRIFFONI KORTAL

      #17
      Originariamente inviato da morto
      Benelli 201, Franchi 48Al. Breda e Beretta 301 sono un po' più pesanti ma comunque sempre eccellenti. Ah, dimenticavo: Il Browning auto5.
      [occhi][occhi] Ti eri dimenticato del Browning auto5.....il migliore con differenza,ha un problema e' caro

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      • G.M.70
        • Jul 2012
        • 119
        • torvajanica (rm)

        #18
        Originariamente inviato da capaino
        Ma un vecchio Breda LR magari con la quick choke no?
        TRa i vari 20 che ho (doppiette Beretta, Automatici Franchi, Benelli e Beretta, Cosmi) il vecchio Breda mollone con quick choke forata 15,6 è micidiale, provata anche sulle coriacee cornacchie più volte.

        ---------- Messaggio inserito alle 03:12 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 03:08 PM ----------



        Così avresti anche risolto il problema lunghezze/strozzature.

        ---------- Messaggio inserito alle 03:17 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 03:12 PM ----------





        Anche per pieghe e mancino no problem...

        Quoto in pieno,ho avuto 3 semi cal.20,un benelli montefeltro 20e,un al 391 urika,e poi presi un vega(è il semi cal.20 con canna 64.1 q.s.) forato 15.6.
        Il mio lo ritirai da una collezione e dovrebbe essere un prototipo,con matricola 20Cxxxx del 1957 con tanto di logo con il cavallino ,produzione partita poi nel 1959 con matricole 200001.
        Arma ottima si prende a prezzi modici e nulla ha da invidiare ai moderni fucili,con l'eccentrico nel calcio si ha la possibilità di trovare la giusta posizione del calcio sia per dx che sx.
        Unica pecca potrebbe essere per i pezzi di ricambio,il mio non mi ha mai lasciato per strada,ma da quel che ne so quello potrebbe essere un problemino.
        Per quanto riguarda l'utilizzo a caccia ci si fa di tutto dalle beccacce ai colombacci e nonostante il mio monti una canna sb con peso totale intorno ai kg 2,550 allo sparo sembra un recupero di gas.

        Dimenticavo gli altri 2 semi cal.20 li ho ceduti,questo nonostante numerose richieste è incedibile.
        Essere più che apparire

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        • alcione tsa
          ⭐⭐⭐
          • Oct 2009
          • 4348
          • Ischia
          • cocker

          #19
          Originariamente inviato da G.M.70
          Quoto in pieno,ho avuto 3 semi cal.20,un benelli montefeltro 20e,un al 391 urika,e poi presi un vega(è il semi cal.20 con canna 64.1 q.s.) forato 15.6.

          Il mio lo ritirai da una collezione e dovrebbe essere un prototipo,con matricola 20Cxxxx del 1957 con tanto di logo con il cavallino ,produzione partita poi nel 1959 con matricole 200001.

          Arma ottima si prende a prezzi modici e nulla ha da invidiare ai moderni fucili,con l'eccentrico nel calcio si ha la possibilità di trovare la giusta posizione del calcio sia per dx che sx.

          Unica pecca potrebbe essere per i pezzi di ricambio,il mio non mi ha mai lasciato per strada,ma da quel che ne so quello potrebbe essere un problemino.

          Per quanto riguarda l'utilizzo a caccia ci si fa di tutto dalle beccacce ai colombacci e nonostante il mio monti una canna sb con peso totale intorno ai kg 2,550 allo sparo sembra un recupero di gas.



          Dimenticavo gli altri 2 semi cal.20 li ho ceduti,questo nonostante numerose richieste è incedibile.
          Qual è secondo la tua esperienza la differenza o " la marcia in più " che ha rispetto al Beretta o al Benelli?

          Inviato dal mio SM-G935F utilizzando Tapatalk

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          • claudio76
            ⭐⭐⭐
            • Jan 2010
            • 3721
            • Sant'Angelo in Vado

            #20
            Originariamente inviato da G.M.70
            Quoto in pieno,ho avuto 3 semi cal.20,un benelli montefeltro 20e,un al 391 urika,e poi presi un vega(è il semi cal.20 con canna 64.1 q.s.) forato 15.6.
            Il mio lo ritirai da una collezione e dovrebbe essere un prototipo,con matricola 20Cxxxx del 1957 con tanto di logo con il cavallino ,produzione partita poi nel 1959 con matricole 200001.
            Arma ottima si prende a prezzi modici e nulla ha da invidiare ai moderni fucili,con l'eccentrico nel calcio si ha la possibilità di trovare la giusta posizione del calcio sia per dx che sx.
            Unica pecca potrebbe essere per i pezzi di ricambio,il mio non mi ha mai lasciato per strada,ma da quel che ne so quello potrebbe essere un problemino.
            Per quanto riguarda l'utilizzo a caccia ci si fa di tutto dalle beccacce ai colombacci e nonostante il mio monti una canna sb con peso totale intorno ai kg 2,550 allo sparo sembra un recupero di gas.

            Dimenticavo gli altri 2 semi cal.20 li ho ceduti,questo nonostante numerose richieste è incedibile.
            Il semiautomatico Breda in calibro 20 vide la luce ben prima del 1959, all'incirca nella metà del 1955.
            Per almeno un paio d'anni questi fucili, che ancora non avevano assunto nessuna denominazione ufficiale, arrivata poi successivamente, vennero prodotti con il prefisso matricolare 20C, avendo inoltre la particolarità di essere monomatricola con la canna, cose che poi dalla matricola 200.001 si perse.
            Per quanto ho potuto ricostruire nel mio piccolo questo passaggio avvenne nella seconda metà del 1957, quando in occasione dell'uscita del modello "Superleggero" in calibro 12, in seguito l'Argus che tutti conosciamo, venne attuato da Breda un completo riassetto matricolare su tutti i modelli: 200.001 per il calibro 20, 40.001 per lo standard in 12 (Antares), 500.001 per il superleggero (Argus), e 60.001 per il magnum (Aries).
            Sono completamente d'accordo con sulla fruibilità di questi fucili che ancora al giorno d'oggi dicono tranquillamente la loro nella caccia di tutti i giorni.
            Saluti[:-golf]
            Claudio

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            • Danilovic73
              ⭐⭐
              • Sep 2019
              • 230
              • Roma
              • Cocher spaniels

              #21
              Io ho un browing auto 5 Cal 20 in ergal e non lo cambierei con nessun altro fucile di ultima concezione ha una balistica eccezionale

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              • G.M.70
                • Jul 2012
                • 119
                • torvajanica (rm)

                #22
                Originariamente inviato da alcione tsa
                Qual è secondo la tua esperienza la differenza o " la marcia in più " che ha rispetto al Beretta o al Benelli?

                Inviato dal mio SM-G935F utilizzando Tapatalk
                Non ho parlato di marcia in più, ho solo detto di aver ceduto gli altri 2 e questo lo reputo incedibile.
                Per quanto riguarda l'attività sul campo tutte e tre le armi in questione mi hanno soddisfatto in pieno, il benelli montava una canna fissa 65 xxx, non digeriva tutte le cartucce e un pochino mi ha fatto tribolare nella ricerca, ma una volta trovate quelle giuste la canna si è mostrata molto valida.
                Il beretta 391 urika con canna 66 mc andava benissimo e come il benelli mai una noia, anche se un pochino più pesante, ma sempre in linea con il peso del calibro.
                Il Breda Vega lo ritengo un capolavoro di meccanica, e avendo anche l'argus che era di mio padre, fucile con la quale ho mosso i primi passi, diciamo che mi è rimasto nel cuore, così ho la coppia 12 e 20.
                Come prestazioni sul campo diciamo che tutti e 3 mi hanno soddisfatto, anzi qualche problemino me lo diede il bredino che ogni tanto si inceppa credo una bavetta di lavorazione sul pulsante di sgancio, problema azzerato dopo un certo numero di colpi sparati. D'altronde l'arma era intonsa quindi situazione che ci poteva stare.

                ---------- Messaggio inserito alle 05:48 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 05:42 PM ----------

                Originariamente inviato da claudio76
                Il semiautomatico Breda in calibro 20 vide la luce ben prima del 1959, all'incirca nella metà del 1955.
                Per almeno un paio d'anni questi fucili, che ancora non avevano assunto nessuna denominazione ufficiale, arrivata poi successivamente, vennero prodotti con il prefisso matricolare 20C, avendo inoltre la particolarità di essere monomatricola con la canna, cose che poi dalla matricola 200.001 si perse.
                Per quanto ho potuto ricostruire nel mio piccolo questo passaggio avvenne nella seconda metà del 1957, quando in occasione dell'uscita del modello "Superleggero" in calibro 12, in seguito l'Argus che tutti conosciamo, venne attuato da Breda un completo riassetto matricolare su tutti i modelli: 200.001 per il calibro 20, 40.001 per lo standard in 12 (Antares), 500.001 per il superleggero (Argus), e 60.001 per il magnum (Aries).
                Sono completamente d'accordo con sulla fruibilità di questi fucili che ancora al giorno d'oggi dicono tranquillamente la loro nella caccia di tutti i giorni.
                Saluti[:-golf]
                Claudio
                Grazie per il chiarimento Claudio.
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