Caricamento fuochi d'artificio in India

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  • Massi
    ⭐⭐⭐
    • Dec 2011
    • 2082
    • Terni
    • meticcio

    #1

    Caricamento fuochi d'artificio in India

    Oggi è il Primo Maggio festa dei lavoratori, guardate questo indiano come carica i fuochi d'artificio, senza la minima sicurezza, con il mercato libero è con questi paesi che ci dobbiamo confrontare, come possiamo essere competitivi
    Per fortuna ancora non importiamo cartucce da caccia da quei paesi.
    Scusate l'O.T. Saluti
    [VIDEO]https://www.youtube.com/watch?v=P0Dt353ysW8&t=41s[/VIDEO]
  • mbgigante
    ⭐⭐⭐
    • Nov 2011
    • 1023
    • Verona

    #2
    Originariamente inviato da Massi
    Oggi è il Primo Maggio festa dei lavoratori, guardate questo indiano come carica i fuochi d'artificio, senza la minima sicurezza, con il mercato libero è con questi paesi che ci dobbiamo confrontare, come possiamo essere competitivi
    Per fortuna ancora non importiamo cartucce da caccia da quei paesi.
    Scusate l'O.T. Saluti
    https://www.youtube.com/watch?v=P0Dt353ysW8&t=41s
    Nell' azienda dove lavoro, ci hanno fatto fare una giornata di corso sulla sicurezza sul lavoro con un tecnico di un'azienda privata che fa solo questo. Ho sentito tante di quelle boiate che mi veniva da non crederci. Alla mia domanda "come potremmo mai essere competitivi con le aziende cinesi che non rispettano queste norme? Così non si incentiva le aziende a portare l attività all estero?" La risposta è stata che si dovranno anche loro adeguare. Si, vaglielo a dire in Cina che se non hai il bagno a norma, ti chiudono l azienda... Assurdo, davvero, siamo finiti

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    • Skeetshooter
      ⭐⭐
      • Jul 2019
      • 313
      • Conversano
      • Setter Eba

      #3
      Però io credo che il progresso consista nel far progredire chi è più arretrato, non nell'appiattire chi è più avanti sulle posizioni meno evolute.
      Altrimenti per restare competitivi dovremmo ritornare allo schiavismo.
      “Non si mente mai così tanto come prima delle elezioni, durante la guerra e dopo la caccia.”

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      • Seagate
        ⭐⭐⭐
        • Feb 2018
        • 1309
        • La Spezia

        #4
        Mi pare che l'Ue dia 6 o 7 miliardi all'anno all' Italia per la formazione e la sicurezza... più quelli che pagano le aziende alle associazioni di categoria e aziende private che organizzano tali corsi...nel 99% dei casi buffonate inutili che servono solo ad ottenere un pezzo di carta da esibire in caso di controlli... hanno inventato un lavoro inutile...un servizio alla produzione che così come fatto ora rappresenta solo un costo aggiuntivo che contribuisce a fare spostare la produzione in altri paesi... chiunque abbia avuto a che fare lo ha capito da più di 25 anni...si salvano solo alcune eccellenze private che hanno i mezzi per organizzarsi autonomamente.

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        • mbgigante
          ⭐⭐⭐
          • Nov 2011
          • 1023
          • Verona

          #5
          Originariamente inviato da Seagate
          Mi pare che l'Ue dia 6 o 7 miliardi all'anno all' Italia per la formazione e la sicurezza... più quelli che pagano le aziende alle associazioni di categoria e aziende private che organizzano tali corsi...nel 99% dei casi buffonate inutili che servono solo ad ottenere un pezzo di carta da esibire in caso di controlli... hanno inventato un lavoro inutile...un servizio alla produzione che così come fatto ora rappresenta solo un costo aggiuntivo che contribuisce a fare spostare la produzione in altri paesi... chiunque abbia avuto a che fare lo ha capito da più di 25 anni...si salvano solo alcune eccellenze private che hanno i mezzi per organizzarsi autonomamente.
          Concordo con te, mi hanno rilasciato un pezzo di carta ma è stata una giornata di lavoro persa. Non dico che dobbiamo tralasciare la sicurezza per carità, ma non possiamo obbligare i paesi del terzo mondo ad adeguarsi alle nostre norme. Le aziende sono già scappate all estero, anche le armi: se indagate un po', vedrete che tutti i componenti sono fatti in Turchia. Mettessero dei pesanti dazi, per disincentivare le aziende a trasferirsi. Nel mio piccolo, nell' azienda dove faccio il tornitore, un cliente importante ha spostato la produzione di un componente in Cina. Quei pezzi erano al 30-40% fatti male o sbagliati, e ce li portava per ripassarli al tornio. Pensate voi: gli conviene farli là, importarli e pagare ancora per ripararli piuttosto che farli (buoni) direttamente qua. Siamo finiti, l industria in Italia non decollerà più. Rimarremo con turismo, ristoranti e bar, poi quando si inventano qualche lockdown ci ritroviamo tutti nella *****...

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          • Alessandro il cacciatore
            🥇🥇
            • Feb 2009
            • 20199
            • al centro della Toscana
            • Deutsch Kurzhaar

            #6
            Originariamente inviato da Seagate
            Mi pare che l'Ue dia 6 o 7 miliardi all'anno all' Italia per la formazione e la sicurezza... più quelli che pagano le aziende alle associazioni di categoria e aziende private che organizzano tali corsi...nel 99% dei casi buffonate inutili che servono solo ad ottenere un pezzo di carta da esibire in caso di controlli... hanno inventato un lavoro inutile...un servizio alla produzione che così come fatto ora rappresenta solo un costo aggiuntivo che contribuisce a fare spostare la produzione in altri paesi... chiunque abbia avuto a che fare lo ha capito da più di 25 anni...si salvano solo alcune eccellenze private che hanno i mezzi per organizzarsi autonomamente.
            Originariamente inviato da mbgigante
            Concordo con te, mi hanno rilasciato un pezzo di carta ma è stata una giornata di lavoro persa. Non dico che dobbiamo tralasciare la sicurezza per carità, ma non possiamo obbligare i paesi del terzo mondo ad adeguarsi alle nostre norme. Le aziende sono già scappate all estero, anche le armi: se indagate un po', vedrete che tutti i componenti sono fatti in Turchia. Mettessero dei pesanti dazi, per disincentivare le aziende a trasferirsi. Nel mio piccolo, nell' azienda dove faccio il tornitore, un cliente importante ha spostato la produzione di un componente in Cina. Quei pezzi erano al 30-40% fatti male o sbagliati, e ce li portava per ripassarli al tornio. Pensate voi: gli conviene farli là, importarli e pagare ancora per ripararli piuttosto che farli (buoni) direttamente qua. Siamo finiti, l industria in Italia non decollerà più. Rimarremo con turismo, ristoranti e bar, poi quando si inventano qualche lockdown ci ritroviamo tutti nella *****...
            Avete ragione, purtroppo. E' una foto fedele della realtà.
            Ars venandi est collectio documentorum, quibus scient homines ad opus suum deprehendere animalia non domestica cuiuscumque generis vi vel ingenio. (Fridericus II Imperator 1194-1250)

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            • colombaccio76
              ⭐⭐⭐
              • Jun 2014
              • 1822
              • Maremma Gr
              • Spring

              #7
              Be vedo che sono molto meccanizzati!!!!!!belline davvero le gambe zincate, quasi quasi mel le faccio anche io se non fosse per qualche pelo in più!?!?!?!?!

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              • Seagate
                ⭐⭐⭐
                • Feb 2018
                • 1309
                • La Spezia

                #8
                Chiunque deve stare sul mercato senza " scorciatoie"se n'è reso conto da anni...il problema grosso è che l'Italia funziona.. finché dura...con le "scorciatoie"...

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                • cero
                  ⭐⭐⭐
                  • Jan 2009
                  • 3030
                  • Romagna

                  #9
                  Originariamente inviato da mbgigante
                  Mettessero dei pesanti dazi, per disincentivare le aziende a trasferirsi.
                  Mettessero delle agevolazioni per permettere alle aziende di rimanere.

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                  • mbgigante
                    ⭐⭐⭐
                    • Nov 2011
                    • 1023
                    • Verona

                    #10
                    Originariamente inviato da cero
                    Mettessero delle agevolazioni per permettere alle aziende di rimanere.
                    Alla Fiat ne hanno messe di agevolazioni, ma sono scappati ugualmente. Mettigli i dazi su tutte le Fiat prodotte extra UE, che una punto viene a costare 30 mila euro...vedi come tornano in Italia se vogliono vendere

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                    • maurob
                      ⭐⭐
                      • Jun 2012
                      • 372
                      • lodrino

                      #11
                      Mi sembra la fotografia esatta della situazione, in Italia se hai un'azienda e vuoi produrre un qualsiasi prodotto abbiamo (giustamente) una serie infinita di regole e normative sulla sicurezza, materiali impiegati, inquinamento, condizioni di lavoro, retribuzione, garanzie sul prodotto.... a mio parere cose giustissime se valide in tutto il mercato.
                      Il problema è quando ti ritrovi a competere per esempio col prodotto Turco (nel caso della produzione di armi), credi che i Turchi abbiano le stesse regole e limiti nostri?
                      Grazie al c..o che i prezzi (e la qualità) sono più bassi... ma che mi fa incazzare più di tutto è quanti Italiani nonostante tutto acquistano comunque il prodotto Turco, coscienti del fatto che questa situazione sta mandando in rovina la tradizione armiera Italiana.

                      Inviato dal mio SM-A315G utilizzando Tapatalk

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                      • Seagate
                        ⭐⭐⭐
                        • Feb 2018
                        • 1309
                        • La Spezia

                        #12
                        Una volta si decideva di produrre qualcosa,si stabilivano le caratteristiche essenziali perché fosse un buon prodotto e si vedeva quanto veniva a costare...oggi si decide di produrre qualcosa,si fa un analisi di mercato per stabilire
                        quanto deve costare poi si vede dove abbassare i costi di produzione investendo piuttosto sul marketing...i risultati sono sotto gli occhi di tutti...

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                        • armiET3
                          ⭐⭐
                          • Aug 2015
                          • 601
                          • LEGNANO

                          #13
                          Tutto corretto... potevamo essere i primi al mondo con il ns. talento....il sistema , la burocrazia, il magna magna ci hanno retrocesso quasi al terzo mondo....

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                          • edo49
                            Moderatore
                            • Jan 2009
                            • 3180
                            • Cavarzere
                            • Breton

                            #14
                            Stavo per prendere la tastiera e descrivere tutte le DISTRUZIONI che hanno fatto i nostri Politici, TUTTI dalla Prima alla Terza Repubblica (quella di Grillo...) rovinando Agricoltura, Zootecnia, Industria Automobilistica (Fiat, Alfa Romeo, Lancia, Autobianchi, Austin italia, e tutte le piccole, come Abarth, Ferrari, Maserati, Bertone, Pininfarina ecc...). Poi la Chimica, distrutte le Case farmaceutiche Italiane, la Montedison, la Italiana Zuccheri e consociate, (14 zuccherifici con 300 dipendenti ciascuno, piu gli indotti) em recentemente tutta l'Attività Turistica e recettiva... Ma lo Stato ha continuato a spendere Migliaia di Miliardi di € lo stesso... Verdremo tempi brutti... altro che 230 Miliardi REGALATI da Mamma Europa!

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                            • jzcia
                              ⭐⭐⭐
                              • Mar 2009
                              • 1715
                              • provincia di roma
                              • breton

                              #15
                              Ho lavorato in I.R.I. (Istituto Ricostruzione Industriale). Azienda con organizzazione piramidale tra finanziarie e società collegate, dove la mano destra sapeva cosa facesse la sinistra. Sistema con architettura solida, preso a modello da alcune nazioni e che da noi è stato smantellato per volontà dei politici con lo scopo di entrare in europa dove gli aiuti di stato dovevano essere vietati.
                              Le nostre migliori aziende sono state svendute agli amici degli amici.
                              Bastava fare una cosa per non trovarsi nelle condizioni in cui siamo, obbligare i compratori a non delocalizzare e lasciare il lavoro in Italia. Invece sono stati fatti spezzatini con la complicità politica e i nostri finanzieri d'assalto in nome del profitto hanno investito all'estero spostando una massa di denaro enorme che non circola più nel nostro paese.
                              Di fatto è stata finanziata la concorrenza indebolendo le aziende rimaste in Italia.

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