“abbinamento canna/cartuccia” - pratica
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Se devo pensare a velocità,pressione e chi più ne ha più ne metta per me già parto perdente. Certo non vado con 76 full col cane o con 62 cyl a papere ma quando si ha un'arma con la presunta giusta canna ci metti la sempre presunta giusta cartuccia e spari e se casca ok sennò hai padellato. Troppe p....e mentali non aiutano e lo dice uno che 10 anni fa le cartucce non le conosceva ne sapeva differenza tra feltro e contenitore. Eppure la roba cascava, e che roba!!!!! -
Se dovessi fare una sintesi di quello che ho capito:
1) La canna (lunghezza e strozzatura) va scelta in funzione del selvatico e del tipo di caccia / terreno, in base a criteri abbastanza consolidati
2) La cartuccia va scelta in funzione del selvatico e del tipo di caccia / terreno / clima in base a criteri abbastanza consolidati
3) Non esistono indicazioni generali, chiare, condivise e dimostrabili sull'abbinamento ideale canna / cartuccia che deve essere trovato empiricamente tenendo conto dei diversi contesti
4) Non esistono indicazioni generali, chiare, condivise e dimostrabili sulle diverse prestazioni di profili di canna più orientati a quote ampie/lunghe, strette/corte o intermedie (con i borraggi moderni), salvo un minor rinculo delle prime a pari di altre condizioni
5) E' ipotizzabile che i 'pro' di ogni soluzione generino anche dei 'contro'', quindi la canna capace di dare migliore rosata e maggiore energia residua verrà da un mix equilibrato, materiali adeguati e buon livello esecutivo.
6) la costanza qualitativa delle canne, sia industriali che artigianali è eterogenea, in funzione di diverse tolleranze e diversi processi di approvvigionamento, produzione e test.
7) La scelta tra diverse tipologie di profilo e l'abbinamento con la relativa cartuccia deve quindi essere fatto sulla base di convinzioni personali e verifiche empiriche, senza nessuna evidenza né teorica, né statistica.
8) Comunque, la grande parte delle canne di marca e qualità ha prestazioni più che accettabili, con percentuali variabili, ma basse, di canne mediocri ed eccellenti.
Sintesi, francamente, abbastanza deludente considerando che la balistica è una scienza (ramo della fisica meccanica) ma ... 'meglio arrossire prima che impallidire poi' e non è certo l'unico campo dove scarseggiano le certezze.
O sbaglio?Ultima modifica Quiete; 13-01-22, 16:10.Commenta
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Credo che pur provando a spremere al massimo il rendimento delle nostre canne/cartucce sia giusto tirare un bel respiro, guardarci allo specchio e ammettere che la maggior parte degli animali a cui tiriamo sono sotto i 30 m..anche quando cacciavo in valle la maggior parte dei tiri era sempre nel range 20-30 metri.. con punte di 35-40 max 45. I tiri estremi da 60 metri io sinceramente non li ho mai fatti.
Quando parlo di 30 m intendo 30 metri reali.. 30 passi non sono 30 metri.. già dai tempi dei romani lo sapevano..
quindi giusto cercare un buon fucile e un buon abbinamento canna/cartuccia.. ma non mi farei troppe masturbazioni cerebrali.. altrimenti si finisce come quel signore che andava ad allodole col termometro e cambiava cartucce anche 3 volte nella stessa mattinataCommenta
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Se dovessi fare una sintesi di quello che ho capito:
1) La canna (lunghezza e strozzatura) va scelta in funzione del selvatico e del tipo di caccia / terreno, in base a criteri abbastanza consolidati
2) La cartuccia va scelta in funzione del selvatico e del tipo di caccia / terreno / clima in base a criteri abbastanza consolidati
3) Non esistono indicazioni generali, chiare, condivise e dimostrabili sull'abbinamento ideale canna / cartuccia che deve essere trovato empiricamente tenendo conto dei diversi contesti
4) Non esistono indicazioni generali, chiare, condivise e dimostrabili sulle diverse prestazioni di profili di canna più orientati a quote ampie/lunghe, strette/corte o intermedie (con i borraggi moderni), salvo un minor rinculo delle prime a pari di altre condizioni
5) E' ipotizzabile che i 'pro' di ogni soluzione generino anche dei 'contro'', quindi la canna capace di dare migliore rosata e maggiore energia residua verrà da un mix equilibrato, materiali adeguati e buon livello esecutivo.
6) la costanza qualitativa delle canne, sia industriali che artigianali è eterogenea, in funzione di diverse tolleranze e diversi processi di approvvigionamento, produzione e test.
7) La scelta tra diverse tipologie di profilo e l'abbinamento con la relativa cartuccia deve quindi essere fatto sulla base di convinzioni personali e verifiche empiriche, senza nessuna evidenza né teorica, né statistica.
8) Comunque, la grande parte delle canne di marca e qualità ha prestazioni più che accettabili, con percentuali variabili, ma basse, di canne mediocri ed eccellenti.
Sintesi, francamente, abbastanza deludente considerando che la balistica è una scienza (ramo della fisica meccanica) ma ... 'meglio arrossire prima che impallidire poi' e non è certo l'unico campo dove scarseggiano le certezze.
O sbaglio?
Dissento sull'ottavo punto.
La mia personale esperienza, limitata a prove di penetrazione sulle canne, mi porta ad evidenziare differenze significative sulla penetrazione tra le diverse canne provate (perche' possedute). La prova di penetrazione e' comunque una prova oggettiva che testimonia l'energia residua posseduta dai pallini e quindi della bonta' della canna.Commenta
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Concordo con i primi 7 punti.
Dissento sull'ottavo punto.
La mia personale esperienza, limitata a prove di penetrazione sulle canne, mi porta ad evidenziare differenze significative sulla penetrazione tra le diverse canne provate (perche' possedute). La prova di penetrazione e' comunque una prova oggettiva che testimonia l'energia residua posseduta dai pallini e quindi della bonta' della canna.Commenta
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Emerge che nei casi estremi ho rilevato fino al 25% di differenza tra una canna ed un'altra (280 pagine contro 360 pagine di "Pagine Bianche" forate cartuccia da tiro 7,5 Fiocchi TT2), che reputo una differenza importante.Commenta
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Come hanno autorevolmente sostenuto GG e maurob, anche all'interno dello stesso lotto posso esistere importanti differenze di prestazioni tra una percentuale di canne mediocri e una eccellenti, figuriamoci tra canne diverse.
Dando per scontato che il tuo test sia stato fatto in modo da essere attendibile, abbiamo una conferma.
Vedo che sei abbastanza sintetico, quindi immagino che tu non abbia voglia di dirci di più, se mi sbaglio, penso che leggeremmo volentieri.Commenta
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Non si tratta di non voler argomentare di piu'. Semplicemente non ho altro da aggiungere se non rivelare la canna migliore e quella peggiore. Questo non ho voglia di farlo perche' potrebbe trattarsi semplicemente di una canna molto sfortunata provata rispetto ad altre canne normali e rispetto ad una canna eccezionale. il mio intervento va piuttosto letto nella direzione che puo' esistere una differenza apprezzabile tra diverse canne. Aggiungo che la prova e' stata effettuata a 27 metri di distanza e che le cartucce usate erano da 28 grammi.Commenta
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Fino a che punto sono attendibili queste prove casalinghe eseguite da hobbisti ??.... Molto meglio e sicuramente del massimo livello professionale sarebbe rivolgersi al Banco Nazionale di prova che dispone del sofisticato sistema del bersaglio a barre multiple in grado di rilevare con precisione tempi e velocità residue a tutte le distanze .... Avendo la possibilità di sopportare un costo non lieve si potrebbe ad esempio rilevare la velocità residua a 30 metri di una campionatura di fucili con relative canne .Commenta
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Vero che prove stanard fatte dan BNP sarebbero di aiuto, ma mi sembra che manchi il committente.
Comunque non conosco andreacaccia, ma a priori non ho nessun motivo per dubitare che abbia fatto prove a regola d'arte.
Peraltro, il dato interessante non è tanto quello assoluto delle 280 e 360 pagine (che richiederebbe condizioni rigorosissime) ma quello relativo alle 80 pagine di differenza che sono ragionevolmente attendibili se le condizioni di sparo erano uguali.
Devo dire che i dettagli sono sempre in agguato: guardando i tutorial di Alessandro Magno Giancio sulla penetrazione, si vede chiaramente che ottiene i risultati peggiori quando non scarta la risma dal suo involucro.
Non sono ingegnere, ma, secondo me, non è tanto rilevante l'involucro in se (che peraltro viene correttamente conteggiato) quanto il fatto che la risma incartata rimane inevitabilmente più compatta e ha una limitata possibilità dei fogli di muoversi quando ricevono il colpo, quindi, sempre a intuito, non mi stupisce che sia più difficile da penetrare per i pallini.
Gli ho anche scritto, ma non mi ha risposto.Commenta
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Può farlo anche un singolo privato volonteroso richiedendo un preventivo .. Simili prove andrebbero fatte con stessa cartuccia, stessa tipologia di fucili, stessa lunghezza canna e strozzatura ..... Da ricordare che la maggior velocità residua comporta maggiore lesività sul bersaglio .Commenta
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Può farlo anche un singolo privato volonteroso richiedendo un preventivo .. Simili prove andrebbero fatte con stessa tipologia di fucili, stessa lunghezza canna e strozzatura ..... Da ricordare che la maggior velocità residua comporta maggiore lesività sul bersaglio .
Caso mai, in questo caso, dovrei provare più colpi per canna per verificare la costanza della prestazione e farlo con le cartucce che poi userò a caccia, oppure con più tipologie di cartucce.
CredoCommenta
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La mia prova non ha le velleita' delle prove contenute nei video del giornalista sopra citato. Non volevo trasmettere nulla a nessuno. E' nata semplicemente in seguito ad episodi (rilevati sul campo) che mi hanno fatto pensare. Dopo aver trascorso una vita ad inseguire (nel tempo libero) beccacce, dopo la morte di mio padre (unico compagno di caccia) non riesco piu' a praticare questa forma di caccia. Mi sono dedicato ad altre cacce mai fatte prima, colombacci, cinghiale , qualche tordo..., comunque cacce dove la bonta' di una canna puo' fare la differenza. A beccacce, almeno nella forma di caccia fatta da noi con il cane da ferma in boschi stretti e intricati, i tiri sono tutti a breve o brevissima distanza. Il fucile fa la differenza se e' leggero e maneggevole e la canna se apre bene a breve distanza. In pratica se la beccaccia va via e' sempre a causa di una padella e mai per la canna. A colombacci non e' cosi'. Se i tiri sono a limite ma a fermo hai modo di notare eventuali differenze tra canna e canna. La mia curiosita' si e' accesa quando ho notato che il mio fucile (quello che portavo a beccacce), pur attrezzato di strozzatori idonei non rendeva come quello di un mio amico. Inoltre aveva il brutto difetto di sparare le palle letteralmente a casaccio. Cosi' ho deciso prima di comprare un'altra arma e poi un'altra canna.
La musica e' cambiata decisamente. In seguito ho voluto accertarmi soltanto se la differenza era reale o immaginaria, ed ho effettuato delle prove utilizzando lo stesso pacco di cartucce, lo stesso giorno, alla stessa distanza, su elenchi telefonici del mio condominio sistemati in appoggio sicuro contro una barriera di tavole di abete.
Tutto qui. Non dovevo pubblicare nulla, condividere nulla, spiegare nulla se non a me stesso. Non avevo un numero sufficiente di elenchi telefonici per garantire la ripetitivita' della prova (che ben conosco in quanto sono ingegnere ed insegno Fisica e Matematica) ma dovevo soddisfare solo una mia curiosita'. Aggiungo che la prova e' stata fatta prima della pubblicazione del video sopra citato che, in verita' , ho anche visto.Ultima modifica andreacaccia; 14-01-22, 19:01.Commenta
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