Il tiro al piccione
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Il tiro al piccione
Salve come ben sapete il tiro al piccione è finito da anni all’epoca tutte le case produttrici avevano a catalogo un modello specifico per questa disciplina ora la domanda che mi pongo è che differenza c’era tra una di queste armi e i normali fucili da caccia in termini balistici tipo di acciaio e quant’altro grazie per le risposte -
Il fucile classico e tipico da tiro al piccione è diverso da quello da caccia e possiamo dire che ha subito una profonda mutazione con l'evoluzione circadiana delle armi, passando dagli anni '20/'30 agli anni '50/'70.
Si passò se non al 100%, in almeno una buona metà dei casi, dalle doppiette al sovrapposto, e con canne più corte e leggere.
Il fucile da piccione schematicamente è rispetto ad un fucile da caccia, sempre più robusto e massiccio, con peso di almeno 3350/3450 e fino a 3600 grammi.
Canne lunghe nei primi tempi almeno 74/76 cm, poi scese ai 70/72 cm.
Strozzature inizialmente accentuate non rari i casi di canne entrambe full, poi quasi unificate negli anni '60 a ***/* con l'avvento delle cartucce moderne.
Canne balisticamente scelte, quasi sempre; ma è logico fosse così, perchè nelle grandi gare le caratteristiche balistiche delle armi al contrario di quanto avveniva a caccia erano davanti agli occhi di tanti spettatori, prestazioni evidentissime e soprattutto colte e memorizzate da moltissimi appassionati, canne imperfette e dalla balistica scadente sarebbero state una pubblicità disastrosa...!
Piega in queste armi sempre molto "dritta" non di rado i fucili da piccione hanno piega simile ai fucili per trap, quindi intorno a 32/45 e calci mai troppo corti.
Bilanciamento canne adeguato ad esaltare soprattutto la rapidità di puntamento su bersagli anche angolati e veloci, i sovrapposti Beretta SO3 e SO4 ebbero ottimo successo come le doppiette 451EELL e 427EL. Parimenti ebbero successo tra i sovrapposti i Perazzi Mirage, i Gamba Montreal, i Fabarm L.Galesi; tra i paralleli le Gamba St. Vincent e Ambassador, Franchi Imperiale, Zoli Vulcano.
La perdita del tiro al piccione, a causa di quattro politici inetti e arroganti nascosti dietro la maschera della loro piagnucolosità, è stato un danno economico, culturale e turistico incommensurabile, uno Stato degno di tal nome, non può buttare profitti altissimi e regolari per moltissime classi di suoi cittadini per dare il contentino politico a quattro incapaci!
Le grandi gare convogliavano migliaia di persone nelle grandi città italiane, alberghi, negozi, centri turistici, ristoreanti e moltissime attività lavoravano per diversi giorni a pieno regime!
La chiusura del tiro al piccione non a caso coincide col periodo politico e storico della crisi e involuzione civile che ci hanno portato dove ora siamo!
Cordialità
G.G.Ultima modifica G.G.; 13-02-22, 11:36.Some people hear their own inner voices with great
clearness and they live by what they hear.
Such people become crazy, or they become legends.
</O:p -
Il fucile classico e tipico da tiro al piccione è diverso da quello da caccia e possiamo dire che ha subito una profonda mutazione con l'evoluzione circadiana delle armi, passando dagli anni '20/'30 agli anni '50/'70.
Si passò se non al 100%, in almeno una buona metà dei casi, dalle doppiette al sovrapposto, e con canne più corte e leggere.
Il fucile da piccione schematicamente è rispetto ad un fucile da caccia, sempre più robusto e massiccio, con peso di almeno 3350/3450 e fino a 3600 grammi.
Canne lunghe nei primi tempi almeno 74/76 cm, poi scese ai 70/72 cm.
Strozzature inizialmente accentuate non rari i casi di canne entrambe full, poi quasi unificate negli anni '60 a ***/* con l'avvento delle cartucce moderne.
Canne balisticamente scelte, quasi sempre; ma è logico fosse così, perchè nelle grandi gare le caratteristiche balistiche delle armi al contrario di quanto avveniva a caccia erano davanti agli occhi di tanti spettatori, prestazioni evidentissime e soprattutto colte e memorizzate da moltissimi appassionati, canne imperfette e dalla balistica scadente sarebbero state una pubblicità disastrosa...!
Piega in queste armi sempre molto "dritta" non di rado i fucili da piccione hanno piega simile ai fucili per trap, quindi intorno a 32/45 e calci mai troppo corti.
Bilanciamento canne adeguato ad esaltare soprattutto la rapidità di puntamento su bersagli anche angolati e veloci, i sovrapposti Beretta SO3 e SO4 ebbero ottimo successo come le doppiette 451EELL e 427EL. Parimenti ebbero successo tra i sovrapposti i Perazzi Mirage, i Gamba Montreal, i Fabarm L.Galesi; tra i paralleli le Gamba St. Vincent e Ambassador, Franchi Imperiale, Zoli Vulcano.
La perdita del tiro al piccione, a causa di quattro politici inetti e arroganti nascosti dietro la maschera della loro piagnucolosità, è stato un danno economico, culturale e turistico incommensurabile, uno Stato degno di tal nome, non può buttare profitti altissimi e regolari per moltissime classi di suoi cittadini per dare il contentino politico a quattro incapaci!
Le grandi gare convogliavano migliaia di persone nelle grandi città italiane, alberghi, negozi, centri turistici, ristoreanti e moltissime attività lavoravano per diversi giorni a pieno regime!
La chiusura del tiro al piccione non a caso coincide col periodo politico e storico della crisi e involuzione civile che ci hanno portato dove ora siamo!
Cordialità
G.G.
Concordo pienamente con quanto scritto, in particolare modo con le ultime 4 righe , oceano di verità-realtà, complimenti…
Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk..le decisioni giuste vengono dall'esperienza...
..il problema è che l'esperienza viene dalle decisioni sbagliate.
..ricorda che non ottenere ciò che vuoi a volte è un meraviglioso colpo di fortuna...
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Quando comprai il mio primo fucile, ero abbagliato dalla doppietta Beretta mod. 427 x un semplice fatto , che sulla chiavetta di apertura portava lo stemma di un piccione in argento, ciò voleva significare che la doppietta era stata costruita con quei particolari che il bravo GG ha descritto nel post precedente. Oggi si va cercando le canne con sigle da tiro, quando una modesta doppietta non era seconda a nessuna canna dei fucili attuali.Commenta
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Per quanto io ne possa “sapere” e ne possa “dire” al riguardo, ogni officina o laboratorio artigiano presente a Gardone fino agli inizi degli anni ’90 (molti sono poi scomparsi nel tempo perché non più in grado di far fronte all’offerta delle “grandi industrie” di armi…purtroppo) aveva nel proprio catalogo almeno un sovrapposto, talvolta una doppietta, da costruirsi appositamente per il cliente che ne richiedeva la realizzazione per il tiro al piccione; sovente questo fucile aveva caratteristiche considerate “di lusso”, con batterie su meccanica H&H, canne intere di acciai pregiati (boheler, vickers, poldi,…), estrattoti automatici, a volte anche monogrillo, legni di grado extra e ogni altro prezioso particolare che ne faceva un’arma di gran lunga superiore a quelle realizzate per la caccia (comunque belle, però più essenziali e spartane). Di qui ne consegue che anche il prezzo e la qualità balistica erano di gran lunga superiore a quelle delle altre armi costruite per scopi generici. C’è da dire, poi, che mettere nelle mani di un tiratore rinomato un’arma di un certo pregio negli stand di tiro al piccione era per l’artigiano armaiolo una fonte di grande pubblicità! Peccato proprio si sia persa questa considerazione dei fucili da tiro…Ultima modifica gio.fas; 13-02-22, 18:57.Commenta
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Mio padre ha cacciato per tantissimi anni con una doppietta Gamba Mod. Bliz fatta per il tiro al passero con canne di 71 cm. ***/*. Adesso, dopo la sua morte, l'ha presa in cairco mio fratello. Io ricordo di gran bei tiri fatti con quella doppietta. Unica pecca, a parte il peso, l'astina a coda di castoro, molto ingrombante.Commenta
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Mi ricordo quando era ancora permesso in Italia. Conoscevo uno dei tiratori famosi, uno dei fratelli Pende. Le scommesse che fioccavano intorno alle gare erano enormi: milioni di vecchie lire puntate su questo o quel tiratore. Una sola padella poteva costare a qualcuno una tombola, ed arricchire qualcun altro.
Non so in quanti e quali paesi sia ancora legale. Qui (probabilmente non negli stati buonisti) se uno vuole farlo privatamente, sulla sua proprieta', non c'e' nessuna legge federale che lo impedisca. Ricordo un caso di animalisti che per documentare la crudelta' di queste gare private mandarono un drone a filmarlo. Immaginate che cosa accadde quando volo' sopra una decina di doppiette....Chi se fa' pecora, la lupa arabbiata se lo magna!Commenta
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Mio padre ha cacciato per tantissimi anni con una doppietta Gamba Mod. Bliz fatta per il tiro al passero con canne di 71 cm. ***/*. Adesso, dopo la sua morte, l'ha presa in cairco mio fratello. Io ricordo di gran bei tiri fatti con quella doppietta. Unica pecca, a parte il peso, l'astina a coda di castoro, molto ingrombante.
Li abbiamo ereditati io e mio fratello e ora, per la stessa caccia, io uso il Berettta e mio fratello il Franchi (che è monogrillo e a me non piace).
Entrambi ottime canne, ma il Franchi da piccione fa dei tiri da paura.
matteoLa mia presentazione https://www.ilbraccoitaliano.net/for...giorno-a-tuttiCommenta
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Ho iniziato questo post essendo in possesso di una bernardelli da piccione che mi regalarono anni fa non sto a menzionare la resa balistica lo usata pochissimo mi dispiaceva rovinarla per la caccia di tutti i giorni avevo una franchi . La cosa che mi ha sempre incuriosito era la cromatura interna delle canne lucidissime ho diversi fucili ma nessuno come lei al ritorno bastava una passata con un panno e tornavano splendenti per il resto che dire come ha detto G. G un po’ pesante sui 3350 e un po’ dritta credo sui 48 ora la sto prendendo su un po’ più spesso e non mi fa rimpiangere nessun fucile salutiCommenta
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Mi ricordo quando da piccolo seguivo mio zio che faceva gare di tiro al piccione ,tirava con un Browning auto 5 Cal 12 con canna 71,due stelle da piccione era un arma che non aveva il valore di tante altre che usavano le altre persone,ma quante soddisfazioni ci si è levato con quello arma, adesso la usa il figlio ci caccia colombacci e fa dei tiri veramente da rimanere a bocca aperta, vedo la differenza con quello che ho io, lasciato da mio padre, auto 5 Cal 12 canna normale 71due stelle uguale buonissima canna ma quella che usava mio zio è superlativaCommenta
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[evvai]
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con un amico abbiamo frequentato per qualche anno un ambito di pianura in Emilia...dopo qualche controllo avevamo fatto "amicizia" con una guardia volontaria un po' naif...un giorno lo vediamo arrivare a tutta velocità con la sua panda...quando ci riconosce ci dice di essere dietro a due che mandavano un drone dentro i numerosi divieti per fare uscire i fagiani...nel lasciarci si raccomandò:" se vedete il drone in aria sparateci e poi telefonatemi che ci penso io..."...noi il drone non l'abbiamo mai visto ma ci siamo sempre chiesti se parlasse sul serio...visto il tipo ci poteva anche stare...Commenta
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Lascio...-
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