caricamento industriale

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  • gianni bassetti
    • Feb 2011
    • 53
    • forlimpopoli

    #1

    caricamento industriale

    ciao a tutti , come potrebbe essere x un appassionato di ricarica domestica lavorare in un caricamento industriale ? qualcuno ci lavora o ci ha lavorato ?
  • Lu gnirru
    • Oct 2019
    • 137
    • Taurianova
    • Segugio

    #2
    Originariamente inviato da gianni bassetti
    ciao a tutti , come potrebbe essere x un appassionato di ricarica domestica lavorare in un caricamento industriale ? qualcuno ci lavora o ci ha lavorato ?

    Come essere nel paese dei balocchi[:D]

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    • al-per
      ⭐⭐⭐
      • Jul 2006
      • 1257
      • Mantignana (PG)

      #3
      Originariamente inviato da gianni bassetti
      ciao a tutti , come potrebbe essere x un appassionato di ricarica domestica lavorare in un caricamento industriale ? qualcuno ci lavora o ci ha lavorato ?
      Se sei addetto alla sorveglianza delle macchine di caricamento per rifornire bossoli, borre, piombo, inscatolamento e risolvere gli immancabili blocchi... sei quasi come Charlot in "Tempi moderni".
      Ritengo diverso il discorso per colui/coloro che progettano e sperimentano nuovi assetti in funzione di usi specifici/specialistici o componenti di nuova produzione. Questa è la mia opinione, però non sono di certo il partecipante del forum più indicato per fornirti la risposta maggiormente esaustiva. [:D]
      Aldo Peruzzi

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      • fistione
        ⭐⭐⭐
        • Feb 2009
        • 3531
        • viareggio

        #4
        Buongiorno, io credo (parere mio personalissimo) che una passione hobbistica debba, pur evolvendo e migliorando continuamente rimanere tale....tutto cio che da passione dovesse diventare impegno lavorativo rischierebbe di far perdere gran parte del suo fascino.

        Innegabile, pero...che poter far parte Dello Staff di ricerca e sviluppo di un grande marchio (nelle dosi lavorative giuste) potrebbe anche essere stimolante, appagante e non incrinare la passione Hobbistica della materia.

        In bocca al Lupo
        Lorenzo

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        • G.G.
          Moderatore Armi e Polveri
          • Jun 2006
          • 11220
          • BOLOGNA, Bologna, Emilia Romagna.
          • Epagneul Breton

          #5
          Lavorare a macchina, credo possa diventare la morte della passione.
          Diverso, lavorare o almeno poter essere molto spesso dentro il balipedio una grossa azienda di caricamento, questa è una bella esperienza ed una gratificazione per chi è appassionato, lo so per certo da circa 30 anni.
          Come in ogni situazione umana, tuttavia, nessun pasto è gratis.
          Non basta essere là.
          Sono necessari come base, una profonda conoscenza teorica e pratica della materia e una adeguata esperienza, perchè solo con questo substrato culturale la capacità tecnica di analisi e intuizione nella materia, aumenteranno giorno dopo giorno, sviluppandosi fino a livelli altrimenti non raggiungibili con la sola passione.
          E' però chiaro e certo che non basta entrare e spingere il pulsante di sparo, per poi guardare il monitor, se non si ha ben chiaro cosa accada in camera di cartuccia, in canna e fuori canna.

          Per diventare un buon chirurgo non basta tagliare col bisturi, bisogna sapere cosa troveremo sotto all'epidermide che stiamo incidendo, bisogna sapere cosa anatomicamente passa in quel punto e da dove arrivano vasi e nervi di quella zona... altrimenti il paziente muore.

          Cordialità
          G.G.
          Some people hear their own inner voices with great
          clearness and they live by what they hear.
          Such people become crazy, or they become legends.
          </O:p

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          • louison
            ⭐⭐⭐
            • Jul 2012
            • 4191
            • LUGO DI VICENZA
            • NESSUNO

            #6
            Originariamente inviato da gianni bassetti
            ciao a tutti , come potrebbe essere x un appassionato di ricarica domestica lavorare in un caricamento industriale ? qualcuno ci lavora o ci ha lavorato ?
            Purtroppo il caricamento industriale ha preso da tempo il sopravvento favorito anche da precise disposizioni di legge ...... Fino agli anni 60-70 c'erano molte armerie di provincia che caricavano cartucce per la clientela con attrezzature semplici e manuali e senza particolari complicazioni burocratiche ... Ora le poche rimaste che ancora caricano hanno dovuto necessariamente adeguarsi ai tempi affrontando un oneroso investimento per l'acquisto di una costosissima macchina caricatrice automatica ; e devono destinare una persona esperta che controlla continuamente il regolare funzionamento, provvede all'alimentazione dei vari componenti e allo scarico del prodotto finito ... E si è anche costretti a rispettare le norme CIP che impongono controlli costanti sulla qualità e sicurezza del prodotto .. Mi sembra che chi non dispone di banco di prova con canna manometrica sia costretto a prelevare campioni di cartucce finite ad intervalli regolari da inviare successivamente per verifica al Banco Nazionale .
            Ultima modifica louison; 15-04-23, 08:58.

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            • Oizirbaf
              Moderatore Buona Forchetta
              • Nov 2014
              • 2095
              • Milano

              #7
              Originariamente inviato da gianni bassetti
              ciao a tutti , come potrebbe essere x un appassionato di ricarica domestica lavorare in un caricamento industriale ? qualcuno ci lavora o ci ha lavorato ?
              Comunque se ti capita di passare da queste parti:
              Il Museo e Rifugi SMI di Campo Tizzoro è un simbolo della storia della montagna pistoiese: vanta una collezione della produzione di rame e prodotti speciali. | Visit Tuscany

              Non perdere l'occasione di visitare il museo della SMI. E possibile vedere molte apparecchiature per la carica anche se non proprio la "gulf Stream" per la carica industriale di serie...
              Oizirbaf
              "...Apri la mente a quel ch'io ti paleso
              e fermalvi entro; ché non fa scienza,
              sanza lo ritenere, avere inteso..."

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