Torta di latte,“Paesana”, “Della festa”, “Paciarèla”, di Pane...

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    #1

    Torta di latte,“Paesana”, “Della festa”, “Paciarèla”, di Pane...

    Vogliamo solleticare anche qualche goloso"? So che ce ne sono sul forum.
    Se siete daccordo ho in serbo già scritte, da copiaincollare, diverse ricette di dolci tradizionali, magari un po' trascurati ma che non mancheranno di rievocare ricordi infantili nei più...maturi e, spero, freschi entusiasmi nei più giovani. Se poi questi ultimi non avessero degli attuali punti di riferimento della tradizione per madri o nonne non...addette...avremo ottemperato ad uno dei nostri doveri di "Cacciatori" da sempre depositari e conservatori delle tradizioni specialmente di quelle legate alla terra.
    Io come gusto in fatto di dolci sono per il "poco dolce"; nel senso che faccio fatica a mangiare la cassata siciliana o i cannoli siciliani fatti dai siciliani...Buonissimi ma troppo dolci. Gusti. Quindi le ricette che riporto in materi sono un po' tutte improntate sul versante...iposaccarosico.
    Quella che segue è un classico della tradizione, ha una sfilza di nomi; specialmente da noi nell'alto milanese cambia nome ad ogni piè sospinto, anche nell'ambito dello stesso paese.

    Torta molto facile da realizzare, tipicamente povera, senza lievito. La mia nonna me la faceva utilizzando il latte e cacao che a volte avanzavo la mattina a colazione, in cui sbocconcellava del pane, con o senza uvetta e pinoli, qualche amaretto e via nel forno della stufa economica: una favola! Rustica e con qualche bocconcello di pane ancora riconoscibile ma schietta e buonissima pronta per la merenda al ritorno da scuola!
    Ingredienti:
    . 600 gr di pane (6 michette piene di pane di normale semola) raffermo.
    . 2 litri di latte intero
    . 4 cucchiai colmi di cacao amaro.
    . 50 g di pinoli.
    . Uvetta passa 150 g reidratata in acqua.
    . 2 uova intere.
    . Amaretti di Saronno 300 g
    . 1 bicchierino di grappa o altro liquore secco.
    . una buccia di limone naturale grattugiata.
    . un ciccinino di burro per imburrare la teglia

    Tagliate il pane a fette e sbocconcellatelo in una zuppiera. Aggiungete il latte bollente, sbriciolate gli amaretti; rimescolare ed aggiungere il cacao. Schiacciate i grumi grossolani con una forchetta, aggiungete la buccia di limone grattugiata ed il bicchierino di grappa. Lasciare intiepidire in modo che si completi l’amalgama. A questo punto per gli amanti del “molto dolce” ad ogni costo tipo i “trinacriani magni Greci” si possono aggiungere 2-3 cucchiai di zucchero…ma ritengo (a mio gusto) che il dolce degli amaretti sia più che sufficiente. A composto pressochè freddo aggiungere le uova appena sbattute e rigirare bene.
    Aggiungete i pinoli e l’uvetta dando una rimescolata per uniformare la distribuzione.
    Imburrare la teglia (25 x 35 cm dovrebbe dare un’altezza di 3 cm circa) e livellare il composto.
    Infornare a 180 – 200° in forno ventilato sino a che si sia formata una crosticina sopra senza bruciare. Normalmente necessita circa un’ora.
    Ultima modifica Oizirbaf; 21-04-18, 15:37.
    "...Apri la mente a quel ch'io ti paleso
    e fermalvi entro; ché non fa scienza,
    sanza lo ritenere, avere inteso..."

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