Castagnaccio col "Prosecco"!

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  • Oizirbaf
    Moderatore Buona Forchetta
    • Nov 2014
    • 2103
    • Milano

    #1

    Castagnaccio col "Prosecco"!

    Ovvio che qualche purista arriccerà il naso! Certo parrebbe meglio (in effetti lo è) un vino rosso, corposo come quelli che indico in ricetta anche se alcuni : " un vino rosso, giovane, non tannico né troppo potente. Un abbinamento classico è quello con il vino novello, in ogni caso con un vino giovane e profumato, meglio se contadino e con ancora una lieve nota abboccata"....Avevo aperto una bottiglia di Prosecco e debbo dire che proprio non ha sfigurato! Anzi!
    Comunque, al di là dell'abbinamento, vorrei ricordare questo povero ma ricchissimo, dolce delle nostre montagne (ma anche delle pianure) che potrebbe essere "sfuggito" ad alcuni votati a Cannoli, pastiere, Sachertorte, e leccornie varie...
    Ed allora proviamo a fare un po' di proselitismo e di salvaguardia delle nostre tradizioni culturali più antiche, sempre con il beneplacido dei sigg. Toscani presenti che guarderanno con occhio "critico" e diffidente qualsiasi "intromissione" in quella che considerano una loro da sempre usanza culinaria affinchè non venga intimamente deturpata da qualche Gallo, Allobrogo, Insubro e via discorrendo![:D] [brindisi]

    Castagnaccio
    Un classico della tradizione dell’Appennino e di tutte le zone alpine con boschi di castagno. Insieme alle varie farinate, polentine e “necci” (crepes di castagne antelitteram ripiene di ricotta) hanno costituito un alimento irrinunciabile per l’economia di antichi tempi.
    Ingredienti:
    • 500 g di farina di castagne
    • 100 g di pinoli
    • I gherigli di una decina di noci
    • Sale , acqua circa 800 ml. (in alcune varianti latte)
    • Una manciata di foglioline di rosmarino
    • Olio evo ½ bicchiere
    Qualcuno usa l’uvetta in luogo dei pinoli, altri pinoli ed uvetta, noi pinoli e noci!
    Preparazione:
    Setacciare la farina e metterla in una zuppiera. Aggiungere acqua fredda poco alla volta mescolando con la frusta, sufficiente ad ottenere una pastella fluida (una farinata!) senza fare grumi. Aggiungere un pizzico di sale. (se si sarà scelta l’uvetta, rinvenuta in acqua, infarinarla ed aggiungerla).
    Ungere la teglia con un po’ dell’olio (circa metà) e versare la pastella che dovrà avere, se il rapporto dimensionale teglia /preparato sarà ottimale, lo spessore di 1,5 – 2 cm (noi usiamo una teglia da 40 x 30 cm). Disporre in superficie i pinoli, i gherigli di noci, le foglioline di rosmarino ed il resto dell’olio distribuendolo a filo in modo possibilmente uniforme. (Alcuni aggiungono anche un poco d'olio mescolando al momento della confezione della pastella, noi tra questi).
    Infornare a forno caldo a 180° per circa 40 minuti, la superficie continuerà a "sfrigolare" poi si noteranno delle piccole crepe in superficie segno di completata cottura.
    NB: coloro che proprio amano il dolce proprio dolce possono aggiungere una cucchiaiata di zucchero in sede di confezione della pastella.
    Buonissimo anche caldo, appena sfornato.Da accompagnare ad un bel bicchiere di vino rosso corposo (Amarone, Brunello, Sfursat di Valtellina, un Primitivo del Salento) a seconda di dove ci si trova e…tante chiacchiere davanti al fuoco…meglio se di caccia!

    Oizirbaf
    PS: qi sono state aggiunte anche alcune "noci brasiliane" che...passavano di li...
    Ultima modifica Oizirbaf; 27-03-22, 10:44.
    "...Apri la mente a quel ch'io ti paleso
    e fermalvi entro; ché non fa scienza,
    sanza lo ritenere, avere inteso..."
  • antonio franco
    ⭐⭐⭐
    • Nov 2008
    • 2145
    • scandicci FI

    #2
    Buongiorno Orzi, mi permetto di ri-suggerire l'ingrediente fondamentale, che fra l'altro hai citato nella ricetta.

    La QUALITA' della farina è Fondamentale!!! Quella dei vecchi essiccatoi a fuoco di legna, con macinatura grossa e incluso un pò di scorza.... a mio parere è la migliore. Le farine del supermercato.... mettono alla prova il cuoco.

    Allego un link, le castagne sono un mondo tutto suo. (dolci,gelato, marmellata e altro)


    Le castagne del Monte Amiata. La cucina del Monte Amiata in Toscana, le paste fatte in casa, le zuppe, le cacciagioni i funghi, le castagne.
    Sipe e Barnesssssssssssssssssssssss

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    • Oizirbaf
      Moderatore Buona Forchetta
      • Nov 2014
      • 2103
      • Milano

      #3
      Eh Antonio!
      Tutte belle cose!
      Peccato che quella farina lì se la vado a cercare anche nei negozi della Montagna Pistoiese mi ridono dietro, se non mi prendono per...
      "Ocche la nostra un l'è miha bbona ???"
      [:D]
      "...Apri la mente a quel ch'io ti paleso
      e fermalvi entro; ché non fa scienza,
      sanza lo ritenere, avere inteso..."

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      • antonio franco
        ⭐⭐⭐
        • Nov 2008
        • 2145
        • scandicci FI

        #4
        Per bere, almeno da noi.. suggerirei il Vero Vinsanto!! (quello tenuto 5 anni in caratelli). In altre regioni, vini simili, passiti, o anche vinsanti rossi.
        Sipe e Barnesssssssssssssssssssssss

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        • antonio franco
          ⭐⭐⭐
          • Nov 2008
          • 2145
          • scandicci FI

          #5
          Quando vado a caccia sotto l'amiata, mi fermo sempre da "Begname" sotto Montelaterone, a prenderne un paio di chili. Anche una schiappa come me per il dolci riesce a tirar fuori cose ottime con quella farina. Poi, alcune farine di castagne di supermercato.... ho l'impressione che siano tagliate con la farina di ceci... pochissimi se ne accorgono.[fiuu][fiuu]
          Sipe e Barnesssssssssssssssssssssss

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          • Vic
            ⭐⭐⭐
            • Feb 2008
            • 1942
            • Limano, Toscana.
            • Kurzhaar: Pradellinensis Astra Drago

            #6
            La farina ottenuta tradizionalmente con le castagne seccate nel Metato (seccatoio.... ) credo che nei negozi sia molto difficile trovarla, poi anche il tipo di castagna fa la differenza. Ecco una foto d'epoca (recente) della battitura dopo la seccatura nel Metato con fuoco a legna



            Quando ero bambino, in paese, nel castagnaccio si mettevano solo le noci, perché ..... quelle c'erano.... Quando si mangiava il castagnaccio o i necci, era occasione per infrangere la regola e bere un bicchiere di vino novello, tanto in montagna i gradi per quel vino erano solo ..... nominali..... [:D]

            Per i necci, classici sono quelli con la ricotta, non so se è una particolarità o no, da noi si mangiano anche con l'affettato. Penso particolari siano (perché da altre parti non ne ho mai sentito parlare) i necci "incicciati", cioè con salsiccia o pancetta (preferita la prima) cotta all'interno dell'impasto. [slurp]
            La caccia è sempre domani

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            • Oizirbaf
              Moderatore Buona Forchetta
              • Nov 2014
              • 2103
              • Milano

              #7
              Vic Per i necci, classici sono quelli con la ricotta, non so se è una particolarità o no, da noi si mangiano anche con l'affettato. Penso particolari siano (perché da altre parti non ne ho mai sentito parlare) i necci "incicciati", cioè con salsiccia o pancetta (preferita la prima) cotta all'interno dell'impasto.
              Guarda qui che li presentano in tutti i modi (Nutella Puah!)
              La Comunità e le sue Aziende si raccontano attraverso un viaggio di emozioni, ricordi, suggerimenti e news il territorio di Pistoia e Provincia.

              Il mio amico Patrizio Bonomini di Maresca, che ci ha lasciati qualche anno fa (sigh!), mangiava i "necci incicciati con l'ovo" ! Espressione che mi ha sempre divertito ... ma lui li mangiava pucciandoli nell'ovo al tegamino.
              Oizirbaf
              PS. Vic sei di Limano? Pensa che da Milanese conosco il detto: "Lucchio, Limano e Vico ... "

              [brindisi]
              Ultima modifica Oizirbaf; 19-02-18, 19:25.
              "...Apri la mente a quel ch'io ti paleso
              e fermalvi entro; ché non fa scienza,
              sanza lo ritenere, avere inteso..."

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              • Vic
                ⭐⭐⭐
                • Feb 2008
                • 1942
                • Limano, Toscana.
                • Kurzhaar: Pradellinensis Astra Drago

                #8
                Originariamente inviato da Oizirbaf
                Guarda qui che li presentano in tutti i modi (Nutella Puah!)
                La Comunità e le sue Aziende si raccontano attraverso un viaggio di emozioni, ricordi, suggerimenti e news il territorio di Pistoia e Provincia.

                Il mio amico Patrizio Bonomini di Maresca, che ci ha lasciati qualche anno fa (sigh!), mangiava i "necci incicciati con l'ovo" ! Espressione che mi ha sempre divertito ... ma lui li mangiava pucciandoli nell'ovo al tegamino.
                Oizirbaf
                PS. Vic sei di Limano? Pensa che da Milanese conosco il detto: "Lucchio, Limano e Vico ... "

                [brindisi]
                Si, sono di Limano! Il detto in realtà è più corretto con: Lucchio e Vico..... [:D] Da quanto ho capito frequenti la montagna Pistoiese che confina con noi, sei mai venuto in Val di Lima? Limano è da non perdere, ovviamente....... [fiuu]

                Facciamo un pò di pubblicità và.....

                La caccia è sempre domani

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                • Oizirbaf
                  Moderatore Buona Forchetta
                  • Nov 2014
                  • 2103
                  • Milano

                  #9
                  Sino a qualche anno orsono cacciavo con la "Squadrina di Limestre" ed ero da molti anni assiduo di Maresca. Ora ho dovuto diradare di molto le mie visite per impedimenti familiari sopravvenuti...accipicchia.
                  Poi molti miei amici di lì non...ci sono più e tutto è cambiato...
                  Grande nostalgia.
                  Oizirbaf
                  "...Apri la mente a quel ch'io ti paleso
                  e fermalvi entro; ché non fa scienza,
                  sanza lo ritenere, avere inteso..."

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                  • Vic
                    ⭐⭐⭐
                    • Feb 2008
                    • 1942
                    • Limano, Toscana.
                    • Kurzhaar: Pradellinensis Astra Drago

                    #10
                    Originariamente inviato da Oizirbaf
                    Poi molti miei amici di lì non...ci sono più e tutto è cambiato...
                    Grande nostalgia.
                    Oizirbaf
                    Questo, purtroppo, è il destino che accompagna tutti noi, mi dispiace e ti comprendo. Io sono un paio di stagioni che vado a beccacce in posti dove andavo con un amico (giovane....) che non c'è più e..... non ci vado così volentieri, ogni volta non posso non pensare a lui. Comunque il nostro lato è un pò diverso dal Pistoiese, un pò più ..... "dolomitico" [;)] da visitare!
                    La caccia è sempre domani

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                    • old hunter
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                      • Feb 2013
                      • 2295
                      • ROMA
                      • barboncina da 15 anni.setter 16 mesi.

                      #11
                      Originariamente inviato da Oizirbaf
                      Ovvio che qualche purista arriccerà il naso! Certo parrebbe meglio (in effetti lo è) un vino rosso, corposo come quelli che indico in ricetta anche se alcuni : " un vino rosso, giovane, non tannico né troppo potente. Un abbinamento classico è quello con il vino novello, in ogni caso con un vino giovane e profumato, meglio se contadino e con ancora una lieve nota abboccata"....Avevo aperto una bottiglia di Prosecco e debbo dire che proprio non ha sfigurato! Anzi!
                      Comunque, al di là dell'abbinamento, vorrei ricordare questo povero ma ricchissimo, dolce delle nostre montagne (ma anche delle pianure) che potrebbe essere "sfuggito" ad alcuni votati a Cannoli, pastiere, Sachertorte, e leccornie varie...
                      Ed allora proviamo a fare un po' di proselitismo e di salvaguardia delle nostre tradizioni culturali più antiche, sempre con il beneplacido dei sigg. Toscani presenti che guarderanno con occhio "critico" e diffidente qualsiasi "intromissione" in quella che considerano una loro da sempre usanza culinaria affinchè non venga intimamente deturpata da qualche Gallo, Allobrogo, Insubro e via discorrendo![:D] [brindisi]

                      Castagnaccio
                      Un classico della tradizione dell’Appennino e di tutte le zone alpine con boschi di castagno. Insieme alle varie farinate, polentine e “necci” (crepes di castagne antelitteram ripiene di ricotta) hanno costituito un alimento irrinunciabile per l’economia di antichi tempi.
                      Ingredienti:
                      • 500 g di farina di castagne
                      • 100 g di pinoli
                      • I gherigli di una decina di noci
                      • Sale , acqua circa 800 ml. (in alcune varianti latte)
                      • Una manciata di foglioline di rosmarino
                      • Olio evo ½ bicchiere
                      Qualcuno usa l’uvetta in luogo dei pinoli, altri pinoli ed uvetta, noi pinoli e noci!
                      Preparazione:
                      Setacciare la farina e metterla in una zuppiera. Aggiungere acqua fredda poco alla volta mescolando con la frusta, sufficiente ad ottenere una pastella fluida (una farinata!) senza fare grumi. Aggiungere un pizzico di sale. (se si sarà scelta l’uvetta, rinvenuta in acqua, infarinarla ed aggiungerla).
                      Ungere la teglia con un po’ dell’olio (circa metà) e versare la pastella che dovrà avere, se il rapporto dimensionale teglia /preparato sarà ottimale, lo spessore di 1,5 – 2 cm (noi usiamo una teglia da 40 x 30 cm). Disporre in superficie i pinoli, i gherigli di noci, le foglioline di rosmarino ed il resto dell’olio distribuendolo a filo in modo possibilmente uniforme. (Alcuni aggiungono anche un poco d'olio mescolando al momento della confezione della pastella, noi tra questi).
                      Infornare a forno caldo a 180° per circa 40 minuti, la superficie continuerà a "sfrigolare" poi si noteranno delle piccole crepe in superficie segno di completata cottura.
                      NB: coloro che proprio amano il dolce proprio dolce possono aggiungere una cucchiaiata di zucchero in sede di confezione della pastella.
                      Buonissimo anche caldo, appena sfornato.Da accompagnare ad un bel bicchiere di vino rosso corposo (Amarone, Brunello, Sfursat di Valtellina, un Primitivo del Salento) a seconda di dove ci si trova e…tante chiacchiere davanti al fuoco…meglio se di caccia!
                      Oizirbaf
                      mortacci ....[emoji106][;)]

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                      • Valerio
                        ⭐⭐⭐
                        • Apr 2005
                        • 4181
                        • Torre del Lago Puccini, Toscana
                        • Bracco Italiano

                        #12
                        Adoro il castagnaccio (e non solo) e impazzisco ogni anno alla ricerca della farina "giusta".

                        Ci metto l'uvetta, ovviamente rinvenuta, ma non avevo mai sentito/letto che si possa infarinare, mi daresti qualche chiarimento?
                        Valerio

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                        • Oizirbaf
                          Moderatore Buona Forchetta
                          • Nov 2014
                          • 2103
                          • Milano

                          #13
                          Si usa infarinarla per non fare che sprofondi tutta sul fondo. Ovviamente in questo caso ove il "mezzo" non è più alto di 15mm l'importanza è...secondaria, mentre lo sarà in caso di torte alte 5 cm volendo che l'uvetta si "fermi" anche nel contesto dello spessore.
                          Oizirbaf
                          "...Apri la mente a quel ch'io ti paleso
                          e fermalvi entro; ché non fa scienza,
                          sanza lo ritenere, avere inteso..."

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                          • pointer56
                            ⭐⭐⭐
                            • Sep 2013
                            • 5185
                            • Pordenone
                            • pointer femmina Aura - bassotto tedesco a pelo duro femmina Frida

                            #14
                            Oh, c'è sempre da imparare dai maestri... Credo che tenterò lo stesso trucco per i pezzetti di noci che aggiungo all'impasto del "Banana bread" che ho imparato ad apprezzare in Australia: mi finiscono tutti sul fondo...

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                            • Oizirbaf
                              Moderatore Buona Forchetta
                              • Nov 2014
                              • 2103
                              • Milano

                              #15
                              Sono , più che altro, un apprezzatore ...mandibolare, e "ragazzo" di cucina con incarichi...infrastrutturali. Diciamo, tuttavia, che finchè sono stato in servizio nel mio ospedale passavo per cuoco di valore in virtù delle mie acquisizioni culinarie sbirciando sopra le...ali della Pollastra...e, prima, della...cuoca madre.[:D]
                              Oizirbaf
                              "...Apri la mente a quel ch'io ti paleso
                              e fermalvi entro; ché non fa scienza,
                              sanza lo ritenere, avere inteso..."

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