Morale che alle 4.30, ora solare, dormivo ancora come un ghiro (mancava un’ora buona alla sveglia!) suona il telefono: mi stanno aspettando giù in strada! Già in ritardo: <"OK andate: io non faccio più in tempo ora.”>
Allora, vista la debacle, bisogna rimediare con qualcosa di venatorio... in cucina… ed ecco qui una ricetta dal gusto, a dir poco, sontuoso!
L’anatroccola, una bella germanella presa qualche giorno fa ed in paziente attesa nel frigo, viene onorata ed arruolata per il sullodato piatto consolatorio: canna liscia per canna rigata…
Ingredienti:
• Tagliatelle all’ovo 500 g
• 1 germano di circa 600 g di venatoria provenienza
• 1 grossa cipolla bianca dolce (ottima la francese)
• 250 ml ca di brodo (noi di carne o di dado)
• 2 foglie di alloro
• 6 bacche di ginepro ( ne abbiamo impiegate 6 profumatissime raccolte a caccia!)
• 3 rametti di rosmarino
• Vino bianco: un bicchierotto. Noi di…indovina: Cartizze!
• Quattro cucchiaiate di olio EVO (anche più secondo gusti!)
• Sale q.b.
• Pepe nero macinato fresco a piacere
Spennate e fiammeggiate l’anatra conservando le regaglie. (Mi ritorna alla memoria l’odore pungente di quando “la” mia nonna Regina “la brusatava el pulaster” sul fornello a gas!)
In una casseruola fate appassire la cipolla con l’olio; aggiungere l’ex pennuto, le regaglie, il rosmarino, le bacche di ginepro e le foglie di alloro. Rosolare bene rigirando l’anatra, salare e sfumare con il vino; aggiungere la metà del brodo ed abbassare il foco coprendo la casseruola.
Rigirare ogni tanto ed aggiungere del brodo man mano che il tutto si asciuga.
Cuocere per 45’, quindi tagliare in quattro parti l’anatra e continuare la cottura per un’altra ½ h sempre a fuoco dolce.
Togliere il germano dalla casseruola e, non appena maneggiabile, provvedere a spolparlo manualmente e tritare “al coltello” tutta la carne (regaglie comprese).
Possibile lasciare il fondo di cottura così com’è togliendo i rametti ignudi del rosmarino e le foglie d’alloro; oppure provvedere ad una passata del fondo stesso con un colino grossolano.
Noi l’abbiamo lasciato cos’ì com’è con tanto di bacche di ginepro!
Unire al fondo di cottura la carne dell’anatra, riaccendere il foco (sempre basso) amalgamare per una decina di minuti aggiustando eventualmente di sale e pepare.
Un ciccinino d’olio (qualche cucchiaio) parente di quello di prima, non guasterà!
Per gli amanti di sedano e carota una variante è costituita da un trito di una carota e di una gamba di sedano aggiunte al momento della rosolatura della cipolla.
Per chi volesse, invece una nota più "dolce" aggiunga 4 cucchiai di panna fresca all'intingolo in sede di riunione della carne tritata al fondo di cottura.
Cotte le tagliatelle rigirarle nella casseruola con il sugo: possibile, infine, l’aggiunta di buon Parmigiano nel piatto e…attenti a non macchiarvi la camicia.

Oizirbaf
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