Risotto limone e rosmarino
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Finalmente!Io invece sono incappato qui : https://www.vivilimone.it/zest-termi...scorza-limone/
Grazie...".. appostati per tempo e aspetta immobile. La preda scruterá a lungo l'ambiente circostante , se nel mentre ti sarai mosso per quella sera non vedrai nulla!"Commenta
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Una precisazione: lo zest non e' l'intera scorza, ma il sottile strato giallo e poroso al di fuori del limone. Quando lo si preleva dal limone bisogna evitare che la parte bianca della scorza, che e' amara, venga via insieme allo zest, che e', usando i termini impropriamente, l'epidermide, non il derma intero, del limone. In inglese c'e' una grossa differenza fra lemon zest e lemon peel. La peel e' l'intera scorza.Io invece sono incappato qui : https://www.vivilimone.it/zest-termi...scorza-limone/Chi se fa' pecora, la lupa arabbiata se lo magna!Commenta
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Quest'ultima buona x fare i canditiiiiUna precisazione: lo zest non e' l'intera scorza, ma il sottile strato giallo e poroso al di fuori del limone. Quando lo si preleva dal limone bisogna evitare che la parte bianca della scorza, che e' amara, venga via insieme allo zest, che e', usando i termini impropriamente, l'epidermide, non il derma intero, del limone. In inglese c'e' una grossa differenza fra lemon zest e lemon peel. La peel e' l'intera scorza.
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Vedi com'è bello ciattare? (sarebbe chattare ma italianizzare per italianizzare...) Tiri un sasso nello stagno e ne fuoriescono rane, girini, pesci persico, storioni, trote e "missoltini" con tanto di polenta al seguito! Poi ti ritrovi l'enciclopedia Treccani, il Lisle, il mr Priestley Study, L'aurea Roma, il Campanini e Carboni, L'Olivetti di greco antico ed "Il Mio Primo Palazzi" non disgiunti dai Manuali Hoepli !"...Apri la mente a quel ch'io ti paleso
e fermalvi entro; ché non fa scienza,
sanza lo ritenere, avere inteso..."Commenta
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No dai, gli agoni e le trote nello stagno nooooooo[:D][:-golf][brindisi]Vedi com'è bello ciattare? (sarebbe chattare ma italianizzare per italianizzare...) Tiri un sasso nello stagno e ne fuoriescono rane, girini, pesci persico, storioni, trote e "missoltini" con tanto di polenta al seguito! Poi ti ritrovi l'enciclopedia Treccani, il Lisle, il mr Priestley Study, L'aurea Roma, il Campanini e Carboni, L'Olivetti di greco antico ed "Il Mio Primo Palazzi" non disgiunti dai Manuali Hoepli !
Eh! Ma è uno stagno..."retorico" !
Anche perchè da una..."piccionaia" sarebbe ancor più allegorico, immaginificamente..."cacofonico" magari con qualche penna sporca di strontio di piccione...Ultima modifica Oizirbaf; 20-05-22, 12:31.Commenta
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Perche' "chattare" quando esiste "chiacchierare"? Perche' "trimmare" quando esiste "accorciare"? Perche' "digitare" quando esiste "premere"? Perche' "cannelure" quando esiste "solco"? Perche' "stoppare" quando esiste "fermare"? Perche', perche' perche'? Per me ormai l'inglese e' la lingua nella quale penso, parlo e scrivo la maggior parte della mia giornata, ma quando parlo o scrivo in italiano mi da' un senso di repulsione usare questi neologismi rigurgitati dall'uso del computer, italianizzazioni di parole estere, barbarismi, idiotismi rozzi e brutti, che sono costretto ad usare perche' magari se usi le parole italiane adatte non le capisce piu' nessuno--in Italia!Vedi com'è bello ciattare? (sarebbe chattare ma italianizzare per italianizzare...) Tiri un sasso nello stagno e ne fuoriescono rane, girini, pesci persico, storioni, trote e "missoltini" con tanto di polenta al seguito! Poi ti ritrovi l'enciclopedia Treccani, il Lisle, il mr Priestley Study, L'aurea Roma, il Campanini e Carboni, L'Olivetti di greco antico ed "Il Mio Primo Palazzi" non disgiunti dai Manuali Hoepli !Chi se fa' pecora, la lupa arabbiata se lo magna!Commenta
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Forse perché non si parla più con gli altri avendo la possibilità di guardarli negli occhi e perché non si scrive più di "proprio pugno" curando ,magari, anche la buona calligrafia?
E perche "fa tanto moda" usare i termini delle altre lingue mettendo da parte quelli, forse più adatti, di una delle lingue più belle del mondo che per la sua precisione tante volte mi ricorda la matematica.".. appostati per tempo e aspetta immobile. La preda scruterá a lungo l'ambiente circostante , se nel mentre ti sarai mosso per quella sera non vedrai nulla!"Commenta
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Digitare è latino pure. Sono i barbari che lo hanno importato.Perche' "chattare" quando esiste "chiacchierare"? Perche' "trimmare" quando esiste "accorciare"? Perche' "digitare" quando esiste "premere"? Perche' "cannelure" quando esiste "solco"? Perche' "stoppare" quando esiste "fermare"? Perche', perche' perche'? Per me ormai l'inglese e' la lingua nella quale penso, parlo e scrivo la maggior parte della mia giornata, ma quando parlo o scrivo in italiano mi da' un senso di repulsione usare questi neologismi rigurgitati dall'uso del computer, italianizzazioni di parole estere, barbarismi, idiotismi rozzi e brutti, che sono costretto ad usare perche' magari se usi le parole italiane adatte non le capisce piu' nessuno--in Italia!
È il pigiare con la punta delle dita.
Sul resto concordo.
Inviato dal mio SM-A426B utilizzando Tapatalk...Im heil'gen Land Tirol...Commenta
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Ah! Ma son perfettamete daccordo! Infatti l ‘ho scritto nel modo più acchiappaperilculo possibile ! Sono io il primo a disdegnare certe parole aliene…le uso solo quando il neologismo d ‘importazione è inevitabile.Perche' "chattare" quando esiste "chiacchierare"? Perche' "trimmare" quando esiste "accorciare"? Perche' "digitare" quando esiste "premere"? Perche' "cannelure" quando esiste "solco"? Perche' "stoppare" quando esiste "fermare"? Perche', perche' perche'? Per me ormai l'inglese e' la lingua nella quale penso, parlo e scrivo la maggior parte della mia giornata, ma quando parlo o scrivo in italiano mi da' un senso di repulsione usare questi neologismi rigurgitati dall'uso del computer, italianizzazioni di parole estere, barbarismi, idiotismi rozzi e brutti, che sono costretto ad usare perche' magari se usi le parole italiane adatte non le capisce piu' nessuno--in Italia!
Qui l’uso di “chiacchierare” avrebbe necessitato la precisazione del mezzo, del luogo, del come e con quale mezzo… Ciattare (per non usare chattare) diventa inequivocabile![COLOR="Silver"]
---------- Messaggio inserito alle 12:48 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 12:25 PM ----------"...Apri la mente a quel ch'io ti paleso
e fermalvi entro; ché non fa scienza,
sanza lo ritenere, avere inteso..."Commenta
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Meno male che arriva l'estate, cosi' si puo' andare a swimmare, e a picnicheggiare, a barbecuzzare la carne. Ah, il living negli outdorsi, il fishare nei fiumi e nei laghi, trolleggiando mentre si boata, o spinneggiando dalla riva con le esche artificiali e poi roastendo il pescato sulle bricchette incandescenti di ciarcolla...
Poi con tanto freetiming che uno ha d'estate, si puo' fare anche un po' di reloadeggiare, sizzando i bossoli, trimmandoli, e poi all'ultimo sedendo la palla e crimpandola...
AAAAAAAARRRRRRRGGGHHHHHHHH !!!!!!!!!!!!!!!!!!!Chi se fa' pecora, la lupa arabbiata se lo magna!Commenta
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Se non hai mai sentito dire: "scendo il cane e lo piscio!"
Allora devi venire a Palermo.".. appostati per tempo e aspetta immobile. La preda scruterá a lungo l'ambiente circostante , se nel mentre ti sarai mosso per quella sera non vedrai nulla!"Commenta
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L'inglese e' un miscuglio di parole che provengono da molte parti d'Europa. Linguaggio d ceppo anglosassone originariamente, e simile al tedesco di una volta, venne poi influenzato dal latino attraverso il francese dopo il 1066 con l'invasione e la dominazione normanna dell'Inghilterra. Il francese divento' la lingua dei potenti, e piu' o meno deformato, evoluto (od involuto, qualcuno potrebbe dire), penetro' nella lingua anche del popolo. Oggi si possono facilmente distinguere le parole del vecchio ceppo anglosassone da quelle "latinate" dalla loro lunghezza. In genere le parole corte, di circa quattro lettere, sono pre-normanne. Poi col francese arrivarono parole lunghe. Naturalmente il francese, come il latino, aveva assorbito e fatte sue parole greche, anche queste in genere lunghe. In America poi l'inglese delle colonie originali--quello parlato dal popolo inglese a quei tempi--venne poi influenzato dallo spagnolo, dal francese dei "Cajuns," gli Acadians della Lousiana, dai linguaggi dei Nativi, da parole e frasi di immigranti da tutto il mondo. L'italiano e' presente in gran parte del linguaggio di cucina e di musica. Le lingue sono in cambiamento continuo. Non oso dire "evoluzione" perche' quando vedi una parola come "chattare" ti viene un nodo in gola pensando a cio' che Dante o Manzoni--o persino uno scribacchino come Moravia--avrebbero pensato del gergo donatoci dalla "civilta'" del computer... Chissa' se Umberto Eco aveva incubi nei quali i suoi personaggi dicevano "chattare" o "trimmare"?
La linguistica e' una scienza appassionante. E' interessante vedere come parole straniere abbiano influenzato, se non la lingua comune, almeno certi dialetti italiani. Dalle tue parti il moschetto e' chiamato "ghevera," dal tedesco Gehwer, arma. Il germano reale e il tordo nel napoletano vengono rispettivamente chiamati "mallardo" (vedi l'inglese "mallard") e "marvizzo." La cosa interessante e' che nell'inglese "standard" tordo e' "thrush," mentre in un dialetto abbastanza ristretto territorialmente dell'Inghilterra sel nord, e' "marvish," ovviamente l'origine di "marvizzo" (o "marbizzu," come uno dei nostri compagni di forum).
Ho studiacchiato un po' di linguistica all'universita' del Montana, ma non posso affermare di averne piu' di una leggeriissima ed incompleta infarinatura. Mi sarebbe piaciuto continuare gli studi in quella direzione, magari ottenendo un Master's e forse in seguito un Ph.D., ma la vita si mise di mezzo fra me e i miei sogni, e per mangiare e vestirmi ed avere un tetto sopra la testa dovetti adattarmi a divenire un misero travet della cattedra, insegnante d'inglese (e anche storia e scienza quando la scuola non trovava un altro/a che queste materie le conoscesse davvero--non come me) in un liceo dell'Alaska. Gli ultimi due anni prima del pensionamento insegnai anche l'italiano, anche se dovetti ripassarmelo bene io prima di cercare di insegnarlo ad altri, perche' in tanti anni "fuori sede" con nessuno con cui parlare in italiano il mio italiano era molto arrugginito. Scrivere sui fora e' uno dei miei stratagemmi per "lubrificarlo." Manzoni prima di scrivere il suo lungo e pesante "mattone" ("I Promessi Sposi")--se Fabrizio legge questo mio commento mi ci mandera' di certo--ando' a "risciacquare i panni in Arno." Io li risciacquo nelle acque a volte insidiose di un paio di fora. Ho persino imparato delle frasi idiomatiche che ai miei tempi in Italia ancora non esistevano, come "essere alla frutta," o "andare alla grande." O almeno non le avevo mai sentite fino al 1975, quando poi emigrai.
Una nota: se non vado errato, i "barbari" di cui parlavano i greci prima, ed i romani poi, eravate "voi"![:D][:D][:D]Chi se fa' pecora, la lupa arabbiata se lo magna!Commenta
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Azzo! Sempre più velenoso! Neanche un pesce palla con la tetrodotossina ed i semi di ricino con la ricina...Meno male che arriva l'estate, cosi' si puo' andare a swimmare, e a picnicheggiare, a barbecuzzare la carne. Ah, il living negli outdorsi, il fishare nei fiumi e nei laghi, trolleggiando mentre si boata, o spinneggiando dalla riva con le esche artificiali e poi roastendo il pescato sulle bricchette incandescenti di ciarcolla...
Poi con tanto freetiming che uno ha d'estate, si puo' fare anche un po' di reloadeggiare, sizzando i bossoli, trimmandoli, e poi all'ultimo sedendo la palla e crimpandola...
AAAAAAAARRRRRRRGGGHHHHHHHH !!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Drool]"...Apri la mente a quel ch'io ti paleso
e fermalvi entro; ché non fa scienza,
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Mah. forse proprio semi di ricino no, ma probabilmente olio di ricino...
E per quanto riguarda i pesci palla, due sottospecie di tali pesci le rompo spesso a tanti su questo forum...Chi se fa' pecora, la lupa arabbiata se lo magna!Commenta
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