2 Giugno

[fabryboc]

Guarda a Torino sicuramente le tasse ve le fanno pagare ma a Roma conosco almeno 5 negozianti ex amici miei, che poi ho mandato a ca....e che si gloriavano del fatto di fare la denuncia dei redditi al minimo tanto nessuno gli avrebbe contestato nulla, e hanno dalle 3 alle 5 persone a lavorarci dentro e girano con macchinoni e case al mare e in montagna....quindi IO dovrei comprare da loro perché pagano le tasse e non risparmiare da altre parti? Si come no.....Drool]

Allora compra da chi attua un'evasione CERTIFICATA di circa il 98% e dei soldi che ruba, a differenza di quelli che rubano gli italiani, in questo paese non lascia neanche un centesimo, sfrutta il personale ai confini della schiavitù e nel giro di pochi anni diventerà il mio e il tuo titolare...:-pr

---------- Messaggio inserito alle 10:50 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 10:45 AM ----------

P.S. e fosse come dici tu sui cinesi allora per quale motivo rilasciano lo scontrino fiscale...se non devono pagare le tasse allora non devono dimostrare nulla a nessuno non credi?

Bella domanda...senti che bella risposta: come ti dicevo, per i primi anni le tasse non le pagano, da lì in poi, possono battere anche tutto quello che vendono, perchè tra DICHIARARE e PAGARE c'è una bella differenza...loro DICHIARANO e hanno diciotto mesi per PAGARE...peccato che al diciassettesimo mese la società scompare e viene sostituita da un'altra che ricomincia...altro giro, altra corsa...alla faccia di noi coglioni.

[danguerriero]

Fabryboc for President![emoji5] [emoji5] [emoji5]

[cicalone]

Allora compra da chi attua un'evasione CERTIFICATA di circa il 98% e dei soldi che ruba, a differenza di quelli che rubano gli italiani, in questo paese non lascia neanche un centesimo, sfrutta il personale ai confini della schiavitù e nel giro di pochi anni diventerà il mio e il tuo titolare...:-pr

Anche gli Italiani sfruttano il personale tutti i vari marchi di alta moda si fanno fare i loro capi a costo quasi zero anche con l'uso di bambini in paesi esteri quindi non si dovrebbe comprare nulla da nessuno? Io dai cinesi compro solo i saponi e i detersivi, ormai il negozietto Italiano non esiste piu' a questi livelli, o il cinese, coreano, filippino, nigeriano o i grandi supermercati....negli ultimi risparmi solo sulla quantita' a me non interessa comprare tanto basta risparmiare su pochi prodotti di utilizzo quotidiano

---------- Messaggio inserito alle 11:00 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 10:52 AM ----------

Bella domanda...senti che bella risposta: come ti dicevo, per i primi anni le tasse non le pagano, da lì in poi, possono battere anche tutto quello che vendono, perchè tra DICHIARARE e PAGARE c'è una bella differenza...loro DICHIARANO e hanno diciotto mesi per PAGARE...peccato che al diciassettesimo mese la società scompare e viene sostituita da un'altra che ricomincia...altro giro, altra corsa...alla faccia di noi coglioni.


Ma tu sei proprio sicuro di cio' che affermi? Te lo chiedo perché il cinese da cui compro io dev'essere proprio un imbecille visto che sono 5 anni che lo conosco, fa i prezzi bassi, rilascia gli scontrini, e sono sempre gli stessi da 5 anni....oggi ci passo e gli spiego come deve fare per avere una bella detassazione ed evadere un po' di soldi pure lui....eccheccavolo tocca insegnare sempre tutto a tutti[brindisi]

[fabryboc]

Anche gli Italiani sfruttano il personale tutti i vari marchi di alta moda si fanno fare i loro capi a costo quasi zero anche con l'uso di bambini in paesi esteri

Non ti angustiare...perchè anche buona parte del "made in Italy", ormai è prodotto nei distretti di Prato, Carpi, o nel napoletano da CINESI che sfruttano spietatamente i loro dipendenti-schiavi anche QUI...pensa solo all'incendio di quella fabbrica dove dormivano di fianco ai macchinari, o al gruppo di cinesi trovati in un seminterrato qui a Torino cinque anni fa...erano arrivati da sei mesi ed erano convinti di essere a PARIGI...non avevano mai messo il naso fuori...

Ma tu sei proprio sicuro di cio' che affermi? Te lo chiedo perché il cinese da cui compro io dev'essere proprio un imbecille visto che sono 5 anni che lo conosco, fa i prezzi bassi, rilascia gli scontrini, e sono sempre gli stessi da 5 anni....oggi ci passo e gli spiego come deve fare per avere una bella detassazione ed evadere un po' di soldi pure lui....eccheccavolo tocca insegnare sempre tutto a tutti[brindisi]

Se trovi uno scontrino di cinque anni fa, controlla se la ragione sociale e la partita iva sono le stesse...nessun cinese è imbecille, perchè fanno parte di un sistema perfettamente organizzato.

E, per inciso, io non ho nulla contro i cinesi nè contro chi compra dai cinesi, me ne guarderei bene...casomai ce l'ho con uno stato che è amico di tutti tranne che dei suoi cittadini.

Faccio questo lavoro da 25 anni, non ho case al mare, nè in montagna, ho un mercedes ma ha 10 anni perchè 50.000 € per una nuova non li posso spendere....forse l'imbecille sono io...[:-bunny]

[cicalone]

Fabrizio io sono piu' imbecille di te...fidati anche perché a me lo stato fa la scarpetta nella busta paga ancor prima di darmela quindi pensa un po'[:142] per la macchina poi sono un cretino patentato visto che ho una di oltre 10 anni che ovviamente non posso cambiare e che riparo a oltranza magagna dietro magagna ...ma tant'e'[brindisi]

[fabryboc]

Fabrizio io sono piu' imbecille di te...fidati anche perché a me lo stato fa la scarpetta nella busta paga ancor prima di darmela quindi pensa un po'[:142] per la macchina poi sono un cretino patentato visto che ho una di oltre 10 anni che ovviamente non posso cambiare e che riparo a oltranza magagna dietro magagna ...ma tant'e'[brindisi]

Infatti la lotta di classe in cui abilmente cercano di trascinarci non ha alcun senso...perchè tra un pò rimarrà solo la classe dei sudditi...non ce la possiamo prendere nemmeno coi cinesi, o i rumeni, che se non sfruttassero le possibilità che gli hanno dato sarebbero imbecilli davvero...ma domandiamoci perchè chi davvero potrebbe investire in questo paese legalmente, non ci pensa neanche, e domandiamoci perchè le (poche) aziende italiane sane rimaste se ne vanno in Svizzera, in Austria o in est Europa....
[:-golf]

E comunque, se nei primi sei mesi del 2015 sono fallite 53 imprese al giorno, due ogni ora...mi sa che in parecchi si stanno vendendo la casa al mare...:-pr

E se le PMI che contribuiscono al PIL per il 12%, versano circa 97 miliardi di imposte all'anno su un totale di circa 430 miliardi di imposte riscosse quindi il 22% del totale...qualcosa non mi torna...magari a non pagare è qualcun altro...[:-bunny][:-bunny]

Ma se il dipendente (pubblico o privato) che è derubato in partenza, ce l'ha a morte con la partita IVA e i suoi escamotage per sopravvivere, partita iva che a sua volta ce l'ha col dipendente pubblico, il suo cartellino timbrato dal collega e col suo secondo lavoro, e tutti due ce l'hanno col falso invalido...in una guerra insensata dove sono tutti vittime di un sistema sbagliato...nessuno si mette a pensare che sarebbe ora di montare le forche in piazza, non per usarle, ma tanto per ricordare agli artefici di questa meraviglia che esistono....

Ma LORO, gli artefici, cha vanno a lavorare col trolley di Prada dal martedì al giovedì, vivendo in un attico che gli è stato regalato non si sa da chi, per 2 anni e mezzo e poi sono in pensione, se la ridono, e noi ci scervelliamo per decidere chi saranno i nuovi "eletti"...dove il verbo eleggere non c'entra niente, sperando invano che qualcuno ci tiri fuori dalla *****...delle forche non hanno nessuna paura...perchè dopo 40 anni di lavoro, dopo almeno quattrocentomila euro di contributi versati, ci buttano (forse) 4 briciole di pensione e quasi li ringraziamo...troppo stanchi per le rivoluzioni, troppo piegati per costruire forche....

[arfo]

Che le imprese cinesi in Italia non paghino tasse per via di accordi bilaterali, detto sinceramente, mi sembra una bufala. Che abbiano agevolazioni fiscali per aprire un'attività nel nostro Paese, questo è senz'altro vero e vale anche per le imprese italiane che investono in Cina. Che gli imprenditori cinesi evadano poi massicciamente le tasse, è purtroppo realtà. Credo che lo Stato faccia molto per combattere il fenomeno, così come quello della contraffazione e delle merci illegali (e spesso pericolose), ma naturalmente non è cosa semplice.

I miliardi d'investimenti che la Repubblica Popolare fa nel nostro Paese, il voluminoso interscambio commerciale e soprattutto i crescenti spazi che si aprono per il Made in Italy in una nazione dal ceto medio e ricco tanto vasto, sono tutte opportunità che l'Italia non può lasciarsi soffiare dai concorrenti europei. Pensate solo al turismo. Il problema è contrastare certe pratiche dannose che sono un po' l'altra faccia della medaglia della "colonizzazione" cinese: chiusura e scarsa (o nulla) integrazione; un sistema creditizio che ha tutta l'aria di essere sporco e sommerso (quando si dice "i soldi arrivano tutti dalla mafia cinese", temo che spesso ci s'azzecchi...); una rapacità e aggressività commerciale (penso ai passaggi di proprietà dei bar tra italiani e cinesi, per dirne una) che fanno pensare molto più alla spoliazione dei nostri beni che ad un contributo alla nostra economia.

Comunque, molto sta alla mentalità delle persone. Non c'è nulla di male nel scegliere di fare un giro in un bazar cinese, consapevoli di barattare spesso il risparmio con la qualità. Dipende dalle esigenze e dalle necessità di ognuno. E non è detto che il commerciante dagli occhi a mandorla sia per forza disonesto o sleale nei confronti del concorrente italiano. Solo, mi fanno sorridere certi amici che amano mangiare al "giappo" e stuzzicarsi il palato col "sushi". Peccato siano quasi sempre ristoranti gestiti da cinesi, con ciò che ne consegue. Contenti loro...

[fabryboc]

Che le imprese cinesi in Italia non paghino tasse per via di accordi bilaterali, detto sinceramente, mi sembra una bufala. Che abbiano agevolazioni fiscali per aprire un'attività nel nostro Paese, questo è senz'altro vero e vale anche per le imprese italiane che investono in Cina. Che gli imprenditori cinesi evadano poi massicciamente le tasse, è purtroppo realtà. Credo che lo Stato faccia molto per combattere il fenomeno, così come quello della contraffazione e delle merci illegali (e spesso pericolose), ma naturalmente non è cosa semplice.

I miliardi d'investimenti che la Repubblica Popolare fa nel nostro Paese, il voluminoso interscambio commerciale e soprattutto i crescenti spazi che si aprono per il Made in Italy in una nazione dal ceto medio e ricco tanto vasto, sono tutte opportunità che l'Italia non può lasciarsi soffiare dai concorrenti europei. Pensate solo al turismo. Il problema è contrastare certe pratiche dannose che sono un po' l'altra faccia della medaglia della "colonizzazione" cinese: chiusura e scarsa (o nulla) integrazione; un sistema creditizio che ha tutta l'aria di essere sporco e sommerso (quando si dice "i soldi arrivano tutti dalla mafia cinese", temo che spesso ci s'azzecchi...); una rapacità e aggressività commerciale (penso ai passaggi di proprietà dei bar tra italiani e cinesi, per dirne una) che fanno pensare molto più alla spoliazione dei nostri beni che ad un contributo alla nostra economia.

Comunque, molto sta alla mentalità delle persone. Non c'è nulla di male nel scegliere di fare un giro in un bazar cinese, consapevoli di barattare spesso il risparmio con la qualità. Dipende dalle esigenze e dalle necessità di ognuno. E non è detto che il commerciante dagli occhi a mandorla sia per forza disonesto o sleale nei confronti del concorrente italiano. Solo, mi fanno sorridere certi amici che amano mangiare al "giappo" e stuzzicarsi il palato col "sushi". Peccato siano quasi sempre ristoranti gestiti da cinesi, con ciò che ne consegue. Contenti loro...

Sono d'accordo solo sui rovesci della medaglia e sul sushi....se proprio dobbiamo mangiare pesce...tutti a casa di Cicalone!!!![:D][:D][:D]

Prodi, nel suo viaggio trionfale in Cina col suo codazzo di DUEMILA funzionari, ci ha semplicemente svenduti...ricordo ancora la frase "saremo la porta dell'oriente in Europa"...col suo bel sorriso da mortadellone compiaciuto....e adesso quelli che chiudono la serranda possono dire grazie a lui....

E forse anche a qualcun altro....molto istruttivo quanto dice al 15° secondo di intervista...SENATORE A VITA...[clap][clap][clap]

...e la sua complice (o meglio, la sua "cecchina") Fornero, ancora adesso qui a Torino si va a comprare le scarpe con DUE macchine della scorta che continuiamo a pagarle...caso mai dovesse incontrare un esodato che fa shopping da Hermes...

[VIDEO]https://www.youtube.com/watch?v=LyAcSGuC5zc[/VIDEO]

[Johnny Padella]

caso mai dovesse incontrare un esodato che fa shopping da Hermes...

[:D][:-cry]
...risata a denti stretti...

[PATO]

Ciao Alessandro.

Ti posso assicurare che la storiografia per quanto riguarda Cefalonia,ne a raccontate di barzellette. ....! Io mi sono documentata sui documenti ufficiali del ministero e del tribunale militare.
La vulgata per la quale si vuole far passare L'eccidio di Cefalonia come inizio della resistenza in Italia è priva di ogni fondamento in fatto ed in diritto.
A Cefalonia ci furono atti eroici di singoli militari , sia di ufficiali come mio nonno sia di semplici soldati che sacrificano le loro giovani vite.
Il Gen. Antonio Gandin, comandante della divisione Aqui fu' un vero eroe Italiano . Davanti al plotone di esecuzione si strappò la croce di ferro tedesca conferitagli personalmente da hitler la mise sotto i piedi e prima di essere fucilato disse W l'ITALIA. Questi sono i nostri eroi.
Di badoglio c'è ne furono anche tra gli ufficiali della Aqui....! Purtroppo non erano tutti come mio nonno ed il Gen. Gandin .
Vi furono degli ufficiali...!non li voglio definire è meglio..!colpevoli di insubordinazione i quali per non farsi qualificare come ufficiali si strappano le mostrine. ....! E non furono tra i caduti , anzi da (banditi della Aqui), così si definirono loro stessi! Si unirono ai partigiani dell'Hellas.
Poi dopo la guerra fecero le migliori carriere nell'esercito .
Per non parlare di chi x anni tra i superstiti, vedi ufficiali fiorentini , si sono spesi a raccontare le loro verità di resistenza! Ma quale resistenza ! E non parliamo della divisione dei cacciatori di montagna sud tirolesi inviati all'oupo da hitler, perche' italiani contro Italiani.
Onore e gloria ai martiri morti in combattimento della divisione Aqui!

W l'ITALIA.

Ho letto molto anch'io su questo mistero di Cefalonia,i due ufficiali menzionati Apollonio e Pamplone allora erano capitani,so che commisero molte insubordinazioni.Tu che hai fatto una ricerca sui documenti ufficiali del ministero e sul tribunale militare,sai dirmi quanti soldati di truppa furono fucilati?

[parsifal69]

Ho letto molto anch'io su questo mistero di Cefalonia,i due ufficiali menzionati Apollonio e Pamplone allora erano capitani,so che commisero molte insubordinazioni.Tu che hai fatto una ricerca sui documenti ufficiali del ministero e sul tribunale militare,sai dirmi quanti soldati di truppa furono fucilati?

Uhm...bella domanda, alla quale non è facile rispondere, in quanto le cifre sono tutt'ora discordanti.

Di certo si sa che la Divisione Acqui aveva una forza di circa 11mila uomini e le sue perdite, secondo gli storici più autorevoli, dovrebbero ammontare in linea di massima di 1200 caduti circa in combattimento contro i tedeschi, da 5 a 7mila fucilati duranti i massacri che seguirono la battaglia (ed è su questo numero la contestazione alla quale sembra non si riesca a dare una risposta inequivocabile), almeno altri 2000 che furono catturati e che perirono in mare con l'affondamento delle navi, mentre dei circa 2000 superstiti molti furono deportati in Germania e non fecero più ritorno.

Una delle pagine più tragiche e amare della seconda guerra mondiale.

[fiammetta]

Ho letto molto anch'io su questo mistero di Cefalonia,i due ufficiali menzionati Apollonio e Pamplone allora erano capitani,so che commisero molte insubordinazioni.Tu che hai fatto una ricerca sui documenti ufficiali del ministero e sul tribunale militare,sai dirmi quanti soldati di truppa furono fucilati?

Ciao Pato.
In realtà l'unica cosa misteriosa....!è il perché la vulgata dominante voglia far passare ,l' eccidio di Cefalonia come patrimonio della resistenza Antinazista valore sicuramente rispettabile, ma vicende tragiche accadute nei confini Italiani.
I fatti di Cefalonia riguardarono le truppe d'oltremare nella fattispecie la divisione Aqui . Quindi come dice la parola stessa fuori dai confini del'Italia.
L'intervento di Parsifal69 per quanto riguarda i numeri dei caduti e ' abbastanza veritiero.
In realtà la vulgata mi ripeto parla di numeri delle vittime superiore a quelli veri.
Se vuoi sapere veramente come andarono le cose...! Devi andare a leggere i testi dei documenti raccolti presso lo stato maggiore dall'avv. Massimo Filippini figlio di un martire di Cefalonia capitano di sanità Filippini. I documenti veri sono visibili a tutti presso il suo sito ufficiale (tecno rosso www.cefalonia.it ).
Permettetemi anche in questa sede di ringraziare l'avv. Massimo Filippini per la sua instancabile ricerca della verità sui tragici fatti di Cefalonia.
A voi giudicare dopo attente letture...., se i fatti fino ad ora raccontati mi ripeto dalla vulgata dominante corrispondono ai veri fatti accaduti o meno!.
Ti ringrazio per il tuo interessamento e ti saluto.[emoji106]

[parsifal69]

Al di là della forte discrepanza sulle cifre dei fucilati tra i dati dell'Avv.to Filippini e non solo l'Anpi, ma anche con i più autorevoli storici, come Alfio Caruso per esempio, la cosa che balza subito all'occhio è un particolare che molti disconoscono o del quale non valutano attentamente l'importanza:

e cioè l'ordine di Badoglio di resistere ai tedeschi!!! Peccato però che nessuno si fosse premunito di dichiararla la guerra ai tedeschi, per cui, questi, trattarono i prigionieri come banditi e partigiani, così come stabilito nella Convenzione di Ginevra.

Avrebbero potuto e dovuto evitare le fucilazioni di massa (un soldato è prima di tutto un uomo, con il proprio discernimento......), ma quelli erano i tempi, e quella era la logica teutonica, e a farne le spese furono i nostri poveri soldati.

[PATO]

Al di là della forte discrepanza sulle cifre dei fucilati tra i dati dell'Avv.to Filippini e non solo l'Anpi, ma anche con i più autorevoli storici, come Alfio Caruso per esempio, la cosa che balza subito all'occhio è un particolare che molti disconoscono o del quale non valutano attentamente l'importanza:

e cioè l'ordine di Badoglio di resistere ai tedeschi!!! Peccato però che nessuno si fosse premunito di dichiararla la guerra ai tedeschi, per cui, questi, trattarono i prigionieri come banditi e partigiani, così come stabilito nella Convenzione di Ginevra.

Avrebbero potuto e dovuto evitare le fucilazioni di massa (un soldato è prima di tutto un uomo, con il proprio discernimento......), ma quelli erano i tempi, e quella era la logica teutonica, e a farne le spese furono i nostri poveri soldati.

Da quello che ho letto io sembra che i fucilati della truppa siano molto meno,
solo alcuni reparti,i piu irriducibili,i caduti in combattimento circa 1700, di cui 136 ufficiali compreso Gandin.Per la divisione Acqui la tragedia e' iniziata male e finita peggio. Ho letto che mentre Gandin trattava coi tedeschi,Pampaloni e Apollonio tramavano con i partigiani Ellenici,praticamente la divisione era allo sbando,chi e' rimasto col Generale ha avuto la peggio.Il monarca e tutto il suo governo aveva troppa fretta di scappare per impartire gli ordini esatti. Poi la verita'sta sempre nel mezzo

[arfo]

Purtroppo l'8 settembre fu quello che fu: un giusto armistizio - parere personale, forse - gestito nel peggiore dei modi; forze armate ancora efficienti furono abbandonate alla mercé degli eventi da una classe dirigente e di governo che naufragò, venendo meno ai propri doveri nei confronti della Nazione. L'eccidio della divisione Acqui è stata una pagina tra le più tragiche della nostra Seconda guerra mondiale, taciuta troppo a lungo.

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