Quando per padellare il 12 non basta più.

**Johnny Padella** · 17-12-19, 11:49

Il treno per Costantinopoli

Una avventura del giovane Carrara Gionnes

Treno rapido Bucarest-Sofia-Istamboul ,Confine rumeno-bulgaro, metà anni ’90.

Gionnis per un attimo guardò gli altri componenti della squadra, asserragliati insieme a zaini e borse stracolmi, nel sudicio scompartimento ferroviario. Dietro la copertura di goffi e occhialuti studenti in interrail, si nascondeva una delle più spietate squadre dei servizi, mastini della guerra in missione dietro le linee nemiche.
Dima, alto e biondo, maestro in eliminazioni a corto raggio. Le sue origini slave gli permettevano di mimetizzarsi perfettamente nell’ ex blocco sovietico.
Gabber, il ciuffo spettinato da musicista e gli occhiali con la montatura in tartaruga nascondevano uno dei maggiori esperti di intercettazioni operative in circolazione.
Sapango, maestro dell’invisibilità e dei travestimenti, che in quella missione fungeva anche da interprete.
E poi c’era lui, Gionnes, perché in ogni squadra c’era bisogno di un elemento più sacrificabile degli altri…
Fuori dal finestrino, scorreva un paesaggio squallido, punteggiato da casolari fatiscenti, strade polverose e ogni tanto, una centrale a carbone che spandeva su tutto il territorio circostante un pulviscolo nero che ricopriva tutto, facendo assomigliare la campagna ad una litografia di un girone infernale incisa dal vecchio Gustave.
Seduto davanti a lui , un capo della mala locale, che gestiva il contrabbando interconfine, e che doveva garantire il loro arrivo fino alla stazione di Sofia, stava cercando di affettare un salame con un dozzinale temperino in zama spuntato. A gesti chiese qualcosa di meglio per tagliare, e allora Gionnes, insaccato in una camicia a quadri di due taglie più grandi, si frugò alla cintura, e sfoderò una baionetta da ak, da lui personalmente affilata come un rasoio. La porse al bandito, mentre con la destra impugnava nascostamente un piccolo serramanico, pronto a colpire. Nel corridoio, una torma di tizi poco raccomandabili, sfregiati e tatuati, facevano merenda con pane stantio e salumi da colite, innaffiando generosamente il tutto con grappa alle prugne distillata clandestinamente.
Poi, una donna, che lasciava una scia di Eau de Chou, grassa e dai lunghi capelli neri e unti, si avvicinò al bandito e gli sussurrò qualcosa nell’orecchio. Il bandito brontolò qualcosa, e Sapango tradusse: “ Alla stazione ci stanno aspettando per farci la pelle, c’è il rischio di far saltare tutta l’operazione. Ha detto che forse c’è una possibilità, ma dobbiamo fare come dice lui…”

Appena passato il confine, dal treno ci fu un lancio, una pioggia di sacchi neri di quelli usati per i rifiuti, stipati di merce di contrabbando. I sacchi infatti venivano lanciati con precisione nei cortili delle case che fiancheggiavano la massicciata della ferrovia, e gli abitanti, rapidi e silenziosi, uscivano dalle case solo il tempo necessario per afferrare i sacchi e portarli dentro. Un lucroso commercio, svolto con la complicità delle guardie di confine.
Le facce dei contrabbandieri furono impagabili, quando videro quei 4 sacchi aprirsi dall’interno, come in un taglio cesareo al contrario, ed uscire, insieme ad un mucchio di stecche di sigarette, profilattici, collant,e paccottiglia varia, quegli strani e stralunati individui…
“Che posti dim*****”, sussurrò il Gabber, mentre raccoglieva il suo equipaggiamento, ”E pensare che noi ci si lamentava di Andreotti…”

**Livia1968** · 17-12-19, 12:01

Avvincente...

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**Maury** · 17-12-19, 13:44

Originariamente inviato da Johnny Padella

....Poi, una donna, che lasciava una scia di Eau de Chou.....

😂😂😂😂 sei il numero uno !!
Maurizio.

**Cristian** · 17-12-19, 16:48

Onestamente all'inizio ci avevo capito ben poco[:-bunny]
Adesso non aspetto altro che leggere le nuove puntate[brindisi]
Grande Jonny

**Alessandro il cacciatore** · 17-12-19, 17:13

Originariamente inviato da Bayliss

Onestamente all'inizio ci avevo capito ben poco[:-bunny]
Adesso non aspetto altro che leggere le nuove puntate[brindisi]
Grande Jonny

Per aiutare la lettura: i personaggi sono quasi tutti (la Dama no, per esempio, ma esiste davvero) la caricatura di persone che hanno a che fare con il Forum.
Ci sono alcuni, uno in particolare, che viene ritratto molto peggio di come sia in realtà (egli è splendido), altri, di persona, invece sono molto peggio delle loro caricature. Puo' essere non facile riconoscerli ma Gionni lascia sempre, anche piccole e a prima vista insignificanti, le tracce che ti riconducono alla persona reale. Capisco che certe sfumature (esilaranti) non possono essere comprese da tutti, come ad esempio quando imita -per scritto(!)- la cantilena pisano/volterrana di Springe, e' un capolavoro.

**Cristian** · 17-12-19, 17:35

Originariamente inviato da Alessandro il cacciatore

Per aiutare la lettura: i personaggi sono quasi tutti (la Dama no, per esempio, ma esiste davvero) la caricatura di persone che hanno a che fare con il Forum.
Ci sono alcuni, uno in particolare, che viene ritratto molto peggio di come sia in realtà (egli è splendido), altri, di persona, invece sono molto peggio delle loro caricature. Puo' essere non facile riconoscerli ma Gionni lascia sempre, anche piccole e a prima vista insignificanti, le tracce che ti riconducono alla persona reale. Capisco che certe sfumature (esilaranti) non possono essere comprese da tutti, come ad esempio quando imita -per scritto(!)- la cantilena pisano/volterrana di Springe, e' un capolavoro.

Grazie Ale [:-golf]
Avevo intuito che i protagonisti erano persone del forum...e avevo anche capito che tu sei quello brutto :-pr

**Livia1968** · 18-12-19, 08:36

Originariamente inviato da Johnny Padella

Una avventura del giovane Carrara Gionnes

Treno rapido Bucarest-Sofia-Istamboul ,Confine rumeno-bulgaro, metà anni ’90.

Gionnis per un attimo guardò gli altri componenti della squadra, asserragliati insieme a zaini e borse stracolmi, nel sudicio scompartimento ferroviario. Dietro la copertura di goffi e occhialuti studenti in interrail, si nascondeva una delle più spietate squadre dei servizi, mastini della guerra in missione dietro le linee nemiche.
Dima, alto e biondo, maestro in eliminazioni a corto raggio. Le sue origini slave gli permettevano di mimetizzarsi perfettamente nell’ ex blocco sovietico.
Gabber, il ciuffo spettinato da musicista e gli occhiali con la montatura in tartaruga nascondevano uno dei maggiori esperti di intercettazioni operative in circolazione.
Sapango, maestro dell’invisibilità e dei travestimenti, che in quella missione fungeva anche da interprete.
E poi c’era lui, Gionnes, perché in ogni squadra c’era bisogno di un elemento più sacrificabile degli altri…
Fuori dal finestrino, scorreva un paesaggio squallido, punteggiato da casolari fatiscenti, strade polverose e ogni tanto, una centrale a carbone che spandeva su tutto il territorio circostante un pulviscolo nero che ricopriva tutto, facendo assomigliare la campagna ad una litografia di un girone infernale incisa dal vecchio Gustave.
Seduto davanti a lui , un capo della mala locale, che gestiva il contrabbando interconfine, e che doveva garantire il loro arrivo fino alla stazione di Sofia, stava cercando di affettare un salame con un dozzinale temperino in zama spuntato. A gesti chiese qualcosa di meglio per tagliare, e allora Gionnes, insaccato in una camicia a quadri di due taglie più grandi, si frugò alla cintura, e sfoderò una baionetta da ak, da lui personalmente affilata come un rasoio. La porse al bandito, mentre con la destra impugnava nascostamente un piccolo serramanico, pronto a colpire. Nel corridoio, una torma di tizi poco raccomandabili, sfregiati e tatuati, facevano merenda con pane stantio e salumi da colite, innaffiando generosamente il tutto con grappa alle prugne distillata clandestinamente.
Poi, una donna, che lasciava una scia di Eau de Chou, grassa e dai lunghi capelli neri e unti, si avvicinò al bandito e gli sussurrò qualcosa nell’orecchio. Il bandito brontolò qualcosa, e Sapango tradusse: “ Alla stazione ci stanno aspettando per farci la pelle, c’è il rischio di far saltare tutta l’operazione. Ha detto che forse c’è una possibilità, ma dobbiamo fare come dice lui…”

Appena passato il confine, dal treno ci fu un lancio, una pioggia di sacchi neri di quelli usati per i rifiuti, stipati di merce di contrabbando. I sacchi infatti venivano lanciati con precisione nei cortili delle case che fiancheggiavano la massicciata della ferrovia, e gli abitanti, rapidi e silenziosi, uscivano dalle case solo il tempo necessario per afferrare i sacchi e portarli dentro. Un lucroso commercio, svolto con la complicità delle guardie di confine.
Le facce dei contrabbandieri furono impagabili, quando videro quei 4 sacchi aprirsi dall’interno, come in un taglio cesareo al contrario, ed uscire, insieme ad un mucchio di stecche di sigarette, profilattici, collant,e paccottiglia varia, quegli strani e stralunati individui…
“Che posti dim*****”, sussurrò il Gabber, mentre raccoglieva il suo equipaggiamento, ”E pensare che noi ci si lamentava di Andreotti…”

Jonny hai visto Divergent!!!
Beccato!!! [emoji1787][emoji1787][emoji23][emoji23]
Sognando di essere un Intrepido [emoji3]
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**Johnny Padella** · 18-12-19, 11:21

Originariamente inviato da Livia1968

Jonny hai visto Divergent!!!

oicchellè??

**Livia1968** · 18-12-19, 11:38

Originariamente inviato da Johnny Padella

oicchellè??

Divergent - Wikipedia

https://it.wikipedia.org/wiki/Divergent

C'è una scena in cui si buttano dal treno in corsa .......

**Johnny Padella** · 18-12-19, 11:46

Originariamente inviato da Livia1968

https://it.wikipedia.org/wiki/Divergent

C'è una scena in cui si buttano dal treno in corsa .......

Ahhh... Ma semmai è divergent che si è ispirato a gionnes 😬 poi gionnes ce lo buttano giù dal treno, è diverso!

**Alessandro il cacciatore** · 18-12-19, 12:14

Originariamente inviato da Johnny Padella

Ahhh... Ma semmai è divergent che si è ispirato a gionnes �� poi gionnes ce lo buttano giù dal treno, è diverso!

Beccato con le mani nella marmellata! VERGOGNA!!!
Invito tutti i lettori a indignarsi enormemente e a organizzarsi per una Class Action risarcitoria ai danni del copista. La giacca Beretta la voglio io per farne una coperta per Jole.

**trikuspide** · 19-12-19, 15:05

Mi metto a turno per la carabina....
(Girano voci incontrollate secondo le quali un nostro moderatore aspirerebbe addirittura alla testa di Jonny per realizzare un trofeo...)

**Livia1968** · 19-12-19, 15:26

Originariamente inviato da trikuspide

Mi metto a turno per la carabina....
(Girano voci incontrollate secondo le quali un nostro moderatore aspirerebbe addirittura alla testa di Jonny per realizzare un trofeo...)

E capirai.... Lo può fare chiunque. Lo sanno tutti che la notte se la svita e la mette in ricarica sul comodino. Alle volte se la scorda ed esce e va al supermercato, solo che quando apre gli occhi cerca di raggiungere il bagno spingendo il carrello della spesa..
Un casino.[emoji1787][emoji23][emoji23]

Spiegazione della battuta Due punti a capo
La testa di Jonny la sera si trova sul comodino vicino al letto per la ricarica......(risata)..per cui è facile prelevarla..(risata se forniti di fine umorismo)
Ora la parte difficile.....
Alle volte quando si sveglia la mattina la dimentica sul comodino , apre gli occhi e vede la porta del bagno, deve fare pipì, si vorrebbe alzare, ma il suo corpo è al supermercato a spingere il carrello....(boato di risate)...........
Non fa ridere?

[:-bunny][:-cry][:-cry]
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**Alessandro il cacciatore** · 19-12-19, 15:49

Originariamente inviato da Livia1968

E capirai.... Lo può fare chiunque. Lo sanno tutti che la notte se la svita e la mette in ricarica sul comodino. Alle volte se la scorda ed esce e va al supermercato, solo che quando apre gli occhi cerca di raggiungere il bagno spingendo il carrello della spesa..
Un casino.[emoji1787][emoji23][emoji23]
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Entschuldigung meine Dame, konnen Sie, bitte, übersetzen? Ich verstehe nicht!

**Livia1968** · 19-12-19, 15:57

Originariamente inviato da Alessandro il cacciatore

Entschuldigung meine Dame, konnen Sie, bitte, übersetzen? Ich verstehe nicht!

Il tuo tedesco è così obsoleto che neanche il traduttore lo riconosce.... Se mi metto a scrivere in francese ti ci vuole il mediatore culturale... [emoji16]

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Quando per padellare il 12 non basta più.

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