selezione al capriolo: distanze di tiro dalle vostre parti e relativa attrezzatura
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Ma anche no, state facendo congetture, pure opinioni, sono d'accordo che sarebbe più giusto dare un limite di 200-250 che è già tanta roba, assolutamente non d'accordo che non dare limiti sia meglio che darne uno a 400, intanto dai un limite agli sniper di turno, ad esempio lo youtuber che decanta prede a quasi 600 metri avrebbe meno da decantare...
Inviato dal mio ALE-L21 utilizzando TapatalkUltima modifica AM78; 08-02-20, 12:11.Commenta
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Oppure il cacciatore poco esperto che ha montato una torretta balistica, compensatore di traiettoria, e ce ne sono credimi, si sente di tirare senza limiti e magari dopo non va neanche a vedere[:142], tralasciando poi di come si possa valutare un capo se corretto o meno a distanze di 6-700 mt e non parlo di cervo maschio.Opinione personale.
Il cacciatore poco esperto, leggendo che si può sparare nella norma fino a 400 m ad un capriolo, pensa che sia una pratica standard del tiro a caccia con una carabina.
Al contrario è pura follia, un limite sensato sarebbe meglio, ma piuttosto che un limite assurdo è meglio niente, almeno ognuno pensa con la propria testa e ci sbatte il naso.
Ciao
Guli51Commenta
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Chi ha voce in capitolo, non deve chiedere al cacciatore la distanza di tiro, la prima cosa che deve guardare o chiedere a chi per lui verificava il capo abbattuto è il piazzamento del colpo. Al primo colpo piazzato male, dovrebbe andare insieme al cacciatore a riprovare la carabina, al secondo colpo piazzato male, gli dice che per l'anno in corso non farà più caccia di selezione, l'anno seguente la farà se avrà risolto i problemi inerenti al tiro. Penso che l'anno dopo oltre ad accorciare la distanza avrà fatto qualche correzione alla tecnica di tiro e qualche allenamento in più.Commenta
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Una volta, prima che la politica entrasse nella caccia, era così, il direttore/consiglio della riserva aveva la facoltà, in questi casi, come x altre mancanze, di sospenderti dall'attività venatoria. Ed era un bene!Chi ha voce in capitolo, non deve chiedere al cacciatore la distanza di tiro, la prima cosa che deve guardare o chiedere a chi per lui verificava il capo abbattuto è il piazzamento del colpo. Al primo colpo piazzato male, dovrebbe andare insieme al cacciatore a riprovare la carabina, al secondo colpo piazzato male, gli dice che per l'anno in corso non farà più caccia di selezione, l'anno seguente la farà se avrà risolto i problemi inerenti al tiro. Penso che l'anno dopo oltre ad accorciare la distanza avrà fatto qualche correzione alla tecnica di tiro e qualche allenamento in più.
Quasi tutti rigavano diritto e non c'erano tante menate....Commenta
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Il problema risiede in ..."dopo un tiro azzardato"
Un tiro deve essere una cosa certa nelle attrezzature, nelle possibilità e nella testa del cacciatore ( di proposito non ho usato il termine tiratore).
Se non ci sono le condizioni perché ciò avvenga da bravi cacciatori si rinuncia e "ci si attrezza" affinché la prossima volta si possano ottenere condizioni che permettano un tiro ragionevolmente sicuro.".. appostati per tempo e aspetta immobile. La preda scruterá a lungo l'ambiente circostante , se nel mentre ti sarai mosso per quella sera non vedrai nulla!"Commenta
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Al di là della discussione, non mi piace leggere di tiri azzardati, e non per chi , come giustamente dici, quelle "4 regole" le conosce;
Ma per qualche novizio che potrebbe farsi qualche idea distorta su cosa sia cacciare veramente.
Personalmente rinuncio sempre se c'è anche una solo elemento che non é per come dico io.
non ho caprioli e quindi fino a qui ho semplicemente letto, ma quando vedo il video del tizio che spara da distanza siderale e poi si comincia a parlare di tiri azzardati mi permetto(= mi arrogo il diritto) di dissentire, lasciando chi vuole libero di azzardare come meglio crede.".. appostati per tempo e aspetta immobile. La preda scruterá a lungo l'ambiente circostante , se nel mentre ti sarai mosso per quella sera non vedrai nulla!"Commenta
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Se i regolamenti e le leggi sono state fatte per essere controllate, in linea di massima si può verificare il ferimento o l'errore. Se ci fosse stato il ferimento e il capo non è stato recuperato non ce bisogno di verificare niente, il tiro è stato piazzato male.
---------- Messaggio inserito alle 10:44 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 10:33 AM ----------
Forse un giorno comprerò un telemetro, ma lo userò per pura curiosità dopo aver effettuato il tiro. Ho paura di farmi condizionare in modo negativo. I giorni non sono tutti uguali, il tiro a 140 m. fatto ieri, misurato col telemetro, potrebbe non essere possibile farlo oggi sempre alla stessa distanza misurata con il telemetro. Meglio inquadrare e decidere volta per volta a prescindere dalla distanza.Commenta
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Per me non ci deve essere alcun limite per legge, il limite ognuno se lo impone per disciplina propria, so fin dove arrivo oltre non vado.
Un limite di legge è controproducente, deve necessariamente essere abbastanza ampio, mettiamo 350/400 metri di fatto rendendo legali tiri folli per quasi tutti, di contro se lo si mette breve mettiamo 200 metri penalizza quei pochi capaci di tirare lungo con cognizione di causa e a volte determinata dal territorio e/o selvatico, si potrebbe mettere a 250 metri con margine di tolleranza di +50 metri, ma si finisce per complicare la vita agli onesti.
Il limite di fatto te lo pone il gruppo a cui appartieni, se sei un cacciatore di selezione hai il tuo gruppo che occupa il territorio assegnato e poi suddiviso fra piccoli gruppi di cacciatori, lì uno se fa il peerla sparacchiando di qua e di la lo mettono in riga alla svelta, può farla franca una, due, tre volte, ma poi te lo vengono a chiedere a che .azz. spari senza portare giù niente…
Senza contare che se cacci accompagnato c'è l'accompagnatore che vigila, che se fai un tiro lungo o corto e l'animale va via, poi deve andare anche lui a verificare e spesso vuol dire anche 1 ora di cammino in posti dove tremano le gambe ad andarci, se capita una volta passa se avviene di solito giustamente ti cazziano.
L'ostracismo del proprio gruppo è il miglior limite, niente di scritto e/o d'obbligo, ti mettono la targhetta di collione e ogni volta che fai presenza in gruppo ti fanno il mazzo, te ne vai da solo senza che debbano sbatterti fuori, se non lo fai finisci per cacciare in un buco dove c'è niente, chi ti deve accompagnare non ha mai tempo e la vigilanza ti sta con il fiato sul collo.
[:-golf]Ultima modifica carpen; 09-02-20, 11:37.Commenta
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Per me che sono un solotario, il gruppo o non gruppo non fa differenza, da solo o in compagnia in tutti i tipi di caccia che faccio avrò rinunciato centinaia di volte.
i miei limiti personali, quelli che mi impongo da me intendo, sono ben più restrittivi di quelli legali.
E questo per me vale da sempre e lo applico in tutto ...non solo nelle distanze,figuriamoci.
Capisco che ci sono realtà venatorie con differenti esigenze di quelle del mio mondo, però vedo che i principi coincidono.".. appostati per tempo e aspetta immobile. La preda scruterá a lungo l'ambiente circostante , se nel mentre ti sarai mosso per quella sera non vedrai nulla!"Commenta
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Triku, io rispondevo a Sly sono d'accordo con lui sul discorso verifiche, magari si procedesse così dappertutto, ma ripeto per l'ennesima volta credo che non si debba lasciare la possibilità allo sniper di turno di azzardare tiri a 600 metri, perché una volta ferito un animale a quella distanza, ammesso che si trovi l'anschuss, il recupero rasenta l'impresa e la sofferenza alla quale si condanna l'animale è da ritiro della licenza... Caccio seguendo regole che vanno ben oltre quelle imposte dalla legge, ed ho un'etica ferrea, perdonami ma dalla tua risposta continuo a credere che tu non abbia letto i post precedenti e mi stai mettendo in bocca delle tue personalissime interpretazioni che sono molto ma molto distanti da quello che ho tante volte scritto sia in questo thread che in altri.
Inviato dal mio ALE-L21 utilizzando TapatalkCommenta
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Si, AM li ho letti i tuoi post...non c'era volontà di critica neanche sulla frase di prima.Triku, io rispondevo a Sly sono d'accordo con lui sul discorso verifiche, magari si procedesse così dappertutto, ma ripeto per l'ennesima volta credo che non si debba lasciare la possibilità allo sniper di turno di azzardare tiri a 600 metri, perché una volta ferito un animale a quella distanza, ammesso che si trovi l'anschuss, il recupero rasenta l'impresa e la sofferenza alla quale si condanna l'animale è da ritiro della licenza... Caccio seguendo regole che vanno ben oltre quelle imposte dalla legge, ed ho un'etica ferrea, perdonami ma dalla tua risposta continuo a credere che tu non abbia letto i post precedenti e mi stai mettendo in bocca delle tue personalissime interpretazioni che sono molto ma molto distanti da quello che ho tante volte scritto sia in questo thread che in altri.
Inviato dal mio ALE-L21 utilizzando Tapatalk
io , nell'ultimo intervento, rispondevo a carpen....scusa se non l'ho quotato e ti ho indotto in qualche modo in confusione.
---------- Messaggio inserito alle 01:00 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 12:53 PM ----------
P.s.: se hai la pazienza di rileggere l'unico post dove ti ho quotato si vede che non ce l'ho con te.
ho voluto fare solo un distinguo e poi ho semplicemente descritto come mi comporto io ( lasciando liberi tutti gli altri di fare come meglio credono).
Spero che si tratti di un malinteso superato.
:-)".. appostati per tempo e aspetta immobile. La preda scruterá a lungo l'ambiente circostante , se nel mentre ti sarai mosso per quella sera non vedrai nulla!"Commenta
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Tranquillo a questa distanza hai tutto per far piegare le gambe anche ad un cervo [;)]simo 92
ricordati che in lombardia, maxx 12x 50-- 56. nei tiri canonici basta e avanza
binocolo uso da qualche anno zeiss terra 8x42 un telemetro tasco da 80 euro
circa provato con i mostri sacri non sbaglia di 1m. uso sabatti 7x64 con kahles 3.12.56 cartuccia rws 162 ks ottima quando troverò di meglio!!!!!!!
tale cartuccia dal capri al daino e cinghiale sui 200 m chi è capace molto di piu auguri salute a tutti
[brindisi]Commenta
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