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  • Er Mericano
    ⭐⭐⭐
    • Feb 2022
    • 2024
    • Alabama
    • Labrador

    #121
    Originariamente inviato da darkmax
    La parte riconoscimento è la più ostica.
    Tra circa 150 uccelli imbalsamati, riconoscere.... cacciabili, non cacciabili, protetti etc etc non è una passeggiata.
    La vetrina Totavilla...Sordone....Pispola....Calandro.... e amici vari ....fa parecchie vittime ;)
    Tra poco sara' facile... Ci sara' soltanto una dozzina di specie cacciabili. Bastera' imparare bene a riconoscere quelle, e tutto il resto saranno non-cacciabili...

    ---------- Messaggio inserito alle 08:21 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 07:54 AM ----------

    Io nel Montana e in Alaska ho fatto l'istruttore ed esaminatore (con credenziali rilasciate dai dipartimenti statali di caccia e pesca--naturalmente dopo aver superato esami io stesso) dei corsi di Hunter Safety Education, maneggio armi e norme di sicurezza, leggi che regolano la caccia, ecc. Questi esami erano necessari in quegli stati per i giovani(ssimi) under 18. In California, poco dopo essere emigrato dall'Italia, dovetti fare e passare lo stesso corso, ma come studente, perche' li' (ed in parecchi altri stati) anche gli adulti devono farlo. In Alaska, per ottenere il permesso di cacciare con il fucile ad avancarica nella stagione designata per tali armi ho dovuto fare un esame di maneggio e tiro con tali fucili. Questo non era difficle: piazzare (in piedi e senza appoggio, con mire metalliche) cinque colpi a 60 metri con un cal. .50 fornito dal dipartimento entro un piattino di carta di quelli da torta, sei pollici di diametro. Passato alla prima prova. Parecchi altri dei miei "compagni di scuola" dovettero provarci diverse volte per passare. Meno male per loro che era consentito fare prove successive lo stesso giorno. In Alaska le ottiche sugli avancarica li squalificano per la stagione speciale, nella quale solo le mire metalliche sono consentite. Ed e' giusto.

    Ai tempi miei, quando ottenni la prima licenza a 16 anni, col permesso paterno, dovetti andare a Tor di Quinto a fare l'esame di maneggio delle armi. Mi domandai a che cavolo servisse sparare cinque colpi con una carabina .22 L.R. per ottenere una licenza per fucile da caccia liscio. Ma meno male che non dovetti fare la prova-piattello. Molti anni dopo un amico piattellista, durante una gara amichevole al TAV di Ciaffoni, sul Monte Tuscolo, a Frascati, mi fece sparare qualche colpo. Totalmente ignorante di tale disciplina, confuso dalla rotazione di postazioni in pedana, con un fucile non mio, e con parecchie persone che guardavano (scommetto che alcuni sghignazzavano pure), feci una figura veramente fecale. Anche la mia fidanzata italiana era presente, e fu chiaro che si vergogno' di essere vista con me quando tornai dalla pedana con la coda fra le gambe. Eppure era dal 1964 che cacciavo, e tiravo anche bene a caccia, e questo era il 1972...
    Chi se fa' pecora, la lupa arabbiata se lo magna!

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    • enrico.83
      ⭐⭐⭐
      • Dec 2014
      • 2724
      • Bologna

      #122
      Originariamente inviato da darkmax
      La parte riconoscimento è la più ostica.
      Tra circa 150 uccelli imbalsamati, riconoscere.... cacciabili, non cacciabili, protetti etc etc non è una passeggiata.
      La vetrina Totavilla...Sordone....Pispola....Calandro.... e amici vari ....fa parecchie vittime ;)
      Anche da me in Toscana, quando l'ho presa io 21 anni fa, era così .... il docente del corso FIDC ci fece vedere bene i più ostici prima dell'esame (o il giorno prima, non ricordo) .... [:D]

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      • sly8489
        ⭐⭐⭐⭐
        • Mar 2009
        • 11962
        • Trieste
        • spring spaniel

        #123
        Se il riconoscimento venisse fatto in una vetrina diversa sarebbero uccelli senza zucchero, oppure se prima degli esami li sposterebbero da un settore all'altro della vetrina, più o meno sarebbe la stessa cosa. Alla vetrina degli esami si fanno delle belle fotografie e si fanno studiare gli aspiranti, prima sulle foto e dopo una volta a settimana li si porta sulla vetrina. Alla fine del percorso tutti o quasi memorizzano il punto dove è stato messo il tordo o il colombaccio. "Ostico" è memorizzare il punto dove rompere il piattello.

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        • paolohunter
          ⭐⭐⭐
          • Apr 2011
          • 9468
          • Romagna

          #124
          Il riconoscimento uccelli, da me, era una barzelletta assoluta.

          Ottomilamiliardi di roba dotata di ali semplicemente DISEGNATA in un testo. Una vetrina di animali tassidermizzati molti anni fa................ ed all'esame video di animali in volo o foto di animali comunque presi in Natura.

          Parliamoci chiaro, io sono un cittadino, in campagna ci andavo a mangiare al ristorante.
          Per fortuna, dopo aver fatto 20 su 20 ai quiz (l'unico della "covata") ed essermi beccato una domanda impossibile da quello della Questura. Ci conoscevamo da una vita ed ha provato a fregarmi [:D][:D], mi ha chiesto le tipologie di Porto d'armi e relative caratteristiche, le ho dette tutte e mi fa "non basta"..... al che gli ho parlato anche del Porto di bastone animato ..... e fin nei minimi particolari, probabilmente terrorizzando tutti gli altri esaminatori che hanno preso a guardarmi come fossi un marziano

          A quel punto, fra la votazione allo scritto e quella risposta impossibile si sono convinti che avessero davanti un assoluto fenomeno. Mi hanno fatto un paio di domandine sulla 157 e, per ultimo, il riconoscimento animali è stata una formalità.

          Dal "toto diapositiva" è saltato fuori un merlo (se non ricordo male) e un fagiano ..... dai, quelli non li potevo sbagliare. Fantastico che ho sbagliato l'ultima diapositiva ..... sugli ungulati (ma mi sono corretto subito).

          Commissione in piedi e grandi strette di mano per il primo 40/40 da molti anni........ e per assoluta fortuna perché, dopo averli visti solo disegnati, non credo avrei potuto riconoscere più di un animale su 10 in diapositiva Drool]Drool]Drool]

          Per fortuna non faccio caccia a pallini perché, il mio livello di riconoscimento, non è che sia migliorato tanto in questo quarto di secolo Drool]

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          • cioni iliano
            ⭐⭐⭐
            • May 2017
            • 3479
            • castelfiorentino
            • setter

            #125
            Dalla narrativa esposta in queste pagine, circa gli esami venatori, per ogni grado di attività, ho l'impressione, leggendovi, che sia poco più che una farsa. La fase didattica dovrebbe essere curata, sia per quel che concerne la teoria che la pratica, da docenti universitari delle discipline afferenti, zoologia, biologia, principi di veterinaria, diritto, esperti delle armi, ecc...Specialmente per il riconoscimento dell'avifauna europea, cominciare dal metodo di osservazione delle parti anatomiche e le di loro differenze cromatiche, ecc...Del tutto sciocca mi appare la valutazione sulla performance del discente sulla quantità dei piattelli da colpire per essere promossi ( a differenza, invece, per il rigato), quando sarebbe sufficiente la sicurezza sul brandeggio dell'arma, la sua conoscenza nelle parti che la compongono e l' abilità nello smontarla e riassemblarla. Però sappiamo che, fino ad oggi, il pressapochismo l'ha fatta da padrone.

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            • darkmax
              ⭐⭐⭐
              • Aug 2013
              • 1679
              • Profondo Nord
              • setter inglese

              #126
              Be insomma qui non direi proprio.

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              • cioni iliano
                ⭐⭐⭐
                • May 2017
                • 3479
                • castelfiorentino
                • setter

                #127
                Beh, è sempre e comunque una valutazione soggettiva. Con gli approcci che ho letto qui, un discente dopo 2 giorni non si ricorda una mazza. Certamente per quanto riguarda il riconoscimento dell'avifauna. Chi vogliamo formare quando si portano gli esaminandi prima degli esami in un laboratorio a vedere gli uccelli; senza un lavoro sistematico fatto sugli elementi naturalistici di riconoscimento. Sarà che io sia stato sottoposto, oltre che a una ferrea disciplina, a impegni mostruosi per completare i moduli richiesti per la professionalità che intendevo raggiungere e la vorrei traslare in ogni aspetto della vita.

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                • darkmax
                  ⭐⭐⭐
                  • Aug 2013
                  • 1679
                  • Profondo Nord
                  • setter inglese

                  #128
                  Si devono formare cacciatori mica dottori in scienze naturali.
                  Già avere a disposizione centinaia di impagliati tra volatili e mammiferi non è cosa da poco. Un aspirante cacciatore può andarli a vedere tutte le volte che vuole previa appuntamento ( almeno quando l ho fatta io) ed è il modo migliore per ricordarsi un uccello.
                  Libri, foto,video stanno a zero rispetto al vederlo dal vivo.
                  C'è un solo modo ancora più funzionale ... ed è sparargli e raccoglierlo.

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                  • sly8489
                    ⭐⭐⭐⭐
                    • Mar 2009
                    • 11962
                    • Trieste
                    • spring spaniel

                    #129
                    Solo con l'esperienza fatta con animali impagliati messi nella vetrina, è difficile riconoscere un'anatra mentre vola, specialmente quando si caccia un'ora dopo il tramonto.

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                    • darkmax
                      ⭐⭐⭐
                      • Aug 2013
                      • 1679
                      • Profondo Nord
                      • setter inglese

                      #130
                      Originariamente inviato da sly8489
                      Solo con l'esperienza fatta con animali impagliati messi nella vetrina, è difficile riconoscere un'anatra mentre vola, specialmente quando si caccia un'ora dopo il tramonto.
                      Proprio per questo ho detto che la cosa migliore sarebbe tirargli e vedere cosa è.
                      Con le anatre sopratutto .... non la dimentichi piu

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                      • cioni iliano
                        ⭐⭐⭐
                        • May 2017
                        • 3479
                        • castelfiorentino
                        • setter

                        #131
                        A scrivere è facile. Nella realtà un po' diverso. Quanti saprebbero descrivermi le differenze tra un rampichino, un cannareccione e un pendolino, senza frugare in wiki o in siti ornitologici. Onestamente, intellettualmente. Lasciamo perdere la laurea in Scienze Naturali, quale target per gli aspiranti cacciatori, come ironicamente tirata in ballo poc'anzi. E' altro, di più. Il metodo è il principe dell'organizzazione didattica, la memoria, anche quella visiva, vengono dopo.

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                        • louison
                          ⭐⭐⭐
                          • Jul 2012
                          • 4224
                          • LUGO DI VICENZA
                          • NESSUNO

                          #132
                          Originariamente inviato da darkmax
                          Libri, foto,video stanno a zero rispetto al vederlo dal vivo.
                          C'è un solo modo ancora più funzionale ... ed è sparargli e raccoglierlo.

                          Meno problematico ora distinguere i volatili perchè solo poche specie risultano cacciabili ; resta comunque difficile distinguere le molte specie di anatre (specialmente in volo) tra le consentite e le protette ....... Volendo ci sono delle validissime guide splendidamente illustrate per l'identificazione di tutti gli uccelli d'Europa ..... Qualche decennio fa era tutto più semplice ; pochi uccelli proibiti da riconoscere e tutta la restante avifauna cacciabile ; ad es. negli anni 70 mi ricordo di aver abbattuto legalmente un zigolo delle nevi e un picchio muratore e di averli solo identificati a casa con un'ottimo manuale .
                          Ultima modifica louison; 28-10-22, 22:48.

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