L'efficacia e l'utilità del tiro alla spalla, "high shoulder shot"

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  • Er Mericano
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    • Feb 2022
    • 2024
    • Alabama
    • Labrador

    #271
    La spoglia va rispettata perche' offra il migliore nutrimento. Ecco la funzione del "rispetto."
    Il rispetto si manifesta nell'abbatterla in modo che crolli sul posto, senza sofferenze inutili, senza la corsa scatenata piu' o meno breve dopo l'anschuss, con il relativo rilascio di adrenalina nelle carni; con il tempestivo scuoiamento e sventramento perche' la carcassa si raffreddi rapidamente; col tenere le carni pulite, macellarle bene e senza sprechi, fino all'ultimo pezzetto di carne; col conservarle nella migliore maniera; e finalmente col cucinarle e consumarle fino all'ultimo boccone, utilizzandone anche gli avanzi. Ma certo che se le regole impongono la preparazione e la presentazione dei trofei alle autorita' lo si deve fare, come pure e' necessaria l'obbedienza a tutte le altre leggi e regole, anche quelle che si considerano stupide ed inutili, perche' questo e' cio' che ci contraddistingue dalle persone incivili.

    Accolgo la critica di carpen.Sono propenso ai voli pindarici. Ve ne sarete accorti. La tecnica dell'avancarica? Eccola--in un guscio di noce, come diciamo noi-- Ci sono due correnti nell'uso dell'avancarica (come in quasi tutte le cose umane--anzi, qui di correnti ce ne sono solo due, mentre in tante altre attivita' ce ne possono essere a dozzine, come nella politica, nella religione, negli affari, e nella vita sociale. E oggi anche nell'orientamento ed identificazione sessuali...

    I "tradizionalisti" (come me) preferiscono un fucile all'antica. Magari a percussione col luminello invece che alla piu' antica pietra focaia, ma pur sempre come quello usato fino alla Guerra Civile Americana. Polvere nera sfusa, palla o tonda con la pezzuola per farle "tenere" la rigatura, o cilindro/conica tipo Minie' o simile, mire metalliche. Il mio e' visibile nella foto della cerva recentemente abbattuta che ho pubblicato qui da qualche parte.
    I "modernisti" invece usano armi che assomigliano ad un moderno fucile a ripetizione manuale, sebbene siano a colpo singolo. Con alcuni la carica di propellente addirittura si inserisce dalla culatta, mentre la palla bisogna sempre infilarla dalla volata. Niente pietra focaia, e neanche luminelli ("ditalini"), ma inneschi di tipo 209 usati nelle cartucce da lisci. Non piu' polvere nera sfusa, ma cilindretti di propellente di varie grammature. Non piu' palle di piombo nudo, ma con incamiciatura, o sottocalibrate racchiuse in un "sabot." Non piu' mire metalliche ma ottiche di puntamento modernissime. Questi fucili, con questi nuovi accorgimenti e componenti, possono abbattere un cervo pulitamente anche a 250 yarde, perche' sono anche "Magnum." Il mio con una dose di 100 grani (a volume) di polvere nera 3F ed una palla da 350 grani gia' da' segni di pressione eccessiva. Troppo gas fuoriuscira' dal "nipple" sul quale e' calzato il luminello, e dara' uno sbruffo cosi' potente da riarmare il cane. Dal momento che quello sbruffo avviene a pochi cm dall'occhio destro, meglio stare attenti. Invece i fucili ad avancarica moderni possono usare cariche di polvere (a cilindretti) anche di 150 grani o piu'.
    Da notare che i fucili tradizionali, per abbattere animali della stazza di un cervo o di un wapiti, o pericolosi come un grizzly o un bisonte, dovevano essere di almeno cal. .50, come il mio, o anche .54 o .58. Quelli moderni non li producono piu' grossi di cal. .50.

    Aggiungo che oggi certi fucili ad avancarica moderni sono costruiti con metalli e metallurgia diversi che permettono al proprietario l'uso di polvere senza fumo come quella che usiamo per i rigati moderni e per i lisci. Una dose moderatissima di polvere senza fumo farebbe esplodere la stragrande maggioranza dei fucili ad avancarica moderni, e tutti quelli tradizionali. Mi domando: perche' dare il vantaggio di una stagione di caccia anticipata per armi "primitive" a quelli che usano un'arma che di primitivo hanno soltanto l'inserimento della palla dalla volata? Fa bene l'Alaska che in quella stagione non permette ottiche, ma solo mire metalliche.

    Per quanto riguarda il mio Hawken cal. .50 (replica) della Thompson/Center e canna "aftermarket" della Green Mountain con passo di rigatura piu' veloce per l'utilizzo delle palle cilindroconiche, io uso una palla Maxi-Hunter da 350 grani con solchi riempiti in fabbrica con grasso naturale (niente derivati del petrolio), 90 grani di Swiss 3F ed un feltrino fra polvere e palla per ridurre l'impiombatura. La canna ed altre parti esposte alla fiammata della polvere nera le pulisco scrupolosamente dopo ogni uso con una soluzione di acqua saponosa che acquisto dalla T/C e uso molte pezzuole umettate con essa finche' non escono bianche dalla canna, e poi ne uso altre per asciugare bene il tutto. Poi lubrifico con grasso naturale, Io l'ho fatto come lo facevano i nostri antenati, con la cera d'api ed il grasso animale. Loro usavano quello di montone, io quello di cervo, purificato con un lungo processo sulla cucina di casa quando mia moglie non e' a casa... Uso questo grasso non pe amore delle tradizioni, ma per pura necessita'
    Ecco una cosa molto importante da sapere: con i fucili ad avancarica e le polveri usate, anche quelle ersatz moderne, come la Pyrodex, la Triple-Seven, ecc. i residui di combustione, se vengono in contatto con lubrificanti derivati dal petrolio (quasi tutti quelli moderni) formano una morchia tenace. Dopo soltanto due o tre colpi inserire una palla richiede sempre piu' sforzo. Naturalmente la pressione aumenta ad ogni sparo a causa della maggiore resistenza della palla in canna, e la precisione diminuisce in progressione geometrica. Dopo una decina di colpi neanche le martellate bastano a mandare giu' una palla. E se la palla non e' a contatto con la polvere allo sparo, la canna si trasforma in una pipe bomb, una di quelle bombe ricavate dai terroristi da un pezzo di tubo riempito di esplosivo e chiodi. Basta soltanto un po' di spazio vuoto fra polvere e palla perche' i risultati siano funesti.
    Ecco quindi la necessita' del grasso naturale. La T/C lo vende sotto il nome di "Bore Butter," e ce ne e' un altro chiamato "Frog Lube." Ambedue sono addirittura commestibili. Con tali lubrificanti si previene la ruggine e hanno anche l'effetto della "cura" iniziale delle vecchie padelle di ghisa con i grassi del manzo e del maiale e l'olio d'oliva, che non faceva attaccare i cibi: puoi sparare anche un centinaio di colpi alla volta senza che si formi la morchia catramosa di cui sopra che impedisce precisione e ricaricamento. Magari ogni decina di colpi conviene passare una pezzuola umettata con lo sputo per rimuovere la fuliggine, ma tutto qui.

    Certo, sparare un cervo o un orso con lo sputafumo conferisce all'azione una "marcia in piu'," un'emulazione di Davey Crockett, una titillazione di genere romantico...
    ma all'atto pratico si deve rinunciare a tante occasioni delle quali invece un fucile moderno ti potrebbe far approfittare. Per me e' soprattutto un'occasione di poter uscire una settimana prima che le .30-'06 comincino a tuonare e che i cervi comincino ad essere piu' cauti. E' la tentazione della carne, il richiamo della ciccia, il grido 'Riempimi!" del surgelatore, il pensiero delle fette ancora calde di tepore corporeo del cuore e del fegato dell'animale appena ucciso che soffriggono nel padellone di ghisa. Sono sempre stato un cicciaiolo, e non solo non me ne vergogno, ma ne vado assolutamente fiero!
    Mi domanderete: "Ma se lo fai soltanto per avere un'occasione in piu' di portare a casa la ciccia prima della stagione per fucili moderni a retrocarica, perche' non usi un avancarica modernista che ti permetterebbe tiri piu' lontani e un'ottica?" Giusta questione. La risposta e' che l'Hawken fu un regalo inaspettato di Natale. Ce l'ho, e lo uso. Cosi' com'e'. E del resto anche l'occhio vuole la sua parte. Che bruttura un Hawken con un ottica sopra! Peccato che l'occhio in questione non ci veda piu' abbastanza bene da usare mire metalliche oltre 60 metri....
    Ultima modifica Er Mericano; 26-11-22, 12:31.
    Chi se fa' pecora, la lupa arabbiata se lo magna!

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    • simo92
      ⭐⭐
      • Mar 2015
      • 245
      • pavia

      #272
      Originariamente inviato da Er Mericano
      La spoglia va rispettata perche' offra il migliore nutrimento. Ecco la funzione del "rispetto."
      Il rispetto si manifesta nell'abbatterla in modo che crolli sul posto, senza sofferenze inutili, senza la corsa scatenata piu' o meno breve dopo l'anschuss, con il relativo rilascio di adrenalina nelle carni; con il tempestivo scuoiamento e sventramento perche' la carcassa si raffreddi rapidamente; col tenere le carni pulite, macellarle bene e senza sprechi, fino all'ultimo pezzetto di carne; col conservarle nella migliore maniera; e finalmente col cucinarle e consumarle fino all'ultimo boccone, utilizzandone anche gli avanzi. Ma certo che se le regole impongono la preparazione e la presentazione dei trofei alle autorita' lo si deve fare, come pure e' necessaria l'obbedienza a tutte le altre leggi e regole, anche quelle che si considerano stupide ed inutili, perche' questo e' cio' che ci contraddistingue dalle persone incivili.

      Accolgo la critica di carpen.Sono propenso ai voli pindarici. Ve ne sarete accorti. La tecnica dell'avancarica? Eccola--in un guscio di noce, come diciamo noi-- Ci sono due correnti nell'uso dell'avancarica (come in quasi tutte le cose umane--anzi, qui di correnti ce ne sono solo due, mentre in tante altre attivita' ce ne possono essere a dozzine, come nella politica, nella religione, negli affari, e nella vita sociale. E oggi anche nell'orientamento ed identificazione sessuali...

      I "tradizionalisti" (come me) preferiscono un fucile all'antica. Magari a percussione col luminello invece che alla piu' antica pietra focaia, ma pur sempre come quello usato fino alla Guerra Civile Americana. Polvere nera sfusa, palla o tonda con la pezzuola per farle "tenere" la rigatura, o cilindro/conica tipo Minie' o simile, mire metalliche. Il mio e' visibile nella foto della cerva recentemente abbattuta che ho pubblicato qui da qualche parte.
      I "modernisti" invece usano armi che assomigliano ad un moderno fucile a ripetizione manuale, sebbene siano a colpo singolo. Con alcuni la carica di propellente addirittura si inserisce dalla culatta, mentre la palla bisogna sempre infilarla dalla volata. Niente pietra focaia, e neanche luminelli ("ditalini"), ma inneschi di tipo 209 usati nelle cartucce da lisci. Non piu' polvere nera sfusa, ma cilindretti di propellente di varie grammature. Non piu' palle di piombo nudo, ma con incamiciatura, o sottocalibrate racchiuse in un "sabot." Non piu' mire metalliche ma ottiche di puntamento modernissime. Questi fucili, con questi nuovi accorgimenti e componenti, possono abbattere un cervo pulitamente anche a 250 yarde, perche' sono anche "Magnum." Il mio con una dose di 100 grani (a volume) di polvere nera 3F ed una palla da 350 grani gia' da' segni di pressione eccessiva. Troppo gas fuoriuscira' dal "nipple" sul quale e' calzato il luminello, e dara' uno sbruffo cosi' potente da riarmare il cane. Dal momento che quello sbruffo avviene a pochi cm dall'occhio destro, meglio stare attenti. Invece i fucili ad avancarica moderni possono usare cariche di polvere (a cilindretti) anche di 150 grani o piu'.
      Da notare che i fucili tradizionali, per abbattere animali della stazza di un cervo o di un wapiti, o pericolosi come un grizzly o un bisonte, dovevano essere di almeno cal. .50, come il mio, o anche .54 o .58. Quelli moderni non li producono piu' grossi di cal. .50.

      Aggiungo che oggi certi fucili ad avancarica moderni sono costruiti con metalli e metallurgia diversi che permettono al proprietario l'uso di polvere senza fumo come quella che usiamo per i rigati moderni e per i lisci. Una dose moderatissima di polvere senza fumo farebbe esplodere la stragrande maggioranza dei fucili ad avancarica moderni, e tutti quelli tradizionali. Mi domando: perche' dare il vantaggio di una stagione di caccia anticipata per armi "primitive" a quelli che usano un'arma che di primitivo hanno soltanto l'inserimento della palla dalla volata? Fa bene l'Alaska che in quella stagione non permette ottiche, ma solo mire metalliche.

      Per quanto riguarda il mio Hawken cal. .50 (replica) della Thompson/Center e canna "aftermarket" della Green Mountain con passo di rigatura piu' veloce per l'utilizzo delle palle cilindroconiche, io uso una palla Maxi-Hunter da 350 grani con solchi riempiti in fabbrica con grasso naturale (niente derivati del petrolio), 90 grani di Swiss 3F ed un feltrino fra polvere e palla per ridurre l'impiombatura. La canna ed altre parti esposte alla fiammata della polvere nera le pulisco scrupolosamente dopo ogni uso con una soluzione di acqua saponosa che acquisto dalla T/C e uso molte pezzuole umettate con essa finche' non escono bianche dalla canna, e poi ne uso altre per asciugare bene il tutto. Poi lubrifico con grasso naturale, Io l'ho fatto come lo facevano i nostri antenati, con la cera d'api ed il grasso animale. Loro usavano quello di montone, io quello di cervo, purificato con un lungo processo sulla cucina di casa quando mia moglie non e' a casa... Uso questo grasso non pe amore delle tradizioni, ma per pura necessita'
      Ecco una cosa molto importante da sapere: con i fucili ad avancarica e le polveri usate, anche quelle ersatz moderne, come la Pyrodex, la Triple-Seven, ecc. i residui di combustione, se vengono in contatto con lubrificanti derivati dal petrolio (quasi tutti quelli moderni) formano una morchia tenace. Dopo soltanto due o tre colpi inserire una palla richiede sempre piu' sforzo. Naturalmente la pressione aumenta ad ogni sparo a causa della maggiore resistenza della palla in canna, e la precisione diminuisce in progressione geometrica. Dopo una decina di colpi neanche le martellate bastano a mandare giu' una palla. E se la palla non e' a contatto con la polvere allo sparo, la canna si trasforma in una pipe bomb, una di quelle bombe ricavate dai terroristi da un pezzo di tubo riempito di esplosivo e chiodi. Basta soltanto un po' di spazio vuoto fra polvere e palla perche' i risultati siano funesti.
      Ecco quindi la necessita' del grasso naturale. La T/C lo vende sotto il nome di "Bore Butter," e ce ne e' un altro chiamato "Frog Lube." Ambedue sono addirittura commestibili. Con tali lubrificanti si previene la ruggine e hanno anche l'effetto della "cura" iniziale delle vecchie padelle di ghisa con i grassi del manzo e del maiale e l'olio d'oliva, che non faceva attaccare i cibi: puoi sparare anche un centinaio di colpi alla volta senza che si formi la morchia catramosa di cui sopra che impedisce precisione e ricaricamento. Magari ogni decina di colpi conviene passare una pezzuola umettata con lo sputo per rimuovere la fuliggine, ma tutto qui.

      Certo, sparare un cervo o un orso con lo sputafumo conferisce all'azione una "marcia in piu'," un'emulazione di Davey Crockett, una titillazione di genere romantico...
      ma all'atto pratico si deve rinunciare a tante occasioni delle quali invece un fucile moderno ti potrebbe far approfittare. Per me e' soprattutto un'occasione di poter uscire una settimana prima che le .30-'06 comincino a tuonare e che i cervi comincino ad essere piu' cauti. E' la tentazione della carne, il richiamo della ciccia, il grido 'Riempimi!" del surgelatore, il pensiero delle fette ancora calde di tepore corporeo del cuore e del fegato dell'animale appena ucciso che soffriggono nel padellone di ghisa. Sono sempre stato un cicciaiolo, e non solo non me ne vergogno, ma ne vado assolutamente fiero!
      Mi domanderete: "Ma se lo fai soltanto per avere un'occasione in piu' di portare a casa la ciccia prima della stagione per fucili moderni a retrocarica, perche' non usi un avancarica modernista che ti permetterebbe tiri piu' lontani e un'ottica?" Giusta questione. La risposta e' che l'Hawken fu un regalo inaspettato di Natale. Ce l'ho, e lo uso. Cosi' com'e'. E del resto anche l'occhio vuole la sua parte. Che bruttura un Hawken con un ottica sopra! Peccato che l'occhio in questione non ci veda piu' abbastanza bene da usare mire metalliche oltre 60 metri....
      Interessantissimo post, grazie.

      E buon appetito!

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      • Er Mericano
        ⭐⭐⭐
        • Feb 2022
        • 2024
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        #273
        Originariamente inviato da sly8489
        .

        (omissis)

        I riti dopo la battuta di caccia fanno parte degli usi e costumi dei popoli, non sono stati inventati dai tedeschi. Io i trofei non li posso lasciare a gli altri se non dopo averli presentati a una apposita commissione. Dove ci sono regole da rispettare o ti adegui o non cacci.
        I riti dopo le battute di caccia non sono solo tedeschi, e' vero, ma non fanno parte degli usi e costumi dei popoli, ma solo della "nobilta'" che viveva alle spalle di quei popoli. Nel lontano e neanche troppo lontano passato soltanto i nobili avevano il privilegio di cacciare, e come con tutte le altre cose, la nobilta' invento' cerimonie, fronzoli ed orpelli inutili per adornare e rendere piu' imponenti e maestose le loro attivita'. (Non so se hai visto il recente funerale della Regina d'Inghilterra. Quanta forma, quante cerimonie per mascherare la sostanza: una donna morta. Un essere umano destinato al "verme conquistatore" come tutti noi che si cerca di far sembrare piu' importante dei miliardi di donne morte prima di lei). I membri del popolino, se mai osavano bracconare una lepre o un capriolo con i lacci o altro modo (rischiando la pena di morte) lo ammazzavano con una bastonata od una coltellata e lo preparavano, lo cucinavano, e non ne rimanevano neanche le ossa. Gli animali catturati finivano come un volgare maiale, o capretto, o pollo.

        Forse sara' per questo che da noi, dove la nobilta' e' stata abolita dopo la Rivoluzione e la nascita della Repubblica, fronzoli ed orpelli abbinati alla caccia non hanno mai attecchito. Dal principio della colonizzazione la caccia e' sempre stata alla portata di tutti ed una fonte indispensabile di cibo, non uno sport, un divertimento, una "passione." Era una fatica necessaria, uguale a tutte le fatiche necessarie alla sopravvivenza in un nuovo territorio sempre ostile e pericoloso in tanti modi.
        La nuova "nobilta'," quella fondata sul dollaro onnipotente, caccia come le altre classi. Niente orpelli, niente cerimonie, soltanto l'essenziale. Ci sono state eccezioni, naturalmente--tipi di caccia per i piu' ricchi, come la caccia ai colini col cavallo ed i cani nelle grandi piantagioni del Sud. Ma allo stesso tempo, il villico a piedi nudi, il cappello di paglia ed uno schioppetto da due soldi poteva insidiare dalla quaglia al cervo, sebbene su terreni pubblici, che qui erano abbondantissimi--milioni di ettari di foreste e paludi aperte a tutti quelli che volevano avventurarcisi. E anche loro lo facevano per la ciccia!

        Per quanto riguarda i trofei, credo che tu abbia frainteso cio' che volevo dire e che forse non ho espresso chiaramente. I trofei li lascio agli altri nel senso che io non cerco volutamente di abbattere animali da trofeo. Se se ne presenta uno, bello e bene in carne, non lo salva nessuno (salvo una mia padella). Ma se mi si presenta un cervo con un palco imponente ma magro insieme ad una bella cerva grassa o un altro maschio con tre punte da un lato e l'altro lato rotto in un combattimento, ma bello grosso e cicciuto, sta' sicuro che il "magnifico" trofeo se la scampa, perche' la fucilata se la prende il piu' mangereccio o la calva cicciona.
        Da noi il trofeo non si deve preparare, presentare, o consegnare a nessuno, solo dichiarare. Alcuni (soltanto tre) li ho conservati e appesi al muro, tanti ne ho gettati via con la testa, la pelle e le viscere. Altri li ho tenuti, segati via dalla calotta cranica, per sbatterne un paio, un palco contro l'altro, per imitare il rumore di un combattimento e cercare di richiamare i maschi durante la fregola. Altri (specialmente di due punte e di fusoni) li ho regalati perche' ci si facesse qualcosa di rustico/artistico, tipo manichi di canestrelli di vimini, ecc.
        Chi se fa' pecora, la lupa arabbiata se lo magna!

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        • sly8489
          ⭐⭐⭐⭐
          • Mar 2009
          • 11962
          • Trieste
          • spring spaniel

          #274
          QUOTE=Er Mericano;1493443]
          La spoglia va rispettata perche' offra il migliore nutrimento. Ecco la funzione del "rispetto."
          La spoglia va rispettata e onorata a prescindere. Visto che sono in tema, va rispettata, composta, (anche se la parte anteriore sembra essere passata nel frullatore) e trasportata come se fosse addormentata.
          Il rispetto si manifesta nell'abbatterla in modo che crolli sul posto, senza sofferenze inutili, senza la corsa scatenata piu' o meno breve dopo l'anschuss, con il relativo rilascio di adrenalina nelle carni;
          Ecco bravo allora non inventiamoci tiri su punti strani, e pontificare una morte senza sofferenze. Se così fosse il colpo da macello glielo darebbero sulla scapola o sulla spalla, logicamente regolando l'uscita del chiodo. Anche se dovesse crollare 15 metri dal punto di sparo, non c'è nessun rilascio di adrenalina, basterebbe lasciarla morire tranquilla, i famosi 15 minuti prima di andare sull'animale servono a non farlo spaventare. Meno spavento mena adrenalina.
          con il tempestivo scuoiamento
          Il tempestivo sventramento sul posto va fatto se si è impossibilitati a farlo in un tempo massimo di 2 ore, altrimenti è sempre più conveniente farlo in un ambiente pulito entro le due ore dalla morte del selvatico. Questo se non sono stati colpiti rumine, stomaco o indestini. Lo scuoiamento potrebbe essere fatto 10 giorni dopo l'abbattimento, per farlo arieggiare basta aprirlo davanti sotto le ascelle, è ovvio che va fatto dopo completa eviscerazione. L'eviscerazione va fatta in base al luogo, sul terreno si eviscera in un modo, in un ambiente chiuso e pulito si eviscera in un alto modo. Questo più che rispetto sono norme di igiene sanitaria.

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          • Er Mericano
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            • Alabama
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            #275
            Puoi credere quello che ti pare a proposito del tiro alla scapola (non propriamente alla spalla, se l'anatomia non e' un'opinione) che coinvolge anche e principalmente il sistema nervoso centrale--quello al quale appartiene il cervello nel quale "sparano" il chiodo gli annoccatori. Peccato che migliaia e migliaia di cacciatori esperti e delle guide africane ed americane, con una tradizione del tiro a palla che risale fino a prima dei tuoi trisavoli, la pensino differentemente. Ognuno e' libero di sparare dove vuole, e mi pare che anche tu tiri ai cinghiali nel sistema nervoso centrale, da cio' che racconti spesso.
            Chi se fa' pecora, la lupa arabbiata se lo magna!

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            • sly8489
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              • Mar 2009
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              • Trieste
              • spring spaniel

              #276
              A corta distanza si, è un punto dove puoi tirare con qualsiasi tipo di palla, il risultato non cambia. Al capriolo a lunga distanza tiro con un calibro più sostanzioso e nel blatte. Per me oltre i 100/120 m è lunga distanza

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              • carpen
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                • 3161
                • Lombardia

                #277
                Originariamente inviato da Er Mericano
                I riti dopo le battute di caccia non sono solo tedeschi, e' vero, ma non fanno parte degli usi e costumi dei popoli, ma solo della "nobilta'" che viveva alle spalle di quei popoli. Nel lontano e neanche troppo lontano passato soltanto i nobili avevano il privilegio di cacciare, e come con tutte le altre cose, la nobilta' invento' cerimonie, fronzoli ed orpelli inutili per adornare e rendere piu' imponenti e maestose le loro attivita'. (Non so se hai visto il recente funerale della Regina d'Inghilterra. Quanta forma, quante cerimonie per mascherare la sostanza: una donna morta. Un essere umano destinato al "verme conquistatore" come tutti noi che si cerca di far sembrare piu' importante dei miliardi di donne morte prima di lei). I membri del popolino, se mai osavano bracconare una lepre o un capriolo con i lacci o altro modo (rischiando la pena di morte) lo ammazzavano con una bastonata od una coltellata e lo preparavano, lo cucinavano, e non ne rimanevano neanche le ossa. Gli animali catturati finivano come un volgare maiale, o capretto, o pollo.
                Forse sara' per questo che da noi, dove la nobilta' e' stata abolita dopo la Rivoluzione e la nascita della Repubblica, fronzoli ed orpelli abbinati alla caccia non hanno mai attecchito. Dal principio della colonizzazione la caccia e' sempre stata alla portata di tutti ed una fonte indispensabile di cibo, non uno sport, un divertimento, una "passione." Era una fatica necessaria, uguale a tutte le fatiche necessarie alla sopravvivenza in un nuovo territorio sempre ostile e pericoloso in tanti modi.
                La nuova "nobilta'," quella fondata sul dollaro onnipotente, caccia come le altre classi. Niente orpelli, niente cerimonie, soltanto l'essenziale. Ci sono state eccezioni, naturalmente--tipi di caccia per i piu' ricchi, come la caccia ai colini col cavallo ed i cani nelle grandi piantagioni del Sud. Ma allo stesso tempo, il villico a piedi nudi, il cappello di paglia ed uno schioppetto da due soldi poteva insidiare dalla quaglia al cervo, sebbene su terreni pubblici, che qui erano abbondantissimi--milioni di ettari di foreste e paludi aperte a tutti quelli che volevano avventurarcisi. E anche loro lo facevano per la ciccia!

                Per quanto riguarda i trofei, credo che tu abbia frainteso cio' che volevo dire e che forse non ho espresso chiaramente. I trofei li lascio agli altri nel senso che io non cerco volutamente di abbattere animali da trofeo. Se se ne presenta uno, bello e bene in carne, non lo salva nessuno (salvo una mia padella). Ma se mi si presenta un cervo con un palco imponente ma magro insieme ad una bella cerva grassa o un altro maschio con tre punte da un lato e l'altro lato rotto in un combattimento, ma bello grosso e cicciuto, sta' sicuro che il "magnifico" trofeo se la scampa, perche' la fucilata se la prende il piu' mangereccio o la calva cicciona.
                Da noi il trofeo non si deve preparare, presentare, o consegnare a nessuno, solo dichiarare. Alcuni (soltanto tre) li ho conservati e appesi al muro, tanti ne ho gettati via con la testa, la pelle e le viscere. Altri li ho tenuti, segati via dalla calotta cranica, per sbatterne un paio, un palco contro l'altro, per imitare il rumore di un combattimento e cercare di richiamare i maschi durante la fregola. Altri (specialmente di due punte e di fusoni) li ho regalati perche' ci si facesse qualcosa di rustico/artistico, tipo manichi di canestrelli di vimini, ecc.



                Paese che vai usanze che trovi, negli USA fanno così, contenti loro a me va bene.
                Non é vero che solo i nobili hanno tradizioni venatorie, certamente ne hanno molte ma anche il popolino ha le sue, magari poche ma ne ha, per il rispetto della spoglia, mio nonno paterno capannista puro, penso che non fece mai un colpo fuori dal capanno, sistemava i suoi uccelletti abbattuti come se fossero intonsi guai se avevano una penna fuori posto li infilava per il becco su un fil di ferro che poi univa alle due estremità facendo un anello e si faceva il suo mazzetto più o meno grosso di uccelli, ne veniva fuori come un'opera d'arte dai colori della natura, un piacere da vedere, una bontà da mangiare e diceva lui, un favore alla moglie che li doveva pelare, la realtà é che quel mazzetto d'uccelli gli piaceva un mondo, penso più del mezzo toscano o dei due bicchieri di rosso la domenica all'osteria, come riti o tradizioni lui quando doveva aiutare la muta degli uccelli per San Giovanni Battista, teneva ben conto del periodo, ma mai avrebbe spennate le ultime piume in un giorno che contenesse la erre, niente da fare per il martedì, il mercoledì e il venerdì, altrimenti non cantano più la primavera, superstizioni che diventavano riti accettati e diffusi, niente a che vedere con plateu di cervi e cinghiali e suoni di corno, ma si trattava sempre del popolino ino ino, di gente che non possedeva niente salvo le braghe che indossavano e la doppietta a torciglioni.

                Per il trofeo non é solo una tradizione, qui é un obbligo specifico da regolamento e serve per valutare lo stato di salute della specie, assieme al trofeo si presenta la relativa mascella che deve essere misurata e assieme al peso corporeo da una idea al biologo della selvaggina su come va una determinata specie in un determinato territorio, da ciò e in base ai censimenti e ai prelievi storici si fanno i piani di prelievo.

                Qui sono dati importanti per la gestione venatoria (anche ai fini della ciccia), magari in USA avete abbondanza di territorio e animali e una gestione simile non serve.

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                • Oizirbaf
                  Moderatore Buona Forchetta
                  • Nov 2014
                  • 2100
                  • Milano

                  #278
                  io sono un romantico...
                  "...Apri la mente a quel ch'io ti paleso
                  e fermalvi entro; ché non fa scienza,
                  sanza lo ritenere, avere inteso..."

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                  • danguerriero
                    ⭐⭐⭐
                    • Feb 2010
                    • 5337
                    • ai confini dell'Impero
                    • Elsa Donderius: Deutsch Kurzhaar

                    #279
                    Originariamente inviato da Er Mericano
                    I riti dopo le battute di caccia non sono solo tedeschi, e' vero, ma non fanno parte degli usi e costumi dei popoli, ma solo della "nobilta'" che viveva alle spalle di quei popoli. Nel lontano e neanche troppo lontano passato soltanto i nobili avevano il privilegio di cacciare, e come con tutte le altre cose, la nobilta' invento' cerimonie, fronzoli ed orpelli inutili per adornare e rendere piu' imponenti e maestose le loro attivita'
                    Banalità con un tentativo di spacciarle per riflessione storico-filosofiche.

                    La caccia è sempre stata accompagnata da riti.

                    Dalla preistoria in poi. Ad ogni latitudine. Dalla Siberia all'Africa.

                    (cosa diamine poi c'entri quel bagno di sangue che fu la Rivoluzione Francese, non si sa).


                    Se in USA, non ci sono riti....probabilmente diventa palese in quale punto della cronistoria siano rimasti in tali lande...

                    Originariamente inviato da Er Mericano
                    Non so se hai visto il recente funerale della Regina d'Inghilterra. Quanta forma, quante cerimonie per mascherare la sostanza: una donna morta. Un essere umano destinato al "verme conquistatore" come tutti noi che si cerca di far sembrare piu' importante dei miliardi di donne morte prima di lei)
                    Si chiamano riti e tradizioni.

                    Anche su questi fronti pare che da voialtri siate indietro visto che in California (o come la chiami tu) stanno valutando il compostaggio delle salme.
                    ...Im heil'gen Land Tirol...

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                    • Er Mericano
                      ⭐⭐⭐
                      • Feb 2022
                      • 2024
                      • Alabama
                      • Labrador

                      #280
                      Originariamente inviato da danguerriero
                      Banalità con un tentativo di spacciarle per riflessione storico-filosofiche.

                      La caccia è sempre stata accompagnata da riti.

                      Dalla preistoria in poi. Ad ogni latitudine. Dalla Siberia all'Africa.

                      (cosa diamine poi c'entri quel bagno di sangue che fu la Rivoluzione Francese, non si sa).


                      Se in USA, non ci sono riti....probabilmente diventa palese in quale punto della cronistoria siano rimasti in tali lande...



                      Si chiamano riti e tradizioni.

                      Anche su questi fronti pare che da voialtri siate indietro visto che in California (o come la chiami tu) stanno valutando il compostaggio delle salme.
                      Riti e tradizioni spesso impediscono il progresso. Perche' una cosa o un comportamento e' antico non significa che sia necessariamente una cosa buona da conservare.

                      ---------- Messaggio inserito alle 03:45 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 03:44 PM ----------

                      Originariamente inviato da danguerriero
                      Banalità con un tentativo di spacciarle per riflessione storico-filosofiche.

                      La caccia è sempre stata accompagnata da riti.

                      Dalla preistoria in poi. Ad ogni latitudine. Dalla Siberia all'Africa.

                      (cosa diamine poi c'entri quel bagno di sangue che fu la Rivoluzione Francese, non si sa).


                      Se in USA, non ci sono riti....probabilmente diventa palese in quale punto della cronistoria siano rimasti in tali lande...



                      Si chiamano riti e tradizioni.

                      Anche su questi fronti pare che da voialtri siate indietro visto che in California (o come la chiami tu) stanno valutando il compostaggio delle salme.
                      Rivoluzione francese? In America? Boh!
                      Chi se fa' pecora, la lupa arabbiata se lo magna!

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                      • Frank
                        ⭐⭐⭐
                        • Oct 2019
                        • 1542
                        • Regno Borbonico

                        #281
                        Originariamente inviato da PAOLOPIERO
                        Mi pare di averne già sentiti abbastanza di punti di vista. Non mi pare ci fosse bisogno di iniziare un'altra discussione su questo argomento.
                        Ciao
                        Paolo
                        [VIDEO]https://www.youtube.com/watch?v=-1qju6V1jLM[/VIDEO]
                        [wel]

                        ---------- Messaggio inserito alle 02:32 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 02:27 PM ----------

                        comunque, dico la solita mia.
                        se uno preferisce ai fini di "ortodossìa" e macelleria, dare il colpo cuore/polmone...ben venga..ma a camoscio, cervo, daino, capriolo (forse, non le pratico, ma a quanto pare nasce tutta la teoria blatt proprio in merito a questi selvatici nobili.)

                        il cinghiale NON SI SHOCKA immediatamente. o almeno, non prima di essersi infognato nella peggiore forra nel raggio di 1km.
                        Si inchioda solo colpendo il sistema nervoso centrale, o in taluni casi (non i miei) secondo la famosa teoria dello shock idrostatico e arresto cardiaco riflesso vago-mediato.

                        A me, i cinghiali cascati come sacchi di patate erano tutti presi in piena articolazione spalla, collo, testa o dorso; tutti casi in cui alla macellazione erano chiare le lesioni a encefalo e midollo spinale tali da causare paralisi immediata.

                        Ne posso citare uno recentissimo: dopo prima semipadella di punta nonostante il colpo fosse comunque arrivato al polmone e arterie polmonari, si è fulminato al secondo tiro esattamente 1cm avanti alla spalla spazzandogli via 3vertebre.

                        Chiudo qui, signor giudice.
                        Ultima modifica Frank; 29-11-22, 16:29.
                        «Contro di te sarei preda o predatore?»

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                        • Yed
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                          • Sep 2012
                          • 6371
                          • Pordenone
                          • Segugio Bavarese di montagna

                          #282
                          Il fatto è sempre quello, bisogna spegnere l'interuttore della corrente !
                          Altrimenti devono soffocarsi o finire la benzinaaaa.
                          Mandi

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                          • Skeetshooter
                            ⭐⭐
                            • Jul 2019
                            • 309
                            • Conversano
                            • Setter Eba

                            #283
                            Originariamente inviato da Er Mericano
                            Propongo un'altra discussione simile a questa: "L'Efficacia del Texas Heart Shot" (il tiro al cuore alla Texana).[:D][:D][:D][:D][:D][:D]
                            Lo sanno tutti che i tiratori texani prima sparano contro la parete del fienile, poi disegnano il bersaglio attorno al foro del proiettile![:D]
                            “Non si mente mai così tanto come prima delle elezioni, durante la guerra e dopo la caccia.”

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                            • Er Mericano
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                              • Feb 2022
                              • 2024
                              • Alabama
                              • Labrador

                              #284
                              Originariamente inviato da Skeetshooter
                              Lo sanno tutti che i tiratori texani prima sparano contro la parete del fienile, poi disegnano il bersaglio attorno al foro del proiettile![:D]
                              Se domandi a un Texano ti dira' che ha spostato il fienile per portare il bersaglio sulla traettoria della pallottola...
                              Chi se fa' pecora, la lupa arabbiata se lo magna!

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                              • Frank
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                                • Oct 2019
                                • 1542
                                • Regno Borbonico

                                #285
                                …al cuore Ramón
                                «Contro di te sarei preda o predatore?»

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