L'efficacia e l'utilità del tiro alla spalla, "high shoulder shot"
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Beh certo per tiri molto corti bisogna tenere conto che la palla impatterà qualche cm più in basso (l'asse della mia ottica ad esempio è 4.5 cm sopra all'asse della canna). Per il resto la mia carabina, tarata a 160 m, ha una variazione di traiettoria massima di 4 cm fino a 180 m, senza contare angoli di sito eventuali. Quindi da 10 a 180 m non servono compensazioni. Anzi, farle sarebbe peggio che non farle perché si rischia di compensare troppo e fare dei pasticci. Amo la taratura a 160 m per il. 308, specie se uso palle non molto aerodinamiche e se non voglio tirare oltre i 200 m. -
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[:D][:D][:D]Iliano, il tiro non è solo calcolo e tecnica, è anche filosofia. Non sono seguace di nessuno, sono un nostalgico romantico, mi piacerebbe vivere e cacciare come 100 anni fa, quando non esistevano telemetri, visori notturni, e ottiche da puntamento sofisticate. [:-golf]Commenta
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[:D][:D][:D]Iliano, il tiro non è solo calcolo e tecnica, è anche filosofia. Non sono seguace di nessuno, sono un nostalgico romantico, mi piacerebbe vivere e cacciare come 100 anni fa, quando non esistevano telemetri, visori notturni, e ottiche da puntamento sofisticate. [:-golf]
Nessuno te lo vieta, prendi un bel "sciòp a bachèta" una replica ad avancarica di un fucile napoleonico o dei pionieri del west e vai, dovresti chiedere consigli a "er mericano"
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[quote=paolohunter;1493301]Faccio selezione su più altane, è ovvio che prima di mettere un palo valuto bene il luogo più adatto dove metterlo. Se uno spiazzo di 300 m. se posso piazzo la scala a metà in modo da avere 150 m per lato. Se volessi andare in cerca di guai i tiri da 350 m. me li potrei creare con facilità.Credo che Sly faccia selezione da una specifica altana (evidentemente fortunata in fatto di animali, altrimenti..... due OO). Un volta che hai misurato quel sasso, quell'angolino e quella macchia di nonsocosa..... il telemetro lo puoi usare per accendere il camino.
Fa comunque caccia di selezione, i tiri a 35 m. non hanno bisogno del telemetro, hanno bisogno di un calibro che da poco rinculo, e soprattutto hanno bisogno di massimo silenzio. Se quel determinato giorno capitasse di avere il respiro un poco più pesante è meglio non andare in quella postazione. Con tiri a 200/300 metri ti puoi permettere di scartare una caramella e mangiartela, a 35 metri devi stare attento anche a quello che ti metti addosso, anche l'attrito della giacca sotto le ascelle potrebbe mandare a quel paese 3/4 di paziente attesa. "Ogni pane ha la sua crosta"C'è poi un utente del forum che mi raccontava i suoi tiri..... per motivi tecnici (una altana in un punto di passaggio in un praticello microscopico) il tiro maggiore era stato di 35 metri.... con l'aggravante non facile da gestire che, spesso e volentieri, ti passano direttamente sotto l'altana e devi dare un tiro .... verticale....... anche li, il telemetro è utile quanto a me un arricciacapelli Drool][COLOR="Silver"]
Se non avessero inventato il telemetro non andresti più a caccia? Penso di no, senza telemetro ti saresti regolato diversamente.Il tiro me lo devo "sentire", fosse anche a 50 metri (perché magari non ho alcun modo di avere uno schifo di appoggio o addirittura dovrei tirare sbilanciato). Nel momento che sai di poterlo fare, non cacciando sempre negli stessi luoghi e distanze, il telemetro mi serve eccome.
Quindi il telemetro vale meno delle tue sensazioni. In questo caso dovresti prima puntare e dopo solo per curiosità telemetrare. Però se hai le torrette balistiche, devi prima misurare e dopo regolare l'alzo e gli ingrandimenti. Fermo restando che il telemetro e gli ingrandimenti, al momento del tiro quando sei solo con te stesso non contano più niente.Ho rifiutato tiri all'apparenza facilissimi (considerando la sola distanza) e ne ho dati altri a distanza maggiore di 10 volte, (ragionevolmente) certo del risultato.
Fra il tiro corto che sembra facile e quello lungo che sembra difficile, non ci dovrebbe essere nessuna differenza, massimo impegno per entrambi. Più vicino è il bersaglio più si è concentrati su di esso e meno si è concentrati su se stessi. Questo è un errore gravissimo.Al momento sono a zero casini sui tiri che non amo, ovvero quelli lunghissimi. Qualche guaio, per fortuna molto pochi, li ho avuti tutti in tiri potenzialmente banali dove, ovviamente, qualcosa è mancato (non c'è alcun motivo per sbagliare un tiro)[COLOR="Silver"]Commenta
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Mi riferivo non ai vizi del grande letterato e poeta fiorentino ma alla sua conoscenza della retorica, che insegnò anche Dante. L' arte della retorica veniva sfoggiata in quei duelli letterari, in rima e chiamati singolar tenzone da appartenenti alla aristocrazia letteraria fiorentina. Da aristoi, intesi come migliori. Accipicchia, sì che l'ho letta la Divina Commedia. Anche di più.[:-cry]
---------- Messaggio inserito alle 06:04 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 05:59 PM ----------
Io scherzo, eh. Per quanto riguarda la filosofia approvo in pieno. Per il resto ognuno l'applica nel modo che ritiene più consono.[brindisi][:D][:D][:D]Iliano, il tiro non è solo calcolo e tecnica, è anche filosofia. Non sono seguace di nessuno, sono un nostalgico romantico, mi piacerebbe vivere e cacciare come 100 anni fa, quando non esistevano telemetri, visori notturni, e ottiche da puntamento sofisticate. [:-golf]Commenta
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Nei limiti del possibile mi sono dato delle regole, e oltre non vado. La legge ci ha concesso di utilizzare il visore notturno per la caccia di selezione. In un mese c'è stato l'assalto ai visori notturni, io non ho avuto la necessità di comprarlo. Peccato che è durato poco, è bastato un ricorso al Tar per abolire dopo circa un mese l'utilizzo dei visori notturni. Anche per gli ingrandimenti mi sono dato una regola, non vado oltre i 5 ingrandimenti. Per me un tiro a 150 m è un bel tiro, non certamente per colpire il capriolo, ma per colpire un punto preciso del capriolo.Commenta
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Però ora esistono e mettere in campo gli strumenti migliori per risparmiare sofferenze all'animale che uccidiamo mi sembra doveroso[:D][:D][:D]Iliano, il tiro non è solo calcolo e tecnica, è anche filosofia. Non sono seguace di nessuno, sono un nostalgico romantico, mi piacerebbe vivere e cacciare come 100 anni fa, quando non esistevano telemetri, visori notturni, e ottiche da puntamento sofisticate. [:-golf]
---------- Messaggio inserito alle 06:19 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 06:14 PM ----------
[quote=sly8489;1493358]Ma sai che facendo fotografie nel parco naturale vicino a casa mia, dove gli animali sono davvero quasi inavvicinabili alla cerca, vestito con jeans e pile marrone e senza alcuna mimetizzazione del volto, regolarmente fotografo caprioli, volpi, lepri e cinghiali da meno di dieci metri di distanza? É più importante stare immobili o muoversi piano che il mimetismo. E soprattutto se stai sopraelevato su strutture naturali (io sto per lo più sulle querce) gli animali non ti vedono proprio se fai attenzione a rumori e movimentiFaccio selezione su più altane, è ovvio che prima di mettere un palo valuto bene il luogo più adatto dove metterlo. Se uno spiazzo di 300 m. se posso piazzo la scala a metà in modo da avere 150 m per lato. Se volessi andare in cerca di guai i tiri da 350 m. me li potrei creare con facilità.
Fa comunque caccia di selezione, i tiri a 35 m. non hanno bisogno del telemetro, hanno bisogno di un calibro che da poco rinculo, e soprattutto hanno bisogno di massimo silenzio. Se quel determinato giorno capitasse di avere il respiro un poco più pesante è meglio non andare in quella postazione. Con tiri a 200/300 metri ti puoi permettere di scartare una caramella e mangiartela, a 35 metri devi stare attento anche a quello che ti metti addosso, anche l'attrito della giacca sotto le ascelle potrebbe mandare a quel paese 3/4 di paziente attesa. "Ogni pane ha la sua crosta"
Se non avessero inventato il telemetro non andresti più a caccia? Penso di no, senza telemetro ti saresti regolato diversamente.
Quindi il telemetro vale meno delle tue sensazioni. In questo caso dovresti prima puntare e dopo solo per curiosità telemetrare. Però se hai le torrette balistiche, devi prima misurare e dopo regolare l'alzo e gli ingrandimenti. Fermo restando che il telemetro e gli ingrandimenti, al momento del tiro quando sei solo con te stesso non contano più niente.
Fra il tiro corto che sembra facile e quello lungo che sembra difficile, non ci dovrebbe essere nessuna differenza, massimo impegno per entrambi. Più vicino è il bersaglio più si è concentrati su di esso e meno si è concentrati su se stessi. Questo è un errore gravissimo.Commenta
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In alcuni ambienti e in periodi dell'anno favorevoli, in caccia vagante al capriolo il problema non è solo non farsi sentire e non farsi vedere, è vederlo prima di arrivare troppo vicino. Per non essere avvertiti dal capriolo, ci vuole immobilità e vento a favore, in queste condizioni il capriolo può arrivare vicinissimo, anche un paio di metri.
---------- Messaggio inserito alle 07:16 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 07:00 PM ----------
[quote] Gli strumenti agevolano, ma non sopperiscono alle carenze, queste vanno risolte con la consapevolezza delle proprie azioni.Commenta
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Er Mericano usa lo sciop a bacheta soltanto durante la breve stagione di caccia con l'avancarica, dovendosi limitare a tiri brevi sia per le limitazioni inerenti a tali armi, che per la presbiopia e astigmatismo che offuscano e sfocano il mirino. Mi diverto, ogni tanto mi riesce di abbattere un cervo che mi e' passato a non piu' di 60 metri, ma dopo la stagione dello sciopo a bacheta Er Mericano si fa serio e passa al Ruger .338 W.M. con ottica variabile e obiettivo da 50mm, anche se potrebbe continuare per tutta la stagione con lo sputafumo.
Perche' non tutti i cervi capitano vicini e a giorno fatto, e Er Mericano deve riempire il surgelatore fino alla stagione successiva. Er Mericano e'un cicciaiolo e se ne vanta. I trofei li lascia volentieri agli altri. Se l'animale e' legale e grosso e grasso Er Mericano gli spara... I "puristi" possono blaterare quanto pare loro su "passione," "poesia," "romanticismo" della caccia, ma la caccia e' nata come fonte di ciccia. Tutto il resto, i riti, i trofei, i tableaux, il bruch, i corni da caccia, il "rispetto della spoglia," questo e quell'altro, non sono altro che tentativi di dare un aspetto di nobilta' ad un'attivita' il cui scopo principale e' quello di uccidere animali, mangiarli, digerirli, e trasformarli in feci umane. La caccia e' nata cosi' e cio' che e' divenuta in tempi successivi e' una sublimazione fatta di orpelli e atteggiamenti irrilevanti allo scopo originale e naturale di essa. Potrei fare un paragone fra la caccia e l'attivita' sessuale. All'alba dell'umanita', ne sono sicuro, era una cosa semplice, simile a quella degli altri animali. Tutte le pratiche erotiche che man mano vennero inventate, adottate e praticate (incluse le tante perversioni che oggi imperano) non hanno piu' molto a che fare con lo scopo principale del sesso: la procreazione.Chi se fa' pecora, la lupa arabbiata se lo magna!Commenta
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Er Mericano usa lo sciop a bacheta soltanto durante la breve stagione di caccia con l'avancarica, dovendosi limitare a tiri brevi sia per le limitazioni inerenti a tali armi, che per la presbiopia e astigmatismo che offuscano e sfocano il mirino. Mi diverto, ogni tanto mi riesce di abbattere un cervo che mi e' passato a non piu' di 60 metri, ma dopo la stagione dello sciopo a bacheta Er Mericano si fa serio e passa al Ruger .338 W.M. con ottica variabile e obiettivo da 50mm, anche se potrebbe continuare per tutta la stagione con lo sputafumo.
Perche' non tutti i cervi capitano vicini e a giorno fatto, e Er Mericano deve riempire il surgelatore fino alla stagione successiva. Er Mericano e'un cicciaiolo e se ne vanta. I trofei li lascia volentieri agli altri. Se l'animale e' legale e grosso e grasso Er Mericano gli spara... I "puristi" possono blaterare quanto pare loro su "passione," "poesia," "romanticismo" della caccia, ma la caccia e' nata come fonte di ciccia. Tutto il resto, i riti, i trofei, i tableaux, il bruch, i corni da caccia, il "rispetto della spoglia," questo e quell'altro, non sono altro che tentativi di dare un aspetto di nobilta' ad un'attivita' il cui scopo principale e' quello di uccidere animali, mangiarli, digerirli, e trasformarli in feci umane. La caccia e' nata cosi' e cio' che e' divenuta in tempi successivi e' una sublimazione fatta di orpelli e atteggiamenti irrilevanti allo scopo originale e naturale di essa. Potrei fare un paragone fra la caccia e l'attivita' sessuale. All'alba dell'umanita', ne sono sicuro, era una cosa semplice, simile a quella degli altri animali. Tutte le pratiche erotiche che man mano vennero inventate, adottate e praticate (incluse le tante perversioni che oggi imperano) non hanno piu' molto a che fare con lo scopo principale del sesso: la procreazione.
Intendevo un consiglio di carattere tecnico sul tipo di fucile ad avancarica migliore o più adatto alla caccia, visto che lo utilizzi, non consigli di carattere filosofico venatorio, per quello ognuno caccia come vuole, ad esempio io alla ciccia ho sempre tenuto poco, mai disprezzata ma ultimamente prendevo un solo capo e per la carne mi avanzava, invece un bel trofeo mi ha sempre attizzato e uno bello bello...
, per il resto niente riti ma rispetto delle tradizioni quello si sempre e con piacere.
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Il selvatico non scappa via, la ciccia rimane anche se ti fai il segno della croce come forma di ringraziamento, per chi ci crede. La bestia bisogna rispettarla prima dell'abbattimento e dopo l'abbattimento, prima perchè è un essere vivente e va rispettato come tale, dopo bisogna trattare la spoglia con onore perchè non è diventata spazzatura. I riti dopo la battuta di caccia fanno parte degli usi e costumi dei popoli, non sono stati inventati dai tedeschi. Io i trofei non li posso lasciare a gli altri se non dopo averli presentati a una apposita commissione. Dove ci sono regole da rispettare o ti adegui o non cacci.Commenta
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