Fausto Coppi e i Forcelli dell'Appennino...

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Tetraogallo
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  • Tetraogallo

    #1

    Fausto Coppi e i Forcelli dell'Appennino...

    Da queste parti è nato, ha consumato la sua breve e fulgida vita, poi è purtroppo prematuramente scomparso l'amato Campionissimo.
    Aveva due grandi passioni: il fucile e la bicicletta. Forse, se il fucile gli avesse reso la metà del ciclismo, avrebbe, forse, optato comunque per il fucile. E la caccia fu anche la sua fine, perchè fu durante una battuta in Africa che lo punse l'Anofele del suo destino...
    Ma volevo raccontarvi un episodio, quasi folcroristico, senz'altro assai 'naif' che gli occorse negli anni cinquanta. Così come mi è stato raccontato da due diverse fonti.
    Fausto Coppi cacciava dove poteva, nei pochi scampoli di tempo che gli allenamenti (Guerra) gli consentivano. Peraltro, bastava che andasse a trovare i suoi vecchi a Castellania, nella collina tortonese, per far su in un paio d'ore sette od otto pernici e un paio di lepri. A quei tempi...
    Ma gustò la selvaggina alpina e i Galli in particolare.
    Lui era titolare, o cotitolare, di una (allora si chiamavano così) Riserva di Caccia nell'alto Appennino alle spalle del Tortonese: zona fantastica, ricca di Pernici Rosse, Lepri, Beccacce nel passo. Ma era pur sempre zona appenninica con quote massime sui 1.600 metri, vegetazione a bosco di Rovere, Orniello, rari Faggi in quota...
    E lui ci mise i Galli! Ripopolò, anzi, tentò di farlo, con Tetrao tetrix quelle plaghe appenniniche sperando nel ...miracolo. Con i soldi quasi tutto è possibile! Non conosco se la selvaggina immessa proveniva da allevamenti specializzati, da catture, non mi è stato precisato.
    Comunque, ad evidenza, i Galli sparirono quasi immediatamente dal territorio...
    Ciao, Fausto Coppi.
    Tetraogallo
  • elio193
    ⭐⭐⭐
    • Jan 2010
    • 4225
    • Montecrestese (VB)
    • Slovensky Kopov, Deutscher Jagdterrier, Bassotto tedesco pelo duro, Dachsbracke, Hannoveriano

    #2
    Ciao Tetraogallo, a quanto leggo anche Coppi faceva o tentava di fare immissioni alloctone.[:D]

    Il primo cinghialone di Charon

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    • Tetraogallo

      #3
      Hai ragione!
      A quei tempi, anni cinquanta, la cultura scientifica sulla fauna italiana la si faceva su ben pochi testi! E una delle fonti più puntuali ed esaustive era, udite udite, 'Diana' rivista venatoria. Ero, io bambino, un cultore dei numeri di Diana, che ho conservato gelosamente fino a che un trentennio fa mia suocera ha gettato via tutto, perchè voleva far posto nella casa di campagna... io, che sto sempre attendendo sulla sponda del fiume il suo cadavere... io ho riletto ultimamente, pochissime volte, la 'Diana' di oggi e mi è venuto, come dire?, un groppo in gola: pareva leggere un pronunciamento di talebani. Io li amo, i Talebani, ma quelli veri, quelli col turbante nero al passo Kiber.
      Cordialità
      Tetraogallo

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      • elio193
        ⭐⭐⭐
        • Jan 2010
        • 4225
        • Montecrestese (VB)
        • Slovensky Kopov, Deutscher Jagdterrier, Bassotto tedesco pelo duro, Dachsbracke, Hannoveriano

        #4
        Originariamente inviato da Tetraogallo
        Hai ragione!
        A quei tempi, anni cinquanta, la cultura scientifica sulla fauna italiana la si faceva su ben pochi testi! E una delle fonti più puntuali ed esaustive era, udite udite, 'Diana' rivista venatoria. Ero, io bambino, un cultore dei numeri di Diana, che ho conservato gelosamente fino a che un trentennio fa mia suocera ha gettato via tutto, perchè voleva far posto nella casa di campagna... io, che sto sempre attendendo sulla sponda del fiume il suo cadavere... io ho riletto ultimamente, pochissime volte, la 'Diana' di oggi e mi è venuto, come dire?, un groppo in gola: pareva leggere un pronunciamento di talebani. Io li amo, i Talebani, ma quelli veri, quelli col turbante nero al passo Kiber.
        Cordialità
        Tetraogallo
        Il cadavere sulla sponda del fiume??..... ma tua suocera è una delle fortunate centenarie italche? Naturalmente non avrà un'anima venandi.[:D]Ricambio le cordialita, fa piacere il clima di distensione

        Il primo cinghialone di Charon

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        • Tetraogallo

          #5
          Fa piacere anche a me,e,ti assicuro, a qualcun altro.
          No, non è centenaria, vigliacco! Peraltro ho una fidanzata che avrà la tua età, forse meno...(faccine, faccine)
          Ricordialità

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          • elio193
            ⭐⭐⭐
            • Jan 2010
            • 4225
            • Montecrestese (VB)
            • Slovensky Kopov, Deutscher Jagdterrier, Bassotto tedesco pelo duro, Dachsbracke, Hannoveriano

            #6
            Originariamente inviato da Tetraogallo
            Fa piacere anche a me,e,ti assicuro, a qualcun altro.
            No, non è centenaria, vigliacco! Peraltro ho una fidanzata che avrà la tua età, forse meno...(faccine, faccine)
            Ricordialità
            Bhe sai, ho fatto un po' di conti anni cinquanta, bambino, anch'io ero bambino sono del 51 , tu potresti essere del 49 o anche mio coscritto, dipende da quando si è sposata la suocera, però pensandoci, forse centenaria è un po' esagerato[:D][:D][:D]
            Ultima modifica elio193; 05-10-10, 23:09.

            Il primo cinghialone di Charon

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            • Tetraogallo

              #7
              Ciao Elio;
              i conti li ho fatti male io...non mi metterei mai a perder tempo con una fanciulla vecchia come te...

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              • matteo1966
                ⭐⭐⭐
                • Apr 2010
                • 2058
                • Liguria
                • setter inglese segugio bavarese da montagna (Bayerischer Gebirgsschweisshund )

                #8
                So che proprio negli anni 50 l'allora gestore della Navette (Cn, allora e tutt'ora ricchissimo di forcelli), il conte Galleani, faceva catture di galli con le reti per ripopolamenti in altri loghi. Mi pare di ricordare che le immissioni sarebbero poi avvenute nel NE
                buona giornata
                matteo
                La mia presentazione https://www.ilbraccoitaliano.net/for...giorno-a-tutti

                Commenta

                • Tetraogallo

                  #9
                  Ciao Matteo:
                  interessante ciò che scrivi, cosa che peraltro io ignoravo completamente. Bene per 'Navette'. I cicli delle popolazioni di Tetraonidi, come saprai meglio di me, sono per certi aspetti difficili da interpretare e prevedere. Certo si è che studi sull'intero areale alpino del Forcello lo danno, comunque, in calo. Per non parlare di popolazioni ormai relitte, come nei Paesi Bassi, Carpazi settentrionali ecc. Conosco poco la situazione nei Paesi della ex Jugoslavia del nostro Tetrao tetrix, anche se un po' di Balcani ho masticato. Se qualcuno ha notizie, ben venga. ( chiarisco: non ho in progetto spedizioni venatorie al di fuori del mio ATC AL 4).
                  Sui Tetraonidi in generale leggo molto volentieri sul Forum quello che dicono nel box 'tipica alpina': ci scrive gente preparata e, soprattutto, con testimonianze dirette.
                  Io non calco rodoreti alpini da molto tempo...
                  Tetraogallo

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                  • matteo1966
                    ⭐⭐⭐
                    • Apr 2010
                    • 2058
                    • Liguria
                    • setter inglese segugio bavarese da montagna (Bayerischer Gebirgsschweisshund )

                    #10
                    Ciao Tetraogallo (come ti chiami? Faccio fatica a interloquire con un nick)
                    La situazione gallo forcello è molto cambiata anche qui da noi nelle Alpi marittime.
                    Fino a 10 anni fa nella zona da noi gestita (Francia) prelevavamo - se la stagione riproduttiva era stata buona - fino a 20 galli all'anno. C'erano nelle zone limitrofe molti più cacciatori di oggi e il bracconaggio era piuttosto diffuso. Eppure la specie sembrava non soffrire di ciò e la popolazione adulta si manteneva stabile.
                    Noi gestivamo la nostra zona applicando un rudimentale piano di abbattimento che teneva conto soprattutto della stagione riproduttiva che avevamo verificato nel "censimento" di fine agosto. Secondo il numero di nidiate, la loro composizione (numerica soprattutto) e lo stato di sviluppo dei giovani di stabiliva se e quanto cacciare nella stagione venatoria autunnale.
                    Poi, inspiegabilmente (per noi) sono incominciate le cattive stagioni riproduttive e alla lunga naturalmente anche la popolazione adulta ne ha risentito. Abbiamo per un decennio limitato ENORMEMENTE il prelievo, ma la situazione sembrava non cambiasse.
                    Cause probabili del calo generale del gallo: forte presenza anche in altitudine del cinghiale (oggi invece, grazie al ritorno del lupo, ben ridemensionata), forte presenza di volpe, martore, ermellino e altre speci possibilmente nocive, abbandono dei pascoli alpini da parte delle mandrie bovine, conseguente espansione del rododendro, larice, rosa canina, ontano. Altro?
                    Quest'anno, finalmente, una buona stagione riproduttiva nonostante la situazione sembrasse a noi ben poco ideale (neve fino a fine maggio, piovosità elevata e temperature rigide le prime due decadi di giugno). Come dici tu non è facile interpretare la cosa.
                    Del lupo già ho detto. Altra cosa è che concediamo da 4 anni il pascolo gratuitamente a un margaro al fine di incentivare la sua presenza e opera dall'ultima decade di luglio fino alla prima di ottobre (anche meno). Altri possibili motivi positivi per il gallo sfuggono alla mia comprensione.
                    Mi sembra che tu sia preparato sull'argomento quindi ora ti ascolto.
                    Ciao
                    matteo
                    La mia presentazione https://www.ilbraccoitaliano.net/for...giorno-a-tutti

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                    • Tetraogallo

                      #11
                      Ciao Matteo:
                      la tua esposizione sulla gestione del comprensorio di tua pertinenza è magistrale, e sembra vergata da un biologo, ma forse è così. Quando leggo, e ci sono altri come te, soprattutto nel box 'tipica alpina', quando leggo codesti pezzi di oculata gestione venatoria e, perchè no?, ambientale, sono un po' meno pessimista sul futuro della caccia in Italia...ma le preoccupazioni, peraltro, restano forti!
                      Fai persino una, correttissima, osservazione sull'utilità di qualche superpredatore, nel caso il Lupo, a moderare la marea del Cinghiale, dovuta, come saprai anche tu, a cause assai poco naturali e moltissimo antropiche, anzi, venatiche.
                      Non credo di avere molto da insegnarti sulla fenologia ed ecologia in generale del Tetrao tetrix: essendo, ritengo, assai 'meno giovane' di te, avrò probabilmente letto di più e, questo sì, visto tempi migliori. Giusta l'allusione indiretta che fai alla dannosità dello straordinario aumento delle popolazioni di Sus scrofa. Anzi, cinquant'anni fa il Cinghiale sulle Alpi non c'era, se non in numeri occasionalmente esigui. Per quel che so, studiato, parlato con cacciatori, guardie e scienziati del campo, il grufolare pedissequo dei branchi di cinghiali è esiziale per il Gallo, per il Francolino, dove c'è, per il Cedrone (idem). Forse meno dannoso per Lagopus e Alectoris.
                      Altra causa che muove le fluttuazioni nelle popolazioni è legata alle patologie, soprattutto alle infestazioni di parassiti (endoparassiti).
                      C'è poi un altro discorso da fare, lungo e, come dire, ahimè non ancora scientificamente avallato del tutto, discorso che riguarda il mutamento climatico e segnatamente l'aumentare delle temperature e la bizzarria delle precipitazioni (neve!)
                      Quanto la biologia del Gallo sia legata all'innevamento è noto a molti. La neve sulle Alpi è assai diminuita, generalmente parlando, per non parlare di neviere e ghiacciai relitti. E' un fatto che si registrano in quota, talvolta, temperature superiori di parecchi gradi rispetto a cinquanta o settanta anni fa.
                      Ora non ho tempo di continuare questa bella chiacchierata, scambio di saperi, come si dice, e tu sai che scambiare saperi è l'unica 'dazione' che, lungi dall'impoverirci, ci arricchisce.
                      Un'ultima cosa, però: cacciatori che gestiscono il proprio territorio come te, sono la salvezza di questo nostro ambiente 'al lumicino'. E, udite udite, coloro che strepitano
                      contro la caccia senza conoscere ambiente e Verità sono solo rumore.
                      Ma contro la caccia, la mia e la tua caccia, parlano e scrivono fior di galantuomini più bravi di noi, senz'altro di me, a capire, gestire, amare la Natura.
                      Noi, carissimo, dobbiamo avere costoro per interlocutori, per imparare e magari informare. Quei dinosauri che, tra le nostre fila, blaterano in nome di una caccia senza regole nè filtri di alcun genere sono, pur essendo cacciatori, i becchini della caccia.
                      Pensare che esistono colleghi come te, e come altri che scrivono nel Forum, a gestire la caccia in Montagna mi riconcilia col mondo venatorio, nel quale spesso mi sento ' un Ossimoro'...
                      E' a tutti evidente che cacciatori becchini della caccia come quelli raccontati su...in questo Forum non esistono.
                      A presto

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                      • camstefano
                        ⭐⭐⭐
                        • Nov 2008
                        • 1083
                        • DARFO BOARIO TERME
                        • Due Spaniel Tedesco

                        #12
                        Forcelli!!
                        Sono sempre stati la mia passione ,la mia fissa.
                        Ma da quest'anno ci ho rinuciato per svariati motivi.
                        Vorrei dire la mia....vissuta di prima persona.
                        Nelle zone del passo crocedomini,fino al comprensorio di Montecampione,perlomeno fino a pochi anni fa i galli venivano praticamente decimati,(inteso tutto, maschi e femmine),ma costantemente quelle zone,l'anno successivo si riempivano di galli,ma intendo proprio tante tante covate,come sempre cen'erano.
                        Ora con i piani di abbattimento,(quest'anno mi pare sia di 35 galli),grandi migliorie non ci sono state,chi abbatte le femmine è ancora sul campo,e come sempre comunque,l'anno successivo le covate sono sempre ben numerose.
                        Quello che però,voglio fare notare,particolarmente,è che se nella zona "x" ci sono tre covate di galli,che siano abbattuti tutti o meno,comunque l'anno successivo ci sono sempre mediamente le tre covate di galli.
                        Non aumentano,se tutti rispettano il piano,non diminuiscono se tutti non lo rispettano e qualche pirla fa fuori anche qualche femmina!
                        Nel senso...se un dato territorio può ospitare un certo numero di covate,per ora il margine,e sono 30 anni esatti che vado a caccia è stato di +/- 1 covata,rispetto a quello che dato territorio ospita!!
                        Il versante montano che va dal passo crocedomini a montecampione è separato in mezzo da un importante foresta demaniale,che ovviamente è il "polmone" che ripopola le zone limintrofe,ma anche dentro la zona demaniale,dove non si può cacciare,le covate son quelle...costanti annualmente,non aumentano esponenzialmente.
                        Perciò a logica è... i galli o scompaiono nel nulla o vanno a occupare altri areali!!!
                        Cosa diversa per la coturnice che secondo me è estremamente ciclica,fino a qualche anno fa parevano addirittura in estinzione,da qualche anno sono ricomparse anche in buon numero,perfino in luoghi dove io avevo solo sentito i vecchi raccontare ,vicissitudini venatorie cacciando cotorne.
                        Le nostre montagne anno parecchie malghe in quota e tutt'ora in uso,hanno anche una strada che ti porta in auto in mezzo alle covate dei galli........forse purtroppo!
                        Personalmente,lo scorso anno, con un altro utente di questo forum,stavamo ancora allacciandoci gli scarponi e i cani erano già in ferma sui galli!!!
                        Per collegarmi al discorso di quanto sopra,voglio porre un quesito a cui non ho ancora saputo dare una risposta,che riguarda altra selvaggina.
                        Fagiani.....veri e selvatici!!
                        Conosco un posto in una città,ribadisco centro città......grande come 4 campi da calcio,al tempo che fu usato per addestramento dall E.I.,recintato,pieno di erbacce e fosseti e superpopolato di fagiani selvatici....in inverno dopo la caccia ci porto volentieri i cani anche perchè si trovano svariati beccaccini,ma la mia domanda è questa:
                        Durante l'inizio estate le covate sono numerosissime,tante che portarci i cani,è un casino.
                        Poi l'inverno la densità torna,si rilevante,ma quella di sempre.
                        Qualche orto vicino c'e',ed il pensionato che coltiva...qualcuno lo potrebbe anche pigliare....ma io parlo di 10/12 covate minimo,di 70/80 fagiani sul clou della stagione,per poi rimettersi a "norma" in inverno con mediamente 20/30 incontri in un paio d'ore di addestramento.
                        Perciò...che fine faranno i fagiani nati dalle covate?? Ammazzati??? impossibile.....ribadisco,zona militare in pieno centro città.
                        Migrati??? sarei curioso.
                        Ribadisco che la zona è attorniata da condomini e strade.
                        E' un mistero che prima o poi scoprirò.
                        Avevo perfino pensato di catturare qualche piccolo mettergli qualcosa alla zampetta ,con il messaggio che se qualcuno lo catturava,anche anonimamente mi comunicasse semplicemente dove era stato catturato!!
                        ciao stefano
                        Ultima modifica camstefano; 06-10-10, 13:05.

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                        • camstefano
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                          • Nov 2008
                          • 1083
                          • DARFO BOARIO TERME
                          • Due Spaniel Tedesco

                          #13
                          qualche fotografia!!
                          Ultima modifica camstefano; 06-01-12, 11:44.

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                          • camstefano
                            ⭐⭐⭐
                            • Nov 2008
                            • 1083
                            • DARFO BOARIO TERME
                            • Due Spaniel Tedesco

                            #14
                            alcune foto
                            Ultima modifica camstefano; 06-01-12, 11:44.

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                            • Tetraogallo

                              #15
                              Grazie, Stefano del bellissimo post:

                              confermi le stranezze, per noi almeno, dell'ecologia dei Galli. Giuliano Salvini scriveva a suo tempo della nocività della presenza di vecchie femmine sterili (con macchia nera sul petto e parecchio biancastro sotto l'ala) che avrebbero impedito alle giovani di procreare....
                              Non sapevo fosse così eclatante il fenomeno dell'abbattimento di femmine di Forcello e sono costernato.
                              Per il 'Colchicus', si verifica lo stesso fenomeno attorno a Novi Ligure... non so, e in realtà è per meno interessante. In questi casi giocano ruoli le Carabine ad aria, i gatti, l'antropizzazione in genere.
                              Ciao
                              Tetraogallo

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