Il lupo e l'orso possono salvarci?
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Aggiornamento dell’ultimo minuto: i lupi passeranno il ferragosto senza pensieri, del come pagare il conto del ristorante se ne riparlerà dopo il 17 di settembre. Speriamo non siano superstiziosi!
Riformato il decreto del Presidente del Tar di Trento che dava il via libera all’uccisione di due lupi presi a caso dal branco accusato delle predazioni presso malga Boldera, nella Lessinia trentina, disponendo la sospensione dell’abbattimento fino al prossimo 14 settembre data nella quale si terrà l’udienza collegiale sempre presso il Tar LUPI Il decreto di abbattimento firmato dal presidente Fugatti AVIO Attacchi del lupo, esplode la rabbia del sindaco ESPERTO «Lupi non pericolosi per l’uomo, un errore ucciderli»
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Allo stato attuale delle cose, non sono ottimista sulla vicendaAggiornamento dell’ultimo minuto: i lupi passeranno il ferragosto senza pensieri, del come pagare il conto del ristorante se ne riparlerà dopo il 17 di settembre. Speriamo non siano superstiziosi!
Riformato il decreto del Presidente del Tar di Trento che dava il via libera all’uccisione di due lupi presi a caso dal branco accusato delle predazioni presso malga Boldera, nella Lessinia trentina, disponendo la sospensione dell’abbattimento fino al prossimo 14 settembre data nella quale si terrà l’udienza collegiale sempre presso il Tar LUPI Il decreto di abbattimento firmato dal presidente Fugatti AVIO Attacchi del lupo, esplode la rabbia del sindaco ESPERTO «Lupi non pericolosi per l’uomo, un errore ucciderli»Commenta
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La mia provocazione su lupo e orso che potrebbero essere la nostra salvezza può essere una vera e propria provocazione ma qualcosa di più concreto può essere il fatto che non esiste più il ricambio generazionale e che ai giovani la caccia o non piace o semplicemente non attira... Come dovremmo muoverci? Le associazioni che ci rappresentano ci pensano a questo fatto? A mio avviso no, se vedo che nella maggior parte dei Comitati di gestione degli ATC di cui ho notizia e nei vari consigli di sezione/provincia delle associazioni il più giovane ha dai 50 ai 60 anni e che l'età media dei soci è sui 60 anni c'è da preoccuparsi.... Dietro a questi baluardi non c'è nessuno? Non si vuole coinvolgere i pochi giovani? Domande che mi faccio e che mi fanno pensare che sia difficile pensare a lungo raggio se nel lungo periodo probabilmente non ci sarà nessuno che possa portar avanti qualcosa...Commenta
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Qui tra le montagne con notevoli sbarramenti e forre naturali non si era mai visto un lupo.
Poi improvvisamente questa primavera è apparso un selvaticissimo lupo che girava per i paesi, talmente selvatico che non era un lupo, ma uno sciacallo … protettissima specie autoctona del Trentino.
Mi spiace molto che la mia comunità abbia perso una grande risorsa …. Ma me ne farò una ragione
Ciao
Guli51
https://www.youtube.com/watch?v=pD2FJ98NBCk
https://www.lavocedeltrentino.it/202...acallo-dorato/
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io non sottovaluterei l’aspetto economicoLa mia provocazione su lupo e orso che potrebbero essere la nostra salvezza può essere una vera e propria provocazione ma qualcosa di più concreto può essere il fatto che non esiste più il ricambio generazionale e che ai giovani la caccia o non piace o semplicemente non attira... Come dovremmo muoverci? Le associazioni che ci rappresentano ci pensano a questo fatto? A mio avviso no, se vedo che nella maggior parte dei Comitati di gestione degli ATC di cui ho notizia e nei vari consigli di sezione/provincia delle associazioni il più giovane ha dai 50 ai 60 anni e che l'età media dei soci è sui 60 anni c'è da preoccuparsi.... Dietro a questi baluardi non c'è nessuno? Non si vuole coinvolgere i pochi giovani? Domande che mi faccio e che mi fanno pensare che sia difficile pensare a lungo raggio se nel lungo periodo probabilmente non ci sarà nessuno che possa portar avanti qualcosa...
Da quello che ho potuto vedere la caccia piace ancora. Quello che non piace sono i costi che per un giovane di 20 anni non sempre sono sostenibili.
mi direte che forse non sono disposti a sacrifici, non hanno vera passione .. ma un giovane “medio” che prova ad avvicinarsi alla caccia, se non ha le spalle coperte (padre o un parente o amico cacciatore) fa fatica a sostenere questa passione che ha dei costi fissi e variabili che sommati possono non essere alla portata di tutti.
spesso si preferisce non rinunciare all’auto, alle uscite con amici e ragazza, alle ferie piuttosto che prendere un cane e farsi la licenza.
senza contare che prima o poi arriverà il mutuo per la casa e se va bene uno o più figli..
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Chiedo scusa ma penso che quello che manchi di attrattiva sia l’aspetto di comunicazione.
Certo l’aspetto economico è importante, ma è proprio lo stigma che ancora ci perseguita che impedisce lo
sviluppo di una cultura venatoria.
prendiamo lezioni da gente che atterra con un elicottero su un ghiacciaio, ma che ci accusa di assassinare fagiani. L’anno scorso un notissimo cantante italiano ha tenuto concerti in spiagge a ridosso di parchi naturali Marini e nessuna associazione ambientalista ha fatto/detto nulla (per non perdere il bacino di utenza giovanile).
penso che a noi manchi una comunicazione veramente efficace, tarata sull’ introdurre i giovani, magari passando dai tiri a volo, anche evitando di passare per foto di grandi carnieri (che poi manco esistono più) e scegliendo magari l’aspetto della conservazione.
mi riferisco agli svedesi e ai finlandesi, con cui ho lavorato e che mi hanno parlato di come le riviste e la cultura del paese tenga viva la caccia e la renda socialmente giusta (non accettabile, giusta).
è un lavoro che va affidato a professionisti della comunicazione.👍 3Commenta
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Tutto giusto, ma se ti riferisci al beach party di Jovanotti di " casini " ne sono venuti fuori abbastanza...Chiedo scusa ma penso che quello che manchi di attrattiva sia l’aspetto di comunicazione.
Certo l’aspetto economico è importante, ma è proprio lo stigma che ancora ci perseguita che impedisce lo
sviluppo di una cultura venatoria.
prendiamo lezioni da gente che atterra con un elicottero su un ghiacciaio, ma che ci accusa di assassinare fagiani. L’anno scorso un notissimo cantante italiano ha tenuto concerti in spiagge a ridosso di parchi naturali Marini e nessuna associazione ambientalista ha fatto/detto nulla (per non perdere il bacino di utenza giovanile).
penso che a noi manchi una comunicazione veramente efficace, tarata sull’ introdurre i giovani, magari passando dai tiri a volo, anche evitando di passare per foto di grandi carnieri (che poi manco esistono più) e scegliendo magari l’aspetto della conservazione.
mi riferisco agli svedesi e ai finlandesi, con cui ho lavorato e che mi hanno parlato di come le riviste e la cultura del paese tenga viva la caccia e la renda socialmente giusta (non accettabile, giusta).
è un lavoro che va affidato a professionisti della comunicazione.Commenta
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A parte che sono d'accordissimo con te sui concerti tenuti dal famoso cantante... Cose assurde, purtroppo siamo in Italia e conta più l'abito che il Monaco...e continuando il tuo ragionamento credo che siano le associazioni venatorie che debbano prendere spunto da idee come questa e abbandonare vecchie idee e sistemi.... Purtroppo a mio avviso chi governa e gestisce queste associazioni vive troppo di idee passate dove si trovava a combattere almeno ad armi pari con i vari animalisti.... Io dico numericamente almeno... Ora come ora numericamente saremmo in difficoltà a combattere e per questo dobbiamo crescere almeno in qualità delle nuove idee.... Chiariamoci non dico che chi c'è ora e c'era ieri sia sprovveduto anzi, ma credo sia il momento di inserire qualche volto nuovo e con buone idee anche... Poi sbaglieremo qualcosa come tutti ma magari possiamo portare qualche innovazione che può darci una mano.... Comunicazione nei mass media o giornali delle varie iniziative che già adesso vengono fatte, interventi nelle scuole, visite guidate da cacciatori nei vari ambienti che frequentiamo.... Insomma la caccia ora come ora non può essere più soltanto il carniere anzi dovrebbe e può essere molto altro.... Mi viene in mente qualcosa come il possibile salvataggio di piccoli di capriolo prima degli sfalci portando con se ragazzi o persone che di caccia non ne hanno nemmeno sentito parlare....Chiedo scusa ma penso che quello che manchi di attrattiva sia l’aspetto di comunicazione.
Certo l’aspetto economico è importante, ma è proprio lo stigma che ancora ci perseguita che impedisce lo
sviluppo di una cultura venatoria.
prendiamo lezioni da gente che atterra con un elicottero su un ghiacciaio, ma che ci accusa di assassinare fagiani. L’anno scorso un notissimo cantante italiano ha tenuto concerti in spiagge a ridosso di parchi naturali Marini e nessuna associazione ambientalista ha fatto/detto nulla (per non perdere il bacino di utenza giovanile).
penso che a noi manchi una comunicazione veramente efficace, tarata sull’ introdurre i giovani, magari passando dai tiri a volo, anche evitando di passare per foto di grandi carnieri (che poi manco esistono più) e scegliendo magari l’aspetto della conservazione.
mi riferisco agli svedesi e ai finlandesi, con cui ho lavorato e che mi hanno parlato di come le riviste e la cultura del paese tenga viva la caccia e la renda socialmente giusta (non accettabile, giusta).
è un lavoro che va affidato a professionisti della comunicazione.
ma di iniziative così c'è ne sarebbero altre, tutte cose impegnative ma se vogliamo vedere la nostra passione avere un futuro dobbiamo poter rischiare....Commenta
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Chiaro che il compito va alle associazioni venatorie, ma poi sta a noi cacciatori seguire. Se si lanciano iniziative come presentazioni o simili, ci deve essere una certa partecipazione.
ma poi queste iniziative devono vedersi e non solo
sulla stupenda Diana, ma anche su quotidiani di maggiori risalto. Occorre fare podcast, divulgazione semplice.
perdonate lo sfogo, ma ogni volta che in giro si parla di caccia, tocca beccarsi gli insulti da gente che poi va al MacDonald.Commenta
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D'accordissimo con te, iniziative già se ne fanno, divulgarle correttamente è fattibile e probabilmente necessario!Chiaro che il compito va alle associazioni venatorie, ma poi sta a noi cacciatori seguire. Se si lanciano iniziative come presentazioni o simili, ci deve essere una certa partecipazione.
ma poi queste iniziative devono vedersi e non solo
sulla stupenda Diana, ma anche su quotidiani di maggiori risalto. Occorre fare podcast, divulgazione semplice.
perdonate lo sfogo, ma ogni volta che in giro si parla di caccia, tocca beccarsi gli insulti da gente che poi va al MacDonald.Commenta
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Buona sera vedo che parlate di lupi o orsi il problema non è cacciarli o diminuire in numero ,quegli animali non devono essere li sono stati ripopolati con un progetto europeo costato diversi soldini senza tenere conto del impatto ambientale che avrebbero causato poi sono stati abbandonati .i lupi non anno nulla in comune con i nostri lupi che sene stanno sulle alpi questi non anno paura dell uomo anzi lo seguono per procorarsi il cibo e selo prendono, gli orsi sono una specie ibrida che non ha paura dell uomo quindi il problema non è di cacciarli ma cercare i responsabili di quezto casino e liberare le campagne da questo folle progetto europeoCommenta
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Bah rispondo con presunzione di conoscenza, credo che la concentrazione di lupi ed orsi attuale non possa e non sia stata censita mai nel corso dell'ultimo secolo, ovvero credo che anche un secolo fa i lupi potessero benissimo avvicinarsi a centri abitati, stavoli o greggi di pecore, e per questo trattati di conseguenza, ora come ora oltre a studi di ripopolamento si è aggiunto che la montagna e le zone rurali sono sempre più spopolate e quindi meno presidiate e controllate, certamente i controlli attualmente non possono essere quelli adottati 100 anni fa per capirsi, per cui anche loro si sono adeguati alla favorevole situazione, vale allo stesso modo per i cinghiali che girano tranquilli per le vie di alcune grandi città... Ora probabilmente è tardivamente ci siamo accorti che loro vivono tranquillamente a proprio agio tra di noi e le nostre attività, cosa che non è reciproca ovviamente, ma per una questione di ipocrisia l'opinione pubblica continua a difendere a spada tratta questi animali e queste situazioni, con questo non dobbiamo sterminarli, ma gestirli si, approfittando delle occasioni di rilancio che possono darci.... Anche e soprattutto a livello di opinione pubblica.Buona sera vedo che parlate di lupi o orsi il problema non è cacciarli o diminuire in numero ,quegli animali non devono essere li sono stati ripopolati con un progetto europeo costato diversi soldini senza tenere conto del impatto ambientale che avrebbero causato poi sono stati abbandonati .i lupi non anno nulla in comune con i nostri lupi che sene stanno sulle alpi questi non anno paura dell uomo anzi lo seguono per procorarsi il cibo e selo prendono, gli orsi sono una specie ibrida che non ha paura dell uomo quindi il problema non è di cacciarli ma cercare i responsabili di quezto casino e liberare le campagne da questo folle progetto europeoCommenta
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sono sempre stato contrario a che un cacciatore venga usato o si dedichi a orsi, lupi etc.... da li a farne una figura "cattiva" ci vuole poco... e non ne abbiamo bisogno. le caccie di selezione sono quelle indicate nel calendario e si usino quelle..... Altrimenti, ci leviamo i panni da cacciatori e si diventa guardia parco o similari.... con annessi e connessi. saluti.
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