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Studi ci dicono che lepri (selvatiche) di cattura locale hanno una mortalità in media di circa il 50%.. quelle di allevamento seppur pre ambientate arrivano anche oltre l’80-% di mortalità
capite il valore che ha una coppia che passa indenne la stagione venatoria nel territorio in cui è nata? Ha ancora senso cacciare senza limiti fino a fine stagione anche le ultime lepri e poi cercare di rimediare con catture, immissioni e altre pratiche poco efficaci?
durante il 2020 causa Covid non è stato possibile fare catture nel mio atc.. complice il ridotto prelievo venatorio e, probabilmente anche il minor numero di veicoli circolanti, la stagione successiva ci sono stati carnieri uguali se non superiori rispetto agli anni precedenti in cui si liberava qualche centinaio di coppie di cattura locale. Nonostante i prelievi di volpe sia in caccia che in controllo fossero stati quasi assenti
Ciao Luca, bisogna appurare se questi studi sono stati fatti su tutte le lepri acquistate nei vari allevamenti d'Italia oppure su un paio di allevamenti di una provincia o Regione, te lo dico perchè poi le percentuali di sopravvivenza possono salire o scendere in base alla qualità delle lepri liberate. Ma entriamo adesso nel fantastico mondo degli allevatori di lepri! In commercio possiamo trovare lepri d'allevamento pre ambientate in piccoli recinti, e liberate dalla gabbia al recinto solo per brevi periodi, settimane o addirittura qualche giorno, si hai letto bene e allora puoi immaginare i risultati di sopravvivenza una volta liberati nel territorio libero Atc ecc. In un recinto piccolo è facile ricatturare le lepri, non è come i grandi recinti di 30.000 mq o 50.000mq dove per catturarle, bisogna pagare degli operatori specializzati per catturarle e manipolarle come si deve, per stressarle il meno possibile, infatti chi non è pratico potrebbe fare male alle lepri, con tutte le conseguenze negative una volta liberate. Il trasporto poi deve essere fatto nel migliore modo possibile, in cassette specifiche per lepri, ti invito a visionare il video dell'allevamento Treccani, vedrai come le trattano bene, e non è cosa da tutti te lo posso assicurare.. Poi ci sono allevamenti che pre ambientano le lepri in recinti medio piccoli e medio grandi, e anche qui le percentuali di sopravvivenza, in base alla qualità, possono salire o scendere. Infine vorrei evidenziare che ci sono altri aspetti importanti che possono influire sulla percentuale di sopravvivenza, il passaggio graduale all'alimentazione verde, lo stato sanitario, e la razza, quella ungherese è rusticissima e decisamente più prolifica della lepre italica. Io su questi studi sarei un pò scettico a meno che sono stati fatti a tappeto per l'intera Penisola e allora tanto di cappello!
Credimi che anche le migliori lepri di allevamento hanno percentuali veramente basse di sopravvivenza.. già il 20% è un buon risultato
Poi se parli di lepri che sono cresciute su recinti di 4/5 ha allora direi che più simili a quelle selvatiche., ma anche lì scordiamoci di andare sopra il 60%.. poi a che costo? Una coppia costerà almeno 250€.. vale la pena? Si per l’allevatore
Se qualcuno vuole spendere 250 euro a coppia è libero di farlo, però c'è anche una valida alternativa si possono acquistare lepri giovani e il prezzo scende...
Se vogliamo avere ottimi risultati bisogna prima intervenire sui predatori...
Scusate, ma più che per i ripopolamenti "selvaggi" io sarei per la equilibrata gestione di quel poco o sufficiente che già c'è nei vari nostri areali.
Questa moda di voler "globalizzare" le varie linee di sangue importando da destra e da manca e uno degli atteggiamenti contro natura più deleteri che ,noi uomini, possiamo mettere in atto.
Pensateci bene, portare lepri, ma vale per tutto, "rusticissime" da chissà dove è l'esatto contrario di ciò che ha ottenuto la natura in migliaia , centinaia di migliaia e forse anche milioni di anni attraverso la selezione ( naturale appunto) che alla fine di questo processo ha promosso le diverse varietà più adatte a ciascun areale ed ambiente specifico.
Badate , non ce l'ho contro le lepri ungheresi , russe o vatteleapeschiane...non funzionerebbe, o sarebbe sbagliato a mio avviso , anche portare lepri piemontesi in Sicilia e viceversa.
Del resto se è stata chiamata selvaggina stanziale un motivo ci sarà...
".. appostati per tempo e aspetta immobile. La preda scruterá a lungo l'ambiente circostante , se nel mentre ti sarai mosso per quella sera non vedrai nulla!"
Ciao Trikuspide, nella nostra isola, e te lo posso dire per certo, in passato ho avuto colloqui con allevatori di lepri del nord Italia che spedivano negli anni 90 migliaia di lepri alle riserve. Tutte le riserve di caccia del passato sparse nell'isola hanno ripopolato fin dal dopo guerra con lepri di allevamento di tutte le provenienze e di tutte le razze, tanto è vero che mio zio ha una foto di una lepre abbattuta a caccia in territorio libero, del peso di 7kg ti risulta che una lepre siciliana raggiunge questo peso? Al centro della Sicilia una volta c'era una riserva di caccia che mensilmente acquistava da un allevamento del centro sud, lepri, fagiani, coturnici, starne, ecc. e non era la sola. Poi ma ti pare che a caccia, uno si chiede se la lepre che parte sotto il naso dei segugi sia ungherese, polacca o sudamericana? si spara e basta. Per quanto riguarda l'intera Penisola stesso copione si continua a ripopolare dove la lepre è assente o scarseggia, con quello che si trova sul mercato quindi lepri ungheresi, slovacche, polacche, ecc. Poi se vogliamo invertire il ripopolamento selvaggio come dici te, bisognerebbe eliminare a caccia volpi, cornacchie, gazze, ecc dedicando più giornate ai nocivi e uccidendo meno lepri e vedrai che dopo qualche anno, se è rimasta qualche coppia di lepre qualche risultato si otterrà.
Negli anni '80-'90, la riserva di Bolzano allevava lepri in recinto e le lanciava analogamente ai fagiani "pronta caccia". Gli abbattimenti delle lepri lanciate erano sempre inferiori ai lanci e, l'anno successivo, quasi nessuna lepre lanciata (riconoscibile per marca auricolare) veniva abbattuta. In altre parole, le lepri sopravvissute alla caccia umana soccombevano a quella dei predatori.
A fine anni '90 l'ufficio provinciale caccia e pesca vietò i lanci di selvaggina proveniente da allevamenti, autorizzando solo quelli di selvatici catturati in libertà.
Venne autorizzato un piano di cattura di lepri nella zona dell'aeroporto, chiusa alla caccia, e le lepri vennero liberate in montagna durante il periodo di chiusura.
La caccia alla lepre divenne nuovamente fruttuosa per l'effetto combinato dei ripopolamenti e della protezione contro uccelli da preda offerta dalle reti antigrandine che coprono frutteti e vigneti.
Il risultato, buono e significativo, dipende però dalla combinazione di tre fattori:
- disponibilità di un "serbatoio" di lepri veramente selvatiche
- presenza delle reti antigrandine
- collaborazione fra cacciatori delle riserva e ufficio provinciale caccia e pesca.
Conoscendo la gente di quei posti credo che il motivo principale del successo di questa attività sia stato applicare un rigoroso piano di abbattimento tarato sulle reali densità presenti in loco..
Da me, da quando sono esplosi i suidi sono sparite diverse specie animali, proprio sparite.
la lepre in particolare è a periodi: ci sono due tre anni di fila che non se ne vedono , poi ad un tratto magari sono abbondanti.
Io quest'anno nemmeno ne ho viste... I cinghiali stanno rovinando tutto...
Stranezza su stranezza: quest' anno sono uscito tantissimo tra caccia, censimento e tracciature, esplorando minuziosamente almeno il 50% dei miei areali di caccia di sempre; ebbene finché qui ha fatto caldo, o comunque non ci sono state piogge e condizioni che ricordano l'inverno ne avevo viste e tracciate da poche a molto poche.
Ultimamente, ed in particolare da quando si è avuta una parvenza di inverno sembrano essere spuntate come funghi( mai osservato un cambiamento del genere in seno alla stessa stagione).
E sono certo della loro iniziale assenza perché nel mio girovagare ho avuto sempre la Genny con me che non sarà una cagna da lepre, ma se ci sono uste traccia vistosamente e scagna anche!
Insomma sebbene a fine stagione ho avuto una inaspettata piacevole sorpresa.
Ricordo che da noi la caccia alla lepre è chiusa da anni e quest'anno, cosa mai successa, è stata chiusa anche per i selettori regionali addetti ai controlli ispra...a conferma della scarsità rilevata anche dai loro stessi censimenti su tale selvatico.
".. appostati per tempo e aspetta immobile. La preda scruterá a lungo l'ambiente circostante , se nel mentre ti sarai mosso per quella sera non vedrai nulla!"
Ciao Yed, Genny ha il 50 % di origini sconosciute, se ti dico cos'era la madre non mi crederai.
Comunque il fatto che sia "solo" un'ottima cagnetta da compagnia è tutta colpa mia che l'ho sempre portata poco a caccia...bhe la mancanza quasi totale di tutta l'altra selvaggina che non sia suidi ha contribuito anche... ciò non toglie che seguendomi per campi ed incolti è venuta fuori l'indole propria del predatore e quindi a suo modo caccia tutto il cacciabile.
Avesse avuto come padroncino un me da giovane con la selvaggina che c'era allora attorno al mio paese sarebbe dieci volte più brava.
Ma va bene così com'è ugualmente.
".. appostati per tempo e aspetta immobile. La preda scruterá a lungo l'ambiente circostante , se nel mentre ti sarai mosso per quella sera non vedrai nulla!"
".. appostati per tempo e aspetta immobile. La preda scruterá a lungo l'ambiente circostante , se nel mentre ti sarai mosso per quella sera non vedrai nulla!"
Domandona .secondo voi quanto danno fa il lupo sulla lepre.? Alcuni anziani mi hanno sempre detto che cinghiali e gatti selvatici mangiano volentieri le nidiate. Ma il lupo mangia gli adulti e se non ci sono loro chi lo fa i piccoli?ho notato che quest' anno in una zona dove sembrano essersi stabiliti bene i lupi le lepri sono totalmente scomparse hanno pulito tutto.....
non saprei rispondere.. ipotizzo che come per la volpe, anche per il lupo il prelievo sulla lepre sarà prevalentemente sulle classi piu giovani non sugli adulti.
poi avendo disponibilità di altre prede (caprioli) credo che il lupo si concentri più su quelle
la lepre messa in condizioni normali è un selvatico prolifico che perdona anche errori di gestione (prelievi eccessivi). Il fatto che in pianura sia in calo in molte zone mentre in zone collinari sia per lo meno stabile dovrebbe farci riflettere..
Ha ancora senso cacciare senza limiti fino a fine stagione anche le ultime lepri e poi cercare di rimediare con catture, immissioni e altre pratiche poco efficaci?
No!, non l'hai mai avuto e mai lo avrà e non solo per la lepre, ma per tutta la selvaggina.
Gestione non vuol dire tabula rasa e poi lanci, come invece fanno la totalità degli ATC, che di fatto dimostrano e ammettono il loro fallimento gestionale, cioè quello per cui sono stati creati.
Ars venandi est collectio documentorum, quibus scient homines ad opus suum deprehendere animalia non domestica cuiuscumque generis vi vel ingenio. (Fridericus II Imperator 1194-1250)
I vecchi cacciatori di lepri se a fine stagione gli capitava una lepre vecchia la lasciavano andare. L’esperienza gli aveva insegnato che se sparavano anche quella la stagione successiva i loro segugi avrebbero potuto rimanere a casa al caldo!
So che può sembrare difficile da credere, in una zona a 1.700 metri di quota dove cacciavo beccacce il cane mi ferma una lepre. La lepre parte e pur essendo periodo in cui si può prelevare non sparo. È una zona da lepri bianche in cui cacciava una squadra di segugisti la cui età media mi sa che superava abbondantemente i 70. Da uno di questi andavo a ritirare la licenza nei miei primi anni di caccia. Dopo alche giorno li incontro, mi fermo a fare due chiacchere e dico: nella tal zona il cane mi ha fermato una lepre, era una lepre grigia, il mio cane ferma solo quelle, quelle bianche non le ferma e non le degna di uno sguardo. Hai ragione risponde lui, ci ha già ftrgato un paio di volte….
Se le trovavo in altre zone, in particolare modo sul confine della sezione, chiaramente sparavo.
Tirar su un segugio da lepre che non rincorra caprioli, cervi e camosci non è cosa facile. Ci vuole una gran passione, e quelle quattro lepri che si portano a casa sono straguadagnate.
Mi è capitato di cacciare caprioli nella zona di Zagabria, ex Iugoslavia. Erano i primi anni 80 e si usciva con il carro trainato dai cavalli, bellissima caccia. In una giornata si vedevano non meno di 200 ( a scanso di equivoci lo scrivo anche: duecento) lepri. Abbatterne una costava una cifra tale da non prendere nemmeno in considerazione l’ipotesi. L’anno dopo zero, sparite tutte, di che cosa siano morte credo non lo abbiano mai chiarito.
So che può sembrare difficile da credere, in una zona a 1.700 metri di quota dove cacciavo beccacce il cane mi ferma una lepre. La lepre parte e pur essendo periodo in cui si può prelevare non sparo. È una zona da lepri bianche in cui cacciava una squadra di segugisti la cui età media mi sa che superava abbondantemente i 70. Da uno di questi andavo a ritirare la licenza nei miei primi anni di caccia. Dopo alche giorno li incontro, mi fermo a fare due chiacchere e dico: nella tal zona il cane mi ha fermato una lepre, era una lepre grigia, il mio cane ferma solo quelle, quelle bianche non le ferma e non le degna di uno sguardo. Hai ragione risponde lui, ci ha già ftrgato un paio di volte….
Se le trovavo in altre zone, in particolare modo sul confine della sezione, chiaramente sparavo.
Tirar su un segugio da lepre che non rincorra caprioli, cervi e camosci non è cosa facile. Ci vuole una gran passione, e quelle quattro lepri che si portano a casa sono straguadagnate.
Mah sui numeri avrei qualcosa dire : qui una squadra di leprai riesce a prenderne qualche (non fatemi dire altro) decina in due mesi e mezzo di caccia. Non male. Ma c'e' un motivo: esiste una regola non scritta, ma rispettata, che in una determinata zona, caccia sempre e soltanto la stessa squadra. Che sa come gestirsi.
Le poche lepri raccattate da chi ha il cane da ferma o da cerca sono ininfluenti e di solito prese in luoghi diversi rispetto all'area di caccia dei leprai.
Ars venandi est collectio documentorum, quibus scient homines ad opus suum deprehendere animalia non domestica cuiuscumque generis vi vel ingenio. (Fridericus II Imperator 1194-1250)
Io credo che la fortuna delle lepre sia l'ambiente in cui si trova. Poi i caprioli fanno il resto, nel senso che chi ha cani scorretti di lepri ne prende poche. Io con il cane da ferma , ho alzato più lepri dal giorno della chiusura fino a ieri, che in tutto il periodo prima. E non è che prima nè ho viste poche. Diciamo che fino a ieri, una 60na le ho alzate. C'è anche da dire che i lepraioli sono sempre meno e questo logicamente aiuta. Ho iniziato ad andare a caccia nel 1983. Mai ho visto tante lepri come gli ultimi due anni.
dal 15 febbraio 2023 il divieto di utilizzare munizioni di piombo si estende a tutte le zone umide dell'Ue. Il regolamento proibirà anche lo scarico...
Consiglio a tutti, in previsione dell'apertura, per conoscere le zone dove è ammesso e dove è vietato l'utilizzo delle cartucce in piombo, soprattutto...
Buonasera a tutti, sono un nuovo membro del forum, innanzitutto vi ringrazio per avermi accolto.. La mia domanda é molto semplice e penso che possa essere...
03-02-24, 17:08
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