riviste di caccia

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  • fabietto91
    ⭐⭐
    • Jun 2014
    • 741
    • milano
    • bracco italiano di cascina croce

    #1

    riviste di caccia

    L'apertura non è troppo lontana e la febbre della caccia, che tutto l'anno sta sui 37\38, inizia ad avere picchi di 40\41....
    Oltre ai mille video su YouTube mi fanno compagnia anche qualche rivista!
    E qui sfoga la mia frustrazione verso di loro...
    Non è possibile che ogni qualvolta acquisti una di queste ci siano sempre articoli nostalgici e pieni di riferimenti strappa lacrime. Starne di un tempo che fu, apertura d'altri tempi, aspetto sul grande fiume nel 60', la lepre italica di una volta, il ricordo di quelle albe... Etc, etc... Madonna, sembra quasi che pure il caffè fosse più buono e il water decisamente più comodo...
    Ma dico io, forse uno dei problemi sulla caccia è proprio questo, ma chi vive di ricordi senza farne buon uso e piangendo si addosso.... Non va molto lontano
    La caccia è diversa a 360 gradi ma senza dimenticare il passato dobbiamo andare avanti. Io che ho 24anni a leggere certi articoli scateno la mia immaginazione sicuramente e mi appassiono allo scritto cercando di trovarci qualche insegnamento, ma la realtà con cui mi confronto col mio ausiliare è un altra...quella di oggi che va analizza, studiata, giudicata e migliorata.Tutti dal cacciatore alla rivista devono impegnarsi in questo se vogliamo evitare che anche le aperture di oggi diventino un nostalgico ricordo.
    Ora parlare dei giovani, dei nuovi criteri di allevamento e immissione dei selvatici, della gestione delle ATC, ovviamente di cinofilia, dell etica venatoria etc, approfondendo sempre questi temi, pemso sia un passo avanti rispetto ai servizi di una volta, che ormai iniziano ad essere ripetitivi...
    Voi che ne pensate???
  • sandro71
    ⭐⭐
    • Jun 2006
    • 740
    • roccasecca, , .
    • pointer

    #2
    Hai perfettamente ragione ma cosa dovrebbero scrivere? Che (almeno qua nel Lazio) gli ATC sono si occupano solo dei lanci elettorali-preapertura con sistemi clientelari? Che la gestione della caccia è tutta politicizzata? Oppure continuare a fare quegli articoli falsi su come siano belli alcuni ATC e ancora più belle le AFV in essi ricadenti? Personalmente sono ormai anni che ho risolto alla grande.......... sono passato dalle 5 riviste/mese a 0.
    Sandro

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    • Peppe66
      • Aug 2015
      • 152
      • Città della Pieve (PG)

      #3
      Originariamente inviato da fabietto91
      L'apertura non è troppo lontana e la febbre della caccia, che tutto l'anno sta sui 37\38, inizia ad avere picchi di 40\41....
      Oltre ai mille video su YouTube mi fanno compagnia anche qualche rivista!
      E qui sfoga la mia frustrazione verso di loro...
      Non è possibile che ogni qualvolta acquisti una di queste ci siano sempre articoli nostalgici e pieni di riferimenti strappa lacrime. Starne di un tempo che fu, apertura d'altri tempi, aspetto sul grande fiume nel 60', la lepre italica di una volta, il ricordo di quelle albe... Etc, etc... Madonna, sembra quasi che pure il caffè fosse più buono e il water decisamente più comodo...
      Ma dico io, forse uno dei problemi sulla caccia è proprio questo, ma chi vive di ricordi senza farne buon uso e piangendo si addosso.... Non va molto lontano
      La caccia è diversa a 360 gradi ma senza dimenticare il passato dobbiamo andare avanti. Io che ho 24anni a leggere certi articoli scateno la mia immaginazione sicuramente e mi appassiono allo scritto cercando di trovarci qualche insegnamento, ma la realtà con cui mi confronto col mio ausiliare è un altra...quella di oggi che va analizza, studiata, giudicata e migliorata.Tutti dal cacciatore alla rivista devono impegnarsi in questo se vogliamo evitare che anche le aperture di oggi diventino un nostalgico ricordo.
      Ora parlare dei giovani, dei nuovi criteri di allevamento e immissione dei selvatici, della gestione delle ATC, ovviamente di cinofilia, dell etica venatoria etc, approfondendo sempre questi temi, pemso sia un passo avanti rispetto ai servizi di una volta, che ormai iniziano ad essere ripetitivi...
      Voi che ne pensate???
      Sono daccordo con te, bisognerebbe affrontare e approfondire i problemi attuali che riguardano l'attività venatoria, da te debitamente elencati, anche se personalmente ritengo che ogni tanto parlare dei tempi passati, magari non in chiave nostalgica, rivesta una certa importanza.

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      • Lucio Marzano
        Lo zio
        • Mar 2005
        • 30090
        • chiasso svizzera
        • bracco italiano

        #4
        Concordo con Fabietto la maggior parte delle riviste venatorie sono un pianto e NON E' VERO che una volta c'era il bengodi : negli anni 60/70 il patrimonio di stanziale é stato DISTRUTTO da torme di assatanati che sparavano a tutto dalla farfalla in su che hanno creato il deserto faunistico cui hanno cercato di ovviare con i lanci fatti il giorno prima dell'apertura. Per il resto piu' della metà delle riviste é dedicato alla pubblicità, parte dichiarata e parte occulta, articoli su armi e accessori , secondo i quali tutto sarebbe perfetto, a costo ridotto riguardo alla presunta altissima qualità, mai letto un difettino anche piccolo, ergo validità tecnica ZERO !!! aziende faunistico venatorie , tutte presentate come paradisi venatori, con meravigliosi ristoranti e , dulcis in fundo , articoli sulle razze di cani da caccia, pure perfetti, bravissimi, dolcissimi, amanti dei bambini e validissimi su ogni tipo di terreno e su ogni selvaggina. Insomma piu' che riviste venatorie sembrano opuscoli turistico/pubblicitari.
        lucio

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        • oreip
          ⭐⭐⭐
          • Jan 2009
          • 9068
          • Santa Flavia (PA)
          • Pointer " ZICO "

          #5
          Originariamente inviato da Lucio Marzano
          Concordo con Fabietto la maggior parte delle riviste venatorie sono un pianto e NON E' VERO che una volta c'era il bengodi : negli anni 60/70 il patrimonio di stanziale é stato DISTRUTTO da torme di assatanati che sparavano a tutto dalla farfalla in su che hanno creato il deserto faunistico cui hanno cercato di ovviare con i lanci fatti il giorno prima dell'apertura. Per il resto piu' della metà delle riviste é dedicato alla pubblicità, parte dichiarata e parte occulta, articoli su armi e accessori , secondo i quali tutto sarebbe perfetto, a costo ridotto riguardo alla presunta altissima qualità, mai letto un difettino anche piccolo, ergo validità tecnica ZERO !!! aziende faunistico venatorie , tutte presentate come paradisi venatori, con meravigliosi ristoranti e , dulcis in fundo , articoli sulle razze di cani da caccia, pure perfetti, bravissimi, dolcissimi, amanti dei bambini e validissimi su ogni tipo di terreno e su ogni selvaggina. Insomma piu' che riviste venatorie sembrano opuscoli turistico/pubblicitari.
          Quoto al 100% quanto da Te scritto.
          piero
          Homo Homini Lupus
          "l'uomo è un lupo per l'uomo" (Plauto)

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          • alessandro canella
            ⭐⭐
            • Jun 2014
            • 221
            • robbio
            • Bracco italiano Polcevera's Crimea

            #6
            Ho una discreta raccolta di vecchie riviste de "Il Cacciatore Italiano" dal 1931 al 1945, all'interno una rubrica intitolata "Fumando la pipa" parla con nostalgia dei bei tempi andati,di selvatici che non ci sono più........del futuro incerto della caccia.
            Fabietto, io non ho 24 anni ma quest'anno sono alla cinquantesima licenza di caccia, ho smesso di leggere riviste e mi fa molto piacere che ci siano giovani come te che guardano al futuro con tanta voglia di continuare ad andare a caccia.

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            • zis
              ⭐⭐
              • Mar 2013
              • 334
              • MONTALBANO JONICO
              • Bracchi francesi: Ondy, Kira e Lisa.

              #7
              Consigli di leggere il Sergente delle nevi di Mario Rigoni Stern, c'e' un racconto che parla della vigilia dell'apertura, per me veramente bello...

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              • truzzeddu
                Moderatore recensioni e suggerimenti
                • Apr 2009
                • 1602
                • siniscola (nu)
                • Anglo Tedesco Bracco Pointer Breton Jack Bass Antico Cane Sardo Dogo Sardo

                #8
                Io quoto in tutto Fabio e Lucio, non solo si vive di reminescenze dei bei tempi andati, ma spesso si enfatizzano proprio quelle stragi vere e proprie che soprattutto con la stanziale hanno creato la situazione attuale, inoltre le riviste a parte qualche bell'articolo, non fanno altro che proporre e riproporre la moda del momento, quindi beccaccia, dispersanti beepeer, fucile ultraleggero, abbigliamento ultratecnico, cinghialai che sembrano del genio guastatori con tutto l'ambaradan di radio, collari satellitari, gps ecc ecc, senza le quali oggi sembra non si può essere cacciatori! Un ode continua al consumismo, uno stereotipo della caccia che per me nonostante sia solo all'ottava licenza, è lontana anni luce dal cacciatore medio italiano.
                Leggo e rileggo Cacciatori si nasce di Barisoni, un capolavoro! Ho letto e riletto Beccacce e beccacciai di Garavini, e tra i video su you tube mi piacciono particolarmente quelli di Cristian de Girolamo della omonima armeria, perchè?
                Perchè tutti hanno un unico comune denominatore, parlano di una caccia vera sofferta, semplice, dove il mondo inizia fuori dalla porta di casa e posso andare a colombacci anche nel filare degli eucaliptus a 2km da casa mia,e non in Scozia, e posso cacciare i beccaccini nella mia palude anche se ferita da qualche vile che la usa come discarica, con semplicità, nelle ore che ho a disposizione, son mia moglie che quando non è con me magari mi aspetta a casa con il pranzo pronto, una caccia fatta di speranze e di voglia di migliorare, di futuro e presente, non di ricordi e di gesta che oggi suonano più come un offesa che come una lode.
                A volte sembra quasi che la caccia non abbia più senso, che noi non abbiamo più senso, che stiamo esistendo ancora solo perchè utili al politico di turno, o perchè facciamo muovere un po il pil di un Italia senza più valori e identità, ma anche se tutto questo mi rattrista profondamente, e vi chiedo perdono per queste amare considerazioni, voglio però credere ancora che al di la delle riviste, delle aziende ffvv o aavv, della politica, dei nostri nemici, la caccia esiste ed esisterà sempre finchè ci saranno i cacciatori, e questi ultimi nascono e nasceranno ancora, come prescelti, al di la della famiglia o luogo di provenienza, perchè la caccia fa parte della natura e noi uomini siamo parte di essa e questo non lo può cambiare nessuno.
                Ultima modifica truzzeddu; 20-08-15, 17:19.

                Commenta

                • christian
                  • Feb 2012
                  • 192
                  • Roma(acilia)

                  #9
                  Ho 36 anni e da quando sono nato che sento narrare della caccia di una volta.....è vero siamo sempre più cacciatori di ricordi. ...

                  Commenta

                  • Joe
                    ⭐⭐
                    • Feb 2009
                    • 281
                    • - SICILIA

                    #10
                    Originariamente inviato da truzzeddu
                    Io quoto in tutto Fabio e Lucio, non solo si vive di reminescenze dei bei tempi andati, ma spesso si enfatizzano proprio quelle stragi vere e proprie che soprattutto con la stanziale hanno creato la situazione attuale, inoltre le riviste a parte qualche bell'articolo, non fanno altro che proporre e riproporre la moda del momento, quindi beccaccia, dispersanti beepeer, fucile ultraleggero, abbigliamento ultratecnico, cinghialai che sembrano del genio guastatori con tutto l'ambaradan di radio, collari satellitari, gps ecc ecc, senza le quali oggi sembra non si può essere cacciatori! Un ode continua al consumismo, uno stereotipo della caccia che per me nonostante sia solo all'ottava licenza, è lontana anni luce dal cacciatore medio italiano.
                    Leggo e rileggo Cacciatori si nasce di Barisoni, un capolavoro! Ho letto e riletto Beccacce e beccacciai di Garavini, e tra i video su you tube mi piacciono particolarmente quelli di Cristian de Girolamo della omonima armeria, perchè?
                    Perchè tutti hanno un unico comune denominatore, parlano di una caccia vera sofferta, semplice, dove il mondo inizia fuori dalla porta di casa e posso andare a colombacci anche nel filare degli eucaliptus a 2km da casa mia,e non in Scozia, e posso cacciare i beccaccini nella mia palude anche se ferita da qualche vile che la usa come discarica, con semplicità, nelle ore che ho a disposizione, son mia moglie che quando non è con me magari mi aspetta a casa con il pranzo pronto, una caccia fatta di speranze e di voglia di migliorare, di futuro e presente, non di ricordi e di gesta che oggi suonano più come un offesa che come una lode.
                    A volte sembra quasi che la caccia non abbia più senso, che noi non abbiamo più senso, che stiamo esistendo ancora solo perchè utili al politico di turno, o perchè facciamo muovere un po il pil di un Italia senza più valori e identità, ma anche se tutto questo mi rattrista profondamente, e vi chiedo perdono per queste amare considerazioni, voglio però credere ancora che al di la delle riviste, delle aziende ffvv o aavv, della politica, dei nostri nemici, la caccia esiste ed esisterà sempre finchè ci saranno i cacciatori, e questi ultimi nascono e nasceranno ancora, come prescelti, al di la della famiglia o luogo di provenienza, perchè la caccia fa parte della natura e noi uomini siamo parte di essa e questo non lo può cambiare nessuno.
                    Sante parole........
                    Giuseppe
                    __________
                    ______________________

                    Nella vita non mollare mai!!!

                    Commenta

                    • fabryboc
                      Moderatore Setter & Pointer
                      • Dec 2009
                      • 8007
                      • piemonte
                      • setter inglese e griffone Korthals

                      #11
                      Senza contare che se confrontiamo un articolo di Gin Bardelli o Mario Araldi, e perché no, di un Gallina o un Granelli, con gli omologhi odierni (escludendo il grande G.G., Adamati e pochi altri che scrivono solo e quando è il caso), i "moderni" ne escono davvero malconci…anche perché, forse…sulla caccia odierna c'è poco da dire, e il loro livello di conoscenza gli consente solo articoli vuoti, ripetitivi e scontati, che cercano di impreziosire con una prosa ricca di bizantinismi inutili e pesanti.

                      Leggi un articolo, e a parte la pubblicità più o meno occulta che devono infilarci dentro, sprofondi nei più banali luoghi comuni.
                      Mala tempora currunt

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                      • Arha
                        ⭐⭐⭐
                        • Dec 2014
                        • 1095
                        • Lumezzane
                        • Setter inglese

                        #12
                        Originariamente inviato da fabryboc
                        Senza contare che se confrontiamo un articolo di Gin Bardelli o Mario Araldi, e perché no, di un Gallina o un Granelli, con gli omologhi odierni (escludendo il grande G.G., Adamati e pochi altri che scrivono solo e quando è il caso), i "moderni" ne escono davvero malconci…anche perché, forse…sulla caccia odierna c'è poco da dire, e il loro livello di conoscenza gli consente solo articoli vuoti, ripetitivi e scontati, che cercano di impreziosire con una prosa ricca di bizantinismi inutili e pesanti.

                        Leggi un articolo, e a parte la pubblicità più o meno occulta che devono infilarci dentro, sprofondi nei più banali luoghi comuni.
                        Io fino ad un paio di anni fa amavo comprami riviste venatorie e le leggevo avidamente cercando di rubare più conoscenze possibile, poi mi sono reso conto che gli argomenti erano sempre simili, articoli di pubblicità ed una retorica snervante...ora non le compro più...imparo di più chidendo a chi a caccia ci va da anni.
                        Ora le riviste non le sopporto più.
                        Edo

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                        • marsemau

                          #13
                          Originariamente inviato da Arha
                          Io fino ad un paio di anni fa amavo comprami riviste venatorie e le leggevo avidamente cercando di rubare più conoscenze possibile, poi mi sono reso conto che gli argomenti erano sempre simili, articoli di pubblicità ed una retorica snervante...ora non le compro più...imparo di più chidendo a chi a caccia ci va da anni.
                          Ora le riviste non le sopporto più.
                          Mi sembra di rileggere la mia esperienza spostata di 35/40 (purtroppo) anni, anch'io da giovane le divoravo e poi sono passato a quota zero.
                          Io penso che sia molto difficile produrre articoli interessanti in quanto l'argomento è comunque limitato, una volta fatti articoli monografici sulle varie(poche) razze canine e tipologie di caccia diventa poi un noiosissimo cane che si morde la coda.
                          A quanto leggo poi ora che bisogna anche fare i conti con la pubblicità occulta il boccone diventa veramente indigesto.
                          Comunque mi iscrivo anch'io al gruppo "zero riviste".
                          Mauro

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                          • Lucio Marzano
                            Lo zio
                            • Mar 2005
                            • 30090
                            • chiasso svizzera
                            • bracco italiano

                            #14
                            perché quando a chi scrive non si richiede di sviscerare OGGETTIVAMENTE un argomento, con confronti e CRITICHE ma si richiede solo di scrivere un panegirico elogiativo del prodotto, della razza o dell'azienda , ne viene fuori forzatamente un depliant pubblicitario tanto anonimo quanto poco credibile.
                            lucio

                            Commenta

                            • deso
                              ⭐⭐
                              • Feb 2009
                              • 654
                              • imola

                              #15
                              Fino a 10/12 anni fa spendevo lo stipendio in edicola a furia di comprare riviste o cassette poi mi sono svegliato e ho lasciato perdere..... oggi, che sono cresciuto, leggo il forum!![:D]
                              Alessandro

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