Siamo sempre i primi a piangere per delle privazioni che ci vengono imposte, siamo i primi a piangere se il proprietario del terreno dove stiamo cacciando ci inveisce contro, siamo i primi a puntare il dito contro le associazioni venatorie...ma non sarà il caso di iniziare a puntare il dito verso noi stessi??
Girando per questo forum, facebook, canali tematici sembriamo dei piccoli agnellini indifesi, rispettosi della natura e di qualsiasi legge...la realtà dei fatti, senza essere falsi e ipocriti, invece è un altra.
Lo schifo che ci lasciamo dietro è talmente tanto che da fastidio persino ad un cacciatore e mi ha portato a scrivere questo post...
La maggior parte di noi è totalmente irrispettosa delle regole, se ne frega degli altri cacciatori del territorio e degli animali come se nel 2016 si mangiasse grazie alla caccia. Polli colorati sparati ancora in terra, rapaci scambiati per una beccaccia e uccisi alla posta, bossoli lasciati in terra, litigi per i posti, bracconaggio, per non parlare delle campagne che spesse volte vengono saccheggiate...ma dove vogliamo arrivare così?
E' troppo facile incolpare gli altri...ma quanti di noi posso dire di essere con la coscienza a posto e quanti posso dire di aver ripreso chi non rispetta le regole?
Siamo una categoria sotto la lente di ingrandimento questo è fuori di dubbio...ma invece di stare a piagnucolare incolpando le associazioni ambientaliste, quelle venatorie, e quant'altro...non sarebbe piu costruttivo iniziare a rispettare e a far rispettare le regole e dimostrare così di essere veramente persone perbene con una passione forte nel cuore??
Ripeto che siamo nel 2016 e fortunatamente non dobbiamo mangiare di caccia...ne tantomeno dobbiamo fare la gara al bar del pisello piu lungo.
Ci vogliamo mettere in testa che il futuro dobbiamo crearcelo e preservarcelo da soli??
Scusate tutti lo sfogo...non era assolutamente un pensiero offensivo, mi auguro solo che riesca a suscitare qualcosa di positivo nelle persone che si sono sentite colpite nell'orgolio da queste mie parole.
Matteo
Commenta