L'Albero degli zoccoli

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  • Marsemau
    ⭐⭐
    • Feb 2020
    • 285
    • Vignate (MI)
    • bracco dei Pirenei

    #16
    Originariamente inviato da Livia1968
    Mi hanno portato a vederlo quando ero troppo piccola... La scena dell uccisione del maiale e delle sue grida ancora le ricordo bene.


    Inviato dal mio HMA-L29 utilizzando Tapatalk
    Pensa che mi ricordo nitidamente che per noi piccoli selvaggi era uno, anzi, lo spettacolo, i contadini probabilmente per fare sfoggio di opulenza lasciavano gridare la povera bestia per lungo tempo e io appena sentivo gli stridii infilavo la bicicletta e mi precipitavo a nutrire la mia morbosa curiosita, non ho mai avuto però il coraggio di assaggiare la torta fatta con il sangue ero già un moderno fighetto!!

    ---------- Messaggio inserito alle 03:21 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 03:19 PM ----------

    Originariamente inviato da carpen
    Quell'ambiente agricolo c'era certamente fra le due guerre, anche nei primi anni 50 qui al nord, io l'ho visto finire, ma il clima culturale no era già cambiato con la prima guerra mondiale, nel film ci sono fatti storici che lo collocano a cavallo con l'800 e il 900, è una storia di quel tempo.
    Penso che in tutta Italia allora fosse così, cambiava solo il dialetto, non la miseria.
    Credo sia ambientato nel 1897, ma la atmosfere resistevano ancora a fine anni '50....anche un pò di famina
    La mia firma...https://www.ilbraccoitaliano.net/forum/showthread.php?t=42313

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    • zetagi
      Utente
      • Aug 2012
      • 2988
      • vercellese
      • setter inglese e labrador

      #17
      Si, concordo con carpen.

      Marsenau...d'altronde si era appena usciti da un'altra miserevole guerra e di fame c'è n'era ancora tanta.

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      • arfo
        ⭐⭐⭐
        • Feb 2013
        • 1459
        • Provincia di Lodi
        • Deutch drahthaar

        #18
        Ho scoperto con sorpresa che Ermanno Olmi ne curò non solo la regia, ma anche soggetto, sceneggiatura, montaggio e fotografia. E ne fu persino produttore.
        Grande artista, d'una sensibilità impareggiabile.

        Quel mondo, io lo conosco soprattutto attraverso i racconti di mia mamma e, ancor più, di mio zio. Classe '41. Ha visto l'ultimo scorcio di quel mondo, ma l'ha serbato nel cuore con incredibile nitidezza. Ha sempre avuto la consapevolezza che si trattava di ricordi preziosi e ha da sempre in me un avido e appassionato ascoltatore. Un mondo di fatiche e privazioni, ma anche un'umanità da rimpiangere. Oggi che sembriamo avere tutto, siamo forse molto più poveri...

        Inviato dal mio ASUS_X00HD utilizzando Tapatalk

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        • Peppe66
          • Aug 2015
          • 152
          • Città della Pieve (PG)

          #19
          Originariamente inviato da carpen
          Quell'ambiente agricolo c'era certamente fra le due guerre, anche nei primi anni 50 qui al nord, io l'ho visto finire, ma il clima culturale no era già cambiato con la prima guerra mondiale, nel film ci sono fatti storici che lo collocano a cavallo con l'800 e il 900, è una storia di quel tempo.
          Penso che in tutta Italia allora fosse così, cambiava solo il dialetto, non la miseria.
          E' proprio come dici tu, cambiava il dialetto ma la miseria era quella anche in Umbria dove abito e dove hanno sempre abitato i miei genitori, i quali mi raccontavano di queste miserie; gli zoccoli fatti da mio nonno e il primo paio di sandali regalati a mia madre quando aveva già 13/14 anni ( mia madre è del 1938).
          Però la cosa di cui mi hanno sempre parlato con rimpianto, è la grande umanità, la solidarietà e la gioia per le piccole cose che aveva la gente.[:-golf]

          Cmq un bellissimo film che purtroppo ho visto quando era già iniziato, ma veramente carico di significato, soprattutto in questo momento, dove siamo chiamati a fare qualche sacrificio e queste testimonianze dovrebbero una volta in più farci capire che quello che noi facciamo adesso, per un mese o due e speriamo non di più, quella gente faceva sacrifici per una vita......

          Saluti
          Peppe

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          • bosco64
            ⭐⭐⭐
            • Nov 2011
            • 4552
            • Langhe
            • Basin Bracco Italiano Galitura Bracco Italiano Cicinin Bracco Italiano

            #20
            Originariamente inviato da Marsemau
            non ho mai avuto però il coraggio di assaggiare la torta fatta con il sangue ero già un moderno fighetto!!

            ---------- Messaggio inserito alle 03:21 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 03:19 PM

            Se usata a condire le tagliatelle ,è una vera prelibatezza.

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            • oreip
              ⭐⭐⭐
              • Jan 2009
              • 9132
              • Santa Flavia (PA)
              • Pointer " ZICO "

              #21
              Buonasera ragazzi, come ho scritto in precedenza, non si doveva e non si poteva buttare via niente, vicino casa mia c'era un vecchio signore che preparava il "sanguinaccio" di maiale. Altro non era che budello di maiale riempito con il suo stesso sangue, che veniva tuffato in acqua bollente per farlo coagulare, e quando raffreddava si tagliava a fette. Mia madre una volta a settimana lo preparava soffritto con qualche fetta di cipolla. Non era il mio piatto preferito, ma bisognava mangiarlo perchè era una ricca fonte di proteine, e la carne si consumava solo la domenica (per chi se lo poteva permettere). Oggi il sanguinaccio è preparato con il cioccolato fondente.
              Un abbraccio Affettuoso a tutti.
              piero
              Homo Homini Lupus
              "l'uomo è un lupo per l'uomo" (Plauto)

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