scusate la malinconaggine ma così è stato......
cera una volta.....
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cera una volta.....
Tutti i giorni per andare al lavoro percorro 10 km di crinale appenninico fronte mare....ogni volta incontro qualche animale.....stamattina ho involato un culbianco.....mi si è aperto un cassetto di ricordi chiuso da anni:......mi sono rivisto sedicenne e invasato di caccia macinare chilometri su quegli stessi monti dietro agli estatini di passo...in particolare i culbianchi che si posavano su pietroni e zolle e partivano appena prima di averli a tiro,per posarsi pochi metri più in là...ma anche strillozzi e pispoloni....e magari ogni tanto ti andava di c..o e alzavi coi piedi una grassa quaglia settembrina...........cacce inimmaginabili ai giorni nostri.
scusate la malinconaggine ma così è stato...... -
Anch'io rincorrevo i culbianchi sui campi arati; oggi sono scomparsi come pure sono ridotti al lumicino i beccafichi che cacciavo appostandomi in prossimità delle piante di fico. Tempi passati, avevo 16 anni , prima licenza di caccia, un ambiente sano, ricordo che dagli zii in campagna si andava scalzi con calzoncini corti ed in estate sempre a dorso nudo. Un ruscello che attraversava la campagna contornato di piante di platano e rubinio, acqua pulitissima dove si faceva il bagno, ricco di cavedani, tinche anguille e lucci..una meraviglia. Sogno spesso quei meravigliosi tempi sopratutto in prossimita dell'aperrtura della caccia; si viveva l'apertura caccia in modo speciale, i cagnolini avvertivano con largo anticipo l'evento e di primissimo mattino cominciavano a farsi sentire. La notte che precedeva l'apertura nessuno dormiva, poi cani al guinzaglio, il canto in lontananza di qualche civetta e finalmente l'alba.. una nuova vita piena di gioia, di entusiasmo.
Che bei tempi...quanto vorrei riviverli! -
Siamo stati tutti inutili inseguitori di culbianchi, sembrava avessero il metro, non ne cadeva uno, son passati almeno cinquantanni, cacciavo al seguito di mio fratello io senza licenza.Commenta
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[:D][:D][:D] Insomma ho capito che questi culbianchi vi hanno fatto....neri
Io correvo dietro le starne,quelle autoctone quando le avevi in mano sembravano un batufolo di nervi.Una starna colpita mortalmente la raccoglievi quasi sempre a pancia in su,ti va vedere il ferro da cavallo.Per me la caccia piu bella in assoluto col cane.Quella che non verra' mai piu [:-cry]
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C'era una volta la caccia ai Tordi di febbraio presso gli ederoni.
ci si alzava prestissimo ancora col buio si sfidava il freddo intenso della mattina e ancor prima che facesse luce già ci si accomodava nel capanno...poi alle primissime luci cominciavano a venire i Tordi.
C'era una volta la caccia al cotorno, ormai giustamente proibita da più di un decennio, l'unica caccia che oltre a togliermi il sonno( come tutte le altre) mi faceva anche dimagrire e pure parecchio.
Quanti giornate su e giù per i contrafforti siciliani!
C'era una volta una zona di caccia bellissima dove ho imparato a cacciare vi ho trascorso gran parte della mia giovinezza da cacciatore.
La zona dei sogni la chiamavo perché lì le mie fantasie di giovane cacciatore più volte son divenute realtà.
Sempre lì ho preso il mio primo coniglio ed il mio primo cotorno.
C'era una volta Lilla...C'era una volta Ciccia...C'era una volta Diana giusto per nominare solo alcuni di tutti gli ausiliari che hanno condiviso con me questa grande passione.
C'era una volta mio padre a cui devo tutto questo e molto altro ancora.
Ma tutto questo non è ancora passato e non passerà finché ci sarà qualcuno a ricordarlo alle nuove generazioni. Tutto ciò che è stato continua a vivere in noi e grazie a noi non andrà perso nel tempo come sabbia nel vento.".. appostati per tempo e aspetta immobile. La preda scruterá a lungo l'ambiente circostante , se nel mentre ti sarai mosso per quella sera non vedrai nulla!"Commenta
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Oltre che ricordarlo dovremmo far in modo che la caccia continui ad esistere, diversamente tutto finirà nel dimenticatoio. Le nuove generazioni vivono sopratutto il presente, sono scollegate dal passato e spesso lo rifiutano.C'era una volta la caccia ai Tordi di febbraio presso gli ederoni.
ci si alzava prestissimo ancora col buio si sfidava il freddo intenso della mattina e ancor prima che facesse luce già ci si accomodava nel capanno...poi alle primissime luci cominciavano a venire i Tordi.
C'era una volta la caccia al cotorno, ormai giustamente proibita da più di un decennio, l'unica caccia che oltre a togliermi il sonno( come tutte le altre) mi faceva anche dimagrire e pure parecchio.
Quanti giornate su e giù per i contrafforti siciliani!
C'era una volta una zona di caccia bellissima dove ho imparato a cacciare vi ho trascorso gran parte della mia giovinezza da cacciatore.
La zona dei sogni la chiamavo perché lì le mie fantasie di giovane cacciatore più volte son divenute realtà.
Sempre lì ho preso il mio primo coniglio ed il mio primo cotorno.
C'era una volta Lilla...C'era una volta Ciccia...C'era una volta Diana giusto per nominare solo alcuni di tutti gli ausiliari che hanno condiviso con me questa grande passione.
C'era una volta mio padre a cui devo tutto questo e molto altro ancora.
Ma tutto questo non è ancora passato e non passerà finché ci sarà qualcuno a ricordarlo alle nuove generazioni. Tutto ciò che è stato continua a vivere in noi e grazie a noi non andrà perso nel tempo come sabbia nel vento.Commenta
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.....la cosa grave non sta tanto nelle nostre malinconie senili....ma in tutto quel bagaglio di Cultura e Tradizione che va perdendosi e non sarà recuperabile.....bello o brutto, giusto o meno, che lo condividiamo o no è stato il vissuto,il quotidiano di un mondo diverso anni luce da quello odierno, ma dal quale tutti Noi proveniamo....sono le nostre radici!
Un ruolo fondamentale nel tramandare la nostra storia era delegato ai nonni ....intanto allora mediamente i nonni erano più giovani.....e si stava più con loro che coi genitori, sopratutto d'estate.....e i nonni pazienti ci insegnavano, ci coinvolgevano, con le loro storie vere erano fondamentali per la nostra "corretta" formazione educativa e non solamente riguardo alle caccia.
Per tanti motivi oggigiorno questo succede raramente e ne perde non solamente il mondo della caccia o della ruralità in genere.
Non che un tempo fossero tutti santi e galantuomini ma sicuramente erano presenti dei "valori" oggi rari : ....nella mia gioventù non ho memoria del "branco" che uccidesse a calci e pugni un ragazzo della loro età.....scusate l'OTCommenta
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Ci sono ancora posti dove (le "frabbette") i beccafichi sono a migliaia, dove a tordi si scartuccia, dove quando calano le beccacce sembra di essere in Crimea, dove la caccia è (ancora) sinonimo di libertà...ma è tutto così sconveniente e politicamente scorretto, in questo mondo ipocrita, in questa modernità dove gli attimi di vita vera sono diluiti in ettolitri di nulla.....che è meglio non parlarne...Mala tempora curruntCommenta
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Hahaha, qui l'unico selvatico su cui puoi scartucciare è il suide!".. appostati per tempo e aspetta immobile. La preda scruterá a lungo l'ambiente circostante , se nel mentre ti sarai mosso per quella sera non vedrai nulla!"Commenta
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Belle parole ricordare in particolare il ruolo dei nonni, io un nonno l'ho perso in guerra ho trovato però un anziano cacciatore con il quale sono cresciuto come insieme ad un nonno......la cosa grave non sta tanto nelle nostre malinconie senili....ma in tutto quel bagaglio di Cultura e Tradizione che va perdendosi e non sarà recuperabile.....bello o brutto, giusto o meno, che lo condividiamo o no è stato il vissuto,il quotidiano di un mondo diverso anni luce da quello odierno, ma dal quale tutti Noi proveniamo....sono le nostre radici!
Un ruolo fondamentale nel tramandare la nostra storia era delegato ai nonni ....intanto allora mediamente i nonni erano più giovani.....e si stava più con loro che coi genitori, sopratutto d'estate.....e i nonni pazienti ci insegnavano, ci coinvolgevano, con le loro storie vere erano fondamentali per la nostra "corretta" formazione educativa e non solamente riguardo alle caccia.
Per tanti motivi oggigiorno questo succede raramente e ne perde non solamente il mondo della caccia o della ruralità in genere.
Non che un tempo fossero tutti santi e galantuomini ma sicuramente erano presenti dei "valori" oggi rari : ....nella mia gioventù non ho memoria del "branco" che uccidesse a calci e pugni un ragazzo della loro età.....scusate l'OTLeonardo cinofilo cacciatoreCommenta
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Bellissime parole conterraneo,i nonni.....quello materno mi viene in mente tutti i giorni nonostante sia quei 50 anni che non c'e' più(non che l'altro non lo ricordi ma semplicemente non era cacciatore)con la doppietta cani esterni in Vespa con mio papà con doppietta pure lui,ovviamente senza fodero e un mazzo di selvaggina mista merli tordi ghiandaie scoiattoli, si perché mi ricordo bene negli anni '70 erano cacciabili e nell'entroterra ligure erano tutti castagneti.Finita la scuola mi piazzavano dai nonni dove non c'era neppure la luce e li con il nonno ho imparato quasi tutto il sapere venatorio e tornavo a settembre perché la scuola iniziava il 1ottobre sembra ieri ma è passato mezzo secolo,mia figlia mi dice che vivo di ricordi e non mi godo il presente....ma.,... avrà ragione?.....la cosa grave non sta tanto nelle nostre malinconie senili....ma in tutto quel bagaglio di Cultura e Tradizione che va perdendosi e non sarà recuperabile.....bello o brutto, giusto o meno, che lo condividiamo o no è stato il vissuto,il quotidiano di un mondo diverso anni luce da quello odierno, ma dal quale tutti Noi proveniamo....sono le nostre radici!
Un ruolo fondamentale nel tramandare la nostra storia era delegato ai nonni ....intanto allora mediamente i nonni erano più giovani.....e si stava più con loro che coi genitori, sopratutto d'estate.....e i nonni pazienti ci insegnavano, ci coinvolgevano, con le loro storie vere erano fondamentali per la nostra "corretta" formazione educativa e non solamente riguardo alle caccia.
Per tanti motivi oggigiorno questo succede raramente e ne perde non solamente il mondo della caccia o della ruralità in genere.
Non che un tempo fossero tutti santi e galantuomini ma sicuramente erano presenti dei "valori" oggi rari : ....nella mia gioventù non ho memoria del "branco" che uccidesse a calci e pugni un ragazzo della loro età.....scusate l'OTCommenta
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Considerando com'è il presente, forse è meglio starsene tra i ricordi...".. appostati per tempo e aspetta immobile. La preda scruterá a lungo l'ambiente circostante , se nel mentre ti sarai mosso per quella sera non vedrai nulla!"Commenta
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quanti bossoli ho ripassato con il legno apposito per svasarli....
quanti cartoncini ho fatto con un aggeggio inventato da un tubo in ferro
limato e affilato in testa con brasato sopra una testa di scalpello vecchio...
mettevo tanti pezzi di scatole da scarpe e via tanti cartoncini.......
poi facevo quelli utilizzando la pelle o inserti delle scarpe vecchie a mo di feltrini...!
Forse era meglio allora...!Commenta
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