Non si tratta di nutrie simil ratti per le quali il sentimentalismo non attacca, ma di Mufloni
''...Si ricorda che l’abbattimento del Muflone, è consentito anche all’interno dei parchi al fine di “ricomporre squilibri ecologici accertati dall'Ente parco” (Legge 6 dicembre 1991, n. 394, art. 11, comma 4). Va anche evidenziato che, trattandosi di un Parco Nazionale, la normativa vigente non prevede che sia resa alcuna valutazione tecnica da parte di Ispra, valutazione che è stata richiesta invece dall’Ente Parco a questo Istituto, che ha ritenuto accettabili gli aspetti tecnici e le finalità del piano di controllo, condotto con tecniche selettive e che escludono effetti indesiderati su specie non-target.
A titolo informativo, si rappresenta inoltre che, ai sensi della citata Legge 11 febbraio 1992, n 157, art. 18, comma 1, il Muflone, con esclusione della popolazione sarda, è una specie cacciabile nel nostro paese. A livello nazionale, il Muflone è prelevato in regime di caccia in 23 province delle 42 in cui è presente (ISPRA, Banca Dati Ungulati 2010) e, nel territorio nazionale, si prelevano annualmente circa 2000 esemplari (1913 nel periodo 2009-2010; ISPRA, Banca Dati Ungulati)....
Quanto all’uso di mangimi sterilizzanti si evidenzia che ad oggi non esiste alcuna formulazione sterilizzante somministrabile per via orale al fine di realizzare il controllo non cruento delle popolazioni di questa specie.
Per quanto riguarda il trasferimento degli animali in Sardegna e Corsica, in alternativa al controllo, si evidenzia che, in base alle “Linee guida per l’immissione di specie faunistiche” prodotte da ISPRA ed alle “Linee per le reintroduzioni ed altre traslocazioni a scopo di conservazione” (IUCN/SSC 2013), le traslocazioni a fini di conservazione possono risultare accettabili solo qualora esse si rendano necessarie per obiettivi di conservazione, non vi siano alternative a tali forme di intervento, e si escluda il rischio che le immissioni possano determinare impatti indesiderati che, nel caso del Muflone, sono anche rappresentati da possibili effetti sanitari e genetici sul Muflone sardo. Inoltre questa alternativa non risulterebbe compatibile con un’azione di eradicazione della popolazione presente nell’Arcipelago Toscano, perché un’eventuale traslocazione di esemplari dall’Arcipelago Toscano alla Sardegna richiederebbe un’attenta selezione dei soggetti da traslocare, sia in termini di rapporto classi di età e di sesso, sia assicurando l’idoneità genetica e sanitaria degli esemplari oggetto dell’intervento, potrebbe pertanto interessare una limitata porzione della popolazione e non risulterebbe compatibile con gli obiettivi di forte riduzione o eradicazione della popolazione nell'area.''
E anche
Edit: roba che va avanti da ANNI con il solito fideismo sulle ''alternative''
''...Vi volevo innanzitutto domandare se è’ stato fatto uno studio specifico del problema che corrobori quest’ultima affermazione e di eventuali soluzioni alternative, che di sicuro esisteranno.
Immagino poi che il muflone rappresenti un’attrazione turistica del vostro parco, per cui non capisco la vostra volontà’ di eliminarlo vista la notevole fonte di reddito dovuta al turismo. Personalmente quando vado in un parco amo vedere animali liberi e non il vuoto assoluto, e questo è’ un desiderio comune a tutti i turisti italiani e stranieri.....''
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