Si potrebbe fare un sondaggio sul forum per vedere quanti di noi sono concordi nell'aderire al partito dei cacciatori.
Michela Vittoria Brambilla
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Non male l'idea, tanto i politici che sono a Roma fanno solo i loro interessi, con la crisi attuale non sono capaci di dare un mese di stipendio da distribuire ai cassainegrati italiani vergogna.
Si potrebbe fare un sondaggio sul forum per vedere quanti di noi sono concordi nell'aderire al partito dei cacciatori.TEX WILLER
[giu] -
E diciamocelo schietto! La nostra politica è una culocrazia, dove il culo più parato incontra la seduta, e quello più meritorio incontra sempre la suola della scarpa...Ultima modifica phalacrocorax; 23-07-10, 08:10.Commenta
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Secondo me sbagliamo anche a citarla e a parlarne di questa Signora...
indifferenza alle fesserie!sigpic
Ciao
Roberto Carta
Gesù c'è ![cuori]Commenta
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Non sono molto convinto che tu abbia ragione. Ho visto troppe fesserie passare da leggenda, a verità, a vangelo (non quello vero, ma quello con la v minuscola) ed infine dogma. Glia anti-caccia non fanno molte valutazioni o considerazioni. Prova a notare che effetto fanno certe notizie su alcune persone poco interessate all'argomento: ascoltano, annuiscono ed approvano. Il tutto sembra finire li. La volta successiva che si parlerà di caccia, anche loro potranno dire qualcosa di poco intelligente, di poco sensato, di poco motivato, di poco controllato, di poco... di poco... di poco... Ma intanto diranno e diranno. Secondo me, è sempre utile sottolineare che una fesseria è una fesseria. In ogni caso, quello in cui spero, è nella maturità delle persone. Chissà... Cordialità. SantubertoCordialmente, SantubertoCommenta
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di norma l'indifferenza dovrebbe essere punitiva, ma dato che questi personaggi (piu' da jet set che da politica) non mancano mai di
partecipare a trasmissioni televisive, dove possono sfoggiare, grazie a compiacenti conduttori e registi, le loro ideologie (ben verificate
dalla loro segreteria come populistico/demagogiche) nonché gli attributi femminili, con i quali cercano di pescare i "gonzi", attenti a
queste performances da riunioni intorno ai falo' delle circonvallazioni cittadine, è bene rammentare che dietro allo sbandierare di chiome
e alle scoperture di gambe inguainate in autoreggenti, vi sono importanti interessi economici , stipendi, controllo di patrimoni e gestione
del potere nepotistico, affaristico e tuttaltro che mirante agli interessi di tutti i cittadini, ma solo dei pochi che gravitano intorno a loro ed
al loro partito e questo in perfetta sintonia con le peggiori tradizioni politiche, demo/socio/comu della prima repubblica.
La frase del Pricipe Salinas "tutto deve cambiare perché nulla cambi" diventa di stretta ed evidentissima attualità : tutto infatti
è cambiato, perfino il nome dei partiti, ma la "politica" in Italia è rimasta quella triste , nepotistica, affaristica e maneggiona , di primalucioCommenta
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[clap]Bravo Lucio, il tuo lucido intervento, di una cristallina limpidezza d'analisi, è da quotare in toto!
---------- Messaggio inserito alle 10:32 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 10:03 AM ----------
Come ho già detto, la nostra, in realtà, è una culocrazia...Commenta
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Qualcuno ricorderà che avevo parlato dell'attività lavorativa della ministra. Sono andato a cercare nel web e, a distanza di qualche mese (forse poco più di un anno?) dall'ultima mia ricerca, ho dovuto faticare parecchio per trovare la vera attività delle sue società. Nella maggior parte dei documenti letti, le aziende della Brambilla, si occupano genericamente del settore alimentare, come potrete leggere nella prima trascrizione, nella seconda la descrizione dell'attività è più specifica.
Resta il mistero di come siano potute sparire tutte quelle notizie.[:-bunny]
Una domanda che mi viene in mente, seguendo le ultime sue dichiarazioni (chiusura caccia e pesca) è "se vado a caccia o a pesca e metto su un'azienda per la lavorazione delle prede catturate, potrò avere l'appoggio del Governo?"[:-bunny]
Questo è tratto dai suoi siti ufficiali.
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<o>Questo da un blog (probabilmente ideato da provocatori, sobillatori, rivoluzionari, dinamitardi e, magari, anche terroristi internazionali.[giggle]
</o>
…C’è poi l’impegno nel sociale grazie all’amore incondizionato per gli animali. Sicché la signora è anche presidente della Lega nazionale per la difesa del cane, gestisce il canile provinciale, dirige il trimestrale Il Corriere a 4 zampe e cura un rubrica fissa, Cani, gatti & co, sulla Provincia di Lecco. Inoltre, nella bellissima (e monumentale) villa di famiglia, con un parco di 10 mila metri quadrati di verde, trovano ricovero 23 cani, 14 gatti, quattro cavalli, tre capre e un asino.
Ha a che fare con gli animali anche l’altra attività di Michela Vittoria. Con l’onnipresente papà (che ha il 60% del capitale), la signora della Casa delle Libertà guida il piccolo gruppo Sal e <st1>la Sotra Coast</st1> International, con la quale, come amministratore unico (e socio al 40%), nel 2006 si è assicurata uno stipendio di 125 mila euro.
Il business è quello dell’importazione, esportazione e vendita di prodotti ittici, freschi, congelati e surgelati. Le aziende funzionano, crescono, garantiscono utili ma non dividendi. Il polo ittico assicura alla Brambilla un giro d’affari di 20 milioni e utili per 330 mila euro. Un piccolo universo, fatto di prodotti importati da Scozia, Norvegia, Canada e Spagna, che ha trovato il sostegno di catene quali Carrefour e Coop….<o></o><o>
</o>Donato Scalfari
sigpic
"Sono un uomo che preferisce perdere piuttosto che vincere con modi sleali e spietati. Grave colpa da parte mia! E il bello è che ho la sfacciataggine di difendere tale colpa, di considerarla quasi una virtù" Pier Paolo Pasolini
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E personalmente dubito che ti facciano ministro col portafoglio in quanto tu non puoi fare la pubblicità dei collant....e nemmeno i calendari...inoltre non sei donna di spettacolo....insomma sei sfigato come noi...[:D]Commenta
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beh, dovresti averlo già capito che, come minimo, ti farebbero ministro. Però mi sa che la carica di ministro sarebbe di quelle senza dicastero.
E personalmente dubito che ti facciano ministro col portafoglio in quanto tu non puoi fare la pubblicità dei collant....e nemmeno i calendari...inoltre non sei donna di spettacolo....insomma sei sfigato come noi...[:D]Donato Scalfari
sigpic
"Sono un uomo che preferisce perdere piuttosto che vincere con modi sleali e spietati. Grave colpa da parte mia! E il bello è che ho la sfacciataggine di difendere tale colpa, di considerarla quasi una virtù" Pier Paolo Pasolini
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lunedì 10 settembre 2007
La Brambilla inciampa sul canile
MA DAI? ANCA LA SIURA BRAMBILA? CHE TEMP!!
...
Dal Comune di Lecco 542mila euro per 9 anni. I volontari: animali maltrattati
APPALTO DORATO, ED ORA LE DENUNCE
Dall'inviato di Repubblica
Paolo Berizzi
10/09/07
LECCO - Michela Vittoria Brambilla vive nella natia Calolziocorte in una villa che è una specie di zoo: 25 gatti, 14 cani, quattro cavalli, due asini, tre caprette, duecento piccioni. Un manifesto-spot della sua passione per gli animali. Soprattutto, i cani.
Pochi lo sanno, ma oltre ad essere imprenditrice “votata all’iniziativa di successo” (vedi curriculum vitae) – ramo importazione e vendita prodotti ittici, e alimenti per cani e gatti – la signora dei Circoli della Libertà gestisce anche il canile di Lecco. Da sette anni. Per questo incarico, nel 2002, Brambilla, con la sua lega italiana per la difesa degli animali, ha ricevuto dal Comune l’affidamento diretto per nove anni. Il che vuol dire 540mila euro. Il che vuol dire che i 307 cani ospitati in questo capannone in zona Pescarenico dovrebbero per lo meno passarsela discretamente. Ed invece pare che questo non sia.
I volontari che ci lavorano hanno presentato una denuncia al Comune ed all’Asl per raccontare lo stato di abbandono ed incuria in cui versa il canile. Da un mese loro non possono più entrare. Lo ha deciso Michela Brambilla, interrompendo qualsiasi collaborazione.
In effetti il posto non è proprio accogliente. Nella denuncia si parla di sovraffollamento (Fido vive in gabbie con simili non proprio idonei), di morti a causa di sbranamento, di box fatiscenti, umidi e bagnati, e gravi problemi fognari. Ed ancora: “cibo di scarsa qualità”, con conseguenti problemi intestinali, e presenza di topi. “Una realtà drammatica – dice Susanna Chiesa, una volontaria -. Non abbiamo ancora ricevuto risposta dal Comune, e la sospensione improvvisa della nostra attività non è ancora stata revocata”.
Ma c’è anche un aspetto burocratico: di affidamento e gestione del canile. Marcello Saponaro, consigliere regionale dei Verdi, ha acquisito le delibere con cui il Comune ha dato in mano a Michela Brambilla quello che, di fatto, è stato un buon affare. La prima convocazione è datata 2001. Brambilla all’epoca è presidente della sezione lecchese della Lega per la difesa del cane. La parte più interessante arriva però nel 2002. Il Consiglio Comunale delibera l’affidamento diretto (per urgenza e senza consultare altri soggetti esterni) della gestione del canile municipale alla Lida (ora si chiama Leida). La Onlus risultava assegnataria da parte dell’Asl dei servizi di canile sanitario e di accalappiamento. Fino al 31-12-2003. L’amministrazione invece concede la gestione per un periodo molto più lungo (9 anni rinnovabili, importo 542mila euro, di molto superiore al limite di 200mila euro fissato per gli appalti di pubblici servizi) Siamo al 2 dicembre 2002. Con una lettera al Comune la Lega nazionale per la difesa del cane rinuncia “a malincuore” a gestire il canile. Ma, attenzione, lo stesso giorno la stessa presidente Brambilla, questa volta a nome della neonata Lega italiana per la difesa degli animali, da lei fondata, si dichiara pronta a sottoscrivere un nuovo contratto, ed a riprendersi il canile.
Due lettere nello stesso giorno, ed un bel po’ di soldi che ballano. Con un particolare: quando diventa assegnataria, la Lida non è ancora iscritta al registro nazionale della associazioni di volontariato, “condizione necessaria per accedere ai contributi pubblici”.
Finisce tutto quanto in una interrogazione regionale urgente (ne seguirà una parlamentare) presentata da Saponaro. “Vogliamo solo sapere con che titoli Brambilla ha iniziato a gestire il canile ed in quali condizioni mantiene i cani – dice -. Se saranno confermate tutte le denunce ed irregolarità, avrebbe poca credibilità per presentarsi ancora come l’amante degli animali”.
…
Canile Lecco agosto 2007
9 / 8 / 2007
IL TESTO DELL`ESPOSTO SUL CANILE DI LECCO
CHE LA BRAMBILLA GIUDICA ATTACCO POLITICO
dottoressa Susanna Chiesa
Pubblichiamo il testo completo dell`esposto originale protocollato il 26 luglio 2007 presso gli uffici del Comune di Lecco dalla dottoressa Susanna Chiesa di Mandello del Lario che ha dato la stura alle polemiche sullo stato di salute del canile di Lecco. Il documento, che ha avuto un`appendice il 6 agosto 2007 ( il cui testo è pubblicato di seguito al primo ) era stato preceduto da una presa di posizione dell`ex consigliere comunale Salvatore Rossi ed è stato valutato da Michela Vittoria Brambilla, Presidente dell`associazione Leida che gestisce la struttura comunale di via Rosmini, come un gratuito attacco politico alla sua persona. In aiuto della Brambilla è intervenuto il suo referente politico Bruno Colombo, mentre il servizio veterinario dell`Asl di Lecco si è premurato di diffondere un comunicato rassicurante. Nel frattempo ai giornalisti del quotidiano cittadino è stato proibito l`accesso al canile. Silenzio da parte dell`amministrazione comunale.
ESPOSTI CANILE TESTO 1
Spett.le COMUNE DI LECCO
Cortese attenzione: Preg.mo Sig. SINDACO
Spett.le COMUNE DI LECCO
Cortese attenzione: Gent.le Assessore Ambiente Arch. VIRGINIA TENTORI
Mandello del Lario, 26 Luglio 2007
LETTERA DEPOSITATA PRESSO GLI UFFICI COMUNALI
Oggetto: CANILE DI LECCO / ESPOSTO
Gent.li Sigg.ri,
vengo incaricata da numerosi cittadini, che attualmente vogliono rimanere anonimi (alcuni presenti all’assemblea che si terrà oggi stesso alle ore 16,30 presso gli uffici comunali), onde evidenziare i numerosi problemi riguardanti il Canile Lecchese.
Il presente esposto non vuole essere un atto di accusa nei confronti di associazioni animaliste e volontari seriamente impegnati nella lotta al randagismo e nella lotta contro l’abbandono, ma un atto di denuncia nei confronti di pubbliche amministrazioni e dei vari soggetti che ignorano quotidianamente la legislazione in materia di animali d’affezione.
La legge-quadro 281/91, con l’intento di tutelare gli animali d’affezione e favorire la corretta convivenza tra uomo e animale, la salute pubblica e l’ambiente ha dettato precise norme tra le quali quelle rivolte a:
- limitare le nascite di cani e gatti randagi (a cura della Asl);
- risanare i canili comunali esistenti e costruire rifugi garantendo buone condizioni di vita per i cani ed il rispetto della normativa in materia igienico-sanitaria;
- costruire ambulatori veterinari e canili sanitari per le prestazioni obbligatorie relative alle sterilizzazioni, la cura di malattie infettive, ecc.;
- svolgere attività informative anche in ambiente scolastico al fine di sensibilizzare i cittadini;
- adottare un programma di prevenzione del randagismo in simbiosi con le associazioni animaliste;
- svolgimento di corsi di aggiornamento per gli operatori del settore;
- destinazione di fondi statali, regionali, comunali, ecc.
Ricordando che la L. 281/91 ha come fine quello di tutelare anche l’ambiente, la salute, l’ incolumità pubblica (dunque non solo gli animali), con il presente esposto si segnala la realtà territoriale del Canile di Lecco.
Alcune delle problematiche che sarò ad esporre in data odierna, riguardano innanzitutto quanto segue.
1. Uno dei più rilevanti problemi riguardo al Canile lecchese è senza dubbio il SOVRAFOLLAMENTO. Il Canile di Lecco, la scorsa settimana contava 307 cani in una struttura che potrebbe contenerne poco più della metà. I cani vengono ritirati da tutti i privati che ne avanzano semplice richiesta, le Amministrazioni non attuano una adeguata campagna di sensibilizzazione dei cittadini. Una proposta risolutiva ed immediata potrebbe essere la costruzioni di canili-succursali in altre zone della provincia per ridurre almeno il sovraffollamento nel Canile Lecchese.
2. A conseguenza di quanto illustrato al punto precedente, si sono verificate svariate MORTI A CAUSA DI SBRANAMENTO (sovraffollamento o cani inseriti in gabbie con simili non idonei);
3. I BOX IN CUI VIVONO I CANI SONO SPESSO UMIDI E BAGNATI, procurando agli animali diverse malattie. I bancali in legno posti all’interno delle gabbie, su cui DORMONO I CANI, sono impregnati di acqua, umidi ed unti. Vi sono parecchi cani che soffrono di artrite alle zampe a causa dell’umidità in cui vivono perennemente;
4. Vi sono visibili ed innegabili PROBLEMI FOGNARI (il liquido fognario fuoriesce spesso). Si domanda un sopralluogo tecnico onde accertare la situazione delle fogne presso la struttura e nel luogo circostante e prossimo al Canile;
5. I CORRIDOI ED IL TERRENO (in parte asfaltato) ALL’INTERNO DELLA STRUTTURA È DISSESTATO e pericoloso non solo per i cani, ma anche per chiunque visiti o presti la propria attività presso il Canile;
6. I cani non apprezzano il CIBO DI SCARSA QUALITÀ, spesso rifiutandolo. Tantissime crocchette vengono buttate e pertanto parecchi soldi dei contribuenti sono sprecati. Quasi tutti i cani hanno problemi intestinali, diarrea con feci liquide od addirittura con sangue, i valori del fegato sono alterati e lo stomaco è gonfio. Da qui si evidenzia il problema, per i volontari, di raccogliere le feci, causa di disappunto da parte dei cittadini (spesso di impossibile raccolta in quanto liquide);
7. PRESENZA CONSIDEREVOLE DI TOPI (anche di grosse dimensioni), nonché di gallerie sotterranee. Si segnala il pericolo di malattie per chi lavora quotidianamente presso la struttura e per chiunque presti la propria attività, anche di volontariato, nonché per i cani stessi. Le trappole dislocate all’interno del Canile non hanno risolto l’enorme problema. Si domanda un intervento immediato e diretto da parte dell’ASL competente;
8. All’interno del canile vi sono almeno 15 GATTI. Le spese di gestione e cura vengono affidate esclusivamente ai privati, non esistendo alcun genere di finanziamento al proposito;
RIGUARDO AI RILEVANTI PROBLEMI STRUTTURALI
I COSIDDETTI “SANITARI”/ SI DOMANDA IL RISPETTO DEI TERMINI PREVISTI
La degenza nelle gabbie chiamate “sanitari”, destinate al transito degli animali da poco accalappiati (dalla strada – al canile), dovrebbe essere al massimo di 10 giorni ma, a causa del sovraffollamento, tale obbligo non viene quasi mai rispettato.
I cani sono costretti a vivere in gabbie piccolissime (2 metri per 2) per tantissimo tempo, in box costruiti in lamiera. La reclusione in piccoli spazi, com’è ampiamente noto, non permette all’animale lo sfogo peggiorandone lo stato psicologico ed aumentandone l’aggressività. Vi sono cani in permanenza all’interno di tali box da più di un anno !
CAPANNONE IN BASSO E LAVANDERIA / SI DOMANDA IMMEDIATA OPERA DI MANUTENZIONE
I soffitti e le pareti relative alla struttura del capannone in basso, nonché del locale chiamato “lavanderia”, sono umide, ammuffite e nelle gabbie abitate dai cani sottostanti piove all’interno a causa dei soffitti ormai marci. Si evidenzia che nel Canile in generale non esiste manutenzione di alcun tipo, se non gratuita prestata dai volontari o da personale pagato dai volontari medesimi (anche attraverso organizzazione di lotterie).
CAPANNONE IN ALTO / SI DOMANDA LA CHIUSURA IMMEDIATA E DEFINITIVA
Da stalla per le mucche da macello … senza alcuna vergogna … a prigione !!
La struttura è fatiscente e pericolosa, il soffitto e le pareti scrostate dall’umidità, i pavimenti sempre bagnati.
I bancali, nonché le cucce in cui vivono e dormono i cani, sono impregnati di sporco e bagnato.
Il corridoio è sempre sporco e scivoloso e pericoloso per chi ci cammina (personale di pulizia, volontari, ecc.).
Le finestre non si possono aprire totalmente rendendo l’ambiente buio, l’aria poco areata e fetida con odore stagnante di urina.
I cani sono chiusi a vita in questo inferno !
Essendo difficoltoso arrivare all’ingresso del capannone, sempre chiuso a chiave, i cani vengono lasciati in stato di abbandono totale per tutta la giornata.
I cani presentano patologie depressive, uscendo una sola volta alla settimana (oltre i pochissimi minuti mentre vengono puliti i box).
Vi sono cani che hanno vissuto ben quattro anni in tali condizioni !
Si propone la costruzione di nuovi recinti (entro la fine del mese di agosto) nello spazio libero di fronte all’ufficio, domandando la chiusura immediata e definitiva di tale capannone.
A SEGUITO DI TUTTO QUANTO SOPRA ARGOMENTATO
e volendo evitare, in questa sede, di avanzare denuncia penale presso la Procura della Repubblica per i reati previsti dagli artt. 544 ter (maltrattamento di animali), 727 (abbandono di animali), 328 (omissione di atti di ufficio), 331 (interruzione d’un servizio pubblico o di pubblica necessità), mancata ottemperanza alle leggi in materia di gestione dei rifiuti e per altri reati che verranno eventualmente evidenziati, anche ai sensi dell’art. 253 c.p.p., che prevede il sequestro della struttura e degli animali presenti,
invito con il presente esposto
il Sig. SINDACO, nonché la Giunta Comunale, che rappresentano i cittadini lecchesi, nonché gli animali presenti all’interno della struttura, e l’ASL competente, a recarsi presso la struttura comunale onde verificare personalmente quanto sopra esposto e prendere decisioni e soluzioni immediate.
Si chiede sin da ora un appuntamento per metà – fine settembre onde esaminare e discutere le soluzioni avanzate e già intraprese.
Si allega infine proposta per un futuro rinnovo del Canile.
Rimango in attesa di Vs. immediato riscontro scritto.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Susanna Chiesa
Canile Lecco agosto 2007
13 / 8 / 2007
Susanna Chiesa: sul canile prevedo inaspettati sviluppi
dottoressa Susanna Chiesa
Si formula la presente in nome e per conto dei cittadini che hanno a me evidenziato le problematiche inerenti il Canile Lecchese, indicate nell’esposto datato 26 luglio e successive comunicazioni.
Mi preme evidenziare, come fatto a me rilevare, che la prima lettera non firmata apparsa sui giornali, è stata stilata dalla Direzione del canile domandando ripetutamente la successiva sottoscrizione ai volontari dopo che la stessa fosse stata pubblicata. Si fa rilevare inoltre che una buona parte dei “volontari firmatari” risultino essere collaboratori stretti od addirittura stipendiati della struttura.
Riguardo alle mie competenze professionali, messe in dubbio recentemente dalla Presidentessa della Società che gestisce il Canile Comunale (che si permette di sentenziare riguardo ad ogni e qualsiasi cosa), si fa notare che tutte le comunicazioni inviate e depositate presso gli Uffici Comunali, sono state da me redatte nel rispetto della professione che esercito. A tal fine si rende noto che la sottoscritta, come da tessera n° 2426 rilasciata dall’Ordine Avvocati di Monza, risulti essere regolarmente iscritta presso il Registro praticanti avvocati abilitati al patrocinio legale (Corte d’Appello di Milano) dalla data del 14.03.03.
Sono infine a comunicare che la continua attenzione della stampa alla problematica Canile di Lecco ed i continui interventi pubblicati, anche a cura della Presidentessa, hanno avuto un risvolto inaspettato richiamando l’attenzione di Associazioni per la tutela degli animali di livello nazionale, associazioni che verosimilmente si occuperanno della vicenda per il prossimo futuro.
Cordiali saluti,
Dr. SUSANNA CHIESA
(fonte http://solleviamoci.blogspot.com/200...magine-www.htm)
Come mai qui le Onlus ed il CFS non sequestrano nulla!!!![regol]Bruno Decca
"Multi sunt vocati... pàuci vero electi"Commenta
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Come mai qui le Onlus ed il CFS non sequestrano nulla!!
lucioCommenta
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Stamattina ,come tutti i giorni alle 6.30 apro il bar,che è anche la sede della sez. venatoria del mio paese,arrivavono poco dopo i primi cacciatori per il caffe' di rito,e qui al bar partono i primi colpi, quelli spettacolari e poi le pose dei vecchietti,uno spettacolo insomma starli a sentire che si arrabbiano ancor prima di cominciare,come bambini(il bello della caccia è questo),premetto che al bar ci sono esposte 4 volpi un cinghiale e un fagiano.Alle 7.00 arrivano un signore sui 60/65 anni con a seguito moglie e due ,penso nipotini da accompagnare a scuola.ordinano la colazione , mentre sono girato verso la macchina del caffe' ,la signora comincia" l'è na vergugna" a porti i bagai in machina ,l'e' mei che veden minga chi pori besti che", a quel punto mi giro per servirli e la signora rivolgendosi a me con voce schifata mi dice:"La ga' reson la brambila ,che la voer vieta' la cascia,a se peo' pu' nanca anda' in gir coi bagai in biciclett!"
e qui ho cominciato a ridere ,la signora irritata si tuc barlafus,e in seguito il signore milanese di Milano al 100% ,fa da spalla alla moglie e dice "Ma sa che voi siete una minima percentuale contro la massa!"
a quel punto arrivano(io stavo ancora sorridendo ironicamente)dalle retrovie due voci simultanee ,una diceva "lasi' a sta i cafe' a pagum noen insce al post dela biciclet a cumpri quater bigliet per ul pulmana.hahhaah.
la seconda "menu ma' che la percentual di casciadur le' puse' basa de quela di sumar!
Siamo pochi ma buoni Facciamoci sentire!
Con babel fish si dovrebbe riuscire a tradurre il tutto.
FaustinoCommenta
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La domanda da rivolgere ai vertici del PDL è : ma come potete permettere a questo strano personaggio di mettere in ridicolo tutto il partito ??? cosa aspettate ad obbligarla o a smentirsi o a dimettersi (nella speranza che la seconda opzione sia quella scelta)
Quali meriti ha questa "signora" per poter fare e dire quello che le pare impunemente ???Commenta
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Quali meriti ha questa "signora"lucioCommenta
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