Licenze di caccia europee
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Licenze di caccia europee
Salve, chiedo agli utenti stranieri e italiani che risiedono all'estero se possono scrivere le differenze tra la licenza di caccia italiana e quelle di altri paesi europei, tipo Francia, Spagna, Germania, Slovenia, Croazia, Grecia, Malta, Portogallo, Svizzera, Austria, riguardo a normative, esami e altro, grazie -
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Massimiliano Digli della differenza tra Italia e Svizzera per ottenere l' abilitazione all' attività venatoria....😉😀 1
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beh, io fra un paio d'anni mi vorrei trasferire all'estero per lavoro, comprandomi casa, quindi siccome cercavo anche un posto dove andare a caccia, mi volevo fare un'idea di tutta la trafila burocratica per eventuali esami oppure se viene riconosciuta la licenza italiana e viene automatica rilasciata la controparte del paese estero (se non sbaglio per la patente dovrebbe funzionare così, ma non ne sono sicuro del tutto). Anche perchè il problema sorgerebbe per un eventuale esame in una lingua differente dall'italiano, anche se inglese e tedesco li conosco e lo spagnolo è simile all'italianoCommenta
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La preparazione dura circa un anno e mezzo..
Ogni candidato deve obbligatoriamente completare il numero di giornate previste sulla tessera d'iscrizione, che sono suddivise in:- Formazione teorica (0.5 gg) **
- Formazione teorica sulle malattie della selvaggina, sull'eviscerazione e sull'igiene delle carni (0.5 gg) **
- Formazione pratica sull'eviscerazione e sul trattamento delle carni
(formazione pratica per chi ha superato l'esame scritto) (0.5 gg) - Presenza al posto di controllo durante la caccia alta (1 gg) **
- Giornate di osservazione della selvaggina (1 gg) **
- Giornata di lavoro pratico (1 gg) **
- Formazione in materia di armi e tiro (1 gg)
(solo per chi ha superato l'esame scritto) - Formazione teorica sulle armi (0.5 gg) **
- Formazione teorica sulla fauna e sulle, conoscenze delle mandibole (0.5 gg)
** Obbligo di frequenza durante il primo anno di formazione
Questi l'iter :
dopo aver fatto i vari corsi e le giornate obbligatorio ( di lavoro e osservazione selvaggina)
ci si puo' iscrivere all'esame scritto
composto da 90 domande a scelta multipla ..
se lo si supera si continua con altri corsi (eviscerazione igiene delle carni e malattie, giornata armi, cani da traccia..)
fatti i quali si viene chiamati per l'esame orale diviso in 3 materie ( voto da 2 (insufficiente) a 4 (massimo) la somma dei tre esami deve fare minimo 9 :
leggi ( regolamentano la caccia due leggi cantonali e due leggi federali non sempre coincidenti) + nozioni di civica
fauna e flora ( uccelli, mammiferi etc..riconoscimento, ungulati abitudini riproduzione riconoscimento mandibole e palchi/corna e territorio)
armi e munizioni ( prova simiulata di azione di caccia, maneggio e nozioni armi balistica etc..)
se si supera l'orale si viene chiamati per esame di tiro
tiro con la carabina a 100 mt
tiro al volo e tiro alla lepre passante con canna liscia
finito questo si e' abilitati ( sia caccia con cane ( bassa) che quella ungulati (alta) a tutte le specie ( ogni cacciatore qua e' anche selecontrollore come lo si intende in itallia)
la licenza di caccia qua e' un diritto non una concessione superato l'esame e la selvaggina cacciata una regalia dello stato.
La licenza italiana non viene assolutamente riconosciuta con quella svizzera cacci dove vuoi all'estero e nel tuo cantone in svizzera. (ogni cantona ha il suo esame)Ultima modifica Massimiliano; 10-06-24, 07:43.👍 2Commenta
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in ticino l'esame e' solo in lingua italiana.
Se non studi .. e parlo di studio vero.. nessuna possibilità -
lo studio non è un problema, come dicevo all'inizio, il problema principale è la lingua, finchè è italiano o tuttalpiù inglese non ci sono problemi, con il tedesco e lo spagnolo qualche difficoltà comincia, con il francese o altre lingue è un problema gigante perchè non le conosco minimamente -
All'incirca il programma dell'esame tedesco. In più hanno anche un corso di pronto soccorso, oltre a quello di waidmannsprache.
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comunque neanche all'estero è tutto completamente privato, ci sono tante grosse zone demaniali dove si può cacciare liberamente, mentre altre bisogna pagare, comunque le spese sono inferiori a quelle che spende un cacciatore che va a fare una cacciata all'estero, visto che con quei soldi paghi vitto e alloggio, accompagnatore, licenza e permessi vari -
escluderei purtroppo i paesi Scandinavi e la Danimarca, perchè le lingue sono troppo difficili, appetibili sono Spagna, Malta, Francia, Irlanda, Portogallo, principalmente sennò, andando al di fuori dell'UE, la Scozia e l'Isola di Man. Inoltre mi garberebbe anche la Grecia, però anche qui rimane il problema della lingua
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Che lavoro intendi svolgere ? Scegliere il paese in virtù delle possibilità venatorie che ti offre invece di quelle lavorative, potrebbe essere un azzardo.beh, io fra un paio d'anni mi vorrei trasferire all'estero per lavoro, comprandomi casa, quindi siccome cercavo anche un posto dove andare a caccia, mi volevo fare un'idea di tutta la trafila burocratica per eventuali esami oppure se viene riconosciuta la licenza italiana e viene automatica rilasciata la controparte del paese estero (se non sbaglio per la patente dovrebbe funzionare così, ma non ne sono sicuro del tutto). Anche perchè il problema sorgerebbe per un eventuale esame in una lingua differente dall'italiano, anche se inglese e tedesco li conosco e lo spagnolo è simile all'italiano👍 1Commenta
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sulle opzioni lavorative, la richiesta è molta, per lo meno per la mia facoltà universitaria, quindi su quello non ci sono assolutamente problemi, e sicuramente le prospettive di guadagno, soprattutto in aree dove c'è turismo, ma anche tanto verde, vado sul sicuro. per questo mi sono lasciato ampio margine sulle Nazioni da scegliere e mi interessavo più a come funzionava per la licenza di caccia, proprio perchè, in ambito lavorativo, se non si parla la lingua madre del paese, si usa tranquillamente l'inglese, mentre non credo che, prendendo ad esempio la Francia, per un eventuale esame di abilitazione venatoria, ci sia la possibilità di farlo in una lingua differente dal francese, però se ci fosse la possibilità di convertire la licenza Italiana con la licenza Francese, come, se non ricordo male, avviene già con la patente quando ci si trasferisce in un altro stato dell'UE, allora sarebbe molto diversoCommenta
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Non ho mai avuto problemi ad andare a caccia invitato da locali in tutto il mondo, dall'Africa al nord Europa.
Di primo acchito direi Francia, ragionando Grecia.
In Francia hanno enormi problemi con gli anticaccia anche se come cacciatori sono alleati col mondo rurale e sono estremamente organizzati e compatti. Nelle grosse città la caccia è odiata. Passo alcuni week end all'anno a Nizza e vi assicuro che in tutta Nizza (500.000 abitanti) non trovo una delle numerose riviste di caccia che invece trovo in qualsiasi negozietto del centro nord della Francia per non parlare di armerie.
In Grecia (Tessalia) ci ho lavorato due anni, tutti vanno a caccia e a pesca. Andavo a quaglie e beccacce, posti bellissimi gente più che cordiale e negli ultimi anni hanno avuto un'accelerata anche a livello cinofilo inimmaginabile solo 10 anni fa.
Ma devo quotare chi ti ha detto che la priorità è il lavoro, la caccia viene dopo.“Perché a vent’anni, con due passioni nel cuore, la caccia e la libertà, e un grande disprezzo di tutti i beni per cui l’umanità merciaiola si arrovella e soffre, un buon cane davanti e un fucile in mano, come non può essere bella la vita ?”(E. Barisoni, anno 1932)Commenta
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Per la Germania e Austria ti insegno un trucchetto (se poi sai il tedesco versione waidmannsprache, è tutto in discesa) : vai a dare l'esame per il porto d'armi italiano( anche se lo hai già dato qui) a Bolzano (è integrato con la fauna alpina), si occupa di tutto la Federcaccia di Bolzano. Una volta che hai l'attestato che hai superato l'esame e il porto d'armi italiano, avrai su richiesta il porto d'armi tedesco e volendo anche quello austriaco. Tutto questo passaggio speciale è stato fatto per dare la possibilità agli altoatesini/sudtirolesi di potere cacciare là, e non è un ostacolo non essere residente o nato in Alto Adige.beh, io fra un paio d'anni mi vorrei trasferire all'estero per lavoro, comprandomi casa, quindi siccome cercavo anche un posto dove andare a caccia, mi volevo fare un'idea di tutta la trafila burocratica per eventuali esami oppure se viene riconosciuta la licenza italiana e viene automatica rilasciata la controparte del paese estero (se non sbaglio per la patente dovrebbe funzionare così, ma non ne sono sicuro del tutto). Anche perchè il problema sorgerebbe per un eventuale esame in una lingua differente dall'italiano, anche se inglese e tedesco li conosco e lo spagnolo è simile all'italiano
L'esame di caccia tedesco fatto in Germania è un incubo anche per i tedeschi...te lo sconsiglio.Ars venandi est collectio documentorum, quibus scient homines ad opus suum deprehendere animalia non domestica cuiuscumque generis vi vel ingenio. (Fridericus II Imperator 1194-1250)👍 1Commenta
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grazie alessandro, questa è una cosa interessante di cui non ero a conoscenza e potrebbe essere utile. per quanto riguarda il tedesco, nonostante l'abbia studiato alcuni anni fa, riesco ancora a capirlo e a parlarlo, mentre l'inglese è molto più fluente -
Guarda che in EU non è come in Italia, la licenza di caccia/porto d'armi serve, ma se non hai un diritto di caccia o un invito non puoi cacciare da nessuna parte. Prima di avventurarti da qualche parte informati bene. -
si, quello lo sapevo, comunque non è una cosa che devo fare dall'oggi al domani, ma si parla di 2/3 anni, mi volevo anticipare per avere un'immagine chiara di com'è la burocrazia intanto. comunque sapevo che in Spagna, Irlanda, Gran Bretagna e, forse, Malta e Grecia, ci sono anche terreni demaniali dove si può cacciare
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in ambito venatorio no.
Anche in Germania l 'inglese non è diffusissimo nelle zone extraurbane, che sono quello dove si va a caccia. Ed anche nei paese europei ex Patto di Varsavia l 'inglese è poco o punto conosciuto, almeno per le persone meno giovani, dato che come lingua straniera imparavano il russo.Ars venandi est collectio documentorum, quibus scient homines ad opus suum deprehendere animalia non domestica cuiuscumque generis vi vel ingenio. (Fridericus II Imperator 1194-1250)Commenta
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Conosco bene il mondo venatorio francese in quanto caccio solo là e ho il permesso di caccia francese dall'età di 16 anni (ne ho oggi 58).Non ho mai avuto problemi ad andare a caccia invitato da locali in tutto il mondo, dall'Africa al nord Europa.
Di primo acchito direi Francia, ragionando Grecia.
In Francia hanno enormi problemi con gli anticaccia anche se come cacciatori sono alleati col mondo rurale e sono estremamente organizzati e compatti. Nelle grosse città la caccia è odiata. Passo alcuni week end all'anno a Nizza e vi assicuro che in tutta Nizza (500.000 abitanti) non trovo una delle numerose riviste di caccia che invece trovo in qualsiasi negozietto del centro nord della Francia per non parlare di armerie.
In Grecia (Tessalia) ci ho lavorato due anni, tutti vanno a caccia e a pesca. Andavo a quaglie e beccacce, posti bellissimi gente più che cordiale e negli ultimi anni hanno avuto un'accelerata anche a livello cinofilo inimmaginabile solo 10 anni fa.
Ma devo quotare chi ti ha detto che la priorità è il lavoro, la caccia viene dopo.
Hanno problemi con gli anticaccia, vero, ma non enormi e ben meno che da noi. Soprattutto i problemi li gestiscono meglio, essendoci una sola Federazione nazionale con unità di pensiero e azioni (in poche parole, non te lo fai tanto menare quando hai 1.200.000 iscritti e 3 milioni di voti).
Non conosco altre realtà, ma cacciare in Francia è un piacere e le regole sono poche, semplici e sempre uguali da 50 anni.
Anche le armerie (che non sono poche) è per noi un piacere: sono tutte on-line in quanto on-line puoi comprare armi e munizioni e fartele spedire (gratuitamente spesso, con normale spedizione da un decina di euro altre volte) a casa. Fantascienza per noi! Questo fa si che, oltre a trovare tutto quello che necessiti perché spazi sull'intero territorio nazionale, ci sia grande competizione per i prezzi tra le armerie; ad esempio la mia ultima carabina l'ho comprata in Francia e pagata quasi il 50% meno che il miglior prezzo in Italia.
Per come funziona il porto d'armi e le zone di caccia se vuoi ti spiego in privato ché è cosa lunga.
Sappi in generale che in Francia (come in buona parte del modo ad eccezione dell'Italia) il proprietario del terreno è proprietario della selvaggina ivi presente e ne ha il diritto di caccia esclusivo.
Ciao, MatteoLa mia presentazione https://www.ilbraccoitaliano.net/for...giorno-a-tutti👍 31
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In Gran Bretagna non esiste la licenza di caccia (incredibile ma vero). Chi possiede terreni (non so quale sia il limite minimo in ettari) ha automaticamente il permesso di cacciare sulla sua proprietà così come può autorizzare terzi a cacciare su quei terreni.
Prima che tu corra in Albione tieni presente che, invece, il permesso di acquistare armi da fuoco (solo lunghe!) viene concesso dalla polizia arma per arma, dopo aver analizzato la fondatezza della richiesta. Chi ha proprietà terriere ottiene facilmente il permesso per 2-3 armi (fucile a pallini, carabina .22 per il coniglio ed eventuale calibro maggiore per gli ungulati) ma la concessione di permessi aggiuntivi è molto discrezionale. Ho letto sul forum "Stalking Directory" le lagnanze di un tizio al quale è stato rifiutato il permesso di acquistare un .30-06 con la motivazione stile Cacace "Non abbiamo elefanti!"
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L'esatto contrario della svizzera : qui chiunque sia residente puo' acquistare un arma ( solo le semiautomatiche hanno bisogno di permesso preventivo altrimenti entri ed esce dall'armeria con l'arma). Cosa diversa la patente di caccia che per esercitarla e' obbligatoria ed un esame piuttosto difficile.
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